𖦹9𖦹
KIRISHIMA POV
Sento la sveglia del telefono suonare e, allungando il braccio verso il comodino, la spengo.
È passata praticamente una settimana e il mio rapporto con Bakugo non è cambiato.
Io continuo a pensare che quello che facciamo sia sbagliato...ma allora perché mi piace così tanto?
Sospiro sonoramente, mi alzo dal letto e afferro la divisa poggiata su una sedia.
La indosso e mi do una sistemata veloce ai capelli rossi.
Esco e mi dirigo alla mensa per fare colazione insieme ai miei colleghi.
Mentre cammino qualcuno mi salta addosso da dietro, facendomi quasi cadere.
"Buongiornissimo Kiri!" dice a gran voce la ragazza rosa aggrappandosi ulteriormente a me.
"Buongiorno Mina" la saluto sorridendo e riprendendo a camminare con lei in spalla.
"Perché ieri non sei venuto a pranzare con me, Denki e Sero?" domanda poggiando il mento sui miei capelli.
Beh a lei posso dirlo no?
È la mia migliore amica dopotutto
"Un carcerato mi ha chiesto di pranzare assieme" rispondo tranquillo.
"Fammi indovinare... Katsuki Bakugo vero?"
Mi blocco e volto lo sguardo su di lei.
"Ah, lo sapevo!" esclama sorridendo vittoriosa.
Sospiro e rido assieme a lei.
"Sai mi ha chiesto se potevo parlargli di te" afferma scendendo da me e mettendosi al mio fianco.
"E cosa gli hai detto?" chiedo puntando lo sguardo su di lei.
"Bah niente di che... È rimasto davvero contento quando gli ho detto che sei gay e che ti piacciono i biondi" risponde sorridendo maliziosa.
Agh, non cambierà mai
"Mina te l'ho detto un sacco di volte che non possiamo avere relazioni del genere con i carcerati" dico abbassando lo sguardo.
"Ma chissene frega. Sarò pur libera di scegliere con cui stare assieme" ribatte puntandosi il pollice al petto.
"Sì, ma non se quello che ti piace è un criminale"
Appena pronucio questa frase lei volta lo sguardo su di me e sorride.
"Quindi ti piace Bakugo?!" esclama a gran voce.
"Mina, non urlare! E poi non intendevo questo" rispondo poggiando la mano sulla maniglia della porta della mensa.
Lei ridacchia ed entra nella mensa.
"Beh di sicuro tu piaci a lui, è evidente"
"Cosa te lo fa pensare?" domando seguendola.
Si avvia verso le zone per prendere il cibo e analizza ciò che c'è.
"Mi ha chiesto di parlargli di te, è rimasto contendono quando ha saputo che sei gay e avete mangiato assieme, penso che questo possa bastare" risponde mettendo il cibo sul vassoio.
"No Mina, lui è come gli altri carcerati che ci hanno provato con me solo per il mio aspetto. Lascialo stare" ribatto sedendomi al solito tavolo.
Si zittisce e si siede davanti a me.
"Dopo parlagli" ordina spezzando il silenzio.
"E cosa dovrei dirgli?"
"Chiedigli cosa sei tu per lui" risponde guardandomi negli occhi.
Sospiro e abbasso lo sguardo.
Tanto lo so già che lui mi vede solo come uno sfogo
{Skip time}
Ho finito di fare colazione e mi sto dirigendo alla sua cella.
Prendo il solito mazzo di chiavi e apro la porta; lo trovo seduto sul letto mentre contempla la parete.
"Bakugo, ti voglio nel mio ufficio"
Volta lo sguardo verso di me e si alza.
Si avvicina e mi mostra i polsi così che li ammanettassi.
"Non ti amanetto, basta che stai buono" dico pacato uscendo dalla cella seguito da lui.
Ci incamminiamo verso il mio ufficio e, nel mentre, inizio a osservare il suo viso.
Non è imbronciato come al solito, ha un espressione tranquilla.
