Quinta parte
Intanto Alec parlava con Sebastian a telefono, anche lui come sua sorella Rose stava affrontando i piccoli cambiamenti come una cotta. Non era facile, non per il fatto che gli piaceva uno del suo stesso sesso perché aveva l'esempio dei suoi ma perché era un suo grande amico.
- vorrei che potessi venire qui, la biblioteca é grande e c'é una serra che ti piacerebbe molto - disse Alec parlandogli dell'istituito.
- non fa nulla, Alec. Ci vedremo fuori - disse Sebastian tranquillizzandolo
Alec sapeva che non poteva uscire di là per un po di tempo, Hodge li sorvegliava per ordine dei suoi ma lui voleva vedere Sebastian. Alec non riuscì a dirlo all'amico e decise di uscire di nascosto. Non fu semplice con Hodge che controllava sempre ma ci riusci. Era la prima volta che infrangeva una regola ma si portò l'arco con sé. Usò la sua prima runa, quella per celarsi ai mondani eo altri pericoli. Corse verso il parco dove avrebbe incontrato Sebastian. Usò una seconda runa per rendersi visibile a tutti e aspetto che Sebiastin arrivasse. Alec vide i suoi primi marchi, ne fu felice e li aveva fatti per vedere Sebastian. Sebastian arrivò, lui gli sorrise timido e poi corsero negli alberi del parco, Alec gli mostrò l'arco e quanto era bravo. Sebastian sapeva che Alec sarebbe diventato un eccezionale shadowhunter e temeva che suo padre l'avrebbe costretto a combattere contro di lui quando sarebbero stati grandi. Quando ci sarebbe stata la ricerca per la coppa, lo specchio e la spada. i tre strumenti mortali. Ma lui non voleva. Non voleva diventare nemico di Alec.
Mentre Alec passava il tempo con Sebastian, i suoi papà erano con Rose in negozio d'intimo e anche Izzy c'era andata perché non vedeva l'ora di crescere e usarli. Era molto precoce a differenza di Rose. Robert era imbarazzato da tutto quell'intimo, era soporattutto femminile e Michael era più tranquillo anche se non sapeva molto di taglie o altro per fortuna c'era la commessa. Rose era come Robert imbarazzata e timida e non avrebbe voluto essere là mentre Izzy era nel suo mondo e toccava quei reggiseni sognando di indossarli un giorno.
- posso aiutarvi? - chiese la commessa ai due confusi papà.
- si siamo qui per comprare il primo reggiseno - disse Michael più sciolto.
Robert non riusciva a dire una parola e faceva si con la testa.
- non dovete imbarazzarvi, è molto bello che anche i padri se ne occupano. Di solito vengono le mamma. Le vostre moglie devono essere fortunate - chiese la commessa vedendo due padri e due bambine.
- Vi faccio vedere un po di modelli - disse la commessa subito dopo.
Rose avrebbe voluto scappare da lì, era già imbarazzata mentre Izzy la guidava verso il camerino.
- Non mi spingere, Izzy - disse Rose rossa. - so camminare -
- lo so ma so anche che sei timida e hai bisogno di una spinta -disse Izzy sembrando la sorella più grande.
Se non fosse stato per la magia dei parabatai, lo sarebbe stata ma non importava. Le due si volevano un mondo in bene proprio come Alec e Max.
- Allora ecco i modelli - disse la commessa ai due. - se volete potete chiamare le vostre moglie per un consulto -
Robert si innervosi a quella frase e disse con orgoglio: - senta, noi non abbiamo mogli. Stiamo insieme e quelle sono le nostre figlie -
Michael non se lo aspettava una frase del genere e orgoglioso di lui lo baciò davanti la commessa.La commessa non se lo aspettava una cosa del genere.
- oh due papà fantastici dire - disse la commessa a quella situazione.- sono fortunate le vostre figlie -
Izzy aiutò a Rose ad allarciarsi il reggiseno, lei avrebbe voluto che Izzy forse grande come lei così sarebbe stato più semplice tutto.
- anche se sono più piccola, non cambia nulla - disse Izzy rassicurandola. - ti aiuterò sempre -
- grazie, sorellona o sorellina. Non so come chiamarti - disse Rose confusa.
- Izzy o Isabelle andrà bene - disse Izzy togliendole la confusione.
