20 "Lamentele da strada"

Località sconosciuta.
Milano,Italia.
00:55










Quella sera i ragazzi si erano ritrovati a cena,tutti insieme per accogliere il nuovo arrivato.
Simone era un giovane ragazzo nato nei quartieri ben tenuti di Roma nord,con una spiccata passione per il crimine. Fin dai suoi diciassette anni aveva avuto modo di agire all'interno di piccole organizzazioni,fino ad arrivare a essere il futuro leader di una delle più importanti di Roma.
Filippo aveva contatti sparsi nelle città più in evidenza sotto questo punto di vista...era andato a Roma varie volte per lavoro e l'aveva incontrato in varie feste e occasioni. Gli era sembrato immediatamente un ragazzo maturo,coraggioso e con tanta tanta educazione.
Solitamente quando si arriva ad un certo livello di importanza all'interno di queste organizzazioni,le persone tendono a diventare più avare,più cattive,egoiste...lui invece aveva conservato il suo accento romano e la sua disponibilità nell'aiutare gli altri.
Così quando il milanese gli aveva raccontato la storia che l'aveva portato a esiliare Davide,si era subito reso disponibile per salire in quel di Milano e occupare il posto del giovane.
Sovente erano soliti i ragazzi a organizzare delle festicciole per accogliere i nuovi membri...ma visto che le circostanze non erano dei migliori,avevano semplicemente fatto una cena fra loro.
Nessuno si era vestito in maniera particolarmente elegante ma andava bene così.
Sole aveva indossato un jeans scuro e una maglietta oversize.
Non riusciva ancora...non ancora.
Era tutto ancora troppo fresco...e seppur si trattasse solo di un bacio non voluto,i sensi di colpa erano ancora gonfi nello stomaco della giovane.

<<Allora,Simone cosa ci racconti di te?>>aveva chiesto Lori,seduto accanto a Filippo.

<<Oh beh regà che vi devo dì; so un ragazzo semplice...>>aveva mormorato<<...bho, veramente che ve devo dì? Ho fatto il professionale e manco l'ho finito. Mamma è na panettiera,papà pure...mi sorella fa l'università di lettere e io so n fallito che non sa fare un cazzo..>>aveva detto,facendo ridere i giovani.

<<Ma che dici! Noi siamo ancora più falliti di te allora!>>aveva detto l'unico gemello rimasto.

<<Bello sto gruppo de falliti...ma fatemi sentì le fallite...signorina,il suo leader m'ha detto che sei bella e oh Filo,c'hai ragione>>aveva sorriso il biondo in direzione della giovane che era arrossita.

<<I miei gusti sono sempre i migliori modestamente>>si era gonfiato il petto.

<<Se,non tirartela troppo che te se strappa>>aveva detto il romano,facendo ridere tutti <<che poi giù a Roma ce so delle sventole da leccarsi le dita, veramente>>aveva ghignato mentre gli altri erano nuovamente scoppiati a ridere.

<<Ma anche qui a Milano eh...devi solo cercare nei luoghi giusti>>aveva ammesso Lori,pensando al suo casuale incontro con la fidanzata <<io la mia l'ho incontrata al supermercato>>

<<Ma che stai a dì?!>>

<<Davvero! Non riusciva a prendere i biscotti nell'ultimo scaffale...erano le otto e un quarto del mattino ed eravamo in quattro gatti contati in quella corsia. E così niente,con i biscotti le ho fatto un sorriso,siamo finiti a fare la spesa insieme,l'ho accompagnata in macchina a casa perché lei era a piedi e...e poi cioè dai su,da cosa nasce cosa e ora stiamo ancora cercando casa>>aveva spiegato.

<<Allora sto a sbaglià tutto...io che le cerco nei locali quando basta andare a comprare quatro bire al supermercato!>>si era rimproverato.

