Immagina... 2

Sei un ragazzino di circa quattordici anni.

Hai amici, una bella famiglia, ottimi voti. Tutto sommato la tua vita non è niente male.

Finché, un giorno, non metti il tuo pigiama rosso estivo, con un dinosauro verde stampato sopra, e ti infili nel letto dopo esserti lavato i denti.

Ti addormenti.

E ti svegli il giorno dopo, in un posto strano. Sembra una camera d'ospedale.

Ricordi un sogno, una figura distorta nel buio, che appare ogni volta che chiudi gli occhi.

E allora ti chiedi come sei finito lì. E subito dopo ti chiedi da quanto tempo, perché, per quanto saresti rimasto?

Vedi entrare una donna, una infermiera. Inizialmente resta scioccata nel vederti sveglio, poi sorride.

Iniziate a parlare, e ti racconta di come sei finito lì. Ti dice che eri in coma da tre anni.

Tre. Fottutti. Anni.

E allora altre domande arrivano.

I miei genitori, i miei amici, la scuola, tornerò come prima?

...
No.

I tuoi amici sono andati avanti anche senza di te.

I tuoi genitori non ci sono più.

La scuola è irrecuperabile, ormai.

...non tornerà nulla come prima.

Vieni tenuto d'occhio ogni giorno, la tua libertà è parecchio limitata dalle tue cicatrici. Non solo fisiche.

Vivi un loop infinito di medicine e riposo. Ti senti vuoto e inutile.

Passi le notti a piangere perché non riesci a dormire, da solo, al buio.

Ma poi arriva lei. La dolce infermiera che ti teneva compagnia ogni giorno, dalle sette fino alle otto di sera. Restava più tempo del dovuto per prendersi cura di te.

Inutile negare quanto la amassi.

Viene il giorno in cui ti dimettono, finalmente, da quell'ospedale in cui hai passato gran parte della tua adolescenza, sprecata.

La inviti a cena fuori, lei accetta.

Iniziate a vedervi e, pochi mesi dopo,  andate a convivere. Insomma, vi frequentavate già da un anno ormai.

Un giorno, a cena fuori con lei, uno sparo.

Questa volta è lei in ospedale.

Preghi che possa salvarsi.
Preghi perché Dio non decida di riprendersi quell'angelo che aveva riempito di nuovo la tua vita dopo tempo.

...
La vedi morire tra le tue braccia.

Non solo lei, ma anche la bambina, Eva, che non vide mai la luce.

Ed ora sei lì, a vagare tra le strade del tuo paesino di merda in mezzo a tutta quella gente di merda con i loro sorrisi di merda.

E allora pensi che è ingiusto. Che non meritano di essere felici, mentre tu soffri da una vita.

E quando pensi di aver raggiunto il limite, in cui vorresti farla finita, morire, sparire, ti accorgi che tu sei già morto, sparito dai ricordi di tutti.

E perdi ogni emozione.

Ed ora, mentre vaghi per il tuo paesino, non senti piu quella depressione e rabbia. Resta solo il vuoto e l'apatia.

E vedi quello che un tempo era tuo fratello piangere sulla tua tomba. E vorresti andare da lui, abbracciarlo, dirgli che lo perdoni e che ti manca. Ma a te non importa più.
E resti a guardare.
Da lontano.
.......

-Liu

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top