Rose scelse un reggiseno a fantasia romantica proprio come lei e un altro sportivo per gli allentamenti. Izzy scelse un top elegante e bellissimo e anche lei sportivo. La commessa fece loro i complimenti per gli acquisti e si complimentarono con i due per aver cresciute due figlie così e che Izzy aveva un gran futuro secondo lei nella moda. Dopo quegli acquisti, andarono a mangiare un bel gelato e i due erano sereni poiché Max e Alec erano con Hodge all'istituto. Max poteva fare guai ma il loro vecchio amico sarebbe stato in grado di tenerlo a freno mentre di Alec non c'era da preoccuparsi, lui era così tranquillo e forse troppo spesso ma era molto responsabile a differenza di Max. Potevano godersi quel pomeriggio con Izzy e Rose in tranquillità. Alec e Sebastian incontrarono due ragazzini della loro età che venivano della Gran Bretagna e si chiamavano Harry e Draco. Erano in visita con i genitori di Harry da un vecchio amico.
- vi va un tè con noi? - chiese Harry gentile.
- ci sono anche dei dolcetti? - chiese Sebastian goloso.
- si, tantissimi - rispose Harry con un sorriso.
Draco gli fece presente che non li conoscevano per poterli con sé ad Harry e anche Alec fece lo stesso ma sia Harry sia Sebestian gli dissero di rilassarsi e di non essere sempre così sospettosi.
- si metterà nei guai primo o poi - disse Alec ad alta voce.
- Harry è già una calamita per i guai - disse Draco a quelle parole. - è troppo ingenuo a volte -
- e Sebastian troppo goloso. Un giorno si ritorcerà contro - disse Alec già in sintonia con quel Draco.
Harry e Sebastian legarono anche e pian piano si trovarono davanti casa di Magnus.
- voi conoscete Magnus? -. chiese Alec sconvolto.
- Il padre di Harry lo conosce - rispose Draco tranquillamente. - viene spesso qua -
come fai di cognome, Harry? - chiese Alec curioso.
- Potter ma è una copertura - rispose Harry fidandosi di loro.
Draco aprì la porta e Alec vide Severus Piton.
- sei suo figlio? - chiese lui ad Harry.
- si il mio vero cognome è Piton - rispose Harry con orgoglio.
Alec stava pensando che era nei guai perché era fuori casa di Magnus e ora Severus l'aveva visto. Lui che era sempre prudente ma aveva seguito Sebastian e adesso non sapeva come uscirne.
- Alec, che hai?- chiese Sebastian vedendo l'amico in difficoltà.
- io non dovrei essere qui. Ho trasgredito alle regole - disse Alec in colpa. - ma dovevo vederti -
Sebastian restò sorpreso, Alec aveva trasgredito le regole solo per vederlo e lo abbracciò commosso. Mai nessuno aveva fatto questo per lui. Sebastian accompagnò Alec a casa, non voleva che si trovava nei guai e si salutarono. Naturalmente si scusarono con Harry e Draco. Scambiandosi i numeri solo con Harry, anche perché Draco non ne aveva. Fecero appena in tempo lui entrò e subito dopo arrivarono i suoi papà con Rose e Izzy. Alec si nascose nella prima stanza, Max era in punizione e Hodge lo teneva d'occhio.
- ragazzi, siamo a casa - dissero Robert e Michael con pacchetti in mano.
Hodge che li informava che Max era di nuovo in punizione e che invece Alec non si era sentito per tutto il tempo. Per i due era normale tutto ciò e li chiamarono. Max arrivò subito da loro e si illuminò a vedere i pacchetti mentre Alec non riusciva ad uscirà dalla stanza. Si sentiva troppo in colpa e poi c'erano le due rune sulla sua pelle.
- Alexander Gideon Lightwood Wayland dove sei finito? - esclamò Robert ad alta voce.
- diamanteangelic Basile: - é strano che non risponda - disse Michael a quel silenzio.
Poi Alec uscì dalla stanza con una maglietta a maniche lunghe per coprire i marchi..
- scusate ero sotto la doccia - disse Alec cercando di essere convincente.
- pensavamo che era successo qualcosa - disse Michael abbracciandolo.
- che cosa mi doveva succedere qui? - chiese Alec giustamente.
- hai ragione, poi con Hogde qui - disse Robert sollevato. Alec l'aveva scappata bene.
I due diedero i pacchetti a due maschietti e li aprirono: c'erano due completini per allenamento e per uscire e dei slip. Basile: Alec avrebbe preferito colori più scuri e poi non se li meritava ma li abbracciò e ringraziò per il loro affetto. Max li adorava tanto da provarli subito.
- Max, ci sono anche le tue sorelle. Non dovresti cambiarti qui. Non sei più un bambino ma quasi un adolescente - disse Robert giustamente.
