La partita (parte I)
(Vera)
-Vera, ti stai ancora isolando- la ragazza alzò lo sguardo verso Roxie, abbandonando il suo piatto di ciambelle intatto. Al contrario l' amica si stava abbuffando di plum cake
-Ma quanti ne mangi?-
-Sai che sono i miei preferiti...ah- deglutì –Se ho riiniziato a parlarti non significa che ti abbia perdonata del tutto- Tyna Turner, che era poco lontano da loro nel lungo tavolo serpeverde, lanciò un' occhiata fugace alle due compagne di dormitorio, intercettata da Vera con la coda dell' occhio -E' solo che non capisco- borbottò quest' ultima, mentre si faceva passare le mani nei capelli arruffati; non era la prima volta quel giorno che lo faceva
-Sei una lagna continua Vera; un' insopportabile lagna!- l' interpellata gemette frustrata raggomitolandosi di più su se stessa, con i gomiti appoggiati al tavolo e i capelli che le ricoprivano il viso, finché non sentì distintamente il rumore di un bicchiere che si stava riempiendo e un freddo getto di succo d' arancia bagnarle i capelli e il viso. Restò immobile, mentre le gocce le ricadevano lentamente dai capelli alla divisa e, molto lentamente, si mise a sedere correttamente, ascoltando i vari schiamazzi della sala e il respiro trattenuto di Roxie. Vera, con uno scatto repentino, impugnò il boccale di succo d' arancia, lasciò cadere tutto il contenuto sulla testa di Roxie che aveva la bocca in "modalità pesce fuor d' acqua", prese l' amica per il polso, mentre sputacchiava succo e la trascinò diretta verso i dormitori –Dobbiamo cambiarci rapidamente, abbiamo una partita di Quidditch da guardare- le parole le uscirono solenni, come se stesse facendo un giuramento di guerra, e fecero ridere di gusto Roxie, che attirò ulteriormente altre attenzioni. Percorrendo la sala, sentì due occhi smeraldini seguirla con lo sguardo, forse sorpresi, forse solo curiosi. Non le importava se l' avesse immaginato oppure no, lo sperava. Ed inspiegabilmente sorrise, meravigliandosi del risvolto positivo che aveva preso la giornata e non riflettendo molto su come avesse appena reagito: le andava bene così.
***
-La partita Grifondoro contro Tassorosso sta per iniziare- da lontano si sentì una voce sognante che si diffondeva ad alto volume negli spalti del campo di Quidditch
-La lunatica con il ruolo da cronista?! Ma sono pazzi?-
-Si chiama Luna Lovegood, non lunatica e corri più veloce!-
-Sei tu quella che mi ha ricoperto di succo d' arancia. Se solo tu avessi dovuto cambiarti saremmo arrivate in orario- Vera non le rispose: non ne sarebbe riuscita visto che avevano iniziato a correre da quando avevano varcato la porta scorrevole di pietra ed entrambe avevano il fiatone
Quando raggiunsero gli spalti e si sedettero sui primi due posti che avevano trovato, la partita era già iniziata da cinque minuti. Vera adocchiò suo fratello, distante da loro di pochi posti –Josh! A quanto sono?-
-Venti a zero per Tassorosso!- esclamò con un largo sorriso
Vera si mise a ridere seguita da Roxie: era molto raro che si potesse perdere contro la squadra dei tassi
-Una volta ogni tanto le api maie ci danno delle soddisfazioni- quanto avrebbe goduto se avessero perso i Grifondoro!
