Due

E Jungkook ormai lo aveva capito, lo sapeva, lo aveva accettato. Non respirava più, non era felice, non sorrideva più come faceva con lui, non rideva come lo faceva con lui, non provava quell'amore per sua moglie che provava per lui, non amava la sua vita come l'amava quando era con lui, quella casa senza il suo andare in giro nudo sporco di pittura e con la sua macchina fotografica al collo la rendeva ai suoi occhi immensamente vuota.

C'era un angolo di quella villetta in cui solo lui poteva entrare. In quel momento si trovava lì. Ogni volta che entrava là dentro milioni di sensazioni lo travolgevano in pieno petto.

La stanza era occupata dai loro milioni di grafiti sui muri prima mente bianchi, il pavimento sporco ancora di vernice, i mobili tutti differenti tra loro, il giradischi all'angolo accompagnato da qui cerchi neri.
Queen
Beatlese
Pink floid
Ecco ciò che ascoltava per casa.
I grandi classici quando doveva fotografare.
Jungkook non aveva mi capito il perché delle sue passeggiate nudiste,  Anche se il suo ex ragazzo glielo ripeteva sempre.
"Amore non capisci- si sedette con le gambe accavallate- la nudità è natura...è arte...è bellezza...-disse in modo poetico- e poi mi rinfresca i cogloni"

Ridacchiò al modo sfrontato che aveva quel ragazzo tanto amato nel passato.
Tornò nel presente osservando la grande lampada rossastra.
Quella lampada racchiudeva tanti momenti stupendi della sua vita.

I ragazzi caddero sulla moquette verdognola, le mani di Jungkook scivolarono suo fianchi del suo amato mentre le loro bocche continuavano ad incontrarsi. Il cioccolato e la vaniglia, i sapori delle loro labbra, si mischiavano lentamente.
Le loro nudità si accarezzavano in scontri Placidi ma quasi agognati, per i due giovani amanti. Jungkook preparò con premura l'apertura del suo ragazzo, allargandola il più possibile. Entrò in lui notando il dolore si stesse dilaniando nel ragazzo sotto di lui e aspettò, per il passivo era straziante, sentiva le sue pareti bruciare e sapeva sarebbe durato fino alla fine dell'atto, ma in fondo era la sua prima volta e amava troppo Jungkook per non donarsi completamente a lui , Guk si prese cura fino in fondo del suo fidanzato baciando le sue labbra e masturbandolo. Vennero tra tanti gemiti sussurrandosi parole pregne di amore, e tanti ti amo. Quel fascio di luce rossa scaturito dalla lampada sul soffitto li avvolgeva i maniera calorosa mentre i due amanti si coronavano con la coperta pesante e gialle.
"Ti amo Kookie"
Sussurrò ricevendo un bacio e un:
"Anche io"

Jungkook si sedette appoggiato alla parete sulla quale vi erano ritratte le loro mani, in una promessa di ritrovarsi per sempre. L'uomo sospirò carezzando con le dita i tratti di quel disegno. Rabbrividì leggendo la scritta in basso dell'opera
"Kim Taehyung..e forse un giorno...Jeon Taehyung"

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