- ma l'abbiamo sempre fatto - disse Max confuso.
Erano passati da 8 anni a 11 in un attimo quindi era confuso Max su quei cambiamenti.
- quello che sta dicendo tuo padre é che adesso é tutto diverso. State crescendo - disse Michael intervenendo. - é il momento di parlare -
Robert capi che si riferiva a quel discorso e lui era ancora una volta in imbarazzo. Ancora una volta avrebbe voluto lasciare tutto a Michael ma si misero con lui e i loro 4 figli di divano per parlare.
- allora ragazzi... io e papà... volevamo parlarvi... -
- dei vostri cambiamenti - disse Michael vedendolo con balbettante.
Alec era imbarazzo come il padre, non voleva sentire quel racconto anche perché sapeva bene che il suo corpo stava cambiando e Gli era capitato di esplorare il suo corpo. La vicinanza di Sebastian lo faceva sentire strano e non sono nel suo cuore ma anche nel suo corpo Nonostante sapeva che non ricambiato, si toccava pensando a lui. Forse presto non sarebbe stato così. Forse sarebbe arrivato qualcun altro. Lo sperava perché faceva male anche se aveva 9 anni. La sua prima cotta non corrisposta.
- so tutto dell'argomento - disse Izzy tirando fuori un libro di scienze e che spiegava tutto. - e poi ho sentito anche qualcosa a scuola -
Izzy era molto precoce e già questo lo sapevano ma gli altri non erano come lei. E poi i libri non dicevano le esperienze o tutto. Chi meglio dei propri genitori sapeva spiegare il tutto. Michael gli raccontò tutto sulla pubertà, sulla differenza tra maschi e femmine, sul crescere e sull'adolescenza mentre Robert faceva si con la testa a tutto quello che diceva dell'altro e tutti e 4 ascoltavano interessati anche alcuni imbarazzati. Fu emozionante e bellissimo quel momento tra padri e figli. Non tutti avevano la fortuna di trovare due genitori che parlavano con tranquillità della cosa.
- qualunque cose vi succeda potete dirci tutto - disse Robert riprendendo l'uso della parola. - noi vi aiutaremo in tutto e se non sarà possibile, fatte sempre affidamento sugli altri fratelli -
- non avete paura di fallire o di sbagliare perché se siete troppo prudenti non vivete la vita e la paura vi paralizzare per sempre se gliene date il potere. Sbagliate così imparare a fare le cose bene - disse Michael saggiamente.
Alec e Rose non l'avevano mai vista in quel modo. I loro genitori erano molto saggi. Da quel momento passarono degli anni, Eddie e Roy avevano riabbracciato le loro famiglie grazie a Michael e Robert ma non sapevano chi c'era dietro. I ragazzi erano tutti adolescenti adesso. Tornarono alla villa in diverse occasioni ma stavano di più all'Istituto per missioni e i ragazzi erano shadowhunters ben addestrati insieme a Lydia e Jace. Avevano il compito di trovare Clary. Era scomparsa con la madre chi sa dove. Neanche Simon l'aveva più vista da quando era bambina e non capivano perché Jocelyn si stava nascondendo. Valentine era morto e non doveva temere. Tramite Jordan rintracciarono Luke e lui non sapeva nulla ma secondo Robert mentiva. Robert e Michael si erano sposati. Ora Robert e Michael avevamo la missione di trovare Jocelyn e Clary
Due anni dopo
Per i ragazzi era arrivato l'ora dell'amore: Izzy era molto popolare, aveva già avuto qualche fidanzato, Max aveva una cotta per una sua compagna che non lo guardava proprio mentre Alec e Rose non ci pensavano proprio. Alec, Izzy, Max, Rose, Jace e Lydia uscirono per una serata dei Rock Solid Panda la band di Simon. Erano molto bravi ma il nome era brutto a parere di Jace. Lui e Simon andavano d'accordo, si univa spesso alla band al piano e componevano canzoni insieme anche.
- Eric ti piace vero? - chiese Izzy a Rose.
- ma che dici? Mi piacciono le sue poesie ma nessuno mi ha travolto come scrivono nei libri - disse Rose sincera.
- i libri non sono tutto, Rose - disse Izzy spronandola.- tu e Alec dovete buttarvi -
- Alec! - esclamò Sebastian entrando nel locale.
Alec gli andò incontro e si abbracciarono.
Non si vedevano da un po, Sebastian e Alec erano cresciuti tanto e trovavano l'altro bellissimo.
