𖦹4𖦹

BAKUGO POV

Mi sveglio e mi alzo da quel scomodissimo letto.

Non ho chiuso occhio stanotte.

Come cazzo facevo se al posto del materasso ho un pezzo di marmo?!

La porta si apre e sbuca la figura del rosso con la sua solita espressione autoritaria.

Ma buongiorno caro mio

"È ora di colazione, su muoviti" dice appoggiandosi sul muro.

Mi alzo e mi avvicino a lui, lasciando che mi amanetti e mi porti nella mensa.

Mentre camminiamo fisso ogni lineamento del suo viso, soffermandomi sugli occhi cremisi e sulla cicatrice sopra l'occhio destro.

Faccio scendere, poi, lo sguardo sulle sue labbra.

Chissà se è bravo a baciare?

Magari sa fare anche dei bei pomp-

Non finisco di pensare la frase che mi blocco per colpa del suo sguardo puntato su di me.

Giro la testa di lato completamente rosso in viso e imbarazzato.

Tch, vaffanculo al gay in me

Per fortuna, ci fermiamo davanti la porta della mensa e mi fa entrare, non prima di togliermi le manette.

"I tre di ieri mangiano nelle loro celle perciò puoi stare tranquillo" dice prima di chiudere con forza la porta, lasciandomi lì impalato come un pirla.

Prendo qualcosa a caso, sperando che sia buono, e mi dirigo a un tavolo in un angolo.

Mi siedo e inizio a mangiare in silenzio.

"Posso?" chiede una voce a me sconosciuta.

Giro lo sguardo verso la fonte del suono, trovando un ragazzo dai capelli viola e scompigliati con delle tremende occhiaie.

Da quanto cazzo non vedi un letto?!

Annuisco semplicente e lui di siede davanti a me, poggiando il suo vassoio sul tavolo.

"Sei Katsuki Bakugo?" domanda puntando gli occhi viola su di me.
"Sì" rispondo solamente.
"Sei qui da neanche due giorni e sei parecchio famoso"
"E sti cazzi"
"Comunque piacere, Hitoshi Shinso" si presenta porgendo la mano.

La stringo in silenzio per poi rimettermi seduto composto.

Rimaniamo ancora in silenzio per qualche minuto finché, solo perché mi annoiavo, inizio una nuova conversazione.

"Come mai sei qui?" chiedo alzando lo sguardo su di lui.
"Ho ucciso la fidanzata del tipo che mi piace e poi ho fatto qualche rapina, il mio quirk mi torna molto utile" risponde pacato.

Mugolo in risposta e bevo un sorso d'acqua.

"Qual'è il tuo quirk?"
"Lavaggio del cervello. In sintesi posso controllare la mente delle persone e farle fare ciò che mi pare" spiega giocherellando con una ciocca viola.

Mugolo e poi riprende subito la parola.

"Sai qual'è la cosa bella? Il tipo che mi piace lavora qui"
"Chi è?"
"È il biondo che si occupa delle perquisizioni" risponde pacato.

Chissà se magari conosce il rosso?

"Percaso sai qualcosa sulla guardia con i capelli lunghi e rossi?" domando speranzoso.

Rimane zitto, immerso nei propri pensieri.

"Kirishima Eijiro?" chiede dopo un po'.
"Sì, lui" rispondo annuendo.
"Non so molto, ma so dirti che è il migliore amico del biondo ed è una delle guardie più corteggiate"

Digrigno i denti e abbasso lo sguardo.

"Tch merda"
"Perché questa domanda?" chiede prima di mangiare una forchettata dal suo piatto.
"Semplicemente mi aveva incuriosito" "Dicono tutti così però poi nessuno riesce a conquistarlo veramente"

Rimango in silenzio incentivandolo, con lo sguardo, a continuare.

"Lui si mostra sempre così autoritario, ma in realtà non lo è. Una volta l'ho visto parlare con l'infermiera, quella con pelle e capelli rosa, e sembrava un altra persona"

Mugolo ma nella mia mente appare una domanda esistenziale.

"Non è che le piace?" domando paranoico.
"Questo non lo so"
"Agh merda e ora che faccio?!"
"Se proprio vuoi provarci a tutti i costi è meglio che vai dritto al punto, c'è troppa gente che gli va dietro. Sai ho sentito dire che ha un debole per i biondi..." spiega con calma guardandomi negli occhi.

Annuisco in silenzio pensando a una strategia per provarci.

"È inutile che ti scervelli per architettare qualche strataghemma"
"Ma come...?"
"Sesto senso... Su adesso esci da qui e va da lui" dice facendomi l'occhiolino.

