34 "Vivi come vuoi che tanto muori quando devi"
Moneglia,Liguria.
04:15
Le vacanze di quei due giovani si erano prolungate ancora di qualche settimana: Filippo era sereno,perché a gestire il lavoro e le sue problematiche a Milano aveva Lorenzo e Simone che si erano raccomandati di stare tranquillo con quella giovane ragazza che sembrava vivere la vita dei suoi sogni.
Proprio Sole...che aveva in mano una vita da favola ambita da molti e raggiunta da pochissimi.
Si stava godendo quei giorni,assaporandone ogni secondo,ogni attimo come suo padre le aveva insegnato.
"Goditi ogni istante della vita perché diverrà un ricordo a cui aggrapparti quando sarai triste e sola"
Quella sera avevano deciso di rimanere a casa a guardare un film e mangiare del sushi ordinato a casa.
"Buon appetito mon amour" aveva sorriso lui, osservando la giovane iniziare a mangiare i suoi amati roll di tonno.
"Mamma mia che buoni... Filo hai avuto un'idea pazzesca!" Aveva mormorato lei lasciandogli un bacio sulla guancia.
I due erano seduti sul tappeto enorme che decorava la stanza,mentre in sottofondo avevano messo della musica jazz per rendere l'atmosfera ancora più magica.
Ambrogio ovviamente era ai piani superiori,intento a rilassarsi e godersi quella meravigliosa luna che quella sera era protagonista del cielo.
"Sai cosa pensavo in questi giorni?"aveva domandato lei,immergendo il roll nella salsa di soia.
"Che sono bellissimo?"aveva risposto l'altro facendola ridacchiare.
"Scemo!..."aveva detto lei,mandando giù il boccone"...voglio iscrivermi in università. Mi piacerebbe fare letteratura"aveva sorriso.
"Davvero gioia? Sei convinta?"
"Sì... è un po' che ci penso e sono molto sicura di questa mia scelta.
Diciamo che ho già messo in conto che il percorso di studi sarà complicato e ci potrebbe essere la probabilità seppur minima che io molli subito...però almeno potrò dire di averci provato. Voglio realizzarmi...mi sento così piccola in questo mondo e vorrei dare anch'io la mia parte,capisci?"
"Penso sia normale sentirsi un po' fuori posto a venti e qualcosa anni. Io ho il mio posto nel mondo anche se,ti dico la verità,preferirei tentare di sviluppare il mio talento...ma so che l'organizzazione e tutto il marcio che c'è intorno non me lo permetterebbe sicuramente. Ho la strada sbarrata e non riuscirò mai,a meno che non mi metta da solo a farlo ma non riuscirei a starci dietro pienamente...perciò,tu che hai tempo,hai la possibilità e hai questa voglia di farlo,ti dico di lanciarti. Lanciati in questo mondo Sole,lanciati. Mal che vada ti sbucci un ginocchio e ricominci a correre..."aveva detto lui,mentre lei aveva sorriso.
"Grazie... è quello che volevo sentirmi dire..."aveva ammesso la giovane.
"E poi con gli occhiali da vista saresti molto sexy..."aveva mormorato lui.
"Dai Filo,sei sempre il solito!"aveva detto lei arrossendo.
"Nel mentre anche tu sei arrossita! Quindi sei messa come me a livello di pensieri!"l'aveva incalzata lui,lasciandole un bacio sulla guancia.
"Ma stai zitto!"aveva detto lei categorica.
"Oh signorina,detta ordini?!"
"Quando voglio sì!"
"Potrebbe piacermi,non la scarto del tutto come idea anche se quel ruolo lo ricopro sempre io"aveva sussurrato direttamente all'orecchio della ragazza che era arrossita ancora di più.
"Stai zitto e mangia questi ultimi roll che non mi stanno più!"aveva mormorato lei,indicando con la forchetta gli ultimi pezzi di sushi.
"Agli ordini!"aveva detto lui,non perdendo tempo e iniziando a mangiare.
Poco dopo avevano ritirato i cartoni contenenti il sushi ormai terminato e avevano sistemato la cucina,alzando di poco il volume della musica.
Filippo asciugava i piatti,mentre Sole puliva le stoviglie con delle spugne dai colori sgargianti.
Erano una bella coppia,proprio una bella coppia. Da fuori se un estraneo li avesse visti in quell'esatto momento avrebbe scommesso tutto lo stipendio nel dire che quella era una delle forme più belle della felicità.
"Posso dirti una cosa anche oggi?"
"Cos'ho fatto?"
"Ma niente gioia...volevo solo ricordarti che ti amo anche oggi,non allarmarti"aveva sorriso lui, osservando quella ragazza che in così poco tempo era diventata essenziale per lui e la sua serenità.
