9 "Sunflower"

Località sconosciuta.
Milano.
18:58









Quella sera,Lorenzo,i ragazzi e Sole si erano riuniti tutti in cucina.
Sole aveva deciso di preparare una cena totalmente vegetariana:non aveva mai in realtà fatto granché in cucina perché la sua capacità si fermava ad un risotto alla milanese.
Però i ragazzi avevano comunque voglia di averla lì con loro:si erano affezionato a quegli occhioni dolci e la tenerezza di quella donna che in poco tempo era diventata parte di loro. Tranne ovviamente di Filippo. Era grazie all'assenza di quest'ultimo che loro erano tranquilli in cucina.

<<Ma nel risotto ci va il sale?>> Aveva domandato Davide mentre, in risposta aveva ricevuto un coppino dal gemello.

<<Ma ci credo che non trovi una tipa! Chi cazzo mette il sale nel risotto?!>>

<<Ma io cosa ne so! Mica cucino!>>

<<Siete irrecuperabili voi due...>>aveva mormorato Lorenzo,con in mestolo in mano.

Sole era ai fornelli con un grembiule decorato con delle farfalle colorate: Lorenzo era accanto a lei mentre i due gemelli erano seduti sull'isola della cucina con due birre in mano ciascuno.

<<Ma qui non ha mai cucinato nessuna donna?>>aveva chiesto curiosa la giovane,posando il coperchio sulla pentola e si era voltata verso i ragazzi.

<<Una volta si...ma se vorrà te lo dirà Filippo,noi non possiamo>>ammette Lori,guardando i due che avevano abbassato lo sguardo.

<<Scusate...non volevo parlare di questioni personali...>> Aveva sorriso imbarazzata lei,voltandosi e spegnendo il fuoco.
Lorenzo aveva preso i piatti e con delicatezza aveva versato il risotto mettendone abbondanti porzioni.

<<Filippo non cena con noi?>> Aveva domandato lei,ricevendo una risposta negativa da parte di Davide che le aveva sorriso teneramente.

Avevano iniziato a mangiare mentre Davide si era alzato,andando a prendere come al solito qualcosa da bere.

<<Stasera niente acqua ma birre...>>

<<No ragazzi vi prego, fatemi prendere almeno l'acqua dal rubinetto altrimenti appena la finisco mi dovete caricare in spalle>>aveva sorriso la giovane.

<<Eddai che sarà mai!>> Dicono in coro .

La cena passa e fra un risotto alla milanese,squisito e qualche birra,i giovani si erano ritrovati a giocare a carte con gli occhiali da sole.
Con qualche canzone di Madonna in sottofondo.

<<Uhh! Questa è la mia canzone ragazzi!>> Aveva urlato la giovane,togliendosi gli occhiali da sole.

<<Oddio fermatela>> aveva sospirato Lorenzo,posandosi tutte le carte sul viso,coprendoselo.

<<Nono,lasciala fare! Vai Sole!>>urla Davide seguito dal gemello che aveva un sorriso splendido in viso.

<<Oh ragazzi aiutatemi un secondo a salire sul tavolo...>> Aveva ridacchiato, e i gemelli presi dall'entusiasmo l'avevano aiutata.

<<Eccola lì,Davide vai ad alzare il volume!>> Aveva sorriso il gemello,tornando a sedersi sul tavolo.
Il gemello era corso ad alzare il volume dello stereo.
L'alcol girava eccome nel sangue della ragazza che si muoveva a ritmo di musica. Ringraziando il cielo indossava un leggins e non una gonna...altrimenti sicuramente gli occhi dei gemelli seppur fedeli e gentili,sarebbero scivolati a osservare.
Si muoveva davvero bene,sulle note di Wild di Madonna,artista epica e che ha segnato un'epoca.
Ballava,tenendo in una mano,alzata la bottiglia di birra vuota: Nemmeno avesse bevuto la cassa intera.

<<Oh ragazzi,dovremmo tirarla giù>>aveva mormorato Lorenzo,posando la testa sul tavolo.

<<Nah! Lasciala divertire ancora un po'...l'hai mai vista così spensierata?>>aveva domandato retico Davide.

<<Filippo ci ucciderà!>> Aveva esclamato Lorenzo ormai rassegnato al suo destino.

La canzone era terminata,ma non la voglia di ballare della ragazza che continuava a muoversi sensualmente. L'alcol le faceva male,niente da dire.
Filippo si era goduto la scena abbastanza,andando in silenzio a spegnere lo stereo per poi giungere nell'enorme sala da pranzo ed applaudire. I giovani si erano tirati a sedere,grattandosi la nuca imbarazzati.

