Quarantena preoccupata
Buongiorno, buonasera, buon pomeriggio, vedete un po' voi.
Comunque sono Sara, non che importi molto, ma vorrei raccontarvi della mia quarantena. Ho perso il conto del giorno, anzi veramente non l'ho mai tenuto, dovremmo essere su per giù alla seconda settimana.
Sono una persona che più ordinaria non si può. Passo le mie tristissime giornate sul divano a guardare serie tv, però qualche volta mi sbilancio e seguo le video-lezioni del corso d'inglese, e udite udite...faccio anche gli esercizi!
In verità dovrei fare tutt'altro dato che sono al primo anno di università. Ho da poco iniziato il secondo semestre e con lui si sono aggiunti altri esami da dare. Sì, aggiunti, poiché degli esami del primo semestre non ne ho dato nemmeno mezzo. Ci ho provato, solo che il giorno del mio primo esame è scoppiato il caso di Coronavirus a Codogno, e avendo l'università a Lodi hanno deciso bene di bloccare tutti i treni e chiudere la struttura. Di conseguenza esame saltato, ok perfetto tanto non mi sentivo nemmeno tanto pronta. Da quel giorno, il tracollo.
Non sono mai stata una ragazza sempre fuori di casa, quindi non mi pesava l'idea della quarantena. Ma arrivata ad oggi mi pesa eccome. Sto impazzendo chiusa qui dentro, vivo da sola con mia madre, che amo alla follia ma diverse volte è veramente insopportabile. Non è vero, sono io che ho un carattere complicato, ma davvero complicato. Me la prendo per tutto, sono permalosissima e cerco sempre di negare l'evidenza. Ho provato a non pesare le cose, anzi lo faccio sempre, solo che ci rimango male ugualmente, ma sorrido, sorrido più di quanto io non voglia fare.
Comunque tralasciando tutto ciò, tra un mesetto dovrei trasferirmi, che bello eh! Perché io non sono felice proprio per un cazzo. Ovviamente non mi va mai bene niente, quindi un cambiamento così, chiamiamolo, radicale non mi piace. Ma dato che in questo caso, come più o meno in tutti, non ho voce in capitolo. Quindi sto zitta, mando giù e sorrido.
Ho casa invasa dagli scatoloni, solitamente usiamo il box di mia nonna (che abita a pochi metri da me) come deposito, ma in questo periodo di quarantena se mettiamo piede fuori casa senza certificare che siamo in fin di vita, sparano a vista. Oltre a ciò però si susseguono altre mille preoccupazioni, perché questa è solo la prima. Mia madre è super preoccupata per l'atto di compravendita, il che è plausibile poiché se non mi permettono di andare a 500 metri per depositare gli scatoloni, come diamine facciamo per il trasloco?! E non siamo nemmeno a metà con la lista di preoccupazioni, ma non sono cose che dovete accollarvi, era giusto per condividere lo sconforto di tutta questa situazione.
Torniamo a parlare della Family. Io se mai dovessi prendere il Coronavirus, me ne farei una ragione, chi mi preoccupa più di ogni altra cosa sono i miei nonni materni e mio zio.
La mia mitica Bis nonna ha 94 anni, possiamo solo immaginare come reagirebbe a questo virus, ma è più attiva di tutti noi messi assieme, il che porta ad un gran problema: farla star ferma. Lei ha bisogno di camminare, e questo suo perpetuare ciò l'ha portata a 94 anni super arzilla, poi diciamoci la verità: oramai non la cambi/fermi più, ha le sue idee e i suoi ideali, ma noi la amiamo così com'è.
Poi c'è mio nonno, il mio punto fermo, lui ha gravi problemi cardiaci, e anche in questo caso possiamo immaginare i danni del virus.
Infine vi faccio conoscere mio zio, c'è sempre stato e non voglio immaginare la vita senza di lui. Nel 2016 è stato operato di tumore al cervello al quarto stadio, l'hanno preso per un pelo, precedentemente però viveva già in un mondo tutto suo e questo accaduto ci ha stravolto ancora di più, come se la situazione non fosse già complicata. Ora mio zio sta apparentemente bene, è lo stesso di anni fa, sempre sorridente. Ma la chemio e la radio terapia lo debilitano al massimo, è immunodepresso ed è una preoccupazione costante con la situazione attuale. La cosa più dura è non vederlo più spesso quanto prima della quarantena, siamo molto legati e in questo momento meno contatti ha con il mondo all'infuori di casa sua, meglio è per la sua salute.
Ora..mi sono dilungata troppo lasciandomi prendere dal flusso di pensieri. Trovo che la scrittura sia un ottimo modo per rilassare la mente da qualsiasi tipo di preoccupazione che la occupi.
Non ci rimane altro che essere positivi e tutto andrà per il meglio. Troveremo un modo per rialzarci e quando sarà, saremo più forti di prima.
Pensiero Positivo e Andrà Tutto Bene.
by @saretta018
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