33 "Gli anni di esperienza sono come il whisky"
Moneglia, Liguria.
08:44
Ci si innamora per caso si dice nei libri.
Ci si innamora per scelta,dicono i film.
Ci si innamora, sempre troppo tardi della persona giusta dicono i vecchi saggi.
Ci si innamora per sbaglio, dicono i poeti.
Ci si innamora dopo aver perso le speranze dicono le cartomanti.
Sole non si era innamorata per queste motivazioni o per una sola di esse,ma perché semplicemente...quel paio di occhi l'avevano rapita e portata su un pianeta chiamato da tutti "Felicità".
Quella mattina presto come sempre,si era svegliata ma aveva deciso di godersi la vacanza senza alzarsi necessariamente dal letto se non per lavarsi viso e denti e bere dell'acqua.
Era tornata velocemente nel letto insieme a lui che ancora dormiva sereno con una mano sotto il cuscino e l'altra verso il corpo della giovane.
La federa bianca faceva risaltare delle piccolissime lentiggini che erano spuntate al giovane dopo aver preso un po' di vitamina D il pomeriggio precedente.
Le collane dorate che portava ornavano quel petto che Sole benediceva poiché all'interno c'era il cuore suo e del ragazzo che senza esitazioni o problematiche aveva deciso di tenerlo con sé.
La ragazza gli aveva accarezzato i capelli,facendogli spostare il capo sui suoi seni,mentre le braccia del giovane le avevano circondato la vita.
"Che ore sono?"aveva mormorato lui.
"Saranno le nove su per giù..."aveva risposto lei lasciandogli un bacio fra i capelli.
"Dormi ancora un po' con me? Mh?"
"Sto qua con te...dormi tranquillo..."aveva sussurrato lei.
"Ti amo..."
"Ti amo anch'io...tanto.."aveva sorriso lei,spostando di poco il capo del giovane,giusto quel poco per congiungere le loro labbra.
"Ancora..."aveva chiesto lui con gli occhi ancora chiusi"...baciami ancora...".
"Ohhh baciami ancora..."un bacio delicato da parte di lei "...voglio stare con te.." un altro bacio "....inseguire con te..." Un bacio sulla fronte "...tutte le onde del nostro destino...".
Viste le calde temperature di quei giorni i due non erano avvolti da lenzuola o coperte anche perché diciamoci la verità: di notte Filippo diventava un termosifone e guai avere una coperta con sé,perché si rischiava veramente di sciogliersi in pochi minuti.
Lui dopo che lei le aveva canticchiato la canzone si era spalmato completamente sul corpo della ragazza che felice ridacchiava.
"Dai...pesi come un cinghiale...mi schiacci..."
"Ti intrappolo...argh!"aveva detto lui.
"Ti prego io non reggo queste tue uscite alle nove del mattino...mi fai spaccare" aveva detto lei,piangendo dal ridere.
"Non credi nel mio potere?"aveva domandato lui retorico.
"Ma come faccio che hai un nido in testa?!"
"Eddai! Uno voleva giocare un po'...mi offendi sempre"aveva risposto categorico,tornando a sdraiarsi accanto alla giovane che era rimasta parecchio sconvolta.
"Filo ma sei serio?"
"Ma certo! Mi offendi!"
"Ma guarda che sei permaloso come tuo padre oh! Stavo scherzando Filo,dai...te la prendi sempre...stai un po' allo scherzo!"
"Io ci sto allo scherzo ma se mi prendi in giro...cazzo! Lo so anch'io che la mattina sono pietoso ma...almeno non farmelo pesare!"
"Filo ma stai scherzando?"
"No"
"Ma guarda che non volevo offenderti..."si era seduta a gambe incrociate"...mi faceva ridere il fatto che sembrassi un tigrotto con i capelli arruffati e gli occhi ancora stanchi..."aveva spiegato"...scusami..."gli aveva lasciato un bacio sulla fronte.
"Certo che ci caschi come una pera!"aveva esordito lui poco dopo,scoppiando a ridere.
"Cosa?"aveva domandato lei confusa.
"Era uno scherzo! Ti sembra che mi incazzo perché giochiamo?"
"ERA UNO SCHERZO? MA TU SEI NATO STRONZO!"aveva urlato lei tirandogli un cuscino in pieno volto al ragazzo che si era piegato in due dal ridere.