<<Ah ma a volte ti gira in casa l'amore,non nel senso di un incesto ma, è proprio dietro l'angolo>>aveva risposto l'altro Lorenzo,fidanzato da ormai cinque anni con una sua compagna di liceo storica.

<<Gira e rigira voi criminali armati fino ai denti finite sempre per parlare d'amore...siete dei teneroni eh>>aveva scherzato Sole,seduta accanto a Filippo che aveva sorriso guardandola.

<<Guarda quello che te guarda... Filo sei cotto come er prosciutto!>>l'aveva preso in giro il biondo.

<<Oh! Ti rispedisco a Roma eh!>>

<<Ush! Permaloso...mi dicono>>avevano detto i due ragazzi che osservavano la scena.

<<Se insistiamo arrossisce a principessa!>>

<<Oh Simo...smettila dai>>

<<Guardalo come diventa rosso; oh Filo sei un cuoricino vagante>>l'aveva preso in giro il migliore amico.

<<Ma andate tutti a fanculo,teste di cazzo...fra poco mi viene il diabete>>aveva risposto il leader,alzando il medio contro gli amici.

La giovane accanto a lui,gli aveva accarezzato una guancia bordeaux mentre i tre seduti al tavolo stavano osservando la scena con gli occhi a cuoricino.
Ormai era quasi l'una passata e il sonno si faceva sentire.

<<Oh ragazzi...>>aveva sbadigliato il biondo,mettendosi una mano davanti alla bocca<<...me sto a fa' a colla...nnamo a dormí?>>aveva chiesto con gli occhietti lucidi.

<<Mi aggancio a Simone...>>aveva mormorato Lori,accarezzando la spalla del migliore amico.

<<Io vado da Lucia...passerò dalla finestra ma vado da lei. È un po' che non la vedo. Posso Filo? Tanto domani non abbiamo niente in programma..>>aveva chiesto il gemello al leader che aveva annuito.

<<Ragazzi,voi andate pure...qui domani arriveranno le signore delle pulizie. Io e Sole andiamo un attimo su,al terzo piano>>aveva spiegato mentre gli altri l'avevano guardato con uno sguardo spinto.

<<Non fate rumore!>>aveva esclamato Lori prima di chiudere la porta di camera sua.

I due erano saliti,al piano superiore rispetto dove avevano le camere da letto.
Sole non aveva mai esplorato quella parte della casa: non conosceva nemmeno una delle tantissime stanze che c'erano.

<<Ti porto in un posto,dove di solito vengo a scrivere io...però non dirlo a nessuno>>aveva detto lui,prendendola per mano e muovendosi per il lungo corridoio.

<<Va bene>>aveva detto lei,lasciandosi trasportare da lui.

Erano arriva in una stanza,l'ultima di tutto quel lunghissimo corridoio. Aveva aperto la porta,rivelando una stanza dove a parte una parete ,era tutta fatta di enormi finestre murarie.
Si vedeva tutto; era un po' come se fosse un terrazzo coperto.
C'erano solamente una scrivania, una sedia,una macchina da scrivere e una sedia a forma di mano.
Ed un quadro; coperto da un telo scuro.

<<Interessante...sembra un quadro futuristico. Mi ricorda "il circo dell'amore"...l'hai mai visto quell'opera? È identica a questa stanza...>>aveva mormorato lei,lasciando la mano del giovane ed esplorando il luogo circostanze.

<<La conosco....sono anche un appassionato d'arte oltre che un intellettuale>>aveva scherzato lui.

<<Scrivi...scrivi sulla macchina da scrivere?>>

<<Io le colleziono...questa è la mia preferita. Mi trovo benissimo a scrivere così,a mano mi stufo e sul cellulare non ho la percezione di scrivere io...>>aveva spiegato lui,avvicinandosi alla giovane.

<<Posso provare a scrivere qualcosa?>>aveva chiesto la giovane.

<<Se lo dedichi a me sì...>>aveva scherzato il giovane sedendosi sulla poltrona a forma di mano.