-Mi dispiace che non ci sia pel di carota in porta! Ci sarebbe stata una sconfitta assicurata-
-Anche questo non mi sembra che se la stia cavando bene, due...- salì un boato nelle tribune dei tassi, seguito dalle risate, a cui si unì anche Vera, e dalle voci di scherno dei Serpeverde–tre pluffe passate-
-I Tassorosso sono in vantaggio e il mio amico Harry sta dicendo qualcosa al portiere della sua squadra. Scusa Harry potresti alzare la voce, vorrei sentire anche io cosa stai dicendo per dirlo agli altri studenti- risata si sparsero nel campo e Vera vide Potter che, con un' aria stralunata, disse delle ultime parole al portiere e rincominciò a volare nel campo in cerca del boccino
-Forse dovrei usare la telepatia? Professoressa, ha delle unghie di procione?- Luna si stava rivolgendo alla McGranitt che si stava strofinando gli occhi, certamente frustata da quella situazione. Delle urla salirono dalla spalti rosso oro e la professoressa si portò vicino il megafono mentre Luna stava rovistando nella sua borsa –Ginny Weasly segna! Trenta a dieci per Tassorosso-
-Uh, ho delle unghie di ermellino! Ci vorrà un po' di più con queste rispetto a quelle di procione ma riuscirò a creare un collegamento con la mente di Harry- ormai quasi tutti gli studenti prestavano attenzione al podio del cronista. Nel frattempo tutte e due le squadre avevano segnato e , quindi, Grifondoro era ancora in svantaggio di venti punti –Harry dovresti avvicinarti qui. Mentre tu passi velocemente vicino a questo podio io devo cercare di centrare il tuo corpo con tre di queste unghie. Sono molto preziose, non le dobbiamo finire! Dovrei tornare ancora in quella tana di ermellini e non sono molto pacifici. Uno mi ha morsicato...-
-Quaranta a trenta per Tassorosso!-
Luna si riavvicinò il megafono in modo da poter parlare -Professoressa, ma i portiere possono utilizzare la mazza dei battitori?-
Vera si volse verso il portiere rosso oro, titubante sulle parole non sempre veritiere di Luna. Non fece in tempo ad accertarsene che vide chiaramente il bolide lanciato dal portiere travolgere Harry.
In molti, lei compresa, si alzarono in piedi per osservare meglio cosa stava succedendo: il prescelto precipitò velocemente verso il suolo, perdendo l' impugnatura della sua scopa che rimase sospesa in aria.
Vera, stordita, sentì un tonfo: il ragazzo si era schiantato al suolo. Fu quel rumore a risvegliare il suo corpo e quello delle altre persone presenti che si erano accorte di quella scena. Pochi secondi dopo, si creò un cerchio di rosso oro attorno al ragazzo, si diffuse un forte stridore causato dal megafono magico che era caduto dopo che la McGranitt e Luna si furono alzate velocemente e una fiumana di studenti scesero dalle tribune, contribuendo al caos generale
-La partita si interrompe qui. La vittoria è aggiudicata a Tassorosso- la McGranitt, per farsi sentire da tutti, utilizzò l' incantesimo sonorus e portò Harry Potter in infermeria, facendosi largo nella cerchia rosso oro
***
-Vera, dove stai andando? Dobbiamo finire di studiare! Abbiamo i G.U.F.O. quest' anno-
-Dammi dieci minuti e poi torno qui- la ragazza stava già sistemando i suoi libri dentro la borsa determinata a cercare delle risposte; aveva già fatto passare troppo tempo
-Io giuro che non ti capisco. Sei cambiata-
-Ho cose più importanti da fare ora- disse sbrigativa per cercare di giustificarsi
-Dimmi almeno di che cosa si tratta...si tratta di Josh?-
-No! Che centra Josh?-
-E' tuo fratello. Si tratta di te?-
Vera prima di risponderle ci rifletté -In parte...-
-Non te n' è mai fregato niente dei problemi delle altre persone al di fuori di te stessa, della tua famiglia e di me, è da mesi che ti sento distante...-
-Stiamo di nuovo litigando e per di più in biblioteca...- incominciava davvero a infastidirla –Io non capisco: che diritto hai tu di impedirmi di allontanarmi da te dieci minuti, dieci minuti! La sgridata me la prendo dopo, ok mamma?- Roxie sbuffò e le dette le spalle; Vera non perse tempo a varcare la porta della biblioteca
Si era promessa che quando sarebbe arrivata a destinazione, avrebbe prima pensato a cosa dire e non sarebbe piombata all' improvviso in infermeria senza una reale giustificazione, esclusa categoricamente quella di essere preoccupata della salute del prescelto. Se ci fosse stato solo lui all' interno non sorgeva nessun problema, ma se ci fossero stati anche i suoi amichetti Grifondoro? Aveva scelto apposta l' orario dopo pranzo in cui solitamente gli studenti rientravano nelle loro sale comuni, per essere certa che in quella stanza ci sarebbero stati solo loro due. Weaslyman, sarebbe dovuto già uscire dall' infermeria, no? Il suo incidente di materializzazione non le era parso così grave...Ma se addirittura ci fosse stata tutta la famiglia di carote li dentro? E se lui non si fosse ancora ripreso?
