Ticci Toby

Sono sdraiata sul letto a guardare il soffitto; sono le 9:00 di sera e prendo il cellulare per controllare i messaggi:
Anna e Luca stanno ancora facendo polemica su chi dei due deve essere il capitano della squadra di atletica,che stress.
Lui scrive cose del tipo 'le ragazze fanno schifo a correre' e lei invece insulti del tipo 'ma se sei lento!' O 'non capisco come abbiano ammesso un tappo come te'.

Comunque problemi così sono soltanto a scuola, abito in un quartiere pacifico...ma che dico, popolato da solo vecchi decrepiti!

Quando vado alla fermata del pullman ne trovo sempre qualcuno che mi chiede se devo andare a scuola...MA SECONDO TE COSA FACCIO CON LO ZAINO E LA CARTELLINA PER ARTE IN MANO EH? VADO A FARE LA SPESA, GUARDA!
Lo so che sono scemo e non capiscono al volo le cose ma avranno avuto un infanzia no?
Insomma è un quartiere con l'invasione di vecchietti ambulanti.
In alcune città ci sono i vampiri, gli zombie, i lupi mannari... quí abbiamo la morte che gioca a carte con l'immortalità per aggiudicarsi qualche mortale. Modestamente mi piace quando vince la morte e affittano la casa di qualcuno e per un mese rimane disabitata; purtroppo tornano sempre i vecchietti: se uno va via ne arriva un'altro.

Lasciamo i miei pensieri nella mia testa e passiamo ai fatti.
Apro la finestra affacciandomi per cercare di vedere la luna...NUVOLE.

A volte mi chiedo,sono nata sotto una cattiva stella o sono semplicemente una ragazza negativa?. . . Io credo sulla teoria della stella.

Non ho neanche voglia di richiudere, perciò mi butto a bocconi sul letto e inizio a fare versi con la bocca.

"B-buongiorno,o meglio b-b-buona MORTE!"

Mi volto di scatto e mi ritrovo un ragazzo con due asce in mano che teneva alzate sopra la testa.
Grazie finestra e stella mia cara, ora 'sto qua mi suona come 'na campana.

Inizio a urlare come se non ci fosse un domani e cado giù dal letto e inizio a fissarlo strisciando verso la porta.

"Che cavolo vuoi pure tu?!"
"Per l'Operatore io ti ucc-ucciderò!"

Sale sul letto e noto che ogni tanto gli vengono degli strani tic alla testa

"Sei malato?"
"Malato in che-che senso?i miei tic?Perché p-presto non saprai neanche se sarai in grado di res-respirare."

Tira una vecchia ascia dal manico malandato accanto alle mie gambe facendomi scappare
"Maaaaammaaaaaa paaaaaapaaaaaaaaaaaaa!"

Vado nella loro stanza...ci sono solo due strisce di sangue con le loro teste sui cuscini, il corpo era sparito.
È stato lui!

"Ti piace il re-regalino?Ho voluto fare il giro largo pe-per te..."
"Col cavolo e chi sei tu?"
"Questo non importa."

Mi allontano dalla porta e lui inizia ad avvicinarsi. Salgo sul letto e nel mentre inciampo su una piega del piumone, lui mi tira un ascia ma per un pelo la schivo abbassandomi.
Questo si chiama culo.

È disarmato, colgo il momento per saltargli addosso sfilandogli i grandi ochiali da testa quasi cadendo.
Mi afferra per una caviglia e mi ritrascina all'interno della stanza

"N-Non scappare,ridammi gli occhiali..."

Tiro diversi calci sulla sua mano agitando le gambe ma non sembra voglia lasciare la presa

"Credi di f-f-farmi male?"
"No,voglio che mi lasci!"

Mi dimeno cercando di scivolare via dalla sua presa ferrea. Butto i suoi occhiali davanti alla porta del bagno: il diversivo funzionò.

"I miei o-occhiali!"

Mi lascia e va a riprenderseli: io intanto approfitto di scendere le scale e scappare in strada.

"Aiuto, aiuto!! Qualcuno si svegli e mi aiuti!"

Non viene nessuno perché gli anziani hanno il sonno pesante perciò un altra sfortuna di vivere in un posto così.

"Dove c-credi di andare?"

Lo vedo barcollare sulla soglia di casa e quando alzò l'ascia che aveva recuperato, sviene all'improvviso cadendo in avanti.

Lo guardo e mi avvicino,tanto se mi uccide lo farà in modo rapido.
Lo giro a pancia all'aria, gli abbasso il cappuccio togliendo tutti gli affari che aveva in dosso e lo porto dentro trascinandolo per un piede.

