# grace dixon - vermillion sky
₍ 𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝗰𝗵𝗲𝗱𝗮 ₎
TAMVMO
ᜊ ── 𝐧𝐨𝐦𝐞 ::
-work in progress-
Grace,,
Bellezza, grazia, leggiadria, tutti aggettivi appartenenti alla mistica
donna. Occhi rosati screziati d'argento, flessuose gambe fine, voce
delicata che risuona nella mente di chiunque la ascolti. Vestita di veli
bianchi e a piedi nudi, una misteriosa ombra chiara, custode dei più
profondi segreti celati dietro note elegantemente arrangiate.
Elikyda,,
Ipnosi, menzogna, inganno, l'intera vita della mistica ibrido. Finte
risa trillanti, passi di danza distaccati dalla realtà, finestre chiuse,
l'incubo dell'incalzante sinfonia di un violino. Seduta su un piano di
mogano, tra le numerose lacrime, a scrivere la condanna di poveri
ignari in chiave di basso.
ᜊ ── 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐨𝐦𝐞 ::
-work in progress-
Dixon,,
Ciò che può nascondersi dietro una parola fa paura, ma ciò che si deve
temere davvero è ciò di cui non si sa nulla. Gli incubi più brutti sono
silenziosi, non danno spiegazioni, sai solo che devi correre, non da
cosa. Lei non temeva le parole, ma dover scappare da ciò che non sa,
odiare l'illogico e il privo di senso.
ᜊ ── 𝐞𝐭𝐚' ::
-work in progress-
Ventuno,,
La pelle morbida riflettente le luci, l'amore per il divertimento, saper
lasciarsi andare. Follenemente innamorati del vietato, i lunghi capelli
di chi ha ancora tempo per curarli. Fondere lavoro e svago come solo
i ragazzi riescono.
Centonove,,
L'intenso sguardo di chi è mille passi avanti a te, la conoscenza del
mondo e dei suoi lati peggiori. Non stupirsi davanti a nulla, non veder
nulla di nuovo, rimanere impassibili all'inferno, con la sapienza e la
saggezza di chi ha vissuto.
ᜊ ── 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 ::
-work in progress-
Crediti a @/lehuss su DeviantArt,,
Morbidi capelli d'argento lasciati sciolti lungo la schiena, a coprire
delicatamente il pallido volto etereo di colei che compone. Dolci le curve
che la caratterizzano, in sintonia con il minuto corpo, nato per danzare
su intonate sinfonie. Gli occhi brillanti rapiscono sguardi come fossero
mosche nella tela del ragno, si accendono quando gli strumenti iniziano
ad incastrarsi fra loro, e le lunghe ciglia scure sbattono lentamente
perdendosi nel ritmo degli assoli. Delicate macchie sul naso, lunghi vestiti
dai fronzoli a fiori, dopotutto non è mai cresciuta davvero.
Sorride delicata, battendo i piedi nudi a ritmo di musica, mentre il suo
spettacolo di marionette si apre in grande stile.
ᜊ ── 𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐞𝐨 𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞::
Vila, La Tessitrice di note,,
La penna che scorre sui fogli chiari fa un rumore familiare,
le cinque righe protagoniste del bianco piano sembrano troppo
dritte ler essere tracciate dalla morbida mano di una persona.
Ma lei, dopotutto, non è una persona qualunque, il sangue vermiglio
nelle sue vene è misto all'anima di spiriti passati, candide voci e
svelti piedi delicati apparteneva alla sua stessa dinastia, come la
figlia bastarda del re e della schiava. Intrappolata tra due mondi
che la respingono e la attraggono assieme, la linea tra le due metà
può essere percepita come un muro o come un filo. Nel mentre la
penna ha già terminato il foglio, mentre lo rilegge le sembra di
udire una lontana voce intonare le sue perfette sinfonie, folle è la
voglia di ballare su di esse, ancor di più lo è quella di veder le sue
amabili marionette farlo.
