1"Start the game!"

Milano, Italia.
16:45
Galleria Vittorio Emanuele II



















Ci sono sensazioni che non si provano con chiunque,emozioni che solo certe persone sono in grado di lasciarci sul cuore.
Sole sosteneva totalmente questa citazione.
Da quando si era sposata con Tiziano,la sua vita era andata verso una direzione:il paradiso.
Si erano conosciuti fra i banchi del liceo linguistico,frequentato da entrambi.
Lui era il classico poeta,amante dell'epica e dei racconti di letteratura,lei ineguagliabile romantica,amante della filosofia.
Fra i corridoi si erano adocchiati,finché una mattina lui aveva avuto il coraggio di offrirle un caffè alle macchinette prima della verifica di matematica:andata male ad entrambi. Erano troppo presi dai loro cuori che sembravano governare le loro menti.
Il loro primo appuntamento era stata una pizza davanti al maestoso Duomo di Milano.
Il primo bacio sulla panchina,sotto casa di lui.
All'esame di maturità avevano chiesto una cortesia ai professori:svolgere l'orale insieme.
Usciti dal liceo,avevano deciso di fare una pazzia dettata dal cuore e sposarsi.
In una chiesetta,a Rozzano,con solo i parenti più stretti perché i soldi erano pochi.
Dopo due mesi,Tiziano aveva convinto la giovane ad andare a convivere con lui in un bilocale in centro.
La madre di lei era impazzita e per due settimane non le aveva più rivolto la parola.
Nonostante questo disguido iniziale,la convivenza era andata a gonfie vele.
Il giovane era un meccanico in un'officina vicino casa,lei lavorava nella biblioteca comunale part-time.
Guadagnavano quel poco che bastava per pagare l'affitto e mangiare un piatto di pasta a cena.
Quella situazione era abbastanza scomoda:lavoravano tantissimo,con straordinari infiniti e ore di lavoro strazianti.
Finché un amico del milanese,aveva deciso di mettere su un'impresa:almeno questa era l'idea iniziale che si era tramutata poi in giri di droga in tutta la metropoli.
Entravano grandi soldi,talmente tanti che la giovane si era licenziata.
Avevano cambiato casa,andando ad abitare in una villa a tre piani.
Con giardino curato settimanalmente da un giardiniere professionista.
Lei era così felice:avevano deciso di inaugurare quel periodo splendido con l'arrivo di un bambino ma sfortunatamente la vita aveva già deciso per loro e quella creatura tanto desiderata non arrivava.
Erano andati a fare dei controlli specifici da tutti i medici a Milano,che però,non riuscivano nemmeno loro a trovare una causa.
Così,con un po' di mal di cuore,avevano adottato un bassottino nero che donava comunque amore quanto un figlio.

Quel pomeriggio lei era andata a fare del sano shopping anti depressione:aveva comprato cinque paia di scarpe diverse e due collane di perle nuove di zecca.
Il caldo di quel pomeriggio estivo non dava tregua,nemmeno all'interno dei negozi con l'aria condizionata:si sudava anche solo stando fermi.
Così,per alleviare la spossatezza era andata a prendersi un bel succo di mela in un bar all'inizio della galleria.
Si era seduta in un tavolino isolato,proprio sotto le griglie che rilasciavano l'aria fresca.
Aveva posato accanto a sé le borse,tirando fuori dalla tracolla il cellulare e guardando i messaggi del suo adorabile marito.

"Ciao amore mio,sta andando bene lo shopping? Io sto preparando una cena con i fiocchi per noi...ti amo,a dopo!"

Tiziano con i soldi che entravano,era riuscito a partecipare ad un corso di cucina e migliorare le sue doti culinarie:arrivando perfino a Masterchef.

"Ciao amore,sta andando bene lo shopping. Sono curiosa,ora mi rinfresco un attimo al bar e arrivo. Ti amo da morire anch'io,non dimenticarlo mai!"

Lei aveva sorriso,posando il cellulare sulla superficie liscia del tavolo.
Un cameriere anziano l'aveva affiancata,sorridendole gentilmente.

<<Cosa desidera signora?>>aveva chiesto,tirando fuori taccuino e penna.

<<Un succo di mela,con ghiaccio,grazie>>aveva chiesto lei.

In poco tempo era arrivata la sua ordinazione e aveva pagato.
Mentre stava sorseggiando tranquillamente la sua bevanda,un uomo alto e vestito di scuro si era seduto malamente accanto a lei.
Aveva buttato a terra tutte le borse dello shopping,tirandosi su il cappuccio nero.

<<Ma scusi?! Ma che maleducato!>>aveva sbraitato lei,tirando su le borse con la merce dentro.

L'uomo l'aveva affiancata,stringendole una gamba con forza e puntandole sulla schiena un coltellino affilato.
A quel punto la giovane aveva trattenuto il fiato,stringendo forte i bordi del tavolino.

<<Ascoltami bene:stai zitta e seguimi. Non provare a scappare perché sei morta,chiaro?>>aveva dichiarato l'uomo,mentre lei aveva annuito.

Una volta in piedi,lui le aveva preso una mano fra la sua,per evitare che scappasse.
Avevano percorso tutta la zona centrale,arrivando poi in delle vie secondarie dietro il comune.
L'uomo si era fermato davanti ad un camion nero di grosse dimensioni,l'aveva fatta salire sul mezzo e l'aveva minacciata di stare zitta e ferma.
E seppur lei cercasse,il suo cuore stava urlando il nome di suo marito in maniera disperata.










Buongiorno!
Benvenuti in questa nuova storiella by me! Il primo capitolo è già super ricco di emozioni e vicende e spero vivamente che vi piaccia!
Un bacino
Frfuzzy ❤️

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