13 "Vision of Gideon"

Località sconosciuta.
Milano,Italia.
05:00








<<Da quando sono qui ho ripreso a scrivere>>

<<È qualcosa di positivo?>>

<<Da quando sono sposata non riesco più a farlo...ma è come se questa casa mi ispirasse ad ogni passo che muovo,ogni pasto che faccio,ogni minima cosa che faccio...>>

<<Anch'io scrivo>>

<<Tu? Tu scrivi?>>

<<Si ma fiorellino,non dirlo a nessuno è un mio segreto>>

<<Ok...ora vuoi sapere un mio segreto giusto?>>

<<Se te la senti...sai che mamma mi ha chiamato "curiosità" come secondo nome...>>

Quei due erano ancora distesi sul letto della camera padronale di Filippo. Lei in braccio a lui,mentre sbadatamente una mano del giovane accarezzava le gambe nude della ragazza che,passata la crisi di panico,si stava rilassando e godendo quella versione di Filippo. Come se quel piccolo individuo in realtà fosse composto da dieci individui diversi,capaci di confondere totalmente la mente delle persone.

<<Non sono una che ha segreti particolari...non so...una volta non ho pagato il conto... è l'unica cosa che posso dirti>>aveva ridacchiato lei.

<<Uh che paura! Criminale nata mi suggeriscono dalla regia>> aveva sorriso lui,spostandole qualche ciocca di capelli dal viso.

Sole aveva deciso di parlare apertamente al giovane: perché le dava tutte quelle attenzioni di notte se poi di giorno la trattava a pesce in faccia? Perché continuava a baciarla se,era consapevole del matrimonio di lei? Perché di notte diventava la versione migliore di se stesso mentre di giorno rimaneva un criminale senza cuore? Cosa voleva esattamente da lei? La sua dote fisica o quella economica? Voleva solo prenderla in giro e divertirsi per poi vantarsi con i ragazzi? Cosa voleva? Perché la confondeva così tanto?

Ma prima che potesse aprire bocca per rivolgere una di queste domande il giovane l'aveva preceduta,aprendo forse uno spiraglio di luce in lei.

<<Sei proprio bella,fiorellino>>aveva detto,iniziando a pensare veramente che fosse bella.
E non perché fosse con un fisico da urlo o disinvolta...perché era tutt'altro: era impacciata,timida come poche e imbranata in tutto.

<<Io ti ringrazio ma...>>aveva sospirato,per poi guardarlo<<...mi puoi dire perché mi confondi?>>

<<Io? Io ti confondo?>>aveva chiesto ironico.

<<Sì,insomma...di giorno con i ragazzi mi tratti a pesce in faccia,come se fossi io la causa dei tuoi mali poi...poi la sera diventi un'altra persona. Io ho letto il ritratto di Dorian Gray ma,ti prego,non dirmi che anche tu hai fatto un patto con il demonio!>> Lei furba,l'aveva buttata sul ridere.

<<Io non voglio confonderti...io sono così sempre. Non posso fare il sorrisino stampato in faccia tutto il giorno come le commesse...io sclero e lo faccio vedere,se mi viene da mandarti a fanculo ti mando senza troppe paranoie...io sono sempre stato istintivo>>

<<Non vuoi confondermi?>>

<<Affatto...>>

<<Cosa trovi di bello in me?>>aveva domandato lei con una insicurezza che le stava stringendo la bocca dello stomaco.

<<Sei una bella ragazza fiorellino,non farti elogiare che non sono il tipo>>aveva borbottato lui.

<<Non ho bisogno di elogi...solo sapere cosa io abbia fatto per meritarmi il tuo sguardo più sincero addosso...tutto qui...>>aveva ammesso,mordendosi il labbro inferiore con nervosismo.

La distanza fra loro grazie alla posizione acquisita era davvero poca. Filippo non sapeva rispondere a quella domanda a parole; paradosso,lui che con le parole ci va persino a letto.

<<Chiudi gli occhi fiorellino...>>aveva sussurrato.

<<No...ho paura...>>aveva ammesso lei,deglutendo a vuoto.

<<Non voglio farti del male...per una volta fidati di me..>>aveva insistito.