Arrivata all' entrata dell' infermeria, l' unica scusa che era riuscita ad inventare se ci fossero state altre persone, era quella di prendere una pozione per il mal di testa; la causa sarebbe stata il troppo studio.
Aprì la porta cercando di fare il meno rumore possibile e....pensò che quella giornata stava peggiorando sempre di più e non era proprio intenzionata a migliorare.
Weaslywoman era seduta, per quanto possibile fosse, sul letto su cui c' era il prescelto ancora privo di sensi, mentre faceva passare le sue mani sudice sui suoi capelli folti, altrettanto sudici, con l' espressione più calorica, dipinta sul viso. Tutto l' insieme fece nascere a Vera un senso di disgusto che le si propagò in tutto il corpo, facendole provare un senso di smarrimento quando la carota alzò lo sguardo verso di lei: si era convita di guardare una foto inanimata, che esisteva solo nella sua parte di cervello dedicata ai rivoltanti incubi della sua vita. Ok, forse se l' era appena inventato. In tutto questo non si era accorta del forte russare del fratello carota
-Che vuoi?- chiese la carota, forse accorgendosi della sua faccia disgustata
-Non è un luogo pubblico l' infermeria? Non ti sei mai chiesta perché non ci sia scritto da nessuna parte "proprietà della carote"?- avrebbe cercato l' infermiera e si sarebbe fatta dare la pozione per il mal di testa o magari un sedativo per la carotina, così sarebbero stati tutti più contenti.
Vide il suo viso diventare dello stesso colore di quell' ammasso di spaghetti al pomodoro che si ritrovava in testa –Avvisami quando diventerai un pomodoro unico, così potrò fare una donazione alle cucine di Hogwarts. Accontenterò tutti- le sorrise diabolica, quasi iniziando a ridere da sola per le favolose parole che le erano appena uscite
Il pomodoro umano si alzò di scatto dal letto –Ok, se sei venuta qui. Prego, fai pure quello che dovevi fare e tornatene pure nei tuoi sotterranei, forza- Vera le riservò una smorfia e, dopo aver trovato madame Pumfrey, ottenne la sua pozione per il mal di testa che avrebbe conservato per altre situazioni.
Tornò nella stanza principale, dove si trovavano tutti i lettini ed ebbe un' altra spiacevole sorpresa: l' altra carota si era svegliata
Appena la videro, Weaslywoman esclamò indispettita –Oh, è tornata-
-Chi?- domandò l' altro
Vera lanciò un' ultima occhiatina al prescelto che non sembrava neanche lui senza i suoi occhiali rotondi, intenzionata ad uscire immediatamente dall' infermeria. Incrociò per un attimo lo sguardo del rosso ma, comprese dopo, fu un terribile errore
-Ehi, io ti ho già vista!- l' additò il Weasly
-Ma va? Magari perché sono anche io iscritta a questa scuola?- l' unica cosa che voleva in quel momento era uscire, uscire da quella stanza.
-Ma tu, tu sei la rapitrice!- Rapritrice?
-No, sono il serial killer- esclamò sarcastica
Anche la rossa si accorse che il fratello aveva bisogno di risolvere alcuni problemini con se stesso –Ron? Che cavolo stai dicendo?
-Sei tu, ti ho visto con Harry...-
Vera gli lanciò un' occhiataccia che le scattò involontariamente. Come faceva a ricordarsi di una persona vista una sola volta e per di più da lontano?
Sbuffò e si diresse a gran velocità verso l' uscita, pronunciando chiaramente "Stupidi Grifondoro!"
***
-Venti minuti-
-Dividili per due-
Roxie roteò gli occhi -Ci ho pensato...-
-A cosa? Alla tua simpatica apprensione che sfiora massimi livelli?-
-Hai avuto lo stesso comportamento, l' anno scorso...sai in quale periodo?- lei si limitò a fissarla –Nel periodo in cui stavi insieme a...-
Ebbene sì, sono in anticipo! Ho voluto pubblicarlo oggi il capitolo perché domani non ci sarei riuscita. Il primo tentativo di Vera è fallito, secondo voi ci riproverà ancora? Provate ad indovinare il motivo per cui la nostra serpe dovrebbe recarsi in infermeria per far visita ad Harry.
La seconda parte del capitolo arriverà lunedì prossimo e diciamo che chiuderà la prima parte della storia. Vi saluto♡♡
~anirbas~
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