Grace è un ibrido di Vila, figlia di un uomo inglese e una Vila purosangue. Il suo aspetto, essendo lei un ibrido e essendo la Vila un essere dalle forme abbastanza umanoidi (sebbene secondo la mitologia slava si dica che le Vile erano in grado di mutare aspetto anche in animali) non cambia particolarmente, eccezione fatta per le orecchie, che mutano in orecchie a punta da elfo, e gli occhi, che da grigi appena rosati, diventano di uno sgargiante rosso. Tuttavia si può dire che la forma originale di Grace sia quella umana, dal momento che l'aspetto e l'identità da ibrido di Vila sono comparsi all'età di tredici anni, una volta che Grace ebbe finalmente accettato (e compreso) la sua natura di mezza-Vila. Infatti, prima dei tredici anni, non le erano mai state date spiegazioni riguardo la sua vera natura, si era sempre limitata a temere la madre quando assumeva "la forma strana" e a non capire quale fosse la ragione di tutte quelle storie in lingue strane e del suo secondo nome, Elikyda, e della ragione per la quale non poteva parlarne con nessuno, nemmeno col padre.
Dopo esser venuta a conoscenza della verità sulle Vila e sul suo stato di sangue(?) accettò la sua identità e, con essa, i poteri e l'aspetto di un ibrido.
Il suo potere da estraneo consiste in una variante più debole del potere originale delle Vila, spiriti di fanciulle tradite in amore in grado di produrre una musica che avrebbe condannato per sempre chiunque l'avrebbe ascoltata a danzarci su. Infatti, Grace è in grado di comporre una musica ipnotica, che se suonata stregherebbe per una notte chiunque l'ascoltasse e lo costringerebbe a danzare senza potersi fermare, entrando in uno stato di trance successivo ad un'amnesia una volta terminata la musica, l'unico ricordo rimanente sarebbe uno strano senso di stanchezza e di divertimento. A suonare potrebbe essere chiunque, a patto che la musica sia stata composta solo ed esclusivamente da Grace, e non venga suonata da lei. Se fosse lei a suonare gli effetti del suo potere si annullerebbero e la magia delle Vila scomparirebbe. Nonostante ciò lei ama comunque suonare, anche se preferisce farlo per sè, e prima di dare a qualcuno i suoi spartiti li prova sempre con tutti i suoi strumenti.
Dopo la morte della madre, avvenuta per mano di alcuni ricercatori per conto della chiesa, Grace non aveva più nessun motivo per usare i suoi poteri, decise così di sfruttarli per guadagnarsi da vivere, aprendo una piccola taverna poco fuori da Londra, La Tessitrice di Note, dove sfruttare le sue capacità per stregare i clienti e, fondamentalmente, svuotare i loro portafogli.
ᜊ ── 𝐜𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 ::
-work in progress-
ESTJ, Lawful Neutral,,
La Luna che brilla all'orizzante è rassicurante, rimane la
stessa Luna ovunque lei si trovi, unica verità in un mondo
di menzogne. Pallida e bianca osserva vite svolgersi una
dopo l'altra, muta conosce i segreti di tutti, li custodisce
con gelosia. Nemmeno lei può mentire alla Luna, che regna
sovrana tra le ombre della notte. Ingannare chi non vede,
chi non sa, è brava in questo, ma nessuno può mentire
all'onniscienza, si è rassegnata a questo. Osservandola
malinconica lascia che la tristezza si approfitti di lei,
sulle sue morbide guance cade una lacrima cristallina.
Non le importa, può vederla solo la Luna.
