17 "Non capirmi,perderesti"
Località sconosciuta.
Milano, Italia.
17:38
Era passato un mese da quel giorno. Un mese in cui Sole aveva deciso di riflettere a fondo sulla questione....e aveva scelto. O almeno,nella sua testa sapeva chi scegliere ma era mettere in pratica quello che risultava complicato.
Avrebbe preferito non essere sposata,non avere un marito,non aver avuto un contatto così diretto con Filippo e di essere rimasta in quello scantinato con solo Lorenzo e i ragazzi accanto.
Ma le cose non erano andate così e se si segue la filosofia secondo cui noi siamo artefici del nostro destino allora diciamo che Sole aveva scelto tutto questo.
Certo,non lo prevedeva ma,aveva contribuito a creare anche lei a quella situazione.
Quel pomeriggio si era ritrovata a fare una torta con Lorenzo e i ragazzi che avendo notato l'umore della giovane calare di giorno in giorno,avevano deciso di tirarglielo su in qualche modo.
<<E ora dobbiamo solo aspettare quaranta minuti...>>aveva sorriso Lorenzo,con due guantoni rosa posti sulle mani per non bruciarsi.
<<Che facciamo nel mentre? Ci spariamo un bel film?>> Aveva domandato Davide.
<<Basta che non sia horror perché passo...>>aveva mormorato lei.
<<No,tranquilla fa paura ma non così tanta,vero ragazzi?>>aveva chiesto retorico. Gli altri avevano annuito e rassicurata era andata con loro in salotto.
Per sicurezza si era seduta in mezzo a tutti con i due Lorenzo uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra e Davide sdraiato sul tappeto.
Aveva avviato il film che già dal titolo era tutto un programma "Hit".
Sole aveva provato a guardare i primi dieci minuti ma niente,era terrorizzata. Era un film che ti prendeva dal punto di vista psicologico e non c'era niente da fare.
<<No ragazzi,io non resisto più vi giuro...>>aveva mormorato lei mentre stringeva fra le braccia un cuscino.
<<Ma che sarà mai un po' di sangue! Eddai,manca poco e si arriva al finale!>>aveva insistito Davide.
Convinta era rimasta lì fino alla fine del film che aveva passato,cercando di evitare il contatto con lo schermo. Aveva osservato ogni millimetro di quel salotto...ma aveva comunque paura.
Il forno aveva avvisato che il dolce era pronto e quindi,si erano precipitati tutti quanti a tirarlo fuori.
<<Uhhh ma che bella torta!>>aveva sorriso Lorenzo mentre Sole la poneva sul tavolo.
<<Aspettate...manca qualcosa...ah sì!>>aveva detto Lorenzo mantenendo alto l'indice.
<<Zucchero a velo!>>aveva richiesto Sole e inconsapevolmente era proprio quello che il giovane teneva in mano.
Avevano finito di decorare la torta e tutti e quattro la stavano mangiando rigorosamente seduti sul tavolo con le gambe a penzoloni come i bambini.
Finché un rumore aveva attirato la loro curiosità. Da quella posizione,riuscivano a scorgere l'entrata nell'enorme atrio e quindi non si erano scomodati a scendere dal tavolo.
Sole era rimasta bloccata: c'era Filippo che con un istinto quasi animalesco,rude,crudo stava baciando proprio sulla porta d'ingresso una giovane ragazza. Alta,bella,con un caschetto nero ben tenuto,delle gambe da capogiro e un abito davvero corto.
<<Se vuoi prendo la macchina fotografica e registro un porno!>>l'aveva richiamato il migliore amico.
In risposta l'altro aveva alzato il medio,non degnando dello sguardo nessuno e precipitandosi alle stanze di sopra per consumare un rapporto più intimo con la ragazza.
Sole era rimasta ferma. Aveva sentito il suo cuore diventare marcio come quando si lascia troppo un frutto fuori frigo. Fuori. Fuori posto,fuori luogo...si sentiva anche così.
