Capitolo 13
"All right, eccoci al secondo incontro di questo festival sportivo!" esclamò Present Mic dall'alto della sua posizione.
"Dov'eri finita?" chiese Ochaco sporgendosi verso l'orecchio di (Nome), non appena la ragazza aveva rimesso piede sulle tribune.
"Stavo parlando con Shinso" rispose sinceramente, non ci vedeva niente di male.
"Da un lato c'è il nostro ragazzo ghiacciato preferito, dalla sezione eroi: SHOTO TODOROKI!"
"Perché?" La bruna sgranò gli occhi, quel ragazzo le era stato antipatico dal primo momento che l'aveva visto.
"Mi sembrava un tipo interessante"
"Di che parlate, ragazze?" Kirishima si sporse dal posto dietro di loro.
"Dall'altro il ragazzo adesivo, sempre dalla sezione eroi: SERO HANTA!"
"(Nome) ha fatto amicizia con il tipo del lavaggio del cervello!"
Il rosso la guardò poggiando il viso su un pugno chiuso. "Cos'è noi ragazzi della 1-A non ti bastiamo?" scherzò.
"Ma smettila!" Lo colpì sulla fronte con un buffetto. "E poi ci ho unicamente parlato, mica siamo diventati amiconi solo per quello"
"READY..."
"CHIUDETE QUELLE FOGNE! LO SCONTRO STA PER INIZIARE!" urlò Kastuki, chiaramente non interessato alla loro conversazione. Era stravaccato sulla sua sedia con gambe e braccia allargate, in quel modo occupava anche i posti ai suoi lati.
"START!"
"Sei più forte di me e magari perderò, però ti darò filo da torcere!" esclamò Sero. Subito dopo intrappolò il bicolore nel nastro adesivo e lo trascinò per tutto il ring, fino quasi alla linea di confine.
"Mi dispiace" sentirono dire a Todoroki. Poi accadde tutto in una frazione di secondo.
Un muro di ghiaccio si diramò dalle sue dita, ricoprì l'intera parte sinistra dell'arena, fino alla sommità dello stadio. (Nome) si ritrovò faccia a faccia con la vera potenza del ragazzo, si chiese perché non fosse già un professionista. Le schegge di ghiaccio avevano raggiunto persino le tribune e, oltre la sommità della struttura, i Pro Hero di guardia riuscirono a vederle.
"Non ti sembra di aver esagerato?" Sero era rimasto completamente intrappolato nel ghiaccio, con le braccia aperte e la faccia spiazzata.
"Riesci a muoverti?" domandò Lady Midnight tremando, anche lei era rimasta per metà bloccata nel muro gelato.
"Mi sembra chiaro che non ci riesco! Che male..." gemette il ragazzo.
"Allora Todoroki Shoto vince l'incontro!" esclamò.
Il bicolore cominciò a sciogliere il ghiaccio che aveva creato con la sua mano sinistra. "Perdonami. Ero fuori di me dalla rabbia" si scusò.
Non sapeva per quale motivo, ma a (Nome) quella scena sembrò particolarmente triste.
"(Nome)... (Nome)?" Mina la scosse per una spalla, non si era accorta di star ancora fissando il corpo del bicolore. "È tutto ok? Sembri diventata triste all'improvviso" La rosa la guardò con preoccupazione.
(Nome) scosse la testa per risvegliarsi dalla trance. "Si... ora devo andare, il mio scontro è alle porte"
Si allontanò dagli spalti con un peso sullo stomaco. Non era il suo scontro a preoccuparla, ma il fatto che prima o poi la repulsione di Shoto per il suo lato sinistro l'avrebbe fatto uccidere.
Scese le scale per raggiungere il corridoio che precedeva l'ingresso al ring; lo fece con studiata lentezza, come se in quel momento non le andasse affatto di combattere.
Ma il caso fece sì che si trovasse faccia a faccia con Shoto, il ragazzo stava infatti tornando sulle tribune dopo i soliti accertamenti medici che seguivano i duelli.
"Buona fortuna-" le augurò, però le parole gli morirono in gola quando la ragazza gli gettò le braccia al collo stringendolo a sé.
"Cosa ti ha detto quel bastardo?" chiese lei con foga.
