5 "Kiss me"

Milano, Italia.
23:44
Località sconosciuta.
















Nella vita bisogna essere astuti:o così era quello che il padre di Filippo gli ripeteva sempre.
L'astuzia l'avrebbe portato lontano,almeno ci sperava.
Seduto,fumando la sigaretta che aveva lasciato il mese precedente,stava osservando la luna piena che quella notte come un guardone,osservava Milano in silenzio.
Un po' anche Filippo era un voyeur:stava osservando le gambe nude della giovane,lasciate scoperte da un abito in cotone bianco.
Con l'alcol in circolo,si era seduta,tenendosi la testa fra le mani.
I capelli scuri lunghi,le ricadevano sulle spalle.

<<Sembri stare male>>aveva mormorato lui.

<<Mh... neanche tanto>>aveva bisbigliato,stropicciandosi gli occhi.

<<Se ti chiedo qualcosa,mi rispondi fiorellino?>>aveva domandato lui,spegnendo la sigaretta sul tavolo e sedendosi sul materasso a terra, accanto alla nera.

<<Sì ma in cambio voglio una cosa...>>aveva biascicato lei,sistemando la gonna dell'abito,lungo le gambe.

<<Certo,scendo a compromessi molto volentieri con te>>aveva sorriso lui,iniziando a picchiettare le dita sul pavimento<<allora...mi racconti un po' di cose sul lavoro di tuo marito?mh?>>aveva chiesto.

<<Mio marito gestisce uno dei carichi più importanti di droga a Milano. Ha degli agganci in Dateo dal quale prende la merce,poi degli scagnozzi di periferia la portano dove viene richiesta. Alcune volte finisce in tribunale,fra avvocati e gente di alto ceto sociale...i soldi,arrivano direttamente a noi. Ai ragazzini va poco e niente e sinceramente mi dispiace,rischiano la pelle e vita>>aveva ammesso lei,giocherellando con la fede.

<<In cambio di sua moglie pensi che cederebbe il suo giro a noi?>>

<<Non penso che tenga a me più di tanto sai? Alla fine è un mese che dormo in questo scantinato freddo e maleodorante ma,non si è fatto vivo...mi dispiace ma evidentemente preferisce il lavoro a me>>aveva ammesso,dispiaciuta.

<<Magari sta solo cercando una strategia per sbattere me dietro le sbarre e prendere te>>aveva immaginato lui,fissando il muro di fronte a lui.

<<Perché ce l'hai con me?>>aveva chiesto lei,guardandolo negli occhi.

<<Fiorellino,io non ce l'ho con nessuno....sono un pezzo di ghiaccio,non me ne rendo nemmeno conto>>aveva ammesso il milanese,giocherellando con un lembo del jeans.

<< Perchè indossi la maschera da cattivo? Io lo vedo che sei buono>> aveva ammesso lei, abbassando il tono della voce per paura di porre la domanda.

<< Hai gli occhi furbi,sei sveglia fiorellino>> aveva sorriso lui, sistemandosi i capelli.

<<Non mi hai risposto...>>aveva sospirato lei, mangiandosi l'unghia del pollice.

<<Io non sono malvagio nell'anima, però certe situazioni mi hanno portato ad esserlo, tutto qui>> aveva detto sottovoce, quasi come se si vergognasse del suo passato.

<<Che musica ascolti?>>

<<E chi te lo dice che io ascolto musica?>>

<<L'istinto...>> aveva risposto lei, nascondendo metà viso dietro un suo ginocchio.

<<I Rolling Stones e tutto ciò che riguarda il passato...tu?>>

<<Ascolto molta musica jazz...poi tutto quello che passa la radio, specialmente quando torno a casa e mi rilasso, ascoltando le mie canzoni preferite>>

<<Avete una vostra canzone?>>

<<Chi?>>

<<Tu e tuo marito, intendo, avete una canzone solo vostra?>>

<<No, lui non ascolta la musica, non gli piace...>>

<<Non si vive la vita  a pieno, povero uomo>>

<<Sono solo gusti, per compensare legge tantissimo>>

<<Che noia....ma non ti annoi mai con uno come lui?>>

<<Sì...sinceramente sì, ma l'amore è anche questo:accettarsi>>

<<Si ma senza passione che amore vivete, platonico?>>

<<Sei troppo curioso ed io troppo ubriaca per parlare ancora con te...>> aveva sorriso sincera.

<<Io sono troppo lucido per parlare con te...>>aveva sorriso di rimando lui, sistemandosi delle collane che aveva al collo.

<<Io sono riuscita a sognarti...>>aveva mormorato lei,mettendosi in ginocchio e sistemandosi i capelli dietro le spalle<<...facevamo l'amore in una maniera così rude e sporca,contro il muro...>>aveva allungato la mano,sfiorando i ricci di lui che nel frattempo si era seduto accanto a lei<<...ti ho chiesto una cosa in cambio di tutte queste informazioni,te lo ricordi?>>

<<Sì, sì>>aveva sorriso lui,alzando il sopracciglio<<cosa vuoi fiorellino?>>aveva domandato a sua volta,prendendo la mano che gli stava massaggiando la cute,portandosi l'indice fra le labbra.

 Da un lato era sconvolta poichè era una cosa disgustosa, non glielo avrebbe mai permesso se fosse stata sobria. D'altro canto però si sentiva come un adolescente durante le prime esperienze amorose: pazza.

Lei era rimasta scioccata:fra l'alcol e la libido che la stava guidando,si sentiva coraggiosa abbastanza da fare la prima mossa e assaporare il giovane.

Si era spinta sulle ginocchia e aveva eliminato il dito dalla bocca di lui,sostituendolo con le labbra.
Era stato un bacio rude,crudo,senza ritegno e senza vergogna.
Le loro labbra si scontravano,veloci,umide mentre una mano di lui era andata ad accarezzare  il collo fine di lei.
La giovane aveva la mente annebbiata dall'alcol e dagli ormoni che stavano pompando sempre più al posto del cervello.
Con una mossa rapida,si era ritrovata sotto il corpo alto e muscoloso del milanese che con una mano,stava tenendo sopra la testa di lei,entrambe le mani della giovane.
Con la mano posata sul collo,aveva fatto una leggera pressione,mentre Sole guidata dall'istinto,aveva unito le loro lingue bisognose di piacere.
Lui si era spostato,muovendo la mano e portandola sulla mascella di lei,per poi sollevarla verso l'alto per avere più accesso al collo.
Il fatto che la nera non si potesse muovere,fosse totalmente sottomessa non faceva altro che eccitarla sempre di più. Quelle sensazioni voleva provarle ogni giorno, ogni ora, ogni secondo della sua vita.

Filippo aveva lasciato un ultimo bacio umido sul collo di lei che aveva il fiatone: ma un sorriso immenso sul volto.
Poco dopo era rimasto fermo,aspettando lo sguardo di Sole: che non era arrivato perchè troppo timida.
La giovane aveva sollevato il capo:voleva nuovamente un bacio ma Filippo aveva negato quel contatto,tirandosi in piedi e tornando sul tavolo a fumare.

<<Fiorellino>>

<<Si?>>

<<Ti stai già pentendo?>>

<<No,affatto>>

<<E allora a cosa stai pensando da dieci minuti buoni?>>

<<Al fatto che delle emozioni così forti non le ho mai provate con nessuno. E al fatto che,sei buono,non sei cattivo>>

<<Mettiti a dormire,sei ubriaca marcia>>

<<Buonanotte tesoro>>

<<Ciao Sole...>>























CAPITOLO CORTO MA SCOPPIETTANTE VI VOGLIO BENE

CIAO

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