Il carattere di Grace può essere facilmente frainteso se non la si conosce sinceramente. Esternamente da l'impressione di essere schiva, misteriosa, ma anche gentile e altruista e soprattutto spontanea, quando in realtà è totalmente differente. Dopo averla vista un paio di volte perde tutta la sua aura misteriosa, anzi, è possibile leggerne il vaso come un libro aperto, capindone immediatamente ogni sensazione, soprattutto se negativa, dal momento che si arrabbia molto facilmente. Per quanto riguarda la gentilezza, Grace è consapevole di essere una persona dall'indole egoista, incline a pensare prima al proprio benessere che a quello che ne consegue agli altri, ma spesso ma lo sforzo di essere un po' più buona e comprensiva nei confronti della gente, soprattutto perchè ritiene che le sensazioni che ne susseguono sono appaganti e le piace l'idea che qualcuno possa essere felice per merito suo. La spontaneità è la caratteristica che meno si avvicina a Grace, dal momento che ha imparato a programmare ogni sua mossa e ogni sua azione, per aver la sensazione di aver tutto sotto controllo.
L'improvvisazione, anche la più misera e comune come quella del dialogo, la mettono in difficoltà, perchè nei suoi numerosi anni di vita ha capito quanto le persone sanno essere imprevedibili e quanto facilmente piccolissime varianti distruggano interi piani. Per questo è abituata a prepararsi velocemente un discorso e decidere in precedenza l'obiettivo di una conversazione, tenendo presente decine di modi per arrivarci in modo che sembri spontaneo.
Fa tutto questo per il semplice fatto che ha una mania del controllo superiore a come potrebbe normalmente essere quella di una persona con un semplice spirito di organizzazione. Odia che qualcosa sia in disordine o non nell'ordine previsto da lei, ciò la manda veramente in bestia, e, dal momento che questo avviene molto spesso, viene giudicata una persona dall'indole bellicoso e irascibile.
Altra cosa che la fa sembrare una persona dai cinque minuti facili è la sua pazienza rasente lo zero. Fin troppe cose la innervosiscono, chi parla senza cognizione di causa, chi si lamenta, chi è ingenuo, e migliaia di altre cose.
Nonostante sia un'attrice nata, fuori dal suo personaggio è facilissimo capire quando sta per perdere le staffe, i suoi occhi si assottigliano e la mascella si contrae, forzando le labbra a rimanere chiuse, cercando di evitare di urlare contro tutto e tutti, anche se non funziona quasi mai e finisce con lo sclerare verso chiunque.
Nonostante ciò è anche un'amante dei piaceri del momento, come una ballata nel cuore della notte, un bagno nel fiume sotto i pallidi raggi della Luna, sono abitudini che lei ama e mantiene e non rinuncerebbe mai a quest'ultime.
ᜊ ── 𝐛𝐚𝐜𝐤𝐬𝐭𝐨𝐫𝐲 ::
-work in progress-
Lunghi anni di melodie,,
La musica da lei fin troppo conosciuta, le deboli luci rosse. Volti
vuoti barcollanti dietro il ritmo di estenuanti sinfonie. Veder
il tempo scorrere da dietro un bancone, lo stesso spettacolo, lo
stesso pubblico, diverse marionette. Anni di lacrime restituite
in risa, condurre un'esistenza egoista ma divertente, quando
tutto va per verso stabilito. Non temere per il domani, perdere
il conto delle ore trascorse, rimanere immutati sotto flebili luci
innaturali.
Grace nasce il 13 settembre del 1741, nel cuore di Londra, da una Vila e uno storico del tempo. Per via del carattere contrastante dei genitori lei sviluppa sin da subito un maggiore attaccamento al padre che alla madre, donna fredda e distaccata, molto restia dal dare affetto, e soprattutto terribilmente severa. Il padre, però, è costretto spessissimo a lasciare le due da sole per viaggi di lavoro, per cui Grace passa la sua infanzia, fino all'incirca ai tredici anni, con la madre per la maggior parte del tempo.
La madre la educa personalmente, senza mai raccontarle nulla degli estranei e della Dea, limitandosi a tramandarle l'antica lingua e a cercare di capire se la figlia aveva ereditato da lei qualche capacità da Vila.
