𖦹8𖦹
BAKUGO POV
Mi sto dirigendo in mensa per cenare.
La tipa rosa è passata a controllarmi le ferite e mi ha detto che ormai è tutto apposto.
La guardia che mi ha accompagnato mi toglie le manette e mi fa entrare.
Prendo qualcosa di non ben identificato e mi siedo al tavolo di stamattina.
Poggio il vassoio e inizio a mangiare la cosa.
"Hey" sento dire di fianco a me.
Volto lo sguardo e trovo il ragazzo dai capelli viola e le occhiaie di stamattina.
Com'è che si chiamava?
"Ciao" lo saluto.
Si siede davanti a me e appoggia il suo vassoio.
"Sei andato da lui alla fine?" domanda guardandomi negli occhi.
"Sì" rispondo semplicemente.
"E come è andata?" chiede portandosi il bicchiere d'acqua alle labbra.
Ghigno leggermente e lo guardo negli occhi viola.
"Molto bene"
"Mmh, ne sono felice"
"Domani sera mi ha detto di vederci nel suo ufficio" affermo con gli occhi sognanti.
"Beh...hai fatto colpo hahaha"
Si forma un breve silenzio che interrompo chiedendogli la prima cosa che mi passa per la testa.
"Te ci stai provando col biondino?" chiedo riferendomi al ragazzo delle perquisizioni.
"Stamattina, dopo colazione, sono andato da lui ma non ne vuole ancora sapere di parlare con me" spiega pacato.
"Oh, mi dispiace"
"Tranquillo, me la sono cercata dopotutto" risponde grattandosi la nuca.
"Da quanto va avanti questa «storia»" chiedo facendo le virgolette sulla parola «storia».
Si zittisce per qualche secondo e noto che sta contando qualcosa con le dita dente mani.
"Ci conosciamo da parecchio tempo, abbiamo fatto le elementari e medie insieme poi ci siamo divisi e ritrovati un giorno a caso. Ero sempre stato innamorato di lui e, quel giorno che ci trovammo, ero intenzionato a dichiararmi ma si presentò con la sua ragazza e questo mi fece davvero incazzare. La uccisi davanti i suoi occhi e mi dichiarai, ma lui mi arrestò ed eccoci qua" racconta pacato giocherellando con la forchetta.
"Oh, capisco"
Finiamo di mangiare, ogni tanto scambiando qualche parola.
Mi alzo e lo saluto per poi tornare nella mia cella.
Mi butto a peso morto sul letto, sperando di addormentarmi presto.
{Skip time}
Sono disteso sul letto a contare le crepe sul soffitto.
...12...13...14...
Oggi devo andare nell'ufficio del rosso, ma non arriva cazzo.
Mi aveva detto che sarebbe passato dopo cena
Non è che mi ha dato buca?
E se si stesse facendo qualcun'altro?
Brutto infame
I miei pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre e rivela proprio la figura dell'interessato.
"Alla buon'ora! Eri caduto nel cesso?!" sbraito alzandomi e avvicinandomi a lui.
"Lascia stare. Su andiamo" dice secco e uscendo dalla cella.
Mi ammanetta e lo seguo, andando nel suo ufficio.
Appena varco la soglia della stanza mi prende in braccio, buttandomi poi sulla scrivania.
"Oi, fai piano cazzo!" lo rimprovero cercando di massaggiarmi la schiena dolorante.
Si avvicina e poggia le mani ai lati della mia faccia.
"Zitto e girati" ordina e, ovviamente, io eseguo.
Mi abbassa i pantaloni e i boxer e porta una mano sulla mia ormai erezione.
Ho scoperto che mi eccita ricevere ordini da lui
Forse così sembro un pazzo psicopatico ma chissene fotte
Inizia a muovere la mano e porta tre sue dita alle mie labbra.
Inizio a leccarle velocemente, cercando di trattenere qualche gemito.
Dopo poco le toglie e ne inserisce due dentro la mia entrata.
"Sento che qualcuno si è preparato" dice con voce roca e muovendo le dita con foga.
"M-mi avevi ordinato d-di farlo~" affermo voltando la testa nella sua direzione.
Lui ghigna e le toglie.
Si slaccia la cintura, abbandonandola per terra, e abbassa i pantaloni e i boxer.
Porta le mani sul mio culo, palpandolo e spalancando la mia entrata.
Entra in un colpo secco, facendomi gridare e lacrimare leggermente.
Inizia a muoversi, portando una mano sui miei capelli e tirandoli indietro.
Gemo oscenamente mentre lui continua a insinuarsi dentro di me, andando dritto a colpire a prostata.
"D-daddy...aaah...t-ti pre-go!" lo prego muovendo il bacino contro di lui, assecondando i suoi movimenti.
Ringhia e aumenta notevolmente il ritmo, portando l'altra mano a stringere sul mio fianco.
Continuo a gemere mordendomi con forza il labbro e facendo fuoriuscire un rivolo di sangue.
"Ngh...cazzo Bakugo n-non stringerti così" dice tirando ulteriormente i miei capelli e aumentando l'intensità delle spinte.
Inarco la schiena e inizio a tremare ormai al limite.
"A-aah...s-sto per-!" annuncio voltando il viso verso di lui.
Esce da me e, con una mossa veloce, mi gira a pancia in su.
Si allenta il nodo della cravatta e la lega alla base della mia erezione.
"Tu vieni solo quando te le dico io" afferma portando i miei polsi amanettati sopra la mia testa.
Cazzo mi basta solo guardarlo per venire
Mi allarga le gambe ed entra di nuovo facendomi urlare.
Rinizia a muoversi velocemente contro quel punto e mi fa poggiare le gambe sulle sue spalle.
Porta una mano a stringere la mia coscia mentre, con l'altra, mi alza la maglia e inizia a giocare con un mio capezzolo, facendomi gemere a gran voce.
Aumenta ancora di più il ritmo e si china sull'altro capezzolo, iniziando a leccarlo.
"D-daddy...t-ti prego...fammi v-venire" lo prego muovendo il bacino verso di lui.
Ghigna e toglie la cravatta, lanciandola non so dove, e spingendo con gran forza.
Ricomincio a tremare e mi riverso copiosamente sul mio ventre.
Il rosso esce e viene, anche lui, sul mio ventre.
Si allontana da me e si sistema la divisa, racattando anche i vestiti a terra.
Rimango spaparanzato sulla scrivania, cercando di accumulare più ossigeno possibile.
"È tardi, devi tornare in cella" dice guardando l'ora dall'orologio a muro.
Scendo dal ripiano e sistemo i miei vestiti.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro.
"Non posso stare un altro po'?~" chiedo facendo scendere le mani sul suo ventre.
"No" risponde secco e voltando la testa verso di me.
Metto il broncio e mi stacco da lui, avviandomi davanti la porta offeso.
Mi prende il viso con due dita e lo posiziona davanti al suo.
"Se potessi ti terrei qua per tutta la notte, ma tu sei un criminale e io una guardia. Già quello che facciamo non dovremmo farlo" dice impassibile e guardandomi negli occhi.
Sospiro e abbasso lo sguardo.
"Dai andiamo adesso" dice staccandosi e abassanado la maniglia della porta.
***Spazio autrice***
Heyyyyy<3
Sto capitolo mi piace come l'ho scritto lo ammetto (no okay fa schifo lo stesso)
Vabbè spero che vi sia piaciuto e nulla :)
Buona vita<3
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