Era raro vedere Shoto perdere il controllo del suo lato destro, ci doveva sicuramente essere qualcosa dietro. "È arrivato sugli spalti poco prima che cominciasse il tuo scontro, era con te vero?"
La presa del bicolore sui fianchi della ragazza si fece più salda, annuì.
"Ha detto che il mio momento di ribellione è durato abbastanza"
Spostò la testa di lato, osservando le pareti bianche e azzurre dello stadio. "Che devo adempiere al compito per cui sono stato creato. Non mi considera neanche come una persona" Il suo corpo cominciò a tremare di rabbia.
"Lui non ti conosce" affermò decisa.
"Eh?"
"Lui non ti conosce, Shoto. Non sa qual è la tua vera forza..." Gli accarezzò le braccia scolpite. "...il tuo sogno..." Posò un indice sulla sua fronte, scostando i capelli rossi e bianchi. "...il tuo cuore" Si fermò con il palmo aperto sul suo petto.
Lui le prese il viso con le mani a coppa, erano congelate. "Sei l'unica persona capace di calmarmi"
Il respiro freddo del ragazzo la fece rabbrividire, o forse non era per quello?
Sta di fatto che non poté interrogarsi oltre. Venne strappata violentemente dalla presa del bicolore, qualcuno l'aveva trascinata con un braccio contro il proprio petto. Un'altra mano che afferrò il colletto di Shoto apparve nel suo campo visivo.
"TOGLILE LE MANI DI DOSSO, BASTARDO DIVISO A METÀ!"
Quella voce. A chi altro poteva a appartenere se non a un biondo perennemente incazzato di sua conoscenza.
Katsuki l'aveva seguita per augurarle buona fortuna, visto che lei era scappata in fretta e furia senza dargli il tempo di proferire parola.
"Bakugo, non credo tu abbia il diritto di pretendere niente" disse il bicolore gelido, scostando la mano del biondo dalla propria felpa.
"Questo lo dici tu!" Si tirò indietro, trascinando con sé anche la povera (Nome), che si trovò intrappolata tra le sue braccia, con la testa di Katsuki che le sbucava oltre la spalla.
"Devi starle lontano" lo minacciò con il fumo che gli usciva dai palmi delle mani. Il contrasto tra il freddo del primo e il calore ribollente del secondo era sconvolgente. Shoto era stoico, un punto fermo, una certezza nella sua vita; Katsuki era un uragano, una fonte di energia, qualcuno che riusciva a spronarla al limite.
La lieve risata del bicolore riempì lo spazio intorno a loro. "Mi fai pena"
Si avvicinò ai due, per niente spaventato. "Non sei nessuno per lei" sibilò con le mani nelle tasche dei pantaloni.
"Che cazzo stai dicendo!?"
"Non puoi dire neanche di averla baciata"
E così la bomba venne sganciata.
Il respiro affannato di Katsuki si bloccò di colpo.
"Mi stai prendendo per il culo!?" ringhiò, lasciandola andare per scagliarsi contro Shoto.
"Katsuki" (Nome) lo fermò aggrappandosi all'angolo della felpa. Non capiva perché il bicolore avesse tirato fuori quell'argomento proprio allora, era finita in una situazione particolarmente complicata.
Il biondo aveva il naso corrucciato in una smorfia che faceva quasi paura, la guardò con la stessa foga.
"Non ti sta prendendo in giro" disse lei. In risposta Katsuki cominciò a spostare gli occhi cremisi da un lato all'altro del corridoio senza mai posarli sul viso della ragazza.
"Stai dicendo che..." Non voleva crederci. "Quando?" chiese infine. Ogni traccia di rabbia aveva abbandonato il suo corpo, sostituita da un senso di vuoto.
(Nome) sentì di averlo tradito, anche se effettivamente non c'era nessun legame oltre l'amicizia tra loro.
"La mattina dopo l'attacco dei Villains sotto casa mia" Ingoiò la saliva, le si era seccata la gola.
Katsuki strinse i pugni, un tremore si espanse fino alle spalle, gettò uno sguardo assassino verso il bicolore.
"Hai osato approfittare di lei in un momento del genere..."