Infatti l'unico motivo per la quale Eliza Dixon (nome falso adottato per mascherare la sua identità di estraneo) aveva deciso di avere una figlia con un umano era quello di provare a tramandare i geni di Vila, dal momento che, con una velocità spaventosa, tutti gli estranei stavano venendo catturati e uccisi dai sottoposti della chiesa.
Grace passò così i suoi primi tredici anni di vita a tentare di scoprire la sua parte di Vila, senza sapere però cosa stava realmente cercando.
Quando, dopo essere diventata abbastanza grande e dopo essersi stufata di cercare alla cieca, Grace litigò con la madre per capire cosa diavolo volesse da lei, Eliza cedette, raccontandole la verità sugli estranei, sulla statua della Dea, sullo sterminio dei loro simili e della tecnica per mescolarsi agli umani, lei decise che sarebbe spettato solo e soltanto a sè stessa decidere se voler avere una vita da estraneo o da umano.
La madre non ebbe niente da replicare, ormai aveva perso le speranze con quella ragazzina, che da sempre cercava di fare di testa sua.
Così Grace decise di trascorrere più tempo a contatto con la gente, dal momento che la madre aveva sempre preferito farle conoscere il meno possibile il mondo che la circondava. Implorò così il padre Edward per portarla con sè in qualche suo viaggio di lavoro. L'uomo non se lo fece ripetere due volte, anzi, probabilmente non aspettava altro, per poter recuperare il tempo perso.
Durante questo tempo, segretamente, continuo la ricerca della sua parte da Vila, incuriosita dal mondo sconosciuto di cui le aveva parlato la madre, arrivando a quindici anni a capire finalmente in cosa consistesse il proprio potere ereditario. Lo scoprì mentre si trovava ai confini tra Spagna e Francia, in viaggio con il padre. Scrisse un breve pezzo per violino, pensando di avere magari qualche capacità nel comporre. Suonò questo brano al padre, attendendo una qualche reazione particolare, ma questa non avvenne, anche se l'uomo ne rimase estasiato. Il caso volle che nel piccolo gruppo di storici che era con loro ci fosse anche un musicista d'alto livello, a cui Edward volle mostrare il composto di Grace. Il musicista, nel leggere, rimase incuriosito, tanto da voler provare a suonare al gruppetto il brano.
Le reazioni stupirono Grace, dato che tutti iniziarono immediatamente a ballare, escluso il musicista, che sembrava perplesso quanto lei, tanto che a metà pezzo smise di suonare, facendo smettere assieme a lui anche gli altri.
Grace ci mise poco a fare due più due, giungendo alla conclusione che le sue capacità di Vila risiedessero nel comporre brani che, suonati da terzi, avrebbero fatto ballare chiunque, salvo lei stessa e chi suonava.
Non usava spesso questa sua abilità, temendo delle conseguenze impreviste, anche se continuava a comporre per passione, suonando però da sola ogni suo pezzo, sia al violino, che al pianoforte che al violoncello, tutti e tre strumenti usati dalla ragazza.
Fino ai ventisette anni passò il tempo a girovagare per il mondo, dopo aver scoperto questo suo amore per i viaggi. Aveva anche seguito le orme del padre, iniziando a studiare per diventare storica, ma in poco tempo dovette abbandonare completamente questa sua passione.
Nel giro di pochi mesi perse entrambi i genitori. Prima il padre, in Egitto, per caso, in seguito alla puntura di uno scorpione letale. Lei si trovava in Grecia quando le giunse la terribile notizia e, distrutta si affrettò a tornare a Londra dalla madre, con la quale aveva iniziato a recuperare i rapporti lacerati dai trascorsi passati.
Arrivata nella villetta dove vivevano i genitori trovò la madre a letto, morta avvelenata, nella sua forma da Vila, con i lunghi capelli di un mistico verde delicato elegantemente poggiati sul suo cuscino. La pelle pallida aveva perso quel suo leggero sbrilluccichio e le orecchie a punta sbucavano da attraverso i capelli.
