Capitolo 7
Mi sveglio con il rumore assordante della mia sveglia, dovrei decisamente cambiare la suoneria questa è assordante e dal momento che già semplicemente alzarsi dal mio letto caldo ,soffice , morbido, e insomma ho reso il concetto, è difficile di per se.
Strano che stamattina non mi abbia svegliato Steph, quella ragazza è un terremoto nel muoversi. Mi volto verso il suo letto ma vedo che è vuoto e già rifatto le mando un messaggio per chiederle dove sia e poi vado a farmi una doccia perché è già piuttosto tardi e per la mia infinita fortuna per non dire altro a prima ora ho arabo.. ah no volevo dire algebra ma tanto siamo lì comunque.
Quando ho finito e sono pronta prendo la borsa e do un occhiata al telefono strano Stephanie non mi ha ancora risposto. Apro la porta ancora guardando lo schermo del mio cellulare ma mi scontro contro qualcosa anzi, qualcuno, ed ecco la mia coinquilina dispersa.
"Buongiorno Vic, scusa se non ti ho risposto, ma ho portato qualcosa per farmi perdonare"
e dopo aver detto questo esce da dietro le sue spalle un sacchetto bianco che emana un odore paradisiaco
"Quelli sono cornetti?"
"Al cioccolato si"
"Steph, io ti amo è ufficiale, dovresti farmi arrabbiare più spesso se questo è il tuo modo di farti perdonare" dico addentando quel dolce paradisiaco
"Bene ragazzi buongiorno prendete posto" dice il professore entrando in classe.
Mi siedo al mio posto e noto che Cameron stavolta è già arrivato
"Buongiorno"
mi dice rivolgendomi un sorriso
"Buongiorno" gli rispondo allo stesso modo
il professore inizia a parlare ma è la prima ora e io ho ancora sonno e sto ancora sognando il cornetto che mi ha portato la mia coinquilina quindi la mia attenzione più che bassa è assente ma noto che anche il ragazzo affianco a me non sembra particolarmente interessato all'"affascinante" lezione. Quando se ne rende conto anche lui,
<probabilmente perché lo stai fissando da un'ora > vabbè dai dettagli
mi tocca la spalla e mi fa segno di leggere qualcosa scritto sul suo quaderno :"interessante vero?"
sorrido automaticamente e con fare ironico annuisco con la testa sorride anche lui e poi scrive :"ti annoi molto?" prendo la sua penna e scrivo in risposto:"Si!" mi fa segno con la mano di aspettare poi si volta nel suo zaino e tira fuori un piccolissimo telefonino o almeno così sembra con delle cuffie e me e porge una. Sono un po' titubante nell'accettarla infondo siamo in classe e il professore sta spiegando ma lui è decisamente bello quindi si infrangiamo le regole. Si avvicina a me per cercare di nascondere il filo delle cuffie e rimaniamo così per tutta la lezione.
<ha un profumo buonissimo> per la prima volta siamo d'accordo
Quando la campanella suona quasi mi dispiace, sai com'è
"Cos'hai ora?" mi chiede Cam uscendo dall'aula affianco a me
<ooh quindi adesso è Cam..> si beh, oh cioè dai..insomma io io ooh sh punto
"Storia,tu?"
"Scienze politiche"
e io non posso evitare di far partire un core di "nooo" nella mia testa che maschero con un
"Oh va bene"
"Ci vediamo in giro allora" dice lui facendomi un cenno con la mano e allontanandosi
Guardò l'ora e mi accorgo che arrivato anche per me il momento di avviarmi in classe. Cammino per il corridoio guardandomi intorno infondo credo di non essermi ancora abituata a questo nuovo ambiente gli armadietti sono diversi da quelli della mia vecchia scuola e anche il colore delle pareti tra il verde e il giallo lo è. Cavoli ,penso tra me e me, mi sto davvero deprimendo se sto pensando al colore delle pareti. Sono arrivata in classe e fortunatamente non è ancora piena quindi non sono in ritardo perfetto direi sto guadagnando punti. Dopo 5 minuti più o meno la classe piena e la professoressa "Nicolson" inizia la sua lezione. Non è che io non sia interessata a ciò che gli insegnanti dicano è che la mia soglia di attenzione è bassa molto bassa, quindi finisco con il distrarmi come ora, che sto disegnando quelle che per me sono margherite ma per gli altri probabilmente solo pastrocchi. Rido all'idea. Fortunatamente dopo poco la campanella suona e io sono libera.
Oggi per pranzo mi piacerebbe restare fuori mando un messaggio a Stephanie e mi dirigo direttamente verso il giardino. Una volta arrivata mi siedo ad uno dei tavoli che vi sono faccio per uscire le mie cose dalla borsa e subito dopo sento delle mani posarsi sui miei occhi
"Indovina chi sono?"