<<Davvero un bello spettacolo>> aveva mormorato retorico,avvicinandosi al gruppo.

Sole si era seduta a gambe incrociate sul tavolo,sorseggiando dal collo della bottiglia le ultime gocce di birra.

<<Ma voi siete impazziti?! Le avete dato ancora di bere?!>> Aveva domandato incazzato come pochi.

<<Ma Filo,non abbiamo l'acqua! Che cazzo possiamo farci?>> Aveva ribattuto a tono Davide.

<<Mi sembra che dalla scorsa esperienza...>>sbuffa,passandosi una mano sul viso e osservando la giovane che stava soffiando all'interno della bottiglia,cercando di creare qualche bel suono,fallendo ovviamente <<...domani andiamo a comprare dodici casse d'acqua,perché veramente,mi sono rotto il cazzo di riportarla in camera ubriaca>> aveva ammesso.

<<Ma se vuoi la riportiamo noi,se è questo il tuo problema...>>aveva ribattuto il migliore amico, accendendosi una sigaretta.

<<No>> aveva risposto lapidario ricevendo degli sguardi non ben graditi da parte dei gemelli.

<<Ci devi dire qualcosa?>> Avevano chiesto il coro.

<<Ma andate a fanculo, pettegoli>> aveva ribattuto notando la giovane scendere dal tavolo e avviarsi in cucina.

I ragazzi erano saliti successivamente nelle loro stanze,lasciando che il leader sistemasse la situazione.

<<Mh...uffa non ci arrivo!>> Stava strillando mentre era sulle punte dei piedi,cercando di tirare fuori qualcosa dal freezer.

<<Che fai fiorellino?>> Aveva chiesto lui,divertito dalla situazione.

<<Mi aiuti a prendere il cornetto?>>aveva domandato,togliendosi gli occhiali da sole.

<<Hai preso confidenza persino con il mio freezer...dovrei dire qualcosa ma sono stremato>>aveva ammesso,ponendosi accanto alla giovane e prendendo il dolce.

<<Grazie mille>>aveva sorriso lei,aprendo velocemente il gelato,posando la carta nel cestino e iniziando a mangiare saltellando per la cucina.

<<Andiamo a dormire fiorellino,dai>>aveva sorriso lui.

Lei saltellando per tutto il corridoio,con il gelato in mano aveva iniziato a cantare quella meravigliosa canzone della sua cantante preferita. Filippo la seguiva con una sigaretta accesa fra le labbra. E stava addirittura pensando che fosse simpatica,infantile...ingenua.

<<Ehi,mi porti in giardino? Voglio sentire l'erba fresca sotto i piedi nudi>> aveva chiesto lei.

<<E cosa mi dai in cambio fiorellino?>> Aveva chiesto lui beffardo.

<<Te lo dico dopo,altrimenti so che non mi porti>>aveva sorriso lei, aprendo la porta di casa e togliendosi i calzini.

Aveva finito il gelato,leccandosi le dita. Aveva sceso i gradini in marmo,sentendolo freddo.
La luna la illuminava mentre l'aria fresca della notte le solleticava i capelli.
Filippo si era seduto sui gradini,finendo di fumare la sigaretta e la stava guardando. Quella donna,giovane donna,con un fisico mozzafiato sotto la luna era diventata persino attraente. Forse non doveva trattarla così male,si vedeva che era buona e che non avrebbe fatto del male a nessuno. Le gambe fasciate da dei leggins semplici,un maglione lungo e scuro che le creava delle forme che non erano nemmeno le sue. I capelli lasciati al caso,mossi,lucidi. Era una bella giovane donna e sinceramente sì,un pensierino glielo avrebbe fatto senza problemi.
Si era passata una mano fra i capelli,mentre aveva iniziato a camminare per il giardino.
Lui allora aveva iniziato a seguirla,mentre la luna li spiava,perversa.

<<Mi piace come mi chiami...>> Aveva ammesso lei,giocherellando con le maniche del maglione.

<<Si vede che sei ubriaca,inizi a dire cose senza senso>>aveva ridacchiato lui,prendendola in giro.

<<Fiorellino....fiorellino...fiorellino>>aveva iniziato ad urlare mentre girava su se stessa.

<<Sei proprio matta tu>>aveva sorriso lui.

<<Ma sai cosa mi è venuto in mente?>>

<<Cosa?>>

<<Che se usiamo il diminutivo sul tuo nome....diventi Filippino>>era scoppiata a ridere,portandosi una mano sulla pancia.

<<Ma che stronza che sei se ti impegni>>aveva ammesso lui, alzando gli occhi al cielo.

Aveva guardato l'ora sull'orologio: le due e mezza.

<<Andiamo a dormire fiorellino dai, è tardi>>l'aveva richiamata lui.