*******

È sdraiato sul divano da poco più di mezz'ora quando finalmente si risveglia

"C-cosa mi è s-ss-sucesso?D-dove sono capitato?c-chi sei t-tu?!"
"Uhm...vediamo...hai cercato di uccidermi con delle asce, hai sterminato la mia famiglia e sei svenuto. Anche se sei un assassino mi sono presa cura di te. Almeno un 'GRAZIE' ci può stare!"
"Oh,s-scusa"
"Scusa un corno! Il danno è ormai fatto"

Sì siede massaggiandosi la testa

"Dove sono le m-mie cose?"
"Non ti restituirò niente.Mi uccideresti!"
"Oh, s-sì... io sono un p-p-proxy e obbedisco al mio padrone che m-mi obbliga ad uccidere"
"Non raccontarmi menzogne!"
"C-conosci T-Tobias Rogers?Ricercato per a-aver ammazzato il p-padre... Aver incendiato una foresta... E apparentemente m-morto sul co-colpo?"
"Sì ne ho sentito parlare al telegiornale qualche mese fa"
"È di f-fronte a te"
"Non credo"
"G-guardami meglio sono solo un po' d-diverso di aspetto"

Sì toglie la felpa e rimane a petto nudo: aveva una cicatrice in rilievo nera con del sangue che la contornata sulla parte destra del petto,e anche un bel fisichetto.

"È stato..."
"I-il mio padrone"

Lo osservo meglio: aveva le mani in un paio di guanti la felpa era sporca di rosso e i folti capelli castani ricadevano sul capo.

"Sei sicuro che possa fidarmi di te?"
"Se N-Non lo sai tu,siamo m-messi male"
"Ok...ma non ti restituerò le armi. Come stai?Ti senti un po'meglio?"
"Mi fa s-solo male la t-testa"
"Ti vado a prendere un bicchiere d'acqua,intanto rimetti la felpa"
"Odi le persone c-che stanno a p-petto nudo?"

Vado in cucina apro il frigo per prendere una bottiglia d'acqua fresca

"No,mai fai solo impressione con quella cicatrice!"

Verso l'acqua nel bicchiere scrollando le spalle

"Ammettilo, mai visto un ragazzo come me vero?"
"Cosí pazzo no"
"Perciò sono l'unico ragazzo che ha tentato di ucciderti"
"Esatto"
"Perciò il più figo"
"Te la tiri troppo"

Apro lo scaffale dei bicchieri e ne afferro uno

"Non vantarti e rivestiti, ti ho già detto che mi fa venire i brividi quella cicatrice"
"Allora n-non la g-guardare sciocchina!"
"E com-"

Mi blocco subito prima di parlare, mi avrebbe risposto solo per farmi irritare, NERVIII!
Gli porgo il bicchiere una volta arrivata da lui e mi siedo sulla poltrona che mio padre usava per guardare le partite di calcio.

"G-grazie...c-come ti chiami?"
"Non importa, potresti rapirmi e contrattare con i miei parenti rimasti su soldi o robe così"
"Ok...se troppo paranoica, va bene se t-ti chiamo r-ragazza?"
"Sai,ragazza NO!Trova un altro nome."
"Mmm...come ti s-ssembra 'Ariel' ?"
"Cosa sei,un malato dei film Disney?"
"Sasha?"
"Sono la ragazza Patata di Shingeki No Kyojin!?Sasha Braus?"
"Tina?"

Incrocia le braccia davanti al volto come se lo volessi picchiare

"Carino.Vada per Tina"

Sì alza in piedi e si riinfila la felpa

"Allora che hai intenzione di fare di me..?Non rimango in una casa da sola eh?!"
"N-no,ti porto nel bosco da lui!"

Mi prende come se fossi un sacco di patate, raccoglie le sue cose e scappa via.

"Nooo! Lascia quelle asce!!LASCIA QUELLA DANNATE ASCE!!!!"
"Sai...potrei de-decapitarti...E usare la tua testa come soprammobile..."
"Ehehe...ehehe....bello come scioglilingua vero?......prendi l'ascia con prendi lascia..... O prendi o lasci...prova a dirlo velocissimamente...hehehe"
"Nervosa vero?"

***********

Arriviamo in un bosco dove sotto un fascio di luce mi poggia a terra dolcemente.
Mi sdraio di schiena e inizio a respirare affannosamente.