"Mh fammi pensare, sei per caso bruna?"
"Si.."
"Sei anche particolarmente vivace?"
"Si può darsi"
"Ti piace fare discorsi senza senso?"
"Molto"
"Ho capito! Sei Katniss Everdeen"
Toglie immediatamente le mani dal mio viso mi viene di fronte e mi guarda come se le avessi rivolto il più brutto degli insulti
"Kat non fa mai discorsi senza senso lei è la ghiandaia ispiratrice"
"Ma non era imitatrice?"
"Fa lo stesso" risponde e subito dopo si avvicina la mano alla bocca poi la stende in avanti e fischia. Scoppio immediatamente a ridere cogliendo i riferimento e subito dopo ride anche lei.
"Allora che mi sono persa?"
"Assolutamente nulla dico dando un morso ad una mela, io invece?"
"Sempre le solite cose" dice uscendo un hamburger più grande della sua faccia dalla borsa. Davvero nota le differenze fra me e lei ahahahah.
"UUH super fusti ore 12, o forse erano le 10, no il manubrio si tiene alle 10 e 10, o non era così?" dice guardandomi con aria interrogativa
"Ooh al diavolo, sono dietro di te!"
mi giro sogghignando cercando di essere quanto più discreta possibile. Tentativo che fallisce miseramente quando riconosco nel gruppo un ragazzo a me famigliare. Cameron.
E' seduto sul muretto e sta ridendo facendo uscire un adorabile fossetta sulla guancia, ad un certo punto gira lo sguardo ed incrocia il mio, di scatto volto la testa sperando che non ci abbia fatto caso ma le mie speranze vanno in frantumi quando sento urlare il mio nome.Neanche il tempo di voltarmi di nuovo che lo vedo venire nella mia direzione.
"Ciao compagna di torture come stai?" dice una volta affianco a me
"Si tira avanti tu?" cerco di dire il più naturale possibile
Ride per la mia risposta e mi risponde
"Più o meno lo stesso"
"Io sono Steph per gli amici Stephanie, anzi no il contrario, ma non fa niente tu chiamami come vuoi" dice facendo un sorriso che parte da un angola e finisce all'altro
scoppio a ridere e lo stesso fa Cam
"Io sono Cameron piacere Steph"
"Oh si io lo so chi sei tu, Victoria mi ha.." le tirò un calcio sotto il tavolo intuendo come avrebbe finito la frase è la guardò di sottecchi.
Lei capisce e si corregge
"Insomma Victoria sa che...sono bravissima ad indovinare i nomi delle persone già! Proprio per questo sapevo come ti chiamassi e..."
"Va bene Steph penso che Cameron voglia anche andare a mangiare ad un certo punto"
"Si in effetti ho un po' di fame ma perché non venite anche voi, vi presento i miei amici"
Prima che io possa dire una qualsiasi cosa
Stephanie si è alzata, ha chiuso le mie cose, le sue mi ha preso per il braccio e mi ha fatto alzare
"Ok prego facci strada" dice a Cameron, prendendomi sotto braccio e sorridendo a trentadue denti.
Arriviamo vicino agli amici di Cameron che quando ci vedono smettono di parlare tra di loro e si voltano verso di noi, in particolar modo le ragazze che devo ammettere sono davvero molto carine, due di loro sono brune ed una è bionda tutte hanno un fisico slanciato e sono vestite impeccabilmente.
<mentre tu sembra che ti sei vestita al buio> mi fa notare la mia vocina e questa volta non posso proprio darle torto.
I ragazzi sono tutti ben piazzati spalle larghe alti wow. Mentre gli osservo sento dei passi alle mie spalle e le risate di una ragazza abbastanza fastidiosa a dire il vero.
"Oh ciao Jack, ti stavamo aspettando" dice Cameron andando in contro e sorridendo a qualcuno dietro di me.
Mi volto cercando di sorridere in maniere quanto meno impacciata possibile dato l'imbarazzo che stavo provando in quella situazione, ma il mio accenno di sorriso scompare subito non appena mi sono girata. Il mio sguardo indugia un attimo sulla sua figura, e il suo sguardo passa dal bel moro che ho affianco, a me, il suo volto da sorridente che era, per il saluto del suo amico , passa ad assumere un cipiglio quasi confuso. Cameron notando lo scambio di occhiate e l'imbarazzante silenzio creatosi inizia a guardarmi come a cercare spiegazioni, e io volto istintivamente lo sguardo verso Steph cercando aiuto per quella strana situazione, che non so neanche io come si sia venuta a creare.
Lei cogliendo il mio segnale di fumo dice solo
"Allora...e così ti chiami Jackson...bel nome!"
Sbarro gli occhi, io l'ammazzo.
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