Prima prova
-Prima prova
-@_lightinthedark_
-Someone new
-Crossover tra Teen Wolf e Shadowhunters
-Personaggi: Scott e Simon
-Tema: Nascosti
-n° parole 1680
WinterSBlack
Era notte. La luna splendeva nel cielo, come una preziosa perla poggiata su un tessuto di velluto nero.
Scott scavalcò la finestra della sua camera senza difficoltà e corse verso il bosco. Le sue orecchie ora erano più appuntite, così come i suoi denti e le sue unghie, diventate ormai artigli. I suoi occhi, solitamente scuri, erano di un rosso vivo e risplendevano nel buio della notte. Il suo viso, ricoperto di peluria, era sempre più simile a quello di un animale, così come il resto del suo corpo. Si infiltrò all'interno del bosco, correndo più veloce che mai. Poteva sentire il fruscio dei rami degli alberi scossi dal vento, le foglie scricchiolare sotto il suo peso, il respiro degli animali che vi vivevano. Ma improvvisamente un altro rumore si aggiunse agli altri.
Dei passi.
Scott rallentò e si guardò intorno, il suo respiro era affannato. Acuì il suo udito e scrutò ogni minino angolo del bosco.
Finché non vide una figura avvicinarsi sempre di più.
Quando finalmente i raggi lunari lo illuminarono Scott poté vedere chi fosse. Era un ragazzo alto e magro. La sua pelle era bianchissima, tanto da riflettere la luce della luna. I capelli corti e bruni erano scompigliati e i suoi occhi erano del medesimo colore. Un paio di canini aguzzi spuntavano dalla sua bocca. "Forse è una rara specie di lupo mannaro" pensò Scott "Ma c'è qualcosa di strano in lui." Indossava una maglia blu scuro, ormai stracciata in più punti e dei jeans sporchi di terra. Il suo sguardo era corrucciato e con una leggera nota di smarrimento.
Scott si avvicinò a lui con fare circospetto, leggermente sporto in avanti e accucciato. I suoi occhi divennero ancora più brillanti. Un basso ringhio provenì dalla sua gola.
<<Chi sei?>> gli chiese Scott.
Il ragazzo avanzò di un passo per poi dire
<<S-sono Simon e non so assolutamente dove mi trovo... Mi sa che questa volta ho preso proprio una bella botta.>> disse portandosi una mano alla testa.
Scott abbassò la guardia. C'era qualcosa di strano in lui, in particolare il suo odore. Era diverso da quello dei suoi compagni e inoltre la sua pelle era così chiara.
Acuì il suo udito e spalancò leggermente gli occhi. Il suo cuore... Non sentiva alcun battito.
<<Tu chi sei? Non sei sicuramente un mondano... Se per questo, neanche io>> disse pensieroso Simon.
<<Un cosa?>>
<<Un mondano, umano, come meglio preferisci>> rispose Simon con una leggera risata.
Scott rimase ancora un po' confuso dal nuovo appellativo, ma decise di sorvolare. Si raddrizzò per poi avvicinarsi al ragazzo.
<<Cosa ci fai all'interno del bosco da solo? Se non sei umano, che cosa sei?>>
<<Hai mai sentito parlare di vampiri?>>
<<Si, certo, ma sono solo una leggenda... Credo.>>
<<Ecco, quello.>> disse Simon con un sorrisetto divertito.
<<Cosa?>> disse scioccato <<Un vampiro? Come mai ti trovi qui?>> chiese stupito.
<<Io ho bisogno del tuo aiuto. La mia migliore amica, Clary, è stata rapita da degli esseri davvero strani. È difficile individuarli, sembrano essere costituiti da... Ombre. Non so cosa vogliano da lei, ma devo assolutamente trovarla!>>
Scott senza indugiare accettò. In quel momento si ritrovava molto in quel ragazzo e lo avrebbe aiutato come meglio avrebbe potuto.
Lo condusse a casa sua, dato che non aveva un posto in cui andare.