Lei aveva tolto i guanti per lavare i piatti e si era alzata sulle punte per poi lasciare un bacio sulla bocca al giovane che aveva ricambiato.
"Vieni in cantina a prendere una buona bottiglia di vino? Ti va?"
"Ma sono già le due del mattino...e poi se ci mettiamo di nuovo in salone può darsi che Ambrogio si svegli e non voglio creare troppo disturbo a lui"
"Andiamo in giardino a berla...c'è una bella luna e l'aria e fresca,così non lo disturbiamo,ci stai?"
"Se mi dici così...come faccio a dirti di no?"
La giovane era salita solo qualche istante per prendere una felpa con la zip viola,perché l'aria che Filippo definiva "fresca" era in realtà per lei percepita come "gelida".
Lei si era fermata nell'enorme atrio della casa e si era fermata ad osservare le rose fresche che Ambrogio aveva messo quella stessa mattina.
Filippo l'aveva raggiunta,prendendola per mano e uscendo nel giardino immenso e ben curato che la casa aveva tutto intorno.
Aveva fatto piantare qualche olivo,alcuni alberi da frutto come pesche e ciliegie e varie tipologie di fiori sparse per tutto il giardino.
Si erano fermati sotto l'albero di pesco che date le calde temperature aveva iniziato a mettere i fiori e a formare le prime pesche ancora acerbe e verdi.
Si erano seduti posando ai loro piedi la bottiglia di vino.
"Sai che ho scritto una canzone sulla luna?"
"Me la canti?"
"Prima beviamo un po'...almeno mi rilasso che altrimenti sono teso come una corda di violino,lo ammetto"
"Ma sono io...non ti giudicherò male,ma nemmeno se fossi stonato come una campana,lo sai"aveva sorriso lei.
Lui le aveva lasciato un bacio sulla fronte,per poi stirarsi in avanti e prendere la bottiglia. L'aveva aperta in pochi minuti e aveva iniziato a sorseggiarla un po' direttamente dal vetro,dal momento che sbadatamente aveva dimenticato i calici.
L'aveva passata alla giovane che aveva imitato il ragazzo accanto a lei,sorseggiando copiosamente il liquido rosso.
"Ma è proprio buono! Cos'è?"
"Montepulciano d'Abruzzo,una bontà degli dèi... è una delle mie tipologie preferite di vino"
"È squisito..."aveva mormorato,bevendone ancora un po'.
"Vacci piano che reggi poco"l'aveva rimproverata lui,rubandole la bottiglia e constatando che fosse già a metà.
"Due come noi dove finiranno,te lo chiedi?"
"Sì...e spero di finire insieme a te questa vita"
"Cosa diavolo ho fatto per meritarti Filo...io non lo so,mi sento così tanto ingiusta accanto a te. Vorrei che tu fossi felice e che abbia accanto una ragazza altrettanto felice...io lo sono poche volte in un mese..."aveva sospirato lei,intimorita da se stessa.
"Anche io sono sempre triste e malinconico...se avessi trovato una ragazza iper positiva penso che saremmo durati una settimana scarsa..."aveva ammesso sorseggiando il vino per poi passarlo alla giovane accanto a lui"...io con te..diamine,spero di non perderti. Non ti voglio perdere e mai mi perdonerei un errore simile"aveva detto osservando la luna sopra di loro che ascoltava in silenzio quella conversazione.
"Canta per me...io sono bella sciolta per giudicarti.."aveva sorriso lei,portandosi le ginocchia al petto e lasciando che alcune ciocche di capelli le cadessero sulla fronte.
"Lo vedo..."aveva ridacchiato lui.
Le bottiglie erano tre ai loro piedi e accanto a lui era apparsa una chitarra presa precedentemente dal giovane.
Lei gli aveva lasciato un bacio sulla guancia,uno sul naso e un ultimo sulla fronte.
"Hai la mia benedizione...ora inizia!"
"Ci mancava proprio la tua benedizione! Certo che sei fantastica!"aveva ridacchiato lui,prendendo in mano il plettro e iniziando a strimpellare,accordando lo strumento.
"È la luna che...
....che mi rende più fragile.
Se ti cerco qui dentro il silenzio, il rumore va via con te
Convivo con i miei demoni mentre ti spoglio e ti
Chiedo di fare solo l'ultimo sbaglio
E, dai, perdonami, perché lo sai che non riesco
A non dirti che...." si era sistemato meglio la chitarra sulle ginocchia per cantare meglio il ritornello.
" Usami, togliti tutto, puoi farlo
Baciami, odiami come un bastardo
E lasciati prendere se stai ballando
E non mi importa se
Usami, togliti tutto per farlo
Strappami il cuore, regalalo al buio
Lasciami, odiami, ma fallo lento
E non mi importa se
Non c'è cura, è solo una ferita
E tu la chiudi, curi con le dita
Restiamo nudi, e siamo nudi e crudi
Come una promessa insieme a me...." Lei aveva sorriso,osservando quel giovane lasciarsi andare completamente,chiudendo gli occhi e cantando divinamente.