"Era troppo bella la tua espressione da cane bastonato"aveva rincarato la dose lui,ricevendo un altro cuscino.
"Adesso...mamma mia..."aveva mormorato lei tirandogli appresso tutti i cuscini che aveva intorno.
"Chiedo venia...chiedo venia!"aveva detto l'altro ormai sotterrato da una montagna di cuscini.
Si era tirato a sedere buttando a terra tutti i cuscini.
"Chiedo venia mia signora...non se la prenda così"aveva mormorato lui.
"Ma vai a cagare va'!"aveva detto l'altra ancora incazzata.
"Oh ma Sole dai!"
"Adesso soffri tu! Ti sta bene!"aveva detto lei incrociando le braccia e sedendosi a gambe incrociate di fronte a lui.
Il giovane gli aveva accarezzato le gambe cercando di baciarla mentre lei evitava totalmente.
"Guarda mi gira troppo il cazzo per baciarti Filo,piantala"aveva detto lei categorica.
"Scusami..."aveva mormorato lui lasciandole un bacio sulla guancia"...scusami..."un altro sulla fronte.
"Smettila ruffiano!"aveva ammonito lei.
"Perdonami..."aveva detto lui iniziando a baciarle il mento "...perdonami..."era sceso sul collo mentre le difese che lei aveva alzato come un muro avevano iniziato a barcollare.
"No...non si risolvono così le cose..."aveva cercato di dire lei mentre il suo corpo era diventato di gomma.
"Sì? E come si risolvono? Mh?"aveva domandato lui direttamente nell'orecchio di lei che non capiva più niente.
"Parlando..."aveva detto lei mentre la bocca del giovane era tornata a pochi centimetri da quella della ragazza.
"Stiamo già parlando..."aveva sorriso lui osservando gli occhi di lei essere gonfi e volenterosi.
Sole aveva iniziato a tracciare con l'indice le labbra del ragazzo che si stava facendo modellare da quelle piccole dita capaci di renderlo leggero come una piuma.
Si guardavano con così tanta intensità che per qualche istante avevano dovuto chiudere gli occhi.
"Ti prego...scusami..."aveva mormorato lui per poi passare la lingua sulle falangi delle dita di lei.
" Oh Filippo smettila... " la sua era una supplica.
"Perché vuoi che smetta?"
"Perché mi stai..."aveva sospirato perché era talmente tanto forte quello che c'era fra loro che le mancava a tratti il fiato "...mi stai facendo venire voglia di fare l'amore con te"aveva mormorato.
Lui allora aveva avvicinato i loro visi,iniziando a baciare la ragazza che non voleva assolutamente smettere di provare quelle sensazioni così forti,così intense e piacevoli.
Si era lasciata andare facendosi trasportare da lui che l'aveva presa per i fianchi e portata sul suo corpo seduto e posato la schiena sulla testiera imbottita del letto.
Lei si era velocemente tolta la maglietta che indossava come pigiama,rimanendo con solo le mutandine addosso.
Filippo aveva iniziato a baciarle il collo mentre lei aveva cominciato a muoversi su di lui che indossava solamente i boxer.
"Filippo...ti voglio adesso...fai veloce..."aveva detto lei smaniosa di averlo più vicino.
"No piccola...devi godermi con calma...non così..."aveva mormorato lui.
"Ma io..."si era spostata qualche istante per guardarlo in faccia.
"Lo so che mi vuoi...lo sento...ma bisogna farlo con calma altrimenti diventa solo una scopata...e io non voglio farlo così"aveva spiegato lui accarezzandole i capelli.
"Non vuoi scoparmi?"
"Assolutamente no,io con te voglio fare l'amore"aveva detto lui categorico.
Lei gli aveva lasciato un bacio sulla guancia.
"Ti amo"aveva sorriso lei.
"Ti amo"aveva detto lui abbracciandola.
"Scusami non volevo essere così...esplicita"
"A me piaci quando sei esplicita"
Si erano baciati ancora un po',coccolandosi come due adolescenti.
Spazio autrice
Ciao amici,io positiva,col ciclo eeeeee senza WiFi :(
Dunque lasciatemi qualche commentino perché oggi è proprio una giornataccia come potete ben vedere.
Un bacino
Frfuzzy 🥺🤍
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