Nonostante fosse morta aveva ancora quell'aspetto regale e raffinato di sempre.
Grace pianse fiumi di lacrime la morte di entrambi i genitori, ritrovandosi improvvisamente sola. Pensò che ad avvelenare la madre fossero stati dei ricercatori di estranei, ma le sue erano solo supposizioni per cui non riuscì a provare rancore nei confronti di quelle persone, dal momento che non aveva la certezza che fosse stata opera loro, ma il fatto la terrorizzò, portandola a temere per la propria identità di ibrido.
Decise quindi che non avrebbe dimenticato le tradizioni tanto amate dalla Vila, ma che sarebbe rimasta in contatto con gli umani in ricordo del tempo trascorso col padre. Andando per esclusione la migliore delle idee che le venne in mente fu quella di sfruttare i suoi poteri alla luce del giorno senza che nessuno se ne accorgesse, aprendo così la sua personale osteria, la Tessitrice di Note.
Lavora in quel locale da ormai ottant'anni abbondanti, girano legende secondo la quale è la stessa proprietaria da sempre, nonostante lei dichiari di essere la nipote della fondatrice del locale.
È aperto tutta la notte, mentre chiuso il giorno, la gente va lì per ballare, ritrovandosi a danzare ininterrottamente sui brani di Grace.
Lei lì interpreta il personaggio della donna misteriosa, non lasciandosi mai sfuggire nessuna informazione su di sè, portando addirittura un velo rosso a coprirle il volto, fatta eccezione per gli occhi.
Ha un business tutto suo che però funziona piuttosto bene, portando Grace ad essere quasi ricca per gli standard del tempo.
ᜊ ── 𝐝𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚𝐬 ::
-work in progress-
L'Occhio della Tigre,,
Sbadiglia esausta la mezza-donna, chiudendosi alle spalle
la porta delle sue stanze. Il frastuono ancora le rimbalza
nella testa, traballante si lascia cadere sul letto. Fissa il
soffitto scuro, la luce sfuma delle candele sfuma verso il
centro. Si arriccia una fina ciocca di lucenti capelli, pensa
a come sia andata la serata. Sospira, chiudendo gli stanchi
occhi e incrociando le braccia dietro la testa. Con le dite
sfiora la gemma preziosa, ciò che più la allontana dal
mondo là fuori.
L'Occhio della Tigre è una gemma particolare, non molto preziosa e abbastanza comune ma con moltissimi significati e svariate leggende alle spalle. Si chiama occhio della tigre perchè, generalmente, ha un colore che tende al giallo (classico colore associato agli occhi dei felini) e possiede tante striature, talmente tante che ricordano la complessità di un occhio.
Si crede che l'Occhio della tigre sia una pietra che dona volontà, autoaffermazione e equilibrio a chi la indossa, cosa che si addice particolarmente a Grace, da sempre molto sicura di sè ed in grado di prendere decisioni valutando sia la razionalità che il buon senso.
Il dsarias si trova all'attaccatura dei capelli dietro il collo di Grace, un posto abbastanza nascosto dal momento che da sempre ama tenere i lunghi e setosi capelli, sciolti.
Non è molto grande, si e no un centimetro per due, e la forma ricorda un trapezio rovesciato.
ᜊ ── 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐛𝐨𝐥𝐢 𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚::
-work in progress-
Punti di Forza, Hard-worker,,
Un soddisfatto sorriso, sembra un'anonima ombra che
guarda crescere i propri discendenti. Le braccia sono
conserte, lo sguardo orgoglioso, la fatica di chi è riuscito.
Grace è una di quelle persone che se c'è da fare qualcosa si fa, ed anche al più presto e al meglio. Sa lavorare sodo e finchè non ha terminato qualcosa come dice lei non è contenta. Non è affatto pigra e l'avere un qualche lavoro non completato la innervosisce.