"Dove.......cosa.........Oh dio,mi gira la testa..........uh.."
"S-scusa ma ti volevo p-presentare al mio padrone"
"In pigiama?!"
"Che c'è d-di male?"
"Che c'è di male?!CHE C'È DI MALE?! Sono una ragazza a cui sono stati ammazzati i genitori e poi rapita dallo stesso assassino!secondo te va tutto bene vero?"
"Sì, a-almeno per me, sono con una r-ragazza carina"

Mi sembra di arrossire così mi porto una mano sulla fronte tirando indietro i capelli; senza fiato per aver avuto la pancia compressa per tutto il tempo mi siedo e lui fa lo stesso.

"Che succede ora?"
"Non ho I-il diritto di s-sedermi accanto a te?"
"Fa come ti pare"

Mi risdraio e inizio a fissare i rami degli alberi

"Perché il tuo padrone ti ha mandato da me?"
"Io n-non lo so ma ha scelto bene"

Si toglie un guanto e mi accarezza la fronte con la mano: è estremamente gelida e morbida,come neve appena caduta.
Si sdraia anche lui buttando la cintura con le asce a lato.

"Cosa fai?"
"M-mi sdraio, ho u-un po'di s-sonno"
"Oh, capisco, anche io farei una dormitina"

Chiudo gli occhi e inizio a pensare per poi iniziare a dormire senza che me ne accorgessi
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Ho paura di cosa si potrebbe aggirare in questo bosco ma tanto sono con un killer addirittura, di che mi dovrei preoccupare.....

...IL SUO PADRONE.

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Mi sveglio e mi ritrovo accanto a Toby con un braccio avvinghiato al suo fianco, ha un buon odore, trasmette tranquillità...Lo stringo appoggiando un orecchio sulla sua schiena riuscendo a sentire il suo respiro, una sensazione fantastica.

Mi accorgo dopo un po' cosa sta succedendo: mi stacco alla svelta e mi allontano da lui quasi terrorizzata; e se si fosse svegliato prima di me e notò che ero in quella posizione? E se aveva fatto in modo che succedesse questo posizionando da sé il mio braccio mentre dormivo?E se è addirittura sveglio?
C'è solo un modo per scoprirlo.
Mi lecco un dito e glielo infilo nell'orecchio

"Sveglia."
"Ehi!c-come ti è venuto i-in mente!che-che schifo!"
"Cosa hai fatto mentre dormivo."

Dico con sguardo serio

"N-niente!Non ti ho n-nemmeno toccata!"
"Giuri?"
"Giuro!Cavolo!Er-era necessario?!"

Ok,tutto a posto...spero

"Abbiamo dormito abbastanza"

Guardo in alto e intravedo un rossore tra i rami degli alberi

"Sembrerebbe quasi l'alba forza devo cambiarmi, devo o non devo incontrare il tuo padrone?"
"Oh s-sì"

Si rimette la cintura e inizia a camminare a vuoto.

"S-senti,come m-mi trovi?"
"Ehi come ti dovrei trovare?"
"No non hai m-mai fatto p-parola dei miei tic...a parte la prima volta dicendo 'sei malato' ..."
"E perché dovrei?"
"Da piccolo t-tutti mi prendevano i-in giro perché n-non riuscivo a f-formulare una frase senza b-balbbettare o cose del genere..."
"Allora erano tutti allocchi deficenti che non avevano una vita sociale e si consolavano insultando persone con problemi.Tutto qui.Solo bimnim-"
"Eccoci arrivati"

Non vedo niente ma lui ha lo sguardo perso nell'aria

"E sarebbe uno spazio vuoto?"
"Senti il ronzio?"

In effetti inizio a sentire un ronzio che si fa sempre più forte nella mia testa,mi sento come se fossi stata travolta da un treno per poi svenire.

******

Riprendo i sensi sentendo persone o almeno, ragazzi, che urlano e bisticciano; non riesco a distinguere le prole: apro gli occhi massaggiandomi le tempie.

"T-Toby?dove sono finita?"
"Zitta, dovresti essere già MORTA!"

Udisco una voce nuova, mai sentita prima

"Dai Masky,n-non ti fa tenerezza?"
"Toby,lasciatelo dire,sei così infantile a volte!!"

Inizio a 'mettere a fuoco le cose'
Mi accorgo che uno di loro mi punta alla testa una pistola, indossa un passamontagna nero con occhi e bocca rossi disegnati sopra e una felpa giallo-arancione.

"Zitti o la faccio fuori con un colpo"
"No!la voglio uccidere io!Hoodie,basta!"
"N-no!lasciate Tina!"
"Dunque ti chiami Tina eh?"