Quel bacio non doveva aver significato niente per (Nome), rifletté lui. Quel giorno era sconvolta e piena di livid:, come ci si poteva comportare così di fronte ad una persona che ha vissuto un'esperienza del genere? Inoltre non aveva notato nessun cambiamento nel loro rapporto, cosa che confermava la sua tesi.
"...sei un mostro!"
Un'esplosione si propagò dalle mani del biondo, nello stesso momento in cui un muro di ghiaccio compariva ai piedi del bicolore.
(Nome) si frappose tra i due. "BASTA!" Spalancò le braccia verso i corpi di ognuno, non voleva che litigassero per lei.
"Tra qualche secondo avrà inizio il terzo incontro della fase finale, siete carichi PEOPLE?" esclamò Present Mic, distogliendo l'attenzione dei tre aspiranti Hero.
"Io ora devo andare" disse, "voglio vedervi sugli spalti. Entrambi. O giuro che non rivolgerò più la parola a nessuno di voi"
Senza ascoltare la loro risposta si fiondò in mezzo all'arena: doveva concentrarsi solo sul combattimento, gli altri problemi sarebbero venuti al secondo posto.
Le torce si accesero con un bagliore infuocato. Vedere lo stadio da quel punto di vista era tutta un'altra cosa: ti faceva sentire infinitamente piccolo sotto i migliaia di sguardi puntati su di te, sapevi che non eri più un mero spettatore. Ora toccava a te dimostrare qualcosa.
"Dal corso per eroi, il ragazzo più elettrizzante della U.A.: DENKI KAMINARI!"
Il pikachu fece il suo ingresso sul ring alzando le braccia in aria per salutare gli spettatori, si comportava come se fosse un personaggio famoso.
"Sempre dal corso per eroi, la nostra - ribattezzata da me - White Lady. L'eroina che affronta il pericolo di petto, che si sacrifica per gli amici, bella, forte ma anche un tantino pericolosa. (NOME) (COGNOME)!"
Salì a sua volta sul campo di battaglia, Present Mic aveva davvero esagerato con la presentazione. Alzò lo sguardo verso la tribuna su cui era seduta la sua classe ignorando le acclamazioni della folla, notò sia il biondo che il bicolore seduti il più lontano possibile l'uno dall'altro. Izuku alzò il pollice in sù nella sua direzione, gli sorrise di ricambio.
"READY..."
"Quando ti sconfiggerò per consolazione possiamo andare a mangiare qualcosa insieme" Kaminari le fece l'occhiolino. "Cercherò di essere gentile, te lo prometto"
Il viso di (Nome) si contorse in una smorfia. "Io non farò lo stesso"
"STAAAAART!"
"Indiscriminate Discharge 1,300,000 volts!" Una potentissima scarica elettrica si espanse per tutto il ring. Il ragazzo era sicuro di vincere con una singola mossa quindi aveva deciso di usare tutto il suo potere in una volta.
'Devo scegliere il momento perfetto...' pensò (Nome), piegandosi in posizione d'attacco. Vide i fulmini gialli espandersi come a rallentatore, rimase immobile fino a quando questi non raggiunsero la punta delle sue dita. Allora attivò il suo quirk.
Quando si teletrasportava c'era un singolo momento in cui il suo corpo era privo di consistenza. La sua unicità agiva a livello atomico separando le molecole di cui era fatto il suo corpo, permettendole così di spostarsi con una velocità superiore a qualsiasi elemento naturale. A furia di allenarsi era riuscita ad espandere quel breve tempo a due secondi esatti, lo stesso tempo che la scossa di Kaminari ci mise a dissiparsi.
Riapparve alle spalle del ragazzo scaricandogli addosso quella piccola quantità di corrente che era riuscita a spostare con sé. Kaminari cadde a terra un po' bruciacchiato a causa della scossa che aveva ricevuto.
Il suo cervello era andato in corto circuito e non aveva potuto far niente per reagire, la faccia rincretinita di Kaminari la fece ridere.
'Che brutto effetto collaterale'
"Denki Kaminari è impossibilitato a muoversi. (Nome) (Cognome) vince l'incontro!" La parole di Midnight vennero accompagnate dal famigliare rumore del frustino.
