27 "Il mio cuore è il suo strip club"

Pinky bar,Milan, Italy.
02:45










Filippo seduto al tavolo con gli amici,stava osservando quella meravigliosa ballerina che si stava muovendo con dolcezza sul palco.
Indossava un completino viola scuro e una parrucca colorata.
I ragazzi accanto a lui stavano applaudendo alla giovane che riproduceva posizioni prettamente sensuali.

<<Hai visto che bomba sexy?!>>aveva domandato il migliore amico,sorseggiando una birra.

<<Pagherei per avere un balletto del genere da parte di Sole tipo,ogni giorno>>aveva risposto l'altro,sorridendo.

Era scesa dal palco,mentre nell'oscurità del locale,si era avvicinata al tavolo dei ragazzi: aveva sorriso a tutti,accarezzando i loro visi,decidendo poi di prendere per mano Filippo che non aveva opposto resistenza.

<<Il solito rubacuori!>>l'aveva preso in giro Simone,alzando il medio.

Prima di salire ad esibirsi,la giovane aveva bevuto uno shottino di un amaro liquore che le aveva dato il coraggio di esibirsi con tutta quella sensualità.
Diciamo che senza quel piccolo aiuto,sarebbe rimasta impalata come una statua e molto probabilmente sarebbe anche scappata dal palco con un imbarazzo evidente.

Stava trascinando con sé il ragazzo che ancora non l'aveva riconosciuta.
Una volta entrati nel camerino,deserto poiché le altre ballerine stavano facendo l'ultima performance,la giovane l'aveva baciato animatamente ma in pochi secondi lui si era staccato.

<<Ehi ehi...io sono fidanzato. Non posso,mi dispiace>>aveva ammesso, posandosi le mani sul petto.

<<Ma...non mi hai riconosciuta?>>aveva domandato lei incredula.

<<Non ci credo...>>mentre lui incredulo ripeteva frasi senza senso,lei si era tolta la parrucca e gli occhiali da sole.

<<Voilà!>>aveva sorriso lei,mostrandosi in tutto il suo splendore.

Lui però era diventato cupo; il sorriso dal volto gli era totalmente sparito mentre il suo atteggiamento era diventato distaccato.
Lei lo aveva notato ed era rimasta a guardarlo in silenzio.

<<Cambiati e andiamo a casa,forza>>aveva ammonito la giovane che senza proferire ulteriori parole aveva iniziato a cambiarsi.
Il giovane  le aveva dato la schiena mentre stava frugando nelle tasche dei suoi jeans alla ricerca delle chiavi della macchina.

Una volta cambiatosi la ragazza l'aveva avvisato,accarezzandogli una spalla ma lui si era ritratto,come se avesse preso la scossa.

Si erano avviati all'uscita del locale,senza nemmeno salutare il gruppo di amici che aveva respirato un'aria tesa non appena aveva incrociato la coppia uscire svelta dal locale.
Sapevano quando dovevano rimanere al loro posto e quella situazione sarebbe degenerata se si fossero intromessi.
Avevano ordinato qualche alcolico,mentre erano rimasti a godersi lo spettacolo di alcune ballerine che grazie ad degli extra,stavano ancora danzando.

Dall'altro lato di una Milano notturna,una coppia invece,stava litigando in auto davanti al semaforo rosso di un incrocio qualunque.

<<Io non limiterò mai la tua libertà,non sono quel tipo di uomo ma...tu non dovevi farlo! Capisci che potevi finire nei camerini con qualche sporco maniaco?!>>aveva sbottato lui,dando una botta al volante.

<<Ma io...io volevo farlo per te. Credevo fosse divertente per una volta buttarmi in qualcosa di diverso...>>aveva mormorato lei.

<<Diverso non significa rischiare uno stupro porca troia!>>aveva detto lui,stringendo le mani attorno al volante dal nervoso.

<<Più che chiederti scusa cosa devo fare? Svenarmi? Sembra che sono andata a fare la puttana in giro cazzo! Volevo semplicemente sentirmi giovane e bella anch'io per una sera! Essere attraente come tutte le altre così da renderti felice! Ma tu nemmeno questo apprezzi!>>era scoppiata lei,mettendo su un muso magistrale.