Fortunatamente Melissa era ancora a lavoro quella notte.
<<Domani riparleremo della questione, per ora fa come fossi a casa tua.>>
Simon poté finalmente rilassarsi e riposarsi, non smettendo di ringraziare il ragazzo.
Il mattino seguente Scott si diresse a scuola con la sua moto e appena vide Stiles si avvicinò a lui.
<< Non potrai mai sapere cos'è successo ieri notte...>>
Lo guardò con sguardo confuso, per poi accigliarsi e fare un sorriso malizioso.
<< No! Non quello!>> sospirò << Abbiamo un nuovo... "ospite".>>
<< Nuovo? Non dirmi che è un altro lupo mannaro! Tra poco in questa città ci saranno sempre meno umani e più creature...>> disse per poi gesticolare con le mani, facendo strane smorfie. Scott non poté trattenere una leggera risata.
<< No, non è un lupo mannaro. È... Un vampiro.>> disse esitando un po'.
Stiles si fermò di colpo, guardandolo con una faccia a dir poco sconcertata.
<< Un vampiro? Ci mancavano solo questi, davvero!>> disse portandosi una mano alla fronte. << Cosa vorrebbe esattamente? Succhiare il sangue a tutti gli abitanti di Bacon Hills? O meglio... Governare il mondo! Io ci farei un pensierino se avessi dei poteri sovrannaturali...>> si mise in una posa pensierosa, portando una mano sotto il mento, accarezzando la sua barba inesistente <<Ehi! Potresti farlo anche tu!>>
Scott lo guardò, per poi poggiare una mano sulla fronte in segno di falsa disperazione, con una leggera risata.
<< No, niente di tutto questo... I tuoi sogni non saranno ancora esauditi.>> Stiles frecce una faccia dispiaciuta << Ha chiesto il mio sito per aiutarlo a trovare una ragazza, Clary. È stata rapita.>>
<< Quindi sarete in missione "Salviamo la donzella sperduta"?>>
<< Beh... Se la metti così, direi decisamente di sì.>>
La campanella suonò e ognuno di diresse verso la propria classe.
Alla fine delle lezioni, Scott tornò a casa, pensando già alle domande da porre al nuovo arrivato.
Lo ritrovò seduto sul divano a leggere un libro. Appena si accorse della sua presenza, alzò lo sguardo su di lui.
<< Immagino che ti aspetti delle spiegazioni... Ecco te le darò subito.>> disse mettendosi più comodo e aspettando che anche Scott si sedesse. Incrociò le mani per poi riprendere a parlare << Come ti ho già detto, Clary è stata rapita. Era notte e nonostante l'oscurità già presente, il cielo si fece ancora più buio. Mi guardai attorno, sentivo che c'era qualcosa che non andava.>> Si portò una mano ai capelli. Scott lo ascoltava attentamente.
<<All'improvviso veniamo circondati da degli esseri davvero strani... Fluttuavano e avevano un'aura scura che li ricoprivano e li avvolgevano. Sembrava che facesse parte di loro, come se fossero costituiti da ombre scure, sempre in movimento, quasi come un fumo.>> Scott sgranò gli occhi, non aveva mai sentito parlare di quelle creature... << E poi hanno incominciato ad attaccarci, avvolgendoci con del fumo nero, denso. Al suo contatto sentivo la pelle bruciare, ma cercavo comunque di sfuggirgli... Ma per Clary non ce l'ho fatta, l'avevano presa e penso che fosse proprio quello il loro obbiettivo.>> una lacrima gli solcò il viso, ma subito la asciugò per poi guardare Scott con sguardo implorante ma anche deciso << Io devo assolutamente ritrovarla, è troppo importante per me. Ti prego... Aiutami!>>
A quelle parole, Scott non poté far altro che accettare, fosse stato al suo posto avrebbe fatto di tutto per poter aiutare un suo amico, qualsiasi cosa. Ma un dubbio di eta insinuato nella sua mente... Chi l'aveva rapita?