Il ragazzo venne portato via in barella mentre (Nome), dopo aver declinato gentilmente l'invito dell'equipe medica a farsi controllare, raggiunse nuovamente i suoi compagni.
Non appena varcò l'ingresso alla sua tribuna un Kirishima selvatico le saltò letteralmente addosso.
"Sei stata fenomenale!" esclamò, un sorriso divertito si fece strada sul suo volto. "Sei sicura che non hai bisogno di farti controllare?" disse, indicando l'occhio cremisi della ragazza che stava tremolamdo leggermente.
"Non è niente, ho solo preso la scossa"
Liquidò la sua preoccupazione con un gesto della mano.
Si sedette tra il rosso e Mina, quest'ultima le offrì un pacchetto di orsetti gommosi per ricaricare le energie perdute.
"A chi tocca ora?" domandò con una piccola caramella rossa fra gli incisivi, erano il suo gusto preferito.
"A Tenya. Combatterà contro la tizia con i capelli a liane che hanno ripescato dopo la lotta sulle spalle" Kirishima tentò di rubarle un orsetto ma lei prontamente li nascose dietro la schiena.
Era l'unico che non aveva avuto eccessi di rabbia in sua presenza, riflettè gettando un rapido sguardo ad un imbronciato Katsuki e un silenzioso Shoto.
"Allora prendo quello"
(Nome), presa dai suoi pensieri, non si accorse del ragazzo che, dopo averle afferrato il mento, le strappò la caramella dalle labbra. Si avvicinò talmente tanto che le loro bocche si sfiorarono, solo allora lei riprese contatto con la realtà.
"Kiri! Che diavolo fai!?" Esclamò con una mano premuta contro le labbra e la faccia completamente rossa. "Da quando sei così intraprendente?"
Sentì lo sguardo di Katsuki perforarle il cranio ma non cedette alla tentazione di osservare la sua espressione infastidita, il ragazzo infatti stava usando tutto il suo autocontrollo per non far esplodere l'intera tribuna.
Dall'altra parte Shoto le rivolse uno sguardo freddo, il suo modo di esprimere quando una cosa non gli andava a genio.
"Da quando mi sono reso conto che tra i tre sono l'unico a non aver fatto passi in avanti" spiegò, ammiccando agli altri due. "Anche se so di essere il tuo preferito"
Un botto fece voltare tutta la classe verso Bakugo: aveva fatto saltare in aria la sedia accanto a lui - fortunatamente vuota - ed ora si reggeva in piedi su un'altra con un piede poggiato sullo schienale.
Izuku si girò tremando di paura.
"Vi prego non fatelo innervosire o dovremo far evacuare lo stadio"
𖠄 *ೃ skip time 𖠄 *ೃ
Gli scontri erano stati tutti avvincenti, anche se alcuni erano durati pochissimi minuti.
Iida era stato sconfitto da Ibara che era riuscita ad intrappolato con le sue viti spinose; Mina aveva distrutto con il suo acido la cinta di Ayoama che, non potendo più usare il suo laser, perse la battaglia; Fumikage vinse il match buttando Momo fuori dal ring con la sua Dark Shadow; infine il duello tra Kirishima e Tetsutetsu finì in pareggio visto che entrambi si misero al tappeto nello stesso momento.
"Sono preoccupata per Ochaco" annunciò (Nome) al verde seduto accanto a lei.
"Kacchan non è uno che ci va piano con le ragazze e tu lo sai bene. Per vincere sarebbe disposto a tutto" Izuku alzò per un attimo lo sguardo dal quadernetto bruciacchiato su cui stava annotando qualcosa.
L'ultimo combattimento del primo girone era alle porte e Ochaco non era stata molto fortunata a capitare contro il biondo esplosivo. (Nome) era andata da lei nella sala d'attesa prima dell'incontro e l'aveva trovata molto agitata, anche se faceva di tutto per non darlo a vedere.
Sapeva che ce l'avrebbe messa tutta, era per quello che aveva paura per la sua incolumità. Katsuki era forte negli scontri ravvicinati e l'unica occasione che la ragazza aveva per sconfiggerlo era farlo galleggiare, ma per riuscirci doveva riuscire a toccarlo.