Punti di Forza, Persuasione,,
Nascosta tra i bianchi veli che le adornano il viso, siede
dietro il bancone. Gli occhi scarlatti catturano immagini
della sala. Nessuno si fermerà prima della musica.
Grace è veramente brava a convincere chi le sta attorno a seguire le sue idee. I suoi modi di fare, che siano fermi e decisi oppure misteriosi e persuasivi, colpiscono molto le persone vicine a lei, tanto da fidarsi quasi ciecamente.
Punti di forza, Recitazione,,
"Mi scusi, è un buon locale questo?" Un uomo le parla,
è vestito in modo strano. "Certo signore, è il mio locale
questo, come potrei non pensarlo?" Lei gli risponde,
quella sera indossa un mantello rosso. "Allora mi fido di
lei, Madmoiselle, e la prego di darmi un goccio di Bloody
Mary." Il botta e risposta non si ferma, lei pensa sia una
conversazione surreale. "Con piacere, mi auguro si diverta,
ci sono meravigliosi programmi per la serata." Gli versa
il suo drink e sorride, la sua maschera scintilla alla luce
delle candele.
Che siano bugie a fin di bene proprio o altrui, tra le qualità di Grace non è mai spiccata la sincerità verso tutto e tutti. Ciò non vuol dire che sia disonesta, anzi, cerca sempre di essere dalla parte del giusto in ogni occasione, semplicemente ha imparato a sfruttare la capacità di saper recitare alla perfezione per il suo lavoro e, alle volte, anche per tirarsi fuori da situazioni spiacevoli.
Punti Deboli, Pazienza,,
Poggia il mento sulla ringhiera del balconcino; sbuffando
attende l'alba. Vuole partire, andarsene da lì, ma il Sole
non sorge, è stanca di aspettare.
Grace non ama aspettare che le cose accadano, fosse per lei tutto sarebbe fatto subito, non le piace l'idea di dover attendere per qualcosa che non dipende da lei. Questo perchè pecca di pazienza, e non solo nelle situazioni, anche in generale con le persone, soprattutto con chi sbaglia. Passi per una volta, ma non può accettare che qualcuno non comprenda dai suoi errori.
Punti Deboli, Diffidenza,,
Vorrebbe cambiare, ma tutto ciò appare migliore se fatto
da lei, non riesce a non pensarci. Perchè la musica degli
altri non è come la sua, loro non riuscirebbero ad esprimere
il suo messaggio. Li sente accordare flauti e violini, lo spartito
le si ribella tra le mani.
Grace non è particolarmente incline al fidarsi del prossimo, nella sua testa tutto ciò che lei sa fare viene solo a lei e, per quanto non ci provi, ciò che crea -che sia musica o qualsiasi altra cosa- le appare sempre migliore di ciò che creano gli altri.
Punti Deboli, Arroganza,,
Gira la testa, vuole estraniarsi da quegli stolti che non le
danno retta. È una bambina ma già vuole comandare, la vita
da pecora non fa per lei. Non si fa scrupoli ad urlare
arrabbiata, sa di aver ragione.
Da sempre, un enorme punto debole di Grace è l'arroganza. Di base è una persona a cui non dispiace la compagnia -se delle giuste persone ovviamente- ma il suo essere arrogante ha sempre creato muri tra lei e gli altri, dal momento che ha bisogno di ottenere sempre ciò che vuole e di ottenerlo il prima possibile.
ᜊ ── 𝐨𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐞 ::
-work in progress-
Aroace,,
Non le interessano tutte quelle cose di cui si legge nei bei
romanzi. L'amore è visto da ognuno in modo diverso, lei
non condivide ciò che si pensa. Non vuole condividere la
sua vita con qualcuno, non lo vuole in quel senso. Vuole
vivere per sè stessa, lo ha sempre fatto.
ᜊ ── 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐚 ::
chiedo venia per