Sole dopo un paio di minuti aveva fatto come gli aveva detto,chiudendo gli occhi e rimanendo sospesa: in balia del suo tocco e della notte.
Avendola in braccio,non doveva fare molti sforzi per toccarla.
Lui aveva iniziato dolcemente ad accarezzarle le gambe,come stava già facendo in precedenza ma con più sensualità,andando a stimolare tutti quei recettori sulla pelle della giovane che in quel preciso istante aveva scoperto di avere.
Diciamoci la verità: era tutto rose e fiori il matrimonio ma Tiziano non ci sapeva fare con le donne a letto...ma si accettano a trecentosessanta gradi le persone.
Sole aveva iniziato a respirare in maniera pesante: sentiva che il suo corpo fosse diventato inesistente e che quel giovane lo stesse modellando grazie alle sue mani. Come se fosse un mago che,delicato,toccava i punti precisi di una sfera di cristallo.
Con la bocca accanto al suo orecchio,stava sospirando anche lui,condividendo queste sensazioni con lei che non era da meno. Aveva passato la lingua sul lobo della giovane che era già nel pallone più totale. Poi ci aveva respirato sopra,in maniera forte. Sole aveva totalmente chiuso gli occhi,decidendo di lasciarsi andare a quelle sensazioni che per una sera quel giovane le stava regalando.
E anche lei aveva deciso di accogliere in maniera sobria,senza alcol in circolo che le stordisse la testa.

<<Ti prego...>>aveva esalato lei,con il petto che si muoveva in maniera veloce.

<<Sì fiorellino?>>aveva chiesto lui, divertito.

<<Dammi un bacio...>>aveva chiesto,in maniera istintiva. Poi si era ricordata di chi aveva di fronte e allora aveva aperto di poco gli occhi aggiungendo un leggero <<...per favore>>

Filippo era così contento di sapere di aver quel potere su quella ragazza così bella e genuina che, ammettiamolo,non le stava poi così indifferente.
Con l'indice le aveva sollevato il mento,facendo congiungere le loro labbra. Delicata era sempre la bocca di quella giovane che piano,scopriva le sue labbra.
La mano posata sulla coscia di lei,aveva stretto la pelle quando il bacio si era intensificato di più,bagnato di più grazie alla passione che coinvolgeva i corpi.
Sole non emanava un suono,ma il suo corpo stava parlando apertamente per lei: entrambe le mani incastrate fra i ricci di Filippo che,la teneva stretta a sé come se fosse una visione divina.
Una mano del giovane aveva fatto scivolare la spallina rossa della camicia da notte di lei,permettendo così di scoprirle un seno,nudo dal momento che la notte la ragazza era solita non tenere il reggiseno addosso.
In quel momento lei aveva azzerato totalmente la respirazione:rimanendo immobile con le labbra ancora posate su quelle di lui che si erano fermate qualche istante per comprendere se ci fossero attimi di esitazione in lei. Nessuno,falso allarme: le solite paranoie.
Con le dita aveva accarezzato la parte intorno al seno,per tastare il terreno. E dopo aver accarezzato per un po' di tempo,con l'indice ed il pollice aveva pizzicato il capezzolo.
Inaspettato: Sole aveva leggermente sobbalzato.

<<Oh...>>aveva sospirato sulle labbra di lui che si erano incurvate in un sorriso che definire perverso,sarebbe un eufemismo.
Lui aveva gli occhi aperti e nella penombra della stanza si stava godendo quello spettacolo. Lei invece aveva preferito lasciarli chiusi per evitare imbarazzo. Diciamo che la notte aiutava la giovane a sentirsi meno giudicata rispetto al suo aspetto fisico ma mica più di tanto; quando si è nudi lo si è sia con la luce del giorno che con la luce dolce della notte.
L'aveva rifatto: un altro sussulto seguito da un gemito da parte della nera che ingenuamente aveva stretto le gambe fra loro.
Nella mente perversa del giovane si stavano scatenando le scene più oscene di tutto il cosmo dal momento che lei era anche seduta sulle sue gambe.