"All right, audience! Siamo arrivati all'ultimo incontro di questo primo girone in cui per la maggior parte si sono classificati studenti della sezione A. In quest'ultimo duello vedremo contendersi la vittoria due aspiranti Hero del corso per eroi" disse Present Mic, la sua voce rimbombò tra gli spalti.
"Da un lato vediamo il teppistello per eccellenza, il ragazzo dal carattere esplosivo e non solo: KATSUKI BAKUGO!"
Il biondo salì sul ring con una buffa espressione sul viso. Aveva le labbra increspate in modo tale da lasciare i denti scoperti e il naso arricciato all'insù. La posa da classico menefreghista sicuro di avere la vittoria in pugno.
"Dall'altro... ho già detto che tifo per lei? L'adorabile OCHACO URARAKA!"
Il volto determinato della ragazza contrastava con il suo carattere solitamente dolce e solare, (Nome) si sentì fiera di lei. Tutte le persone che aveva conosciuto in quella scuola avevano finito per sorprenderla e lei non faceva eccezione.
"Tu sei quella che fa galleggiare le cose. Ti consiglio di ritirarti, faccia tonda" disse duro, mettendosi in posizione di attacco.
"F-faccia tonda!?"
Lo scontro cominciò con l'attacco frontale di Uraraka, che però non riuscì ad evitare una fortissima esplosione che la sbalzò all'indietro.
Tentò più e più volte di avvicinarsi al ragazzo per toccarlo ma ogni sua mossa fu inutile, le esplosioni di Katsuki riuscivano a tenerla lontana in ogni caso.
Il ring si riempì ben presto di fumo e Ochaco tentò di creare un diversivo facendo fluttuare la sua felpa; il biondo però, pur essendo caduto nella trappola, riuscì a fermarla nuovamente.
Continuò a colpirla con le sue esplosioni facendo volare pezzi di cemento dal ring, lei si rialzò ogni volta senza mai cedere.
Il pubblico cominciò a lamentarsi e a fischiare contro Katsuki: non potevano credere che si comportasse così nei confronti di una ragazza.
"E tu vorresti diventare un Eroe?" urlò un Hero con uno strano elmo in testa dagli spalti. Seguirono varie esclamazioni simili, finché Katsuki non restò in mezzo al ring con un'espressione di rabbia e sconforto dipinta in viso.
"EHI TU, SE NON RIESCI A GUARDARE QUEST'INCONTRO ALLORA ALZATI E TORNA A CASA! MA IN TAL CASO DIMENTICATI DI ESSERE UN HERO!" (Nome) si era alzata in piedi ed era apparsa sul palchetto di Midnight rubandole il microfono.
"Katsuki desidera vincere e per farlo non può trattarla con le pinze. Al contrario, il modo in cui si sta comportando dimostra che non sta sottovalutando il suo avversario. Lui conosce la forza di Ochaco!"
Non poteva permettere che degli estranei lo trattassero così, loro non lo conoscevano veramente. Perché dietro il carattere scorbutico di Katsuki c'era un ragazzo che avrebbe fatto di tutto per diventare un Hero, che non si abbatteva mai e che, anche se non era bravo a dimostrarlo, teneva ai propri amici.
Il biondo le rivolse un sorriso, un vero sorriso, che ben presto si tramutò in un ghigno. Non si sarebbe fermato, avrebbe vinto.
"Ciò non toglie che Ochaco ti stia facendo il culo!" concluse restituendo il microfono ad una Midnight che la osservava ammirata - le piaceva il temperamento di quella ragazza, anche perché le ricordava il proprio - e tornò al suo posto. Giurò di sentire un isulto da parte di Kastuki volarle dietro.
Ochaco era riuscita a creare una nuvola di meteoriti con i pezzi del ring che Katsuki aveva staccato con le sue esplosioni, per farlo si era mantenuta bassa negli attacchi così che anche le esplosioni del biondo avessero seguito quella traiettoria e che il fumo non gli avesse permesso di vedere la trappola pronta all'uso.
"Rilascio!" La ragazza corse in avanti. Se Katsuki avesse deciso di eliminare i frammenti o di schivarli, in ogni caso il suo fianco sarebbe rimasto scoperto e lei avrebbe potuto toccarlo.