"Usami, togliti tutto, non farlo
Baciami, odiami, sono un bastardo
E lasciati prendere se stai ballando
E non mi importa se
Usami, togliti tutto, puoi farlo
Strappami il cuore, non darlo a nessuno
Lasciami, odiami, ma fallo lento, oh...." Lui si era voltato in direzione della giovane per cantarle l'ultima parte del brano. Sole aveva sorriso,tirandosi in piedi e cercando di rimanere in equilibrio.
" Ma la luna non so perché
Scende con le tue maniche
Mentre a terra rimane quel vestito, vestito
Del tuo sguardo indelebile
Tra una folla di lacrime
Che tu versi se dico che mentre respiro
Non sento te
Usami, toglimi tutto, puoi farlo
Baciami, odiami come un bastardo..."
Sole a quelle parole aveva bloccato il giovane,spostando lo strumento di lato.
Era scesa alla sua altezza e gli aveva sorriso.
Lui era rimasto fermo,ad osservare quella giovane che si stava divertendo parecchio a stuzzicarlo.
"Stai giocando,mh?"aveva domandato mentre le dita di lei erano andate ad accarezzare le collane d'oro che riempivano il collo di lui.
"Mi hai insegnato tu a giocare..."aveva ammesso lei iniziando a sbottonare la camicia bianca di lino che il giovane indossava.
Quando lui aveva mosso il viso in direzione di quello di lei,quest'ultima aveva negato.
"No..."
"Eddai...fai la sostenuta?"
"Mi farei volentieri un giro con te fiorellino..."
Lei lo aveva incalzato,facendo riferimento ad una delle prime frasi che proprio il ragazzo aveva rivolto alla giovane,in quello sporco e lurido scantinato ormai,molto tempo prima.
"Posso giocare anch'io a questo gioco?"aveva domandato lui,per poi prendere per i fianchi la ragazza e posizionarla fra le sue gambe divaricate.
"Ad una condizione..."aveva sorriso lei per poi lasciargli un bacio sul mento "...comando io stasera"aveva sussurrato sensualmente.
"Abbiamo bevuto...cazzo...non voglio fare niente che tu non voglia gioia mia..."aveva mormorato lui,constatando la situazione.
"Ti voglio Filippo...cazzo ti voglio da così tanto...rispetto tutti i tuoi tempi ma questa sera ho bisogno..."aveva mormorato lasciandogli un bacio sulla bocca"...tu mi vuoi? Mi vuoi?"aveva chiesto mordendosi il labbro inferiore.
"Cazzo Sole...io ti vorrei così tanto,te lo giuro piccola,ti voglio da morire anch'io ma...hai bevuto,ho bevuto anch'io e siamo anche scomodi qua in giard..."lei aveva interrotto le paranoie del ragazzo prendendogli una mano e portandosela direttamente sotto l'abito.
"Sole non fare così...cazzo..."
"Sarò patetica... sì...sarò patetica ma...non so più come dirtelo e fartelo capire che ti voglio..."aveva mormorato.
Lui con la camicia aperta era una visione che rendeva ancora più accesa l'eccitazione fra i due.
"Se bevo non riesco gioia,non riesco proprio"aveva ammesso lui.
"Io...scusami...cazzo non volevo metterti in imbarazzo...che stupida..."aveva mormorato lei,tirandosi in piedi.
Il giovane ragazzo l'aveva fatta sedere di nuovo accanto a lui,iniziando a baciarla.
In pochi istanti quelle labbra avevano iniziato a correre veloci più della luce,mentre lui aveva tolto in poco tempo l'abito alla ragazza che riusciva solo a muoversi in sintonia col corpo di lui.
Lei aveva iniziato a mormorare qualcosa di incomprensibile mentre il giovane aveva spostato le labbra sui suoi seni.
Una mano di Sole era andata ad intrufolarsi fra i capelli del giovane che se la stava mangiando con gli occhi.
"Oh Cristo... Filippo smettila...non così..."aveva cercato di dire lei mentre le dita svelte del ragazzo avevano raggiunto le mutandine lilla di lei.
"Come mi vuoi?"aveva chiesto lui risalendo fino al collo della nera che stava facendo fatica persino a tenere gli occhi aperti.
"Giù...vai giù...portami giù con te..."
Spazio autrice 🌝
Ciao raga,sto traslocando,mi sto lasciando con un ragazzo e mi sento un po' triste quindi beccatevi questo capitolo piccante perché sta finendo l'estate così come i miei poveri feromoni.
Ciao🥺
Frfuzzy
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