<<Hai qualche informazione su queste creature? Da dove vengono?>>
<<Non so molto di loro... Mi hanno detto che è rara la loro apparizione e che vivono in qualunque luogo buio... Si possono evocare tramite un rituale, che purtroppo non conosco... Conosci qualcuno che utilizzi la magia o che comunque ne sappia qualcosa?>>
Il ragazzo ci pensò su, trovando subito la soluzione.
<<Sì, vieni con me.>>
Si ritrovarono davanti alla porta della clinica veterinaria. Scott avvicinò la sua mano alla porta, per poi bussare. Un uomo alto, dalla pelle scura, così come i suoi occhi, aprì la porta. Indossava un camice bianco. Era il Dr. Deaton.
Si stupì della visita di Scott, tra l'altro accompagnato da un altro ragazzo a lui sconosciuto, ma che capì essere un vampiro dal suo aspetto. Li fece entrare e li guidò all'interno di una stanza con ask centro un tavolo in acciaio.
<<Come mai questa visita improvvisa?>> gli chiese il dottore.
Scott diede uno sguardo a Simon, per poi parlare <<Abbiamo bisogno di un'informazione molto importante. Riguarda degli esseri che vicino nel buio e che sembrano essere costituiti da ombre scure... Hanno rapito una ragazza e dobbiamo trovare un modo per ritrovarla. Sappiamo che si possono evocare con un rituale, così sono venuto da te per sapere se sapevi qualcosa al riguardo.>>
<< Non sono molto sicuro, ma credo di aver capito chi siano.>> disse, per poi prendere da un ripiano un libro dalla copertina di un rido scuro. Lo aprì, incominciando a sfogliare alcune pagine, per poi soffermarsi su di una.
<<Sì, non mi sbagliavo. Sono queste le creature?>> domandò mostrandoci una pagina del libro con su raffigurato un disegno.
<<Sì, sono loro!>> esclamò Simon.
<<Bene. Queste creature sono i "Nascosti". Sono esseri innocuo se non viene fatto loro del male, ma ogni tre anni rapiscono una ragazza che abbia dei poteri sovrannaturali. Ancora il motivo è sconosciuto. Per evocarli bisogna trovare un luogo buio, dove è impossibile vedere, tracciare per terra una spirale, il loro simbolo, e accendere un piccolo fuoco al centro della spirale.
Per poi recitare le parole "Il buio è dentro di noi, così come la luce". Se volete avere la ragazza indietro, uno di voi dovrà donare loro qualcosa a voi molto prezioso... Sta a voi scegliere.>>
I due ragazzi ascoltarono attentamente le sue parole, finalmente avevano trovato una soluzione. Simon lo ringraziò, pensando che avrebbe potuto rivedere Clary. Avrebbe fatto di tutto pur di riaverla con sé.
Attesero l'arrivo della notte per poi recarsi nella cantina della casa di Scott. Non vi erano finestre e regnava il buio più totale. Eseguirono tutto ciò che gli aveva detto il Dr. Daeton alla perfezione e attesero. I Nascosti non tardarono ad arrivare, sapendo già le loro intenzioni.
<<Dunque voi volete indietro la ragazza, ma sapete che vogliamo qualcosa in cambio.>>
<<Sì, qualsiasi cosa vogliate ve la darò in cambio di Clary.>> disse Simon.
<<Vogliamo tutti i tuoi ricordi più belli di quanto eri bambino fino ad ora.>> dissero in coro. Simon rimase spiazzato alla loro richiesta, ma decise di accettare. Pensò che me avrebbe costruito degli altri in futuro, anche se ciò era una grande rinuncia. Ma non avrebbe potuto lasciar rimanere la ragazza con loro e perderla per sempre.
Gli esseri scomparirono in una nuvola di fumo, dalla quale uscì Clary, svenuta. Simon si precipitò da lei, abbracciandola.
Non l'avrebbe lasciata andare mai più.
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