<<Non mi va più...scusate>>aveva mormorato,riponendo il dolce in un tovagliolo di carta.
<<Ehi...ma che succede?>>aveva chiesto Davide preoccupato,notando il veloce cambiamento d'umore della ragazza.
<<Niente...sono..sono solo stanca e devo andare a riposare...>>aveva detto mentre Lorenzo aveva capito tutto e l'aveva abbracciata,senza pensarci due volte.
<<Non starci male...lo sai com'è fatto>>aveva sussurrato alla giovane che aveva iniziato a piangere fra le sue braccia.
Ma non voleva mostrarsi così debole davanti ai ragazzi e così,senza aggiungere altro era andata in camera sua.
Sentiva tutto. Tutto. E forse era autolesionismo quello perché lei voleva sentire,sentire cosa avesse quella giovane ragazza,cosa riuscisse a dargli per averlo accanto.
Gelosia,invidia...emozioni che non aveva mai provato nella sua vita ma che,l'avevano portata a farle contorcere lo stomaco mentre da sdraiata sul suo letto,stava ascoltando la passione di quei due sconosciuti.
"Mi fai male..."
"Stai zitta..."
"Se continui così io..."
Niente. Niente più ascoltava più la invidiava.
Ma cosa diavolo aveva più di lei? Niente.
"Sei già venuta?"
"Sì..."
"Vedo che ti riesce bene"
"Lo sai che mi piace godere con te..."
Eccola lì: eccola lì la frase che aveva ucciso internamente la giovane.
Lei godeva. Ecco cosa aveva in più: la lussuria,la sensualità,il riuscire a godersi un atto.
Ma in realtà anche Sole le aveva queste caratteristiche....ma solo con Filippo,non con gli altri.
Quindi non riusciva nuovamente a capacitarsi.
"Non sei riuscito a venire?"
"No"
"Oh...mi spiace. Posso aiutarti? Magari se ti piace in un modo particolare lo sai che puoi dirmelo..."
"No,va bene così. Sono solo stressato"
"Se lo dici tu..."
"Senti Cecilia,non rompere il cazzo e fatti gli affari tuoi. Sei venuta,con me fra l'altro,ci sono ragazze che pagherebbero oro quindi per una cazzo di volta,accontentati"
"Ma tu con me sei sempre venuto"
"Oh cazzo,anche questa stasera. Se devi rompere i coglioni vai sotto dai ragazzi,io stasera non ne ho proprio voglia"
"Sei sempre il solito senza cuore,non cambi mai"
"E tu sei la solita gatta morta,non cambi mai"
Aveva sentito la porta della camera del giovane aprirsi e poi chiudersi immediatamente segno che,quella ragazza era uscita.
Sole in quel momento aveva ricominciato a respirare.
Aveva deciso di farsi una doccia calda per rilassarsi.
Si era lavata i capelli,crespi come pochi e quando aveva passato una mano sul suo collo,si era ricordata l'esatto punto dove la bocca di quel giovane si era posata facendola godere.
Una volta uscita aveva avvolto il suo corpo in un asciugamano,insieme a un altro per i capelli.
Aveva guardato nello specchio e le era preso un infarto.
<<Cazzo Davide...avvisa che mi hai fatto prendere un mezzo infarto>>
<<Scusa...ero venuto a portarti un'altra fetta di torta magari ti viene fame dopo>>aveva sorriso lui,posando sul comodino il dolce.
Si era fermato ad osservare il corpo della giovane,leggermente un po' troppo per i gusti di lei.
<<Dai,vai che devo cambiarmi!>>
<<Oh sì...scusa scusa...>>
<<Grazie>>
Si era sistemata,in pigiama.
Aveva mangiato la fetta di torta sul balcone mentre si era resa conto di non essere l'unica ad osservare il tramonto.
Filippo era seduto in giardino: con la sua solita canottiera bianca,di spalle alla villa,mentre osservava i colori rossastri del cielo.
Ed in quel momento si era resa conto di non essere sola a soffrire.
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