Capitolo 13

-Quindi mi stai dicendo che hai visto un neonato urlante? Non fa tanto paura-; -Allora cosa hai visto tu? Il cane della signora Moore in fondo alla strada?-;- È successo solo una volta che mi inseguisse, quel cagnaccio- ;- Non dovevi portarti le polpette di carne per pranzo-; -È colpa di mia nonna, ne aveva fatte troppe. E comunque ho visto uno zombie al posto del neonato. Contenta?-

Lasciai cadere il bambino/ statua nel lago, lanciando un piccolo urlo per la paura. "Shannon, ma che fai? È la nostra ancora di salvezza!" esclamò Lucas mentre riprendeva la statuetta con velocità. Mi guardò seccato mentre respiravo a fatica e aspettai che il mio battito cardiaco tornasse al suo stato normale prima di rispondere con: "Era un cavolo di neonato urlante. Mi sono presa un colpo". Lucas mi fissò perplesso, poi si illuminò come se avesse fatto strike al bowling e mi sorrise. "Shannon, credo che gli effetti pazzia di Ben stiano iniziando ad avere effetto. E se è così potremmo essere in vantaggio".

"Ti rendi conto che stiamo facendo una gara contro degli assassini e mostri?" dissi inarcando il sopracciglio. Il sorriso di Lucas si spense. "Sai una cosa? Meglio trovare l'uscita di sicurezza o la striscia di fine partita. E se troviamo anche un bazooka, sarebbe anche meglio. Quindi inizia ad usare il tuo fiuto da segugio, mi fido di te Shannon" disse a voce bassa. Ridacchiai brevemente mentre attivavo il mio fiuto da segugio.

Per qualche motivo riuscivo a trovare in poco tempo penne, matite, i compiti mangiati dal cane, il panino al pollo e il libro di storia che il proprietario in questione non riusciva a trovare mai. Per questo i miei compagni di classe mi avevano soprannominato questa mia abilità "fiuto da segugio". Sperai solo che quella voltai trovassi qualcosa di interessante e che potesse salvarci la vita.

"Ben, hai qualche idea per rallentare i giocatori per la fine della corsa?" chiese Launghig Jack fissando il nanetto dalla sua sedia a dondolo.
Il nanetto sorrise divertito. Finì di sorseggiare il suo frullato al limone, buttò il contenitore nel cestino e lo fissò con sguardo arrogante. "Certo che ho un'idea. Nurse Ann, libera la bestia". L'infermiera sorrise compiaciuta.

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