- ho girato un po di posti con mia zia - disse Sebastian sedendosi in un tavolino.
Ordinarono qualcosa e si misero a parlare di tante cose. Rose invece si mise in un angolo a leggere un libro. Izzy la vide e stava per raggiungerla per parlarle ma Simon la fermò per abbracciarla. Simon era diventato un bel ragazzo, aveva sempre quella parlantina ma lei piaceva. Spesso andavano a vedere film di star wars o supereroi insieme. Rose le cadde il film mentre beveva un succo e lo prese una bellissima ragazza. Helen Blackthorn.
- Helen, cosa... Ci.. Fai qui? - chiese Rose balbettante.
- sono con i miei fratelli in missione - disse Helen sottovoce. - stasera siamo un po a divertirci ma mi sembra che tu ti stia annoiando se leggi in un libro -disse Helen come giusta osservazione.
- non sono a mio... Agio ... Nei locali - disse Rose arrosendo. - preferisco i luoghi tranquilli come i boschi. Quelle fate devono essere bellissimi -
- si sono bellissimi ma ci sono posti bellissimi anche qui. Anche i locali sono divertenti. Si può ballare e sentire musica, uno devo lasciarsi andare- disse Helen dandole anche una visione diversa. - ti va di andare a ballare? -
: - io... Non... So - rispose Rose a quella proposta.
Max vide la ragazza con cui aveva una cotta baciare un altro, aveva il cuore spezzato e uscì fuori dal locale. Aveva bisogno di sfogarsi.
Stava andando verso il pandemonium quando vide dei demoni e una shadowhunter che stava combattendo. Livia Blackthorn e c'era anche Ty. Non sembrava stare bene. Livia lo stava difendendo e lui si buttò nella mischia. Era molto bella e agguerrita ma si distrasse per controllare Ty e il demone la colpi. Lui intervenne in suo aiuto.
- porta Ty lontano. Me ne occupò io - disse Max a lei.
- non puoi combatterli da solo, Max. Ti farai ammazzare - disse Livia a quella frase.
- ma no, Livia - disse Max sicuro di sé. - vai -
Livia non se la sentiva di lasciarlo ma Ty stava proprio male, aveva avuto una crisi e non riusciva a calmarlo. Max si avvicinò a loro dopo aver sconfitto due demoni e si accorse che c'era un taglia molto profondo nella caviglia di Ty.
- dobbiamo portarlo da Magnus - disse Max a Livia. - mi sa che é per quello che non riesci a calmarlo. Sarà molto infetto -
Livia si fermò al grido di Ty, Max cercò di prenderlo ma lei lo fermò. All'improvviso qualcuno si fece avanti per aiutarli, loro lo seguirono verso un tunnel segreto che portava a un mercato sotterraneo. Max non ne sapeva nulla di ciò, conosceva la mappa della città grazie ad Alec ma non c'era quel posto. Max non era aveva mai visto un mercato con tutte quelle pozioni o oggetti magici. Il ragazzo li condusse verso una tenda e gli fece sdraiare su un tappetto con i cuscini e uscì fuori a prendere qualcosa. Max e Livia erano seduto ad aspettare quel ragazzo biondo, lui tornò con una pozione e si avvicinò per farla bere ma Liva lo fermò.
- mio fratello non gli piace il tocco delle altre persone, si fa toccare solo da me o a volte da nostra madre - gli spiegò Livia prudente. - e poi non ti conosciamo -
- io sono Kit Rook - disse lui con la pozione in mano. - vengo anch'io da Los Angeles, Emma mi conosce e sa che vi potete fidare -
Livia chiamò Emma per avere la conferma e quel ragazzo diceva il vero. Emma le disse che si poteva fidare, era bravissimo nelle pozione e informazioni. Livia prese la pozione e gliela diede a Kit. Fu un attimo che il taglio chiuse e restarono sorpresi, non avevano mai visto un risultato immediato. Era una pozione molto potente.
Rose era preoccupata per il gemello, la sua connessione con lui la portò in quel mondo sotterraneo e la guidò verso la tenda. - Rose, come hai fatto a trovarmi? - chiese Max sorpreso.
- deve essere la connessione tra gemelli accentuata dalla magia della runa - disse Rose come unica spiegazione.
Ty si svegliò in quel momento, pensò che c'erano ancora i demoni e puntò il pugnale contro Kit che lo guardò negli occhi e pensò quanto era bello.
- tranquillo, non sei in pericolo - disse Kit rassicurandolo.
- oh, scusa. Pensavo che era un demone - disse Ty abbassando il pugnale.