Aveva preso coraggio e lei stessa aveva abbassato l'altra spallina della camicia da notte,lasciando che quest'ultima le cadesse arrivando a coprire la zona da sotto l'ombelico in poi.
Aveva preso a baciare il giovane con trasporto mentre lui,ripeteva semplicemente l'azione anche sull'altro seno. Ci sapeva fare con le donne,niente da dire: forse era per quello che aveva la grande fama fra i ragazzi della compagnia di essere un "sex symbol".
Con una mossa veloce,la giovane si era ritrovata sdraiata,con la bocca del ragazzo ad accarezzarle la parte già stimolata precendentemente con le dita.
Sentiva la presenza del giovane mentre con le mani,stava sfilando dolcemente la camicia da notte per poi farla cadere ai piedi del letto.
In quel preciso momento di distrazione,Sole si era tirata a sedere,aveva aspettato che il giovane tornasse a cavalcioni sulle sue gambe ormai nude e per una volta...si era fatta avanti lei,accarezzando prima il torace nudo  del ragazzo che la stava guardando come mai lei era stata osservata:nemmeno suo marito l'aveva mai guardata così.
Aveva deglutito,scendendo ancora di più con la mano,accarezzando il cavallo dei pantaloni di lui che aveva inspirato intensamente.

<<Scusa...scusa non...>>lei aveva imitato quella reazione come negativa,quando in realtà non lo era affatto.

<<Non stavi facendo nulla di male...>>aveva sottolineato lui,con una punta di insoddisfazione sulla lingua.

Avevano ripreso a baciarsi,mentre avevano realizzato all'unisono una cosa: quella situazione sarebbe sfociata da lì a pochi minuti in un vero e proprio rapporto sessuale estremamente coinvolgente. Non che volessero interrompersi,anzi, probabilmente nessuno dei due aveva mai provato sensazioni del genere,così amplificate e forti ma...ma il destino è già scritto e noi non sappiamo leggerlo.

Lorenzo,era tornato a casa dalla fidanzata e con nonchalance sapeva di beccare l'amico ancora sveglio a fumare o scrivere così,senza nemmeno bussare perché ormai era un abitudine,stava andando a raccontare l'ennesima avventura finita bene.
Aveva spalancato la porta,cacciando un urlo che aveva fatto sobbalzare i due.

<<Cristo! Lavatemi gli occhi con il peperoncino cazzo!>>

<<Porca puttana Lori ma che cazzo fai?!>>

<<Io? Ma che cazzo fai tu! Dio... Dio aiutami che Filippo ha perso la testa!>>

<<Niente. Niente stavo facendo. Niente>>

<<Mio Dio,ma con tutta la figa che c'è in giro: Sole?!>>

<<Lori giuro che se urli un'altra volta ti tiro un ceffone>>

<<Ma te lo meriteresti tu fratello! Cazzo due regole ci hai dato; non rubare il denaro della compagnia e non andare a letto con qualcuno della compagnia...>>

<<Grazie papà per la ramanzina,ora ti levi dal cazzo o ti devo mandare fuori a calci in culo?>>

<<Ora che vi ho interrotto spero che non lo facciate,altrimenti qua succedono dei casini più grandi di noi>>

<<Vaffanculo>>

<<Vacci te,immaturo del cazzo>>

E con un bel litigio fra i due, Lori aveva lasciato la stanza,camminando verso la sua per poi mettersi a dormire.
Sole si era rimessa la camicia da notte e aveva dato le spalle al giovane. Si era messa a piangere di punto in bianco. L'altro dal suo canto aveva iniziato a fumare con non curanza,come era solito fare a fine rapporto...non a rapporto nemmeno iniziato ma va be',sarebbe stata una nuova circostanza.

<<Perché piangi fiorellino?>>

<<Perché...>>

<<Perché?>>

<<Perché...io queste sensazioni non riesco a provarle con nessun'altro se non te...>> Si era lasciata andare.

<<Fiorellino caro...mettiti a dormire che sei stanca>> aveva consigliato lui.

Lei si era rannicchiata. E si erano addormentati: schiena contro schiena quando in realtà quella serata doveva finire petto contro petto.










Buongiornoooo
Allora penultimo capitolo prima che io parta per le vacanze estive!
Cosa ne dite? Vi piace?
Fatemelo sapere qui nei commenti se vi va!✨
Un bacino❤️
Frfuzzy

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