Capitolo 45
Cosa successe il giorno in cui perdemmo il gioco ma riuscimmo comunque a sopravvivere? Semplice. Una gran botta di culo.
Un'attimo prima io e Shannon stavamo correndo come dei disperato verso l'uscita della caverna e quindi la nostra salvezza. Un'attimo dopo qualcosa mi colpì violentemente alle gambe facendomi cadere per terra, mentre Shannon venne colpita alla schiena da un martello gigante e facendola urlare dal dolore per via della spalla ferita. Fu solo un colpo di fortuna che l'arma non gli staccò di netto il braccio, ma la fece cadere a terra come un sacco di patate.
"Shannon!" esclamai cercando di alzarmi, venendo fermato da un bel calcio piantato nelle costole. Rimasi senza fiato, ma cercai comunque di rialzarmi per cercare di soccorrere la mia amica. "Non così in fretta idiota!" Esclamò qualcuno afferrandomi con forza al polso. Alzai il viso e mi trovai il volto soddisfatto di Jeff, con lo sguardo velenoso e viscido puntato su di me come se fossi la sua nuova preda da uccidere con qualche modo orribile e sadico. "E lasciami!" ribattei io dandogli un bel calcio nei coglioni. La Creepypasta per il dolore mi lasciò subito e mi affrettai a raggiungere Shannon, che stava venendo legata dalle lunghe corde dorate di Pupputter.
Afferrai il martello che era rimasto per terra e lo lanciai verso il mostro, riuscendo a colpirlo alla testa con un colpo da maestro. Pupputter si girò lentamente verso di me con fare gelido, e fu in quel momento che Toby decise di piantarmi la sua arma nella coscia destra. Urlando ero riuscita ad estrarla e provai a colpire Toby, ma con qualche mossa di karate mi stese facilmente.
"Brutto stronzo, pensavo che fossimo amici" dissi tossendo. "Fo-forse si, ma se S-Sl-Slenderman dice q-qualc-qualcosa, io obbedisco. S-se-semplice" rispose lui. "Semplice un cazzo, non si colpiscono gli amici con un'ascia, sai?" risposi io. Toby sghignazzò e afferrò l'ascia per terra. "Buonanotte, a-ami-amico" replicò alzandola con lentezza. Riuscì a ruzzolare via un'attimo prima che l'ascia si ficcasse nell' esatto punto in cui mi trovavo un'attimo prima, poi gli afferrai il ginocchio destro e con uno scatto lo feci cadere per terra. Gli tirai diversi cazzotti in viso, poi con lentezza guardai il resto delle Creepypasta dirigersi verso di noi.
Arretrai lentamente, e per un'attimo pensai di correre verso l'uscita abbandonando Shannon al suo destino funesto. Ma fu solo un'attimo e corsi verso la mia amica, colpendo alle spalle il suo rapitore e facendolo cadere a terra. Feci alzare Shannon di fretta, con lo sguardo sbarrato ormai dalla paura, e gli diedi un mini ceffone per farla riprendere. "Dobbiamo andarcene, ma mi serve che tu collabori capito?" dissi con tono frettoloso.
"Oppure potreste unirvi a noi sotto forma di Proxy" ribattè una voce nella mia testa. Ci voltammo entrambi verso il palco, dove Slenderman ci "fissava" con fare altezzoso. "In che senso ci vuoi come tuoi proxy?" Esclamai confuso. "Hai capito benissimo cosa sto intendendo Lucas. Vi voglio come miei proxy. Se lo fate, verrete risparmiati e per qualche giorno potrete tornare dalla vostra famiglia per dare loro i vostri ultimi saluti. Se vi rifiuterete, vi uccideremo senza nessuna pietà" continuò la voce.
Io e Shannon ci guardammo. Veramente avremmo voluto passare il resto della nostra vita succubi dei mostri che per poco non ci uccidevano? E perché mai Slenderman ci avrebbe lasciato andare così su due piedi? Quella storia puzzava eccome, e non volevo essere preso in giro da una delle Creepypasta più calcolatrici della storia dell' internet.
Mi girai verso la creatura con fare grave. "Perché ci lasceresti andare così? Non ha senso!" esclamai. "Non mi credete? Affare fatto" sibilò la voce nella mia testa.
Un'attimo dopo, un'autostrada. E un'attimo dopo, io e Shannon ci ritrovammo lo stesso marchio maledetto sul polso.
Il simbolo di Slenderman.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top