Però le cose non andarono come previsto, il biondo riuscì a mandere in frantumi tutti i pezzi di cemento con un unica, potentissima esplosione che fece volare via con la sua forza d'urto la povera Uraraka.
Lei cercò di rialzarsi ma, avendo usato eccessivamente il suo potere, non aveva più forza nei propri muscoli. Midnight le andò accanto e dopo averle toccato la schiena esclamò: "Ochaco Uraraka ha perso i sensi. Katsuki Bakugo vince l'incontro!"
Dopo aver fatto visita ad Ochaco, che era stata guarita da Recovery Girl, (Nome) andò a congratularsi con Katsuki per la vittoria e ad assistere allo spareggio tra Kirishima e Tetsutetsu, che si sarebbe svolto tramite una gara a braccio di ferro.
"Vai Kiri!!!" urlò (Nome) sventolando un braccio mentre si teneva in equilibrio in piedi su una sedia.
"Ma devi sempre urlare, vampira?" Katsuki la tirò a sedere dalla manica della felpa.
Lei lo guardò assottigliando gli occhi. "Da che pulpito, ragazzo dalle corde vocali invincibili. Potresti far concorrenza a Present Mic, con la differenza che almeno quello è il suo quirk"
"Che hai detto, stronza!?"
La figura massiccia del biondo le coprì interamente la visuale, era chino su di lei con entrambe le mani ancorate allo schienale della sua seduta.
"Il continuo urlare ti ha fatto diventare sordo alla fine?" continuò a stuzzicarlo.
Lui ringhiò premendo la fronte su quella della bionda, giurò di vedere Shoto guardarli di sbieco.
Katsuki non poté che essere felice per il fatto che (Nome) si fosse seduta sul posto accanto al proprio. Lui non l'aveva costretta... l'aveva solo trascinata con la forza, minacciandola di far esplodere tutte le altre sedie eccetto quella vicino alla propria se non si fosse seduta lì. E la ragazza, per il bene dei propri compagni, aveva dovuto cedere.
"Devi smetterla di incazzarti o alla fine ti salirà il sangue al cervello" continuò lei, per niente turbata dal comportamento e dalla vicinanza del biondo. I loro nasi si sfiorarono.
"Sei l'essere più fastidioso sulla faccia della terra!" soffiò sul suo zigomo destro.
"Allora perché continui a ronzarmi intorno?"
Per fortuna la voce di Midnight interruppe il loro battibecco.
"Eijiro Kirishima vince l'incontro!"
Il rosso era riuscito a sopraffare la forza del suo avversario di metallo sbattendo il suo braccio contro il blocco di cemento.
"Faremo una pausa di qualche minuto prima dell'inizio del secondo girone. Mi raccomando, rimanete carichi PEOPLE!" esclamò Present Mic sfoggiando la sua posa da cantante rock.
La seconda fase della sfida finale si sarebbe aperta con il duello tra Midoriya e Todoroki. I due ragazzi erano spariti dalla circolazione e (Nome), nascosta dal corpo di Katsuki, non si era accorta di niente.
"Io... devo andare in bagno" Cercò di sgattaiolare verso le scale ma una stretta le circondò il polso.
"Non prendermi per il culo. Stai andando da lui." La guardò truce.
(Nome) rilassò le spalle facendo un sospiro. "Non puoi tenermi lontana da Shoto per sempre, siamo amici e ci tengo a lui. Allo stesso modo in cui tengo a te" Passò le dita tra i capelli chiari del ragazzo. "Siete diventati due pilastri importanti della mia vita. Ti prego, non mettermi in una situazione del genere."
Era facile leggere tra le righe un 'ti prego, non farmi scegliere'.
Sbuffò, poi fece scivolare le dita dal polso di (Nome) fino a farle intrecciare con le sue. "Va bene. Ma sappi che non gli permetterò di portarti via." Distolse lo sguardo per nascondere il filo di rossore che gli tinse le guance. Lei sorrise accarezzando il dorso della sua mano prima di mollare gentilmente la presa.
Mise il piede sul primo gradino.
"Vale anche per me" Si fermò, inclinando la testa nella direzione della voce profonda di Katsuki.