Intanto Michael e Robert erano tornato adesso da una falsa pista, erano stanchi e avevano bisogno di un bagno di schiuma. Michael riempi la vasca mentre Robert pensava a prendere qualcosa da mangiare. C'erano gli avanzi della cena di Izzy ma era una pessima cuoca. Così si mise a cercare qualcos'altro altro ma non trovò nulla. Robert chiese a telefono ad Eddie se gli prendeva due belle pizze e poi raggiunse Michael.Era già nella vasca nudo, Robert si stava spogliando e Michael si godeva quel piccolo spogliarello. Pian piano si distese su di lui, Michael gli accarezzò il petto e Robert si girò per dargli un bel bacio. Ci voleva quel bagno rilassante, Robert e Michael si lasciarono andare finalmente a dolci e sexy effusioni dopo giorni di ricerca e c'era molto desiderio. Sarà stato da moltissimo tempo che non facevano tutto con calma. Adesso avevano tutto il tempo, i ragazzi fuori per una serata e loro aveva tutto l'istituto anche se gli mancava molto la loro villa. Doveva farci un salto in questi giorni ma ora Robert si girò per baciarlo e i loro corpi stretti stretti l'uno all'altro.
- Mi è mancato tutto questo - disse Michael con un sorrisetto.
- anche a me - disse Robert accarezzandolo.
Si sentivano dei ragazzini, era incredibile e bellissimo e si amavano da una vita da quando erano piccoli. Non si era mai visto un amore come il loro, avevano cambiato la loro vita per il loro amore e adesso erano di nuovo shadowhunters in missione e si continuavamo ad amare.
Robert era geloso delle sue figlie ma soprattutto di Izzy che era molto intraprendente. Aveva conosciuto un paio di ragazzi che stavano con lei soprattutto nascosti. Gli altri sembravano molto tranquilli da quel punto di vista e anche vero che Alec e Rose non parlavano mai delle loro cose private in questo aveva preso da lui mentre Max raccontava della sua cotta per una compagna di scuola. Sapevano che anche se Alec non lo diceva, aveva avuto un debole per Sebastian ma l'amicizia tra i due era sempre forte infatti oggi si vedevano.
Eddie arrivò con le pizze, le mise sul tavolo in cucina e lasciò il biglietto a Robert perché aveva una cena con Jordan e le rispettive famiglie. Era anche agitato. I ragazzi tornarono quasi a mezzanotte, domani avevano lezioni e Izzy e Max notarono come i genitori erano belli rilassati.
- Avete approfittato della serata per sfogarvi - disse Izzy molto diretta. - ne avevate bisogno, non vi avevo visto così nervosi come in questi giorni -
- povero Hodge, l'avrebbe mandato fuori di testa. Lui che non ha rapporti più con una donna - disse Max dandosi il cinque con Izzy.-
Max! Isabelle! - esclamarono Alec e Rose imbarazzati e rimproverandoli.
- Avreste bisogno di sfogervi anche voi - disse Izzy. - siete troppo prudenti e chiusi, dovete lasciarvi andare. Tu Rose ne avevi l'opportunità ma non ci sei andata e tu Alec, sai bene che usi Sebastian come scusa per non metterti in gioco -
Izzy aveva ragione ma Alec e Rose non riuscivano ad uscirne dai loro schermi e se la presero, andandosene via.
- Perché mi guardate così? Ho detto la verità. Li voglio bene e voglio aiutarli - disse Izzy agli sguardi di rimprovero dei suoi.
- Lo so che li vuoi aiutare ma non questo il modo - disse Robert conoscendolo bene quel carattere. - quando troveranno l'amore, lo capiranno da soli. Devono sbatterci da soli. Io lo so bene -
Max non disse ai suoi del mercato sotterraneo, era un segreto tra lui, Rose, i gemelli Blackthorn e Kit.- l'aria da furbetto di Max non me la conta giusta - disse Michael su com'era andata la serata.
- indagheremo domani - disse Robert strascinandolo a mangiare la pizza. - ho molta fame -
- non hai più l'energia di un tempo, non avresti mai evitato un indagine - disse Michael prendendolo in giro.
- mi stai chiamando vecchietto - disse Robert finto offeso. - per questo vecchietto ti ha sfinito prima -
Sembravano due ragazzini, la voglia di prendersi in giro e tutto il resto. Era bellissimo che il loro rapporto non era mai cambiato. Erano sempre loro. Robert e Michael.
- il mio Robert che fa battutine maliziose deve essere arrivata l'apocalisse - disse Michael sorpreso ma prendendolo sempre in giro.
