Capitolo 38
"Quindi... Che tipo di sfida sarà la tua?" Chiesi. Dopo che Jane e Toby mi avevano abbandonato da Nurse Ann per continuare la sfida seguente, avevo effettivamente scoperto che la gara ancora dopo era della dottoressa zombie, e ancora più giustamente stavo cercando di ricavarne qualche informazione, ma Ann stava zitta come una tomba.
-Shannon-; -Si?-; -Ti sei accorta di aver appena fatto una freddura vero?-; -In che senso?-; -Nurse Ann è una zombie, e sulla sua sfida è stata zitta come una tomba-; -.... Ah...-
"Almeno un piccolo indizio?" chiesi esitante. "Ok, la tua caviglia è a posto. Basta che non corri, niente salti o cose che ti rovinano di più la ferita. Il cane del tuo amico te la rovinata per bene" affermò Nurse Ann, evitando esplicitamente di rispondere alla domanda. "A proposito, sai dove sia Lucas? L'ho perso nell'altra sfida, e non vorrei che fosse andato troppo avanti senza di me" dissi.
"In realtà non dovrebbe essere arrivato chissà dove: Jack è molto pignolo sulle sue gare, quindi Lucas potrebbe essere arrivato alla mia stanza o addirittura a quella successiva, ma non oltre" rispose la dottoressa zombie. Delicatamente scesi dal lettino, la ringraziai, guardai per l'ultima volta la piccola infermeria dove i partecipanti si potevano curare tra una gara e l'altra, poi uscì sbattendo la porta dietro le spalle.
Grazie alle frecce stilizzate in rosso che qualcuno aveva disegnato su dei fogli e appesi alle pareti, le seguì attraverso uno strano labirinto di corridoi dipinti di grigi che portavano a loro volta alle varie gare. Dei corridoi all'Interno del formicaio delle Creepypasta, potrei dire. Risi tra me e me immaginandomi le Creepypasta come tante formiche che correvano qua e là, anche se erano più delle formiche rosse e molto più sanguinarie degli insetti normali.
Trovai una porta verde scuro, dove un cartello appeso sopra la indicava come "La gara di Nurse Ann", con una scritta poco più sotto che citava la seguente frase: venire qui dopo la sfida di Eyeless Jack. "A quanto pare hanno pensato a tutto" pensai mentre aprivo la porta e l'attraversavo.
La stanza era semplice: due manichini con più ricuciture e pezzi di colori diversi stile mostro di Frankenstein, all'interno di due casse di vetro, con un monitor pieno di tasti colorati e leve a fare da gargoyle. Mi guardai attorno, e appena vidi Lucas in compagnia di Jane e Toby, mi fiondai verso di loro con uno scatto che altro le auto di formula uno, andando per poco addosso alla povera Sadie. Mi scusai velocemente, e con altrettanta velocità mangiai gli ultimi metri che mi dividevano da Lucas per saltargli addosso con prepotenza.
Cademmo a terra, ma entrambi eravamo così felici di vederci che Lucas non si arrabbiò nemmeno di essere comparsa così all'improvviso. Sembrava pure sollevato di vedermi, e se non fosse stato sicuro si sarebbe beccato un pugno bello e buono in faccia. "Shannon! Com'è sta la caviglia? Scusa se ti ho abbandonato ma la faccenda che tu mi avevi detto di andare, la sfida di Eyeless, il fatto che non potessi tornare indietro ad aiutarti... Lo so che che non ci sono scuse da dire, ma mi dispiace veramente tanto" disse Lucas, con il viso pentito come non mai.
Gli battei la mano sulla spalla. "Lucas, va tutto bene. L'avevamo deciso insieme, e poi mi hanno aiutato Jane e Toby. Se non fosse stato per loro, altro che caviglia rotta" dissi con tono paziente. "Non dire niente Shannon, non sappiamo cosa si sia inventata quest'anno Ann. L'ultima volta ci ha trasformato in zombie, e per poco non ci siamo mangiati a vicenda" disse Jane con tono improvvisamente duro.
