Una persona bussa alla mia porta.

Entra e si rivela essere il mio braccio destro.

«Allora, com'è andata, caro?»

«Tutto come previsto Capo. La donna si è presa la colpa. Abbiamo già provveduto a metterle i soldi sul conto.»

«Nessuno sospetta nulla?»

«Nessuno...tranne lei.
Non è per nulla convinta di quello che gli è successo e sta indagando. I miei uomini mi hanno detto di averla vista girare molto. Però, lo sta facendo da sola a quanto pare. Ufficialmente ha chiuso il caso.»

«É sempre stata una ragazza curiosa e diffidente di chiunque tranne che. del suo sesto senso e il fatto che non abbia mai sbagliato, non ci aiuta.»

«Sí, ma lei ha fatto in modo di prevenire ogni sua mossa. Non riuscirà a trovare nulla che non la porti a un vicolo cieco.»

«Lo so, ma rimane sempre pericolosa.
Dobbiamo agire ora che lei è presa con questo caso. Andiamo avanti con la parte due. La metteremo in atto domani...mi raccomando continua a sorvegliarla.»

Il mio braccio destro sta per uscire quando lo richiamo dentro.

«Come sta?»

«É difficile dirlo. Non mostra la minima emozione, ma in fondo è passato molto tempo da quel giorno quindi immagino stia meglio. Indubbiamente, è molto concentrata sul lavoro.»

«É sempre stata molto difficile da capire, mi ha fatto dannare tante di quelle volte. Quegli occhi tanto belli quanto impossibili sono sempre stati una fortezza, mi ha sempre dato filo da torcere ma non mi dimenticherò mai quello abbiamo avuto, quello che abbiamo costruito.»

«Le manca?»

«Sai meglio di me che nei nostri lavori le emozioni non sono contemplate.»

«Quella ragazza ha qualcosa di speciale.»

«lo so Mark...lo so.»

Il mio braccio destro esce definitivamente dal mio studio.

Finisco di fumare la sigaretta e la spengo.

Avrei voluto un'altra vita, ma mi sono adattato ed ecco il risultato.

L'ho dovuta perdere.