Per quello che ho capito Masky è quello con una maschera bianca dai tratti femminili e Hoodie quello che mi vuole ammazzare con la pistola.
Inizio a sudare freddo e rimango con lo sguardo fisso su di loro che iniziano a insultare e a spingersi per poi giungere alla rissa.
Hoodie rimane rigido ad osservarli: muovo di poco la mano destra ma se ne accorge.

"Rimani ferma o muori"

Sì allontana lentamente verso la porta e esce.
Io rimango ferma a guardare Toby e Masky fare a botte,poi iniziò a guardarmi intorno:sono in una stanza,blu e nera,i mobili sono malandati e pieni di buchi,il alcune parti del soffitto ci sono perdite d'acqua che risuonano appena sul pavimento creando piccole pozze

Entra nella stanza un uomo alto quasi due metri all'apparenza: ha la pelle bianca e non aveva volto; aveva lunghi tentacoli neri che sbucavano dalla schiena ed era vestito con uno smoking nero e una cravatta rossa.
I due si bloccarono di colpo e da dietro il mostro sbuca Hoodie.

"Chi è Lei...Tobias?"

Le parole provenivano da quell'essere e ciò mi inquieta parecchio...

"Lei è T-Tina, o è c-così che la chiamo i-io"
"Perdita di tempo,mio signore,lascia che la uccida in suo onore"
"Ma sta zitto Masky che hai litigato con Toby tutto il tempo!"
"Zitti tutti,la ucciderò io voi siete dei grandi incapaci...piuttosto vedrò cosa posso fare con te..."

Mi allunga un tentacolo sui fianchi sollevandomi. Rimango rigida a guardare Toby cercando di fargli capire che dovrebbe aiutarmi cacciando gli qualche sguardo.

"Tu vieni con noi"

Si rivolge a Toby con aria ancor più inquietante

****

Ci teletrasportano nel bel mezzo del bosco che avevo attraversato prima di svenire.
Il mostro mi sbatte violentemente contro un albero facendomi accasciare a terra per il dolore

"C-cosa posso fare per lei,p-padrone?"
"Devi spiegarmi perché la hai portata quì"
"N-non la volevi u-uccidere?"
"No,solo una scusa per allontanarci da quei due...voglio che la uccida tu."

A quelle parole mi sentii il cuore stringere,come se qualcuno lo stesse spremendo per fare fuoriuscire le lacrime dai miei occhi.Una sensazione terribile...come...se mi piacesse Toby...come se essere uccisa proprio da lui, non fosse il massimo della felicità.

"N-non posso!Non lei!"
"Osi contraddirmi Rogers?"
"No,dico s-solo che..."
"Dici,dici,dici...mai una volta che mi ascolti,proprio come Masky alla tua età..."
"Cosa c-centra Masky?!"
"Se non obbedisci dovrò usare la procedura"

Indolenzita mi metto in ginocchio tenendo una mano sul cuore per sentire i battiti,mi sento soffocare e inizio a respirare a stento per il terrore

"Perché p-potresti non obbligaci p-padrone?Uccidere, per r-riempire un vuoto!? È davvero nec-"
"Tobias, togliti la maglia"
"C-come...non può far-"
"Ho detto: TOGLITI. LA. MAGLIA."

Toby esegue gli ordini e subito appoggiata la felpa a terra viene scaraventato contro un albero e gli si forma un livido del tentacolo che lo aveva colpito

"Uccidila."

Il mostro lo afferra e lo butta di fronte a me

"N-no"

Il mostro lo 'frusta' sulla schiena lasciandogli dei lividi violacei e anche qualche graffio con gocce di sangue che scendono lungo il corpo

"Ho detto uccidila"

Toby si tira su guardandomi.

"Non hai sentito?!"

Gli tira altre due 'frustate' ributtandolo a terra

Osservai la scena rimanendo con gli occhi sbarrati: mi sentivo svenire.
Capisco solo adesso, credo provi davvero qualcosa per me e io che sto facendo...lo sto guardando soffrire per me...o mi sto solo illudendo

"Obbedisci!"

Il mostro lo tormenta sempre più violentemente, inizia a girarmi la testa e svengo tra lo schiocco dei tentacoli sulla pelle.

*****

La testa mi gira e mi sembra che sia passato un sacco di tempo,sento qualcuno appoggiato sopra di me. É Toby con la maschera al collo, una lente degli occhiali si era praticamente frantumata e con del sangue che colava dall'angolo destro della bocca; la schiena appoggiata sopra il mio fianco era ricoperta di lividi e graffi e riuscivo a sentire il suo dolce respiro tremolante.