<<Te l'ho già detto mille volte che mi piaci così e comunque non rigirare la colpa su di me. Io non ti ho detto di salire su un palco e fare uno spettacolo con chissà quanti occhi malati che guardavano il tuo corpo!>>aveva ribattuto lui.

<<Ma io sapevo di essere al sicuro; c'eri tu e i ragazzi,girate sempre armati! Cosa vuoi che mi capiti?!>>

<<Guarda che non siamo all'interno di un film! Io non posso sparare al primo deficiente che mi capita sottomano solo perché allunga le mani su di te! Secondo te rischierei la galera per un porco?!>>

<<Guarda Filippo,andiamo a casa e basta,non voglio più discutere con te stasera>>aveva risposto secca lei.

<<Evitare l'argomento non ti porterà a risolverlo e con me sai che non funziona il gioco del silenzio per giorni>>aveva detto a tono lui,mettendo in moto l'auto e guidando per le strade della città.

Dopo aver parcheggiato l'auto nel vialetto la giovane era scesa velocemente,entrando in casa e salendo in camera sua.
Era rimasta seduta ai piedi del letto tutta la notte,in attesa che quel giovane milanese orgoglioso come pochi andasse ad abbracciarla per dormire insieme: ormai erano talmente abituati a farlo che le sembrava strano dormire da sola in un letto matrimoniale così grande.
Mentre l'orologio segnava le due e mezza del mattino,la giovane si era cambiata,indossando la sua solita camicia da notte ed era entrata in camera del giovane,che in realtà era la "loro" camera.
Anche lui era sveglio,seduto sul letto che osservava la luna dalla finestra.
Lei era scivolata sul letto,puntando successivamente le ginocchia e rimanendo alle spalle del giovane. Aveva osservato quella schiena possente e ben allenata,mentre le sue dita inevitabilmente avevano iniziato a tracciare un percorso immaginario per unire i nei sparsi sulla pelle bianca.
Delicata gli aveva lasciato un bacio sulla spalla,per poi sdraiarsi accanto a lui.

<<Non dormi?>>gli aveva chiesto.

<<Ho i pensieri troppo attivi per farlo...>>aveva sospirato lui.

<<Vieni qui...>>aveva sussurrato lei.

Dopo un sospiro,il giovane si era sdraiato accanto alla ragazza che gli aveva sorriso.

<<È che non voglio perderti Sole...ho già vissuto la sensazione di perdere una persona che si ama e non voglio che si ripeta nella mia vita...altrimenti per me sarà la fine,non avrò più un obiettivo su questo pianeta e...>>

Sole gli aveva sorriso,lasciandogli un tenero bacio sulla bocca.

<<Non ci divideranno mai>>aveva sorriso lei,cercando di rassicurarlo.

<<Non te ne andrai mai da me?>>aveva domandato lui.

<<Ricco,milanese e Narciso,sembri un po' il Berlusca. Come si fa a lasciarti?>>aveva domandato lei retorica,facendolo sorridere.

<<Voglio fare l'amore con te...>>aveva confessato lui,con gli occhi colmi di un blu indescrivibile.

<<Ora?>>

<<Anche ora...sempre. Forse io sono malato Sole,penso di essere un pazzo>>aveva sorriso accarezzandole una guancia.

<<Allora siamo in due>>si era lasciata andare,lasciandogli un bacio sulla fronte.

<<Sei stanca?>>aveva chiesto lui.

<<Non così tanto a dirti la verità...tu?>>

<<Nemmeno un po'. Ci facciamo un bagno caldo?>>

<<Io mi vergogno...>>

<<Anche io. Ci vergogniamo insieme?>>

















Spazio autrice 🌝
Aggiorno oggi perché mi hanno messa di turno anche di domenica mattina. Alle sei. Si raga,non so come farò 🥲
Spero vi piaccia come capitolo! Un abbraccio forte 🦋

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