- sfotti pure ma ho avuto un eccellente maestro: tu - disse Robert puntandogli il dito contro. - e adesso voglio la pizza -
- e sua maestra avrà la pizza
in cucina... Michael e Robert stanno per mangiare la pizza quando arrivò Izzy,
- ma c'è in frigo gli avanzi del mio pranzo - disse Izzy vedendo i due con le pizze.
- avevamo voglia di pizza, principessa - disse Robert per uscire da quella situazione. - e si, domani li mangeremo - disse Michael le promise.
Izzy si scaldò un po del suo pranzo, le adorava la proprio cucina ma sembrava che gli altri scappavano. Lei aspettò che il microonde suonasse e guardava i suoi mangiare, suo papà Michael si sporcò come sempre e vide suo padre Robert fare una cosa che non si aspettava. Aveva levato la salsa dalla guancia dell'altro con la lingua. Suo padre che era così riservato in ciò.
Michael anche era stupito della cosa e gli sussurrò: -baby, mi stai facendo eccitare di nuovo. Mi sento un adolescente con te -
E Robert: - sei tu che mi fai fare queste cose -
Sembravano in un mondo a parte come in un bolla, tanto da scordare che Izzy era presente. Izzy tossì e disse: - potete anche tornare in camera. Tanto noi non sentiremo niente. è evidente che avete ancora voglia visto le vostre condizioni -
- ha preso tutto da te - disse Robert arrosendo.
Dopo la cena, Izzy si ritirò in stanza a sentire le canzoni della band di Simon, adorava quella musica e poi azionò skype sul portatile. Simon era sveglio, ancora elettrizzato dalla serata al locale e dalla presenza di Isabelle.
- Ciao, Simon -
- Che sorpresa, Izzy! Ancora sveglia? -
- Si, ascoltavo un po la vostra musica. Andrete lontano ma il nome della band non è adatto -
- Lo so, I Rock Solid Panda non è un granché ma non troviamo nulla di spettacolare -
- Mi farò venire in mente qualcosa. Una band di successo deve avere un nome unico e che li distingue da tutti -
Jace erò nella stanza, dormiva lì per qualche notte e si intromise. - Si dobbiamo proprio trovare un altro nome. Io lo sempre detto -
Simon e Izzy lo guardarono come dire ' Ma è una conversazione tra noi due. Tu che centri?'
Jace si mise sul letto non capendo, preso dal fatto della band e Izzy si infastì. - Jace, io ti voglio bene ma sei sempre in mezzo - disse Izzy diretta. - possiamo parlare senza che tu monopoli tutto? -
- Dai, Izzy, è più divertente in tre - disse Jace duro di comprendonio.
- Questa era un po ambigua amico - disse Simon un po in imbarazzo.
- non potrei mai con Izzy è come mia sorella - disse Jace con una smorfia.
- Ciao, Jace - disse Izzy buttandolo fuori dalla stanza e chiudendo la porta a chiave. - finalmente soli -
Poi Simon ricevette una chiamata di una ragazza così dovette chiudere e lei si ingelosì. Era la prima volta che Simon dava la priorità a qualcuna quando parlava con lei e questo la faceva sentire strana. Non aveva diviso Simon con nessun'altra. Il conclave aveva dato la missione di trovare la coppa mortale, avevano sentito che c'era chi la cercava e loro doveva trovarla e portarla ad Idris.
- Non so se è una buona idea consegnarla al conclave una volta trovata - disse Michael con sospetto.
- Lo so ma non abbiamo molta scelta - disse Robert non vedendo soluzione. - è per proteggerla -
- si ma non sappiamo che ne farà il conclave, non mi fido tanto - disse Michael insistendo.
- il conclave ha permesso che ci sposassimo ad Idris. Diamogli fiducia. Forse stanno cambiando - disse Robert fiducioso. Robert era così speranzoso, una parte di lui era attaccato ancora ad Idris e alle leggi.
- Loro non ci hanno accettato, Robert. Lo fanno perché siamo i loro migliori shadowhunters che gli restano e basta - disse Michael molto convinto. - Apri gli occhi. Il tuo caro conclave ci disprezzano per la nostra famiglia -
Michael se ne andò dalla stanza dopo quelle parole, Robert era così ingenuo anche se era passato del tempo. Robert capiva il disprezzo di Michael contro il conclave, gliene avevano fatto passare di tutti colori e non erano d'accordo sulla loro relazione e sulla nascita di Alec ma andare via da Idris era stato dura per lui. Le missione gli erano mancati in quei anni passati da mondani e poi quel posto era nato l'amore tra lui e Michael. Era uno luogo speciale. Senza Idris non si sarebbero mai incontrati per questo era così attaccato a quel luogo. Michael guardava dalla finestra dell'istituto, ricordava ancora come ieri che aveva sentito alcuni del conclave che parlavano con disprezzo di loro ma gli servivano. Lui non aveva detto nulla a Robert perché l'aveva visto così felice nel riprendere le missioni.