Solo in quel momento diedi la giusta attenzione ai manichini/ mostri di Frankenstein, e notai solo in quel momento che la maggior parte dei pezzi erano in decomposizione avanzata o pieni di punture o bulbi. E solo in quel momento notai anche il foglio attaccato sul vetro della teca più vicina. Mi avvicinai quel poco che mi allontanava dal vetro, e facendo attenzione a non guardare il corpo in decomposizione davanti a me, lessi con attenzione cosa c'era scritto:
"I corpi sono stati infettasti da diverse malattie mortali e altamente trasmissibili. Curateli e potrete passare. Fallite e morirete in una lenta agonia. Non deludetemi o sta volta nessuno vi salverà e morirete atrocemente".
"Molto rassicurante" disse Sadie oltre alla mia spalla. "Demo isha wa watashitachi no hotondo ga chõ shizem-tekina ikimonodearu koto o shitte imasu yo ne? ( ma la dottoressa sa che la maggior parte di noi sono creature sovrannaturali vero?)" chiese Kakekao perplesso. Anche Toby, Lucas e Jane si erano avvicinati, e sentito questo quest'ultima ribattè abbastanza duramente. "E allora? Anche se siete creature sovrannaturali potete soffrire anche senza morire. Per la dottoressa, noi non siamo altro che pezzi di carne viventi su cui fare degli esperimenti. I suoi topi da laboratorio potremmo dire".
"Non m-mi pia-piac-piace fare da t-to-topo. Sono un es-essere umano" replicò Toby abbastanza seccato. Molto comprensibile, visto che a nessuno piaceva essere trattato da cavia per brutali esperimenti.
- Allora perché nessuno dice niente per i topi?-; - Perché vengono usati per trovare i rimedi contro le malattie?-; -Bella merda usare altri esseri viventi per la nostra sopravvivenza. Basta, ho deciso, da domani inizio una petizione per salvare i topi dai soprusi di noi umani-; - Da quanto sei diventato così attivo per i diritti dei topi?-; -Da questo momento. Ora continua così butto giù qualche idea-
"Allora facciamo bene questo lavoro così nessuno diventerà un esperimento da laboratorio. Siete d'accordo?" chiesi. "E chi dice che io non siamo già degli esperimenti scusa? Abitiamo in una casa di pazzi, piccoletta. E in senso negativo!" esclamò Nina entrando in quel momento nella stanza, accompagnata da Bloody Panter, il bambolaio inquietante di nome Jason, Zalgo e Hachikakusama. Il gruppo più variegato e inquietante di sempre.
"Allora ci rivedremo quando sarai un cadavere infetto fino al midollo, brutta sostenitrice di Jeff!" sbottò Jane. "Shikashi, ochitsukanakereba narimasen. Tsuneni kibun to seishin o ochitsuka seru no ni yakudatsu ōku no kokyū o shite kudasai. Sā, yatte miyou (ma devi stare calma. Fai tanti respiri che servono sempre a tranquillizzare l'umore e lo spirito. Forza, fallo)" replicò Kagekao con tono infallibile anche se non avevo capito una mazza di quello che aveva appena detto. "Bravo Kage, ottimo consiglio. Come posso dire in giapponese? Ecco sei un'ottimo libretto Yaruki o okosa seru" disse Sadie. "Che hai detto scusa?" dissi ancora più perplessa.
"Che è un'ottimo libretto motivazionale" rispose la ragazza sorridendo. "E con questo libretto-alcolizzato motivazionale, andiamo a salvare questi zombie!" esclamò Jane. "S-salvi-salviamo i topi d-da lab-labo-laboratorio!" esclamò Toby. Ci mancava solo che con l'enfasi mi colpisse con l'ascia in faccia, cosa che fortunatamente non successe, e con questo il gruppo più disperato della storia diresse verso il pannello di controllo per salvare due manichini dalle malattie infettive più letali della storia dell'umanità.
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