«Strategie»
WinterSBlack
Prova: 3
Autrice: Alice D'Avelli (@AliceDAvelli oppure @Alicelascrittrice)
Titolo: Strategie
Crossover: The Hunger Games/IG Saga
Personaggi: Haymitch Abernathy/Lucifero
Tema: Strategie
Numero parole:
«Questo posto puzza»,disse Haymitch improvvisamente annusando l'aria.
Ed era vero: l'aria viziata che riempiva la stanza entrava dentro le narici,stuzzicando l'olfatto, ma arrivava molto più in profondità.
Si muoveva sinuosa nelle viscere,nel corpo,nell'anima,era come se ti avvelenasse dall'interno.
Di certo,non era un bel posto in cui risvegliarsi.
Il vincitore della seconda edizione della memoria cercò di fare il punto della situazione:
si era appena risvegliato in una stanza stretta e sporca che puzzava di chiuso,e non aveva la più pallida idea di come ci era arrivato.
Poi lo scatto di una serratura proveniente dalla porta chiusa lo distrasse.
Un uomo,anzi un ragazzo,fece per avvicinarsi ad Haymitch,quando quest'ultimo gli si fondò addosso.
Fu allora che si rese conto della mancanza del coltello,quello che teneva sempre in mano mentre dormiva.
Ma certo, se si trovava in quella cella (in qualunque modo ci fosse arrivato)non potevano certo lasciargli un'arma così,altrimenti lo avrebbero fatto alloggiare in una stanza degna di questo nome,se mai ne avessero avuta.
Il problema per Haymitch però non era il come si trovasse lì, ma chi.
O meglio,chi ce lo avesse portato e perché.
Distratto dalla mancanza del coltello Haymitch si beccò una siringa piena di un liquido biancastro nel braccio,e prima di svenire addosso a quel ragazzo forzuto che lo aveva bloccato pensò all'ironia di quella situazione: Katniss aveva puntato una siringa contro Capitol City,ed ora qualcuno aveva fatto lo stesso con lui.
L'effetto del liquido durò abbastanza a lungo da permettere di trasferire l'uomo in un'altra stanza.
Quella situazione del 'risveglio in un luogo sconosciuto dopo un sonnellino involontario senza coltello' stava diventando davvero fastidiosa.
Questa era pulita,ma aveva un aspetto macabro e al contempo 'regale',e no,non solo grazie alla presenza dei troni in fondo alla sala.
Haymitch era intento a studiare la nuova stanza in cui lo avevano 'trasferito',quando un uomo comparve. Aveva più o meno la sua età, ciononostante era decisamente affascinate.
E,difficile a dirlo,lo era più di quanto non fosse Finnik Odair.
O meglio,di quanto non lo fosse stato il povero sex simbol di Capitol proveniente dal distretto quattro.
L'uomo parlò, confermando che anche la sua voce aveva un ché di sensuale.
«Finalmente ti sei svegliato,vecchio mio» parlava come se conoscesse Haymitch da tempo, ma quest'ultimo era certo di non averlo mai visto.
Anche se non si poteva escludere la possibilità che fosse un qualche ex compagno di bevute...
Ma no...quell'uomo doveva essere uno dei fidati tirapiedi di Snow,o magari un capitolino simpatizzante per l'ex governo.
Qualsiasi fossero le sue origini,era chiaro che non gli avrebbe mai offerto un bicchierino,purtroppo.
«Sai,ti ho osservato in tutti questi anni...e devo dire che mi piaci...il modo in cui hai sfidato i...com'è che li chiamate?Gli strateghi mi ha colpito...e poi il modo in cui hai ingannato la ragazzina...si,sei proprio un umano sopportabile...»disse con un ghigno lo sconosciuto.
«Ehm...ci conosciamo?» rispose allora Haymitch, sarcastico.
«In realtà tu no,ma rimediano subito...nel corso dei secoli mi hanno dato molteplici nomi:il maligno,Satana,il diavolo,ed altri appellativi in svariate lingue.
Tu chiamami semplicemente Lucifero».
Haymitch cercava di nascondere lo stupore. Tutto si aspettava fuorché trovarsi al cospetto del re delle tenebre!
«Ah,piacere...e,precisamente, perché mi trovo...qui?» «Beh,è semplice,sei morto» Haymitch sussultò.Fu allora che Lucifero esplose in una sonora risata.
«No,non sei morto,non ancora» «E allora perché mi trovo qui!»rispose con rabbia l'altro.
Lucifero in un attimo smise di ridere,dirigendosi verso l'uomo e parlandogli con una voce fredda e distaccata «Senti insulso mortale,vedi di parlare con più rispetto al re degli inferi, o potresti pentirtene amaramente»
«E comunque» continuò, «se proprio vuoi saperlo voglio capire cosa provi per quei due squilibrati»disse riferendosi a Katniss e Peeta.
Haymitch rispose amaramente che qualunque sopravvissuto agli Hunger Games sarebbe stato nelle loro condizioni. Sebbene non volesse ammetterlo voleva bene a quei due,ma di certo non voleva confessarlo al demonio!
Così rispose «Assolutamente niente».
Lucifero allora gli rispose con un sorriso arrogante «Allora non credo ti importerà se il solo motivo per cui ti ho portato qui è per non impedirgli di suicidarsi...» a quelle parole Haymitch rimase scioccato.Quei due ragazzi avevano sofferto,ma adesso avevano una famiglia,dei figli...no,Lucifero aveva ragione, non li avrebbe lasciati uccidersi così.
Tentò di dare un pugno a Lucifero, ma questo lo bloccò, buttandolo a terra.
«Quanto siete stupidi e suscettibili voi umani...alla minima provocazione vi lasciate sopraffare dalle emozioni...quei due ragazzini non hanno motivo di vivere ancora:non hanno più le loro famiglie,le loro giornate sono piene di dolore...credi non abbia visto in che stato sono?Non hanno più niente» Haymitch,che nel frattempo si era rimesso in piedi,con il naso grondante di sangue gli rispose «In questo ti sbagli. Hanno una cosa che li ha fatti resistere fino ad ora,il loro amore,una cosa che scommetto tu non abbia mai conosciuto!». Lucifero allora si avvicinò a Haymitch, che ormai era sicuro di stare per morire,ed invece perse semplicemente i sensi,per poi risvegliarsi sull'uscio della sua porta:Lucifero aveva utilizzato i suoi poteri.Haymitch senza saperlo aveva avuto una strategia,e aveva usato l'arma più potente per ferire il re: il suo amore.
Senza preoccuparsi del sangue che ancora gli usciva dal naso corse a casa di Katniss e Peeta,che stavano per impiccarsi con una corda al lampadario,e li scaraventò a terra,salvandogli la vita.,mentre i bambini ancora dormivano nei loro lettini,ignari di ciò che era appena successo.
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