5.❆

Sicuramente tu saresti molto più socievole di me. Ma se avessi dei sentimenti lo sarei anch'io come lo sono sempre stata al tuo fianco.

Ho bussato ripetutamente alla porta di quel tizio con i capelli color Vigorsol, senza risultato:
«Ehi, Yoongi, o come ti chiami, esci avete degli ospiti. Sei morto per caso? È con te che parlo, porc-»
«Sono vivo, purtroppo, che c'è?»
«Avete ospiti» ho detto ancora fredda. La dolcezza e il tatto li ho lasciati a te. Ormai mi invade solo la freddezza e la frustrazione e niente più. Mi spiace. Sono tornata nel soggiorno con lui, ma non c'erano sedie per me: erano solo quattro. Meglio, sarei stata a distanza da altri esseri umani. Mi sono messa sul divano col cellulare, ho riletto la nostra chat, non avevo altro da fare. Mi stavo annoiando tantissimo, quindi mi sono alzata e mi sono chiusa nella stanza di Taehyung era un bell'ambiente. Avrei voluto avere una cosa del genere come appartamento. Almeno per allontanarmi dai miei genitori. Non li consideravo tali ma non sapevo come altro chiamarli. Mi è, assurdamente, arrivato un messaggio da Joy:
"Ehi, tesoruccio, stai lontana da Taehyung! È mio!" Ma che cavolo vuole anche quest'altra? Sapeva che odiavo gli esseri umani, e mi veniva a dire questo?
"Vieni a dirlo a me?"
"So che sei a casa sua"
"Devo denunciarti per stalking?" Non ha risposto più. Penso che mi stia davvero stalkerando da quando Taehyung, stamattina, ha deciso di sedersi accanto a me e si è trattenuto con me quando doveva farmi tornare in classe, non ha smesso un attimo di guardarmi male. L'invidia. Non sei d'accordo, Jiho? Si, saresti senz'altro d'accordo.
«Ehi, Inhye, c'è il cibo» mi ha chiamato Taehyung, mi sono alzata e l'ho seguito. Ho silenziosamente preso ciò che mi sembrava più invitante che stava posto sul tavolo. Il mio sguardo freddo e apatico fissava il dolcetto, chiamato daltodang, era un macaron disegnato di sopra con cura, mi sembrava un peccato mangiarlo. Era piuttosto invitante comunque, quindi non ci ho pensato due volte a mangiarlo:
«Ti piace?» mi ha chiesto cordiale... Jungkook. Wow! Mi ero ricordata il nome di qualcuno, ero stupita di me stessa. Dimenticavo sempre i nomi della gente appena conosciuta almeno cinque volte prima di memorizzarli bene. Sembrava che ci tenesse particolarmente che io approvassi questi dolcetti: diedi l'ok con la mano. Fece uno sguardo stranito, forse si aspettava più entusiasmo:
«Mi dispiace, ma... io non ho più delle emozioni» ho spiegato, e non solo a lui, ma a tutti. Anche a Taehyung ovviamente
«Si chiama alexitimia o alessitimia. È l'incapacità di provare emozioni o sentimenti» ha spiegato Yoongi. Mancava il professore
«Quello»
«La conosco, l'aveva una mia amica che...» ha affermato improvvisamente Jimin
«Si è suicidata?» ho domandato senza un più piccolo accenno di affettività o empatia nei suoi confronti. Ha annuito
«Farei la sua stessa fine, ma continuo ad avere una buona ragione per vivere»
«La ragione si chiama Kim Jiho, come ha detto stamattina la prof di inglese?»
«Se non chiudi quel maledetto becco, ti arriva una sprangata sui denti» ho detto per poi uscire sul balcone a fumare. Non volevo che il tuo nome fosse nelle bocche di gente inutile. Sono stata a sentire il freddo sulla mia pelle per quei pochi minuti in cui ho fumato la mia ultima sigaretta. Potevo almeno sforzarmi di essere un po' più amichevole, ma eri tu che mi spingevi ad esserlo. Prima di conoscerti, ero sempre amichevole un minimo, inutile dire che ovviamente con te mi sono aperta il doppio, eri un ragazzo socievole ed estroverso, cosa che comunque io non sono mai stata.

Taehyung mi ha raggiunta in balcone. Ma non mi lascia proprio mai in pace, eh...
«Ti sei offesa?» mi ha chiesto. Ok, è stupido
«No! Ma che dici! Anzi! Sono stata molto contenta di sentirti nominare l'unica persona alla quale io abbia mai voluto bene in tutta la mia vita. Guarda, sono contentissima!» ho risposto. Mi avresti detto di calmarmi, o mi avresti appoggiata?
«Cosa vuoi che ne sappia della tua vita, scusa!» ha esclamato
«Ti piacerebbe che io ti ricordassi la morte di una persona più che cara?» gli ho chiesto per cercare di farlo ragionare. Ha abbassato gli occhi
«So bene che vuol dire, anch'io ho perso un caro amico, era il mio migliore amico. Ma non ne faccio un dramma come te»
«Non ne sto facendo un dramma, e non ti starò neanche a dire che mi manca perché se n'è andata una parte di me, cosa più che vera, ma non era solo per quello... cose che non ti starò a dire. Ora lasciami in pace» ho risposto. Cavolo lasciami sola! Ho gettato la sigaretta e ho abbassato gli occhi. L'ho guardata cadere. Non ho visto l'ora che arrivasse l'ora di andare a dormire per chiudere gli occhi e non pensare più a nulla. Mi sono chiusa nella doccia mentre Taehyung si stava sistemando sul divano, dopo tanto tempo mi sentivo un po' in colpa. Una volta fuori dalla doccia ho visto che il divano aveva degli altri cuscini e una coperta:
«Dormo io qui, tranquillo stai nella tua stanza»
«Sicura? Dopo tutta quella scenata?» mi ha chiesto ridendo. Che idiota
«Si, infondo sono io quella che non può tornare a casa. Scusami anche per come ti ho risposto prima»
«Allora ancora qualche sentimento ti è rimasto, visto che mi stai chiedendo scusa»
«Non farci l'abitudine, non ho nessun tipo di sentimento. Non hai sentito... emh... il... il ragazzo con i capelli bicolore oggi»
«Jimin?»
«Si, lui»
«Sei sicura di non avere qualche disturbo della memoria?»
«Mi stai dando della malata mentale?»
«No, però è strana questa cosa di dimenticare i nomi delle persone in cinque secondi» non ho risposto, mi stava già urtando quella conversazione
«Ah, sei uscita in accappatoio perché sei ancora convinta che sono gay?»
«Perché non lo sei?»
«Uff» ha sbuffato ed è andato in camera sua
«Vieni» l'ho raggiunto e ho trovato vestiti suoi sul letto
«Vestiti» mi ha praticamente comandato di farlo. È uscito dalla stanza e ha chiuso la porta: una tuta di Gucci e una maglietta Versace? Aveva detto di essere ricco ma... allora doveva esserlo davvero per permettersi capi d'abbigliamento del genere. Se solo uno dei due avesse potuto permettersi roba del genere, ce ne saremmo andati molto tempo prima della tua morte. Ho indossato la tuta e la maglietta e sono uscita
«Sai che sei meglio senza tutto quel trucco che ti rovina gli occhi?»
«Non ho chiesto il tuo parere»
«Ma a me andava di dirtelo lo stesso» ha risposto. Ho spalancato gli occhi:
«Mi piace la tua collana!»
«Non ho chiesto il tuo parere»
«Ma a me andava di dirtelo lo stesso»
Taehyung ti somiglia davvero tanto.

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