Cap. 13
Okay. Forse ero stata un po' brusca, e probabilmente l'avevo presa peggio di quanto dovessi, ma davvero contenermi mi fu impossibile.
"Tu?!" Gli occhi sgranati e le sopracciglia accigliate mi tradirono.
"Ciao anche a te" mi salutó divertito.
"Ehm.. voi.. vi conoscete?" Pablo in tutto questo sembrava il piú confuso. Gli occhi socchiusi cercavano una plausibile spiegazione, mentre si grattava la testa con la mano riservando un'occhiata ora a me e ora a lui.
"Si.." dissi cercando di ricompormi. "Noi.." mi interruppi. Cosa eravamo esattamente?
"Siamo amici" mi venne in soccorso lui, annuendo convinto. In tutto questo Sarah rideva come una pazza, godendo delle disgrazie altrui. Beh non per molto, dato che dopo pochi secondi uscí Giulio dall'altra stanza a petto nudo. I suoi occhi parvero uscirle dalle orbite e sorrisi divertita, sperando in cuor mio che la mia reazione fosse stata meno imbarazzante.
"E ci conosciamo anche noi due.." rispose un Giulio sorridente, indicando la mia amica. Inutile dire che i coinquilini che ci avrebbero fatto compagnia per tutta l'estate erano proprio le persone che avremmo preferito non vedere: Giulio e Alex. No sul serio, era una sorta di scherzo del destino? Perchè non era affatto divertente. Quell' estate io e Sarah ci eravamo ripromesse di rilassarci e di non pensare ai ragazzi. D'accordo che lei e Giulio avevano riallacciato i rapporti e io avevo riaperto una vecchia ferita di mia spontanea volontà, ma ritrovarceli nella stessa casa per un mese e forse piú era un po' troppo anche per noi.
"Beh.. allora penso che mi abbiate appena risparmiato le presentazioni" tentó di sdrammatizzare Pablo. Non mi sembrava giusto ignorarlo, così gli feci un piccolo sorriso, cercando di dissimulare in cuor mio l'agitazione che provavo.
*-*-*-*-*-*-*-*
"Non posso crederci!" Il nervosismo di Sarah era già abbastanza evidente sin da quando aveva chiuso la porta violentemente per poi tirare con rabbia la valigia sul letto.
"Sarah, tesoro... cosí non stai risolvendo nulla..." mi guardó storto e cominció ad uscire vestiti dalla valigia per metterli nell'armadio. "E poi credevo che i vostri rapporti fossero migliorati, perchè ti stai innervosendo tanto?" Si fermó bruscamente e mi guardò. Poi si avvicinó con una parvenza di stanchezza e delusione in volto.
"Si, è vero. Ma questa era la nostra estate, capisci? Dovevamo solo pensare a divertirci senza i continui fantasmi del passato. Dovevamo essere noi e basta. Loro.. loro non rientravano nei piani. É tutta colpa di mio cugino. Se solo mi avesse detto che pensava di affittare la casa a persone estranee mi sarei interessata della situazione e avrei potuto evitare che questo accadesse"
"E cosa rientrava nei piani? Sarah... lo sai bene che neanche a me la cosa va a genio. Ma siamo grandi ormai, non possiamo comportarci da bambine. Loro sono qui, d'accordo. Ma chi lo dice che non possiamo divertirci lo stesso? Usciremo e conosceremo tante persone, non saranno due ragazzi ad impedircelo. Siamo arrivate fino a qui volendo essere felici, non mi pare il caso di lasciare che ritorni lo stress.. e poi guardati intorno! Questa casa è magnifica!" Dissi allargando le braccia quasi a voler abbracciare quella splendida mansione. Anche la nostra stanza era perfettamente intonata al resto della casa. Pareti dai colori chiari e mobili in legno, qualche quadro qua e lá e un letto matrimoniale che avremo diviso. Era splendido. "E poi non dare la colpa a tuo cugino! Non se lo merita proprio, é stato carinissimo" cercai di ammonirla scherzosamente
"Hai ragione... forse mi sono lasciata andare, sono troppo impulsiva" si scusó lei. "Ma quindi... Pablo sarebbe carinissimo?"disse lentamente, mentre un sorriso malizioso si faceva strada sul suo viso.
"Ma smettila!" Ridacchiai, tirandole un cuscino in faccia " Invece vuoi una mano con quella valigia? Per un attimo ho pensato che volessi ridurre tutti i vestiti in brandelli!"
"Sei pazza? E poi come ci saremmo andate alle feste?" Cosí ci mettemmo a scherzare, abbandonandoci alle risate mentre svuotavamo tutti quei bagagli che c'eravamo portate dietro. Con o senza di loro sarebbe stata un'estate fantastica, me lo sentivo. E poi... avrei detto una bugia se mi fossi ritenuta realmente triste e delusa da quella notizia. Per quanto cercassi di negarlo io volevo vederlo. E il solo pensiero di avercelo in giro per casa per un mese non era poi cosí male. Anzi... magari ci avrebbe fatto bene. O magari no, chi lo sa?
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