"Toby..."

Sussurro alzandomi bruscamente e sorreggendolo gli poso una mano sulla fresca guancia

"Toby...!"

È stordito,ha sopportato molto e ha perso sangue.
Gli accarezzo i capelli lasciando cadere qualche lacrima su di essi.

"Perché...p-perché piangi?"

Mi parla con un fil di voce mentre lo aiuto a sedersi guardandolo incredula e trattenendo un abbraccio per paura che gli causasse ancora dolore

"Piango... perché per colpa mia hai solo sofferto!"
"Stai tranquilla, i-io non p-posso sentire dolore,sono solo stanco,e un po'debole..."

Udite quelle parole mi butto fra le sue braccia bagnandogli il petto di lacrime

"Io... cioè...tu...cioè...Grazie!"
"Di c-cosa?"
"Mi hai fatto preoccupare molto!"
"E io q-quasi mi sono fatto a-ammazzare per t-te..........! Un po' di r-riconoscimento non basta, devi ricambiare il favore!"

Mi sollevo guardandolo negli occhi e lo bacio per circa tre secondi.Precisione ragazze,precisione...

Dopodiché mi stacco e vado a raccoglierli la felpa

"Ecco,contento?"
"E q-questo lo c-chiami baciare?"

Si riveste alzandosi in piedi e mi ribacia intensemente facendo un mezzo giro abbassandosi e reggendomi dalla schiena.
Inizio a sentire caldo e le sue mani che mi tenevano erano leggermente gelide e ciò mi fa salire un brivido lungo la spina dorsale;
Chiudo gli occhi ma proprio in quel momento mi lascia andare aiutandomi a recuperare l'equilibrio e si guarda attorno impassibile per poi avviarsi verso il nulla e come un cagnolino lo seguo per non ritrovarmi dispersa

"Be....allora? A che ora dovrò tornare a casa? Sai per passare anche questa notte..."
"Non preoccuparti, t-tu rimarrai quì"
"Ma dove andrò oggi a dormire?"
"Ti p-procurerò un posto p-prima di 'sta sera"
"Se non riuscirai a trovare niente?"
"Dormirai n-nel mio l-letto"

Mi blocco e la mia immaginazione inizia a schizzare fuori dagli schemi.
Dovremmo dormire nello stesso letto?!MA È COMPLETAMENTE PAZZO!FUORI DI TESTA!!

"Allora?p-perché ti sei b-bloccata?"
"No...è che...."
"I-io dormirò s-sul divano"

Sollievo. Per un momento...uh,grazie.
Ricomincio a camminare cercando di stare al suo passo che improvvisamente si era fatto deciso e veloce

"Scusa,ma non trovo giusto che..."
"Se tu d-dormissi sul d-divano domani saresti già s-squartata in due"
"...Farò tutto quello che mi dirai di fare."
"B-bene"

Sì infila le mani nelle tasche iniziando a guardarsi in torno,poi cambia ditezione.

***
Arriviamo davanti a una villa gigantesca nera che cade quasi a pezzi con i vetri oscurati e un portone gigantesco.

"Zitta,n-non fare rumore"

Mi prende come se fossi un sacco di patate e mi sussurra

"Fai vinta di essere morta o svenuta"

Chiudo gli occhi e mi rilasso 'afflosciandomi' sulla sua spalla.
Sento che apre il portone che cigola e inizia a cammimare.

"Ehi,chi è la ragazza?"
"Solo u-un vittima,solo u-un vittima Jack, piuttosto che fai con quel pane?"
"Sapessi...Ciccio, sapessi..."

Una persona ci passò accanto, per il modo di parlare dovevano conoscersi da tempo.

Sembra che Toby iniziò a rallentare il passo andando verso l'alto: saliva una rampa di scale.

"Hey!Chi è quella? Non vorrai forse dir-"
"Zitta, n-non sono d-dell'umore adesso"

Non sembra neanche più lui...
Sento a malapena il suo fiato farsi pesante e mi butta a terra chiudendo la porta della stanza.

"A posto,n-non uscire ma ora d-dobbiamo fare finta che i-io ti uccida"

Mi alza di fronte le asce e me le scaglia contro.
Io urlai come se mi stessero squartando viva per la paura e sento il rumore delle armi conficcarsi nel pavimento.Toby svelto mi tappa la bocca con un dito e mi sussurra all'orecchio

"Ora s-sei morta,ricordatelo"

Io annuisco e mi massaggio i piedi indolenziti pieni d'erba e graffi che mi ero scordata di avere. Avevo ormai perso la sensibilità, le ossa si erano sovrapposte al nervo in qualche strano modo quando una volta caddi da un albero.
Sfortuna lasciami stare!
Toby si bagna con dell'acqua il sangue secco sulla felpa per far credere sia fresco e si avvicina alla porta

"Ora vado a p-prendere un p-panno,tu fai quello c-che ti pare ma s-stai zitta e rimani q-quì dentro intesi?"