"Tengo a te più di quanto riesca ad ammettere" Non la guardò in faccia, ma il tono con cui disse quelle parole le fece capire che per una volta aveva deciso di abbassare la corazza dietro cui solitamente si nascondeva.
Ricominciò a camminare senza riuscire a rilassare le sue labbra, queste continuarono a sorridere come se avessero una volontà propria.
𖠄 *ೃ skip time 𖠄 *ೃ
"Mio figlio ha l'obbligo di superare All Might"
La voce rude di Endeavor rimbombò sulle pareti del corridoio, (Nome) si appiattì dietro l'angolo. Izuku e il Pro Hero erano nel bel mezzo di una conversazione e lei senza volerlo si era trovata nei paraggi. Stava infatti tornando dalla sala d'attesa dove si trovava Shoto.
Endeavor era un uomo alto e possente, con i capelli rossi e appuntiti. Le fiamme generate dal suo Quirk gli ricoprivano il viso creando un paio di baffi e un'ampia barba.
Il suo costume da Hero era costituito da una tuta nera aderente con dei parabraccia bianchi, degli stivali coperti da fiamme e una cintura nera con una tasca bianca sul lato destro. Oltre agli stivali, anche parte della tuta era coperta da fiamme che si muovevano come magma.
"Il tuo potere è straordinario, puoi creare una propulsione con l'aria solo muovendo le dita. Mi ricorda molto quello di All Might"
Immaginò gli occhi di Izuku spalancarsi in un'espressione incredula, in effetti si era posta anche lei la stessa domanda.
"Ed è per questo che sconfiggendoti Shoto dimostrerà la sua forza"
"Io non sono All Might" La fermezza della voce di Izuku stupì (Nome). "E Shoto non è lei"
Strinse i pugni dal suo nascondiglio: Izuku aveva ragione, Endeavor non aveva il diritto di trattare suo figlio in quel modo.
"Cosa devo fare, (Nome)?" Il viso del bicolore era un misto di emozioni completamente diverse: concentrazione, paura, angoscia, voglia di vincere.
Gli prese le mani fra le proprie scuotendo la testa. "Sono l'ultima persona che dovrebbe darti consigli. Però se c'è una cosa che posso dirti è che qualunque scelta farai io ti appoggerò." Gli massaggiò i palmi delle mani con movimenti circolari.
"Non posso capire cos'hai passato o casa stai provando in questo momento, ma prova per un attimo a dimenticarti di tuo padre. Immagina che lui non ti stia guardando. Tu cosa faresti in quel caso? È questa la domanda a cui devi rispondere."
"Si dovrebbe vergognare!"
La sua improvvisa apparizione fece sobbalzare Izuku, al contrario Endeavor si limitò a guardarla male.
"Trattare suo figlio come se fosse uno strumento per accrescere il suo ego. Le dico una cosa, Shoto non si piegherà mai al suo volere. Lui è più forte di quello che crede!"
Il cuore le martellata nel petto, sia per la foga del momento sia per la presenza del Pro Hero che la metteva altamente in soggezione.
"Tu sei la ragazza che ha gareggiato nella squadra di mio figlio. Quella che ha preso la fascia da dieci milioni" La riconobbe con uno scintillio negli occhi. "La tua unicità è molto interessante. Puoi solo teletrasportarti o hai anche qualche altra abilità?" domandò, ignorando del tutto le parole di (Nome).
"Andiamo Izuku" esclamò afferrando il verde per la mano. "A quanto pare oltre che il cuore gli manca anche qualcos'altro"
Non si voltò nemmeno per osservare la faccia che fece il Pro Hero a causa della sua risposta, anche se di sicuro non era all'altezza di quella scandalizzata del verde.
"Hai una dura battaglia che ti aspetta"
Spazio autrice:
Scusate per l'assenza... ma sono stata piuttosto impegnata nell'ultimo periodo. Quindi sarò veloce.
Adoro le scenate di gelosia tra Bakugo e Todoroki.
Adoro il modo in cui la nostra protagonista tiene testa ad Endeavor.
È davvero una piccola tsundere.
Vi adoro.
Alla prossima.
~Ale💕
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