Mi alzo e lo saluto con un gesto della mano.

Mi dirigo alla porta della mensa saltellando contento come una bambina.

Esco e vado alla ricerca dell'ufficio del rosso, sperando che sia lì.

Dopo qualche minuto trovo finalmente la porta con sopra il suo nome.

Busso con forza, aspettando che apra.

"È aperto" sento dire dall'interno.

Spalanco la porta ed entro nella stanza, trovando il rosso intento a sistemare dei fogli.

"Che ci fai qui?" domanda squadrandomi da cima a fondo.

Mi avvicino a lui e mi siedo sulla scrivania.

"Niente di che, semplicemente mi sentivo solo quindi sono venuto da te" rispondo rubando una penna e giocherellando con essa.

Mi guarda storto e appoggia le carte sul ripiano.

"Farò finta di crederci"

Come cazzo ha fatto a beccarmi subito?!

"Hey! Guarda che è vero" ribatto mettendo il broncio.

Lui ride e si avvicina.

Si posiziona davanti a me, a uno sputo dal mio viso, riesco a sentire il suo respiro mischiarsi con il mio.

"Non ti conviene scherzare con me, capito?" dice estremamente serio e autoritario.

Minchia se mi fa eccitare

"Certo daddy~" rispondo portando la penna alle labbra e leccandola.

Mi guarda negli occhi impassibile.

"Dovresti rilassarti un po'... Sei sempre così preso dal lavoro" dico scendendo dalla scrivania e accarezzandogli gli addominali da sopra la divisa.

Continua a guardarmi storto, appoggiandosi alla scrivania.

"Bakugo vattene"

Me ne frego e faccio scendere la mano sulla sua cintura, slegandola.

"Che stai combinando?" chiede portando lo sguardo sulle mie mani.
"Perché non si capisce?" rispondo togliendola e abbassando la zip.
"Bakugo, esci da qui"

Lo ignoro e mi inginocchio a terra, abbassando leggermente i suoi pantaloni.

Porto la mano sui sui boxer, abbassando anche essi.

"Mmh, non pensavo che avrei trovato questo~" dico riferendomi alla sua ormai erezione.

Rimane indifferente, guardandomi dall'alto.

La prendo con una una mano e lascio un umido bacio sulla punta.

Inizio a leccare per tutta la lunghezza, cominciando a muovere lentamente la mano sulla base.

Lo sento sospirare e ghigno trionfante.

Inserisco la punta in bocca, scendendo sempre più giù.

Comincio a muovere su e giù la testa e aumento la velocità della mano.

Porto lo sguardo sul suo viso, trovandolo che si morde il labbro e leggermente arrossato, per il resto è sempre lo stesso.

Torno a concentrarmi sul mio lavoro, ma qualcuno bussa alla porta.

"Chi è?" chiede il rosso portando una mano sui miei capelli e spingendomi con forza contro il suo bacino.
"Sono Denki" si sente dire da dietro la porta "ho perquisito due nuovi arrivati e volevo chiederti se li volevi qui"
"No, portali direttamente in cella. Basta che mi porti i fascicoli e sono apposto. Ora però devo finire un lavoretto" risponde per poi puntare lo sguardo su di me quando pronuncia l'ultima frase.
"Va bene, ciao Kiri" saluta il tipo.
"Ciao Denki" ricambia lui iniziando a muovere il bacino contro la mia bocca facendo arrivare la sua erezione nella mia gola.

Inizio a lacrimare, ma lui contiua per qualche altro minuto finché viene.

Grazie per avermi avvertito eh

Mi tira con forza i capelli indietro, così che mi togliessi.

Ingoio il suo seme e lui si riveste.

"Bene, ora puoi andare?" chiede puntando gli occhi cremisi su di me.

Abbasso lo sguardo sul cavallo dei miei pantaloni e poi lo riporto su di lui.

Sì mi sono eccitato, e non poco, a fargli un pompino

Mi guarda con sguardo misto tra l'annoiato-divertito-seccato.

Riporto lo sguardo al mio bacino e poi su di lui.

"Quello te lo sistemi da solo" dice sedendosi sulla sedia dietro la scrivania.

Non provo neanche a controbattere ed esco dalla stanza sbattendo la porta.

Vaffanculo stronzo

***Spazio autrice***
Salveeeee<3
Rip per il nostro Bakughetto bullizzato da Kiri :')

Comunque come sempre spero che il capitolo (abbastanza lungo) vi sia piaciuto e ci si vede al prossimo!
Buona vita<3

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