Esce dalla stanza chiudendo la porta e io inizio a guardarmi in giro: è una stanza buia con un letto a baldacchino blu notte con dei sottili ricami neri sui bordi e i cuscini del medesimo colore;le pareti sono di un grigio molto scuro con parti crepate e macchiate di sangue incrostato; c'è un armadio accanto alla finestra,è scheggiato sui lati e ha le ante scorticate piene di graffi; sulla parete accanto alla porta c'è una cassettiera in condizioni pietose con cianfrusaglie varie sopra di essa e una foto incorniciata con il vetro rotto,rappresenta una famiglia ma sui volti sono segnate delle 'X' tranne sul volto della donna.
Mi alzo e mi dirigo verso l'armadio aprendolo; fortunatamente le ante sono funzionanti ed emettono un cigolio soffocato: all'interno ci sono scatole in plastica una sopra l'altra un'altra cintura ed è molto spazioso. Richiudo l'armadio e mi siedo sul letto,non è né ad acqua né a molle,è un soffice lettone di spugna,cerco di resistere alla tentazione di non sdraiarmi ma sono debole e in un secondo mi ritrovo immersa in una nuvola. Allargo le braccia e inizio a pensare.....

Toby ha davvero un letto comodo! Ma la stanza è un disastro,chissà le altre stanze se sono peggio o meglio,tutti i mobili uguali o diversi... Perché doveva capitare proprio a me un killer? Almeno sono sopravvissuta, non immagino se avessi incontrato qualcun altro che magari fosse proprio un maniaco fuori di testa...o meglio che non fosse successo niente. Dai, ho incontrato un ragazzo anche carino, non posso lamentarmi!Di sicuro se sarebbe stato normale a scuola non mi avrebbero più detto che sono una fallita e tutte le mie compagne sarebbero state invidiose perché non saprebbero stringere un rapporto con Toby... alla faccia loro!

Sento delle voci: una è quella di Toby, l'altra... é una voce femminile...Credo quella di prima

"Dai!"
"No,c-capisco c-che insisti ma NO!"
"Quando ti comporti così sei davvero un gran bastardo"
"Come t-ti pare"
"Allora?Che fai sta sera?"
"Gli aff-affari miei"
"Non possiamo incontrarci...stare un po' io e te..."
"No.Ho d-da fare, cerca qualcun'altro da se-sedurre"
"Bambinone ignorante."
"De-deficente sgualdrina"

Entra velocemente e chiudendosi alle spalle la porta.

"Ricordati Toby...di andarci..!"
"Solo se mi mostri la st-strada visto che tu la c-conosci bene!"

Io mi siedo e incuriosita domando sottovoce

"Chi era?"
"Solo un'amica...in-insopportabile"

Si siede sul letto e inizia a fissarmi

"Che c'è..."
"Spostati."

Io mi scanso e mi siedo a terra vicino al letto intimorita, non è più il Toby dolce che avevo incontrato. Questo é rude e menefreghista.
Lo guardo sdraiarsi completamente sul letto stressato.
Sospiro e appoggio il mento sul materasso.

"Che sei u-un cane?"
"Scusami...."

Mi alzo e inizio a giocherellare con il bordo della manica facendo un po' avanti e indietro per la stanza.

"Zitta"
"Veramente non ho parlato"
"N-non parlavo con t-te"

Ok...la prossima volta dillo che hai un'amichetta immaginaria.
Nella mia testa saranno frullando una miriade di domande del tipo:

Perché si comporta in due modi diversi?
Chi lo ha reso così?

O anche:

Perché il suo padrone lo obbliga a uccidere?
Cosa gli é successo in passato?

Ma quella che non mandavo proprio giù era:

Perché mi ha salvato?

"Tina, hai p-per caso fame?T-ti piacciono i Waffles?"
"Uh? Sì."
"Allora vado a prenderne un po'anche per te"

Si alza ed esce dalla stanza.
Ecco tornato il Toby carino e dolce...
non lo capirò MAI.

***

"Ehm...Toby...posso farti una domanda?"