Sole si era seduta,iniziando a pigiare sui tasti ai quali erano collegati dei pezzetti di metallo all'apice dei quali c'era un timbretto che rappresentava la lettera.
Tic tic tic.
Aveva scritto tre lettere...era davvero qualcosa di rilassante. Con la vista della città dall'alto poi,era qualcosa che dava anche ispirazione.
Aveva guardato i vari fogli sparsi sulla scrivania e aveva letto qualche frase del giovane... comprendo che avesse davvero tanto talento.

<<Tu scrivi queste cose stupende?>>aveva chiesto incredula lei.

<<Grazie per il complimento...io per ora scrivo e basta...ogni tanto le canticchio con la chitarra ma non è niente da speciale>>aveva detto lui,accavallando le gambe.

<<Dai...>>aveva preso lei un foglio porgendolo al giovane e rimanendo in piedi davanti a lui<<....cantami questa. Senza strumenti...così,come ti viene>>

<<Ma ti deluderò sicuramente...faccio proprio pena a cantare...però se insisti..>>

<<Solo questa volta...poi se ti vergogni fa lo stesso...ma voglio sentire di nuovo la tua voce>>aveva sorriso lei.

<<Dedicato a te
Che sai il sapore dei miei baci
Che fai la stronza,ma mi piaci
Che a far l'amore godi veramente...>>aveva canticchiato mentre la giovane di fronte a lui era rimasta a bocca aperta.
Aveva una voce pazzesca e nemmeno se ne rendeva conto.

<<Wow...non riesco a dire altro...solo wow...>>aveva mormorato,portandosi una mano sul cuore perché credeva che potesse esplodere da un momento all'altro.

<<Grazie....ma sai che ci pensavo a cena,non ti ho ancora dato un soprannome?>>aveva ammesso lui,notando la giovane sistemare i fogli sulla scrivania.

<<Fa lo stesso....>>

<<Psiche....sai cosa significa in greco?>>

<<Oh parli con una zappa in greco..>>aveva sorriso lei,ammettendo la sua incapacità in materia.

<<Significa "anima". Psiche... è un bel soprannome,no?>>aveva chiesto lui.

<<Troppo elaborato...io non merito queste considerazioni Filo...io faccio proprio pena. Un semplice "piccola" mi sta benissimo>>aveva sospirato lei.

<<Ehi...>>lui si era alzato,raggiungendo la giovane e ponendosi di fronte a lei<<...per me non sei "solo" qualcuno. Per me...cazzo, è difficile da capire ma non sei un semplice individuo umano come me. Sei di più...con te sono buono,calmo,riesco persino ad adattarmi ogni tanto alle persone senza per forza sbranarle come un cane. Fai uscire dalle mie viscere qualcosa di...di bello. Quindi non potrò mai chiamarti con qualche soprannome già utilizzato,perché tu sei diversa,io lo sono e...e non potrei mai paragonarti a qualcun'altra. Se vuoi,mentre sto facendo questo enorme casino con le parole mi sono venuti fuori alcuni soprannomi in inglese ma mi fermo a "honey", "treasure" e "lady" perché la mia capacità in materia è proprio scarsa...>>aveva ammesso ridacchiando.

<<Chiamami col tuo nome,come in quel vecchio film...ci stai?>>

<<Non penso che riuscirei ad accettare così tanto me stesso...>>

<<Allora non diamoci un titolo,come Kandinsky faceva con alcune sue opere. Senza titolo. Le intitolava così...anche noi in fondo siamo un po' senza titolo...però siamo belli lo stesso,no?>>

<<Noi...>>aveva sorriso lui,accarezzandole una guancia<<... è tutto bellissimo già così>>aveva ammesso,lasciando un bacio sulla fronte alla giovane.

















Spazio autrice 🌝
Ciao amiciiii,buona domenica! Mettete tante stelline che ci tengooo ❤️

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