- papà, cosa ti succede? - chiese Alec vedendolo in quello stato.
- Nulla, Alec. Tu dove vai a quest'ora? - chiese Michael girando la conversazione.
- Da Magnus - disse Alec ma lo vedeva sempre strano.- sei sicuro?-
- Si sto bene. Salutami Magnus - disse Michael accarezzandogli i capelli. -assomgli a tuo padre -
Alec prima di andare via, chiese a suo padre: -non ci sono problemi tra di voi vero?-
- Io e tuo padre non abbiamo problemi, figliolo. Non farti problemi inutili - disse Michael tranquillizzandolo.
- Sei sicuro, papà? Perché è strano non vedervi insieme a quest'ora che siete tutti e due sdolicinati, no che sia una brutta cosa ma siete sempre attaccati e ora no - disse Alec preoccupato.
- Non sempre le coppie stanno sempre insieme, sai ci sono impegni o altro - disse Michael mettendo una mano sulla sua spalla. - anche i semplici spazi -
- se dici che tutto va bene, io ti credo ma se mai dovesse succedere qualcosa, non esitare a parlare papà - disse Alec con un sorriso. - sono un ottimo ascoltatore -
Michael abbraccio forte Alec a quelle parole. - Lo so, sei come tutto padre ogni giorno di più - Alec sentiva del dolore in quelle parole ma non capiva perché.
- Sai papà, ho sempre voluto un amore come il vostro. Pensavo che con Sebastian potesse accadere perché la storia era simile ma siamo solo grande amici -
- Lo troverai, Alec. Forse è più vicino di quanto tu non te ne accorga - disse Michael tenendolo stretto. - A volte si deve apri un po gli occhi per vedere la realtà ma fa paura per qualcuno -
Non capiva se parlava di lui o di altro ma abbraccio suo papà per ringraziarlo delle parole. Michael vide Alec uscire dell'Istituto dalla finestra e poi scese giù per cercare Robert e lo vide accogliere una bella donna che era il nuovo emissario del conclave.
- il conclave pensa che forse trovando Jocelyn, saprà dove sia la coppa - disse la donna accomodandosi. - visto che era sposata con Valentine -
- Si ma non riuscivamo a trovarla. Si è nascosta molto bene o è morta nei casi più pessimi - disse Robert molto professionale. - stiamo facendo tutto il possibile io e Michael -
- E' per questo che il conclave mi ha mandata per dare una mano - disse lei altrettando professionale.
Michael non gli piaceva quella situazione, quella donna doveva restare là per dare una mano ma forse lo scopo del conclave era un altro. Non riusciva ad essere positivo o fiducioso nei confronti del conclave. Non la voleva qui. Non la voleva vicino a Robert o ai suoi figli.
Michael e Robert attraversarono un periodo molto difficile, Susan era sempre presente della loro vita e missioni e Robert e Michael non facevano altro che litigare a causa del conclave e di lei. Izzy e Max iniziarono ad odiarla sempre di più ma Rose passava del tempo con lei e loro non capivano come faceva ad essere così ingenua.
- a me piace, Susan é forte e mi insegna tante cose - disse Rose con un libro in mano.
- ma non capisci che sta facendo litigare i nostri padri - disse Izzy cercando di aprirle gli occhi.
- siete un po prevenuti secondo me - disse Rose testarda.
- Rose, non é così - disse Max. - lei vuole papà Robert. É così evidente -
- no, lei é mia amica e non lo farebbe - disse Rose difendendola.
Quella Susan l'aveva rigirata per bene, povera Rose e sarebbe stato doloroso quando avrebbe aperto gli occhi.
Michael aveva già inquadrato fin da subito quella donna. Aveva detto anche i suoi sospetti a Robert ma lui ovviamente non ci aveva creduto, pensando alla sua solita gelosia e paranoia verso il conclave. Alec in tutto questo era fuori perché stava seguendo un allenamento speciale all'Accademia e Jace era con lui.
- é arrivata una lettera di Alec - disse Robert informando Michael.