Finisco il Waffle che avevo in mano

"C-certo! Basta che non sia 'uscire da questa stanza' o 'tornare a casa' o 'incontrare qualsiasi altra forma di vita al di fuori del sottoscritto' "
"No, niente di tutto ciò... è solo.... cosa sono io per te?"

Toby abbassa lo sguardo finendo l'ultimo Waffle del piatto e inizia a mormorare

"....N-no! Cosa stai insinuando?.........zitta!.......basta, lo so!....."
"Toby?"
"No, n-nulla scusami..."
"Tornando alla domanda?"
"Be, per me, cioè s-sei..."
"Sono un'amica?Un peso?Simpatica?Stressante?..."
"No, per me s-sei speciale."

'Speciale' quell'unica parola mi colpì come una freccia. Istintivamente mi butto addosso a Toby abbracciandolo con tutta la forza che ho in corpo rischiando di farlo cadere sul letto di schiena.

"Grazie! anche tu per me."
"Non d-dire sciocchezze!"
"No, dico sul serio io ti amo"

Inizio a piangere mentre le nostre labbra si toccano ancora una volta.
Ci stringiamo l'uno all'altra fino a sentire a vicenda i nostri respiri.

Ricambia l'abbraccio e mi fa scorrere una mano fra i capelli. Intorno a noi si ferma ogni cosa. Questo meraviglioso momento é come interminabile.

"Toby dobbia-"

Mi volto di scatto c'è Hoodie sulla soglia della porta che ci guarda. Toby si alza di scatto facendomi cadere a terra.

"Hoodie...per favore... non-non farle del male"

Hoodie prede una pistola e la punta su di me con la mano tremolante e una voce alquanto macabra, come se la sanità mentale gli fosse scesa di botto.

"Oh! lo sapevo. LO SAPEVO! Sapevo che dovevo farti saltare in aria il cervello"

Rimango immobile per la paura. Non riesco a fare nulla.
Tutto ciò che percepisco é il tremolio del mio corpo.

"Hoodie a-abbi pietà...Ti supplico..."

Hoodie spara all'armadio.
Da dietro il ragazzo si fa avanti Masky entrando nella stanza

"Tu?!non eri morta?!"
"No. É viva e ora pagherà il prezzo"
"Hoodie, non ti scaldare ci sarà un motivo... poi... poi non possiamo uccidere obbligatoriamente tutte le persone che incontriamo durante il lavoro, giusto Toby..?"

Masky cerca di confiscargli la pistola ma viene spinto verso Toby violentemente facendoli scontrare

"Tutti e tre...hehe...TUTTI E TRE MERITERESTE DI MORIRE!"

La sua voce aveva assunto un tono inquietante.... da pazzo

"Ma tu... ragazzina... TU ringrazia di poter respirare ancora. TU VALI QUANTO UNA CACCOLA!"

Si avvicina puntandomi la pistola in fronte scoppiando in una risata malsana.

"Le tue ultime parole? Ultimo desiderio prima di esplodere e sporcare le pareti?"

Iniziai a sudare pensai il più velocemente possibile. Le parole mi uscirono di bocca come le lacrime che mi tracciavano linee umide sul volto.

"Ti amo...Toby"

Hoodie aspetta un secondo poi preme il grilletto. Il proiettile mi sfiorò la testa. Mi si creò una striscia laterale di sangue. Cado stordita a terra in preda all'emorragia.
Toby si era buttato contro di lui intercettando il colpo. Sentii grida rumori di schiaffi mentre attorno a me divenne tutto nero. O quasi...bianco...

*********************

Sono in un ospedale.
Da sola.
Abbandonata da tutto e da tutti tranne dai medici.
Ho la testa fasciata e non ricordo cosa mi sia successo.
Si avvicinò un'infermiera alla sponda del letto.

"Finalmente ti sei svegliata!"
"Cosa...cos-"
"Non sforzarti troppo. Hai subito un grave colpo alla testa, sei rimasta in coma per una settimana, quasi due. Non sappiamo come ma eri sopra una barella che sembrava fosse stata spinta da qualcuno verso il DottorBonecchi: é stato lui a prendersi cura della tua emorragia. Sei stata fortunata. Torna a dormire, devi recuperare le forze, l'intervento é stato pesante e il tuo sistema nervoso é diciamo...fragile"

La donna mi cambiò la flebo e rimasi stordita nei miei pensieri immersa nei continui 'Bip' emessi dall'elettrocardiogramma.

Ricordai gli ultimi momenti.
Hoodie che mi spara...
Masky che cerca di convincere Hoodie...
E poi LUI.