<<Voglio un altro gelato...>>aveva mormorato lei,ricevendo una risposta amara da parte del giovane.

Era stato obbligato a portarla in braccio nuovamente per le scale,mentre la portava su in mansarda. I ragazzi dormivano quindi,non aveva problemi...sperava che la mattina dopo nessuno avrebbe fatto battutine adolescenziali.
Arrivati in stanza lei aveva iniziato a ballare di nuovo.

<<Senti...vado a dormire>> aveva detto lui,avviandosi verso la porta.

<<No aspetta!>>l'aveva fermato lui,prendendogli una mano e bloccandolo.
Era la prima volta che lei lo toccava d'improvviso e...non era una sensazione poi così negativa.

<<Cosa c'è fiorellino?>>

<<Devo darti una cosa...sai,prima mi hai detto che volevi qualcosa in cambio...in giardino,ti ricordi?>>aveva chiesto,facendo ridere lui.

<<Si,certo. E cos'hai deciso?>>

<<Aspetta che...>>posa gli occhiali da sole sul comodino,andando poi nel bagno della stanza a lavarsi la faccia.

<<Ma cosa fai?>>

<<Aspetta un secondo! Aspetta che arrivo!>> Si era affrettata a dire lei,asciugandosi la faccia con un asciugamano.

<<Dai,muoviti che devo andare>> si era spazientito di già.

Lei si era mossa velocemente,lanciando l'asciugamano sul letto e movendosi veloce verso il giovane,per poi alzarsi sulle punte dei piedi e lasciargli un bacio a stampo. Immediatamente lui le aveva portato una mano dietro la nuca,avvicinandola nuovamente verso le sue labbra.
Non l'aveva baciata subito: l'aveva condotta contro la porta,spegnendo la luce e lasciando che i loro corpi fossero avvolti dalla oscurità della notte.
Per una volta,aveva lasciato che le mani di lei esplorassero il suo corpo.

<<Apri la bocca fiorellino>>aveva sussurrato lui,in maniera sensuale.

Sole l'aveva fatto,cercando di osservare nel buio della notte cosa volesse fare quel giovane milanese che era buono in fondo,lei lo sapeva.
Aveva sentito la lingua di lui accarezzargli il labbro inferiore. Poi aveva inspirato intensamente,andando a bloccare con la mano sulla mascella i movimenti di lei:immobile sotto le grinfie di lui.
Grazie all'alcol in circolo,la ragazza aveva risposto,tirando fuori dalla bocca la lingua e sfiorandola con quella del giovane. In quel preciso momento era stata percorsa da una scossa elettrica,in grado di farla diventare una donna estroversa ed intraprendente anche in questo ambito.
Filippo aveva iniziato a baciarla alla francese,mantenendo una mano sulla mandibola di lei e l'altra posata sulla porta,come per mantenere un contatto con la realtà.
Sole era davvero un sole:una palla di fuoco che bruciava all'infinito, intensamente e con passione.
Dopo averle tolto il fiato per alcuni minuti,già annoiata,la bocca di lui aveva iniziato a scendere lungo il mento,il collo della giovane che avvolta da quella nube di passione aveva chiuso gli occhi,facendosi trasportare.
Una mano di lei era arrivata a toccare la cintura del giovane che a quel punto si era fermato. L'altra mano l'aveva raggiunta,ma proprio mentre cercava di aprire la cintura,lui l'aveva fermata.

<<No fiorellino>> categorico,rigido.

<<Non ti piaccio?>> Aveva domandato con voce sensuale,andando leggermente più sotto rispetto la cintura e accarezzando il cavallo dei pantaloni di lui,sorridendo successivamente<<oh...no,io ti piaccio e anche tanto>>aveva constatato ridacchiando.

<<Non hai ancora capito dopo quasi due mesi che sei qua fiorellino?>>aveva domandato lui con tutta la calma che possedeva in quel momento. Aveva spostato le mani della giovane: se avesse guardato il suo istinto...sicuramente ci sarebbe già andato a letto un paio di volte ma,la sua parte razionale aveva sempre la meglio sulla libido malsana e perversa.

<<Sei gay?>>aveva chiesto lei,fuori dai denti.

<<No,mi piace da morire ciò che hai fra le gambe....>>aveva sorriso,posizionando la bocca accanto al suo orecchio e facendo scorrere una mano sulle gambe di lei che,aveva ricominciato ad avere il fiato corto<<...ma il gioco lo comando io fiorellino>> e con quelle parole in meno di un battito di ciglia,si era ritrovata sola in una stanza troppo piccola per lei,in un letto troppo grande per lei...e in una situazione troppo pericolosa per lei.

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