- Vorrei che fosse qui - disse Michael prendendola.
- gli serve questo periodo e anche per staccarsi un po da Magnus - disse Robert all'improvviso.
Michael non poteva credere che a quello che sentiva.
- Ama Magnus, non si staccherà mai da lui - disse Michael infuriato.
- sono troppo diversi - replicò Robert. - Magnus é immortale e soffriramo. Meglio uno shadowhunters da crescere insieme -
Più parlava più non riconosceva più il suo Robert. Dov'era finito quel Robert che avrebbe fatto di tutto per amore???
- il conclave ci sta riuscendo - disse Michael a quelle parole.
- non é un complotto, Michael - disse Robert stufo di quelle solite liti.
- tu sei stufo? Io sono stufo di vederti così mentre ti lasci corrompere da loro e passi sempre più tempo con Susan. Clary non deve dare la coppa e io la sosterro - disse Michael andandosene via.
Robert prese le cose che cercano sul tavolo e le scaraventò a terra per poi si mise a terra come un bambino. Il suo mondo stava andando in frantumi.
- Robert, stai bene? - chiese Susan entrando. - ho sentito le grida -
- solite discussioni. Non ci capiamo più - disse Robert soffrendo
- mi dispiace - disse lei sincera. - ma forse il vostro amore é cambiato. Forse dovete cambiare pagina entrambi. Non é facile ma sai meglio di stare a litigare e vostri figli soffrono. Specie Rose, é molto sensibile -
- io amo Michael - disse Robert soffrendo. - vorrei che le cose fossero come prima ma lui si ostina così tanto -
Susan lo abbracciò all'improvviso e gli disse - lo so. Io ci sono per te se hai bisogno -
Michael aveva deciso di andare un po alla villa con Izzy, Max e Rose dove adesso ci trovava Clary per nasconderla da conclave. Tanto Robert non ci avrebbe messo piede e passando aveva visto che se ne stanno abbracciato a terra. Era geloso e stava male. Susan stava vincendo e lui non aveva le forze per lottare. Michael era alla villa con i ragazzi, c'era Clary e Simon. Ma ebbero una sorpresa che rallegrò Michael. Alec uscì da un portale insieme a Magnus e Jace. - Jace voleva tornare e anch'io - disse Alec ammettendo e abbracciò il papà.
- ne avevo bisogno - disse Michael stringendolo. - mi sei mancato -
Alec notò una voce strana in lui e non vedeva suo padre Robert. - ma non manca qualcuno? Lui dove? - chiese Alec confuso.
Alec non sapeva nulla di quel periodo di crisi tra i loro genitori, era iniziato quando lui era partito e adesso era confuso. Michael le prese da parte e gli parlò come un adulto perché lo stava diventando.
- vi state lasciando - esclamò Alec sconvolto.
- non é più come prima e tuo padre si sta lasciando manovrare dal conclave - disse Michael con sofferenza.
- papà, é colpa mia. Non dovevo andarmene - disse Alec sconvolto e sofferente.
- Alec, tu non centri. Io e tuo padre non ci comprendiamo più - disse Michael confortandolo.- ma il bene che vi vogliamo non cambia -
Alec non poteva poteva crederci, i suoi stavamo divorziando e lui non poteva far nulla. Entrambi piangevano tra le braccia dell'altro. Era colpa del conclave, se non li avrebbero chiamati per quella ricerca anni fa, i suoi padri sarebbero ancora insieme. Odia il suo essere shadowhunters perché aveva diviso i suoi e non voleva più tornarci ad Idris.
Istituito...
Robert stava bevendo come mai aveva fatto nella sua vita, non era da lui ma voleva solo dimenticare. Susan cercava di fermarlo, o almeno faceva la parte.
Il giorno dopo...
Michael era deciso a parlare con Robert del fatto che Alec non sarebbe tornato ad Idris e sapeva già che ci sarebbe stata un'altra lite. Lo studio era un disastro pieno di bottiglie e andò nella loro stanza e lo trovò nudo. Era da solo e mormorva nel sonno - Michael, torna da me - Era una frase così dolce e Michael non sapeva cosa fare. Gli accarezzò i capelli dolcemente e ripensò a quel periodo. Voleva capire ma anche proteggersi. Non sapeva cosa fare. Non capiva come erano arrivati a quel punto. Loro che si amavano tanto e che avevano fatto di tutto per proteggerlo e i loro figli. Non poteva mollare. Avrebbe fatto ragionare Robert, mostrando la verità sul conclave e smascherando Susan. Non avrebbero avuto il suo Robert.
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