L'unica persona che mi trovava speciale.

L'unica persona che riuscì a strapparmi via dalla realtà.

L'unica persona che abbia mai amato in tutta la mia vita.

Inizio a piangere in silenzio. Sento il mio cuore frantumarsi in mille pezzettini e diventare polvere al vento anche se i 'Bip' continuano costantemente.
Mi siedo per un momento facendo una fatica tremenda e mi guardo attorno: è una piccola stanza singola piena di apparecchiature e lettini ma sono l'unica nella stanza;
Su un tavolo accanto al lettino c'é un mazzolino di fiori con un biglietto: la scritta in rosso diceva 'resisti,sono qui ad aspettarti'; ci sono anche due finestre gigantesche e fuori era quasi calato il sole. I raggi arancioni colpivano il soffitto bianco e piano piano calò l'oscurità tutt'intorno a me, ma si accese una piccola lucina: un lampo nel buio illuminava metà stanza creando ombre e riflessi gialli.

Cerco di riappisolarmi ma il dolore alla testa è troppo acuto.

E ancor più acuto il dolore al mio cuore.

Cerco di farmi cullare dal fruscio delle foglie e dei rami contro i vetri e dell'elettrocardiogramma ma dopo circa dieci minuti la finestra si apre.

Mi sto solo illudendo. Non può essere proprio lui. E invece eccolo.
Seduto al bordo del letto che mi tiene la mano stretta sussurrando una sola parola.

''resisti."

Sta tremando, il suo volto è nascosto da degli occhiali intatti dalla maschera e in più dal cappuccio mentre il suo sguardo è fisso per terra.

In confronto io sono gelida: il contrario del nostro primo incontro. Il calore delle sue mani attorno alla mia mi faceva sentire...come se fossi a casa.

"Toby...?"

Sussurro incredula. É venuto quì. Per me. Solo per me.

"Scusa.S-scusa! Ho fa-fatto il possibile"
"Tranquillo.....sei stato fantastico"

Si sfila gli occhiali e la maschera appoggiando la fronte sopra la mia.

"Ci sono io c-con te.....da ora non te-temere."

Dolci parole.
Così dolci da far cariare i denti.

Così dolci da far venire il diabete solo a sentirle.

Il mio volto é sommerso dalle lacrime. Il mio cuore si era improvvisamente riformato e batteva all'impazzata come se volesse uscire fuori dal mio petto.

"T-toby...io...io, ti..."

Mi poggia un dito sulle labbra guardandomi con uno sguardo che non avevo mai visto in lui. Ha gli occhi lucidi che risplendevano nel buio si riavvicina alla finestra chiudendola lentamente.
Poggia tutto su una sedia: cintura, armi, maschera...
Una volta sgombro inizia ad aspettare. Non so cosa di preciso ma si appoggia al muro a braccia conserte a fissarmi con un sorriso stampato sulle labbra.

"Sei fantastica"

Mi sfioro con la mano il mega cerotto che mi copriva la ferita procurata dal proiettile poi con tutta la forza che mi rimane in corpo scendo dal letto togliendomi la flebo al polso facendo uscire del sangue ma nulla mi importava, neanche il dolore. Mi strappo le ventose da dosso e zoppico verso Toby. Mi aggrappo avvolgendo le braccia attorno al suo collo ricambiando il sorriso mentre un lungo e nitido 'Bip' si faceva spazio nel silenzio.

"Stupidina, rischi la morte così...!"
"Non ho paura di morire, sono con te "

Un ultimo sforzo. Mi alzo sulle punte per arrivare alle sue labbra per l'ultima volta. Toby mi solleva per i fianchi facendomi aggrappare a sé come un koala.
Lo stringo il più forte possibile mentre mi accarezza.

Si staccò solo per un attimo

"Ti amo piccola mia"

Dopodiché anche a lui scese qualche lacrima.
Il miglior bacio del mondo.Vorrei che durrasse un eternità ma la mia vista inizia a sfocare e il respiro si fa pesante.
Scivolo tra le sue braccia facendomi prendere. La testa inizia a girarmi e l'ultima cosa che vedo è Toby e il suo stupendo volto

"Buona notte, amore mio"

Quelle furono le ultime parole del nostro amore. Il mio cuore inizia a rallentare e pian piano inizio a perdere i sensi.
Il tocco soffice delle sue labbra sulle mie fu l'ultima cosa che sentii prima di cadere nelle tenebre.

Tornerò da te, Toby.

O mi farò raggiungere.

Ma giuro che non finirà così.

Non il nostro amore.

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