I capelli biondi gli ricadono sugli occhi cremisi e le labbra sono leggermente schiuse.
È davvero un bel ragazzo
Riporto lo sguardo in avanti e mi fermo davanti la porta del mio ufficio.
Lo faccio entrare e si siede sulla solita sedia di pelle nera.
Lo copio, sedendomi sulla sedia dietro la scrivania.
"Allora, cosa vuoi?" domanda seccato e incrociando le braccia al petto.
"Devo parlarti"
Rimane impassibile ma riesco a scorgere un velo di preoccupazione.
"Non possiamo andare avanti così all'infinito. Prima o poi ci beccheranno e non ci tengo a perdere il lavoro per una cagata del genere" dico serio e guardandolo negli occhi.
Resta in silenzio e ricambia l'occhiata.
"Dobbiamo finirla con tutto questo"
Sento una sedia spostarsi e dei passi.
Una mano mi alza il viso e i miei occhi si incatenano in quelli cremisi di Bakugo.
Si siede sulle mie gambe e, di conseguenza, poggio le mani sui suoi fianchi.
Avvicina lentamente il viso finché fa congiungere le nostre labbra in un semplicissimo bacio a stampo.
Il mio cervello mi impone di staccarmi, ma non gli do ascolto.
Stringo ulteriormente la presa sui suoi fianchi e prendo il comando del bacio, rendendolo più passionale.
Annoda le braccia attorno al mio collo e inarca la schiena, facendo scontrare i nostri petti.
Dopo poco lo sento chiedere l'accesso per la lingua e ovviamente acconsento.
Inizio a esplorare ogni angolo della sua bocca e faccio mischiare la nostra saliva.
Ci stacchiamo senza fiato e con le guance dello stesso colore dei miei capelli.
"Emh...io..." inizia a borbottare.
Lo interrompo facendo incontrare di nuovo le nostre labbra in un veloce bacio.
"Tranquillo, non devi spiegarmi nulla" dico accarezzandogli la schiena.
Abbassa lo sguardo e poggia la testa sulla mia spalla.
Madonna se è carino
"M-mi piaci Kirishima" afferma a bassa voce stringendosi a me.
Sento il cuore battere all'impazzata contro il mio petto e sulle mie labbra spunta un piccolo sorriso.
"Anche tu mi piaci Bakugo. Non me ne frega un cazzo di quello che penseranno gli altri, ora sei solo mio" affermo prendendogli il viso fra le mani e facendo scontrare le nostre fronti.
Vedo gli angoli della sua bocca incurvarsi verso in su e i suoi occhi illuminarsi.
Faccio per congiungere di nuovo le nostre labbra, ma qualcuno bussa alla porta.
Il biondo bestemmia e scende dalle mie gambe, sedendosi sulla sedia.
Mi alzo e mi dirigo davanti la porta, aprendola e trovandoci la ragazza rosa.
Non mi lascia il tempo di parlare che entra all'interno della stanza e va a sedersi sulla mia sedia.
Bakugo mi guarda dubbioso e io sospiro.
"Cosa stavate combinando voi due" dice lei puntando lo sguardo prima sul biondo e poi su di me.
Tiro un'occhiata al biondo e invento una scusa al momento.
"Discutendo" mento spudoratamente avvicinandomi a loro.
"Ah e da quando «discutere» significa ficcare la lingua nella gola dell'altro?" domanda facendo arrossire il biondo.
Arrossisco anche io e la guardo malissimo.
"Sentite, penso sappiate che non potete nasconderlo per sempre, perciò è meglio che pensiate a cosa fare se volete continuare con tutto questo" dice di colpo seria.
Io e lui rimaniamo in silenzio mentre lei si dirige davanti alla porta come se non fosse successo nulla.
***Spazio autrice***
Ehilà<3
Potete amarmi adesso :) (forse...)
Spero che vi sia piaciuto il capitolo e ci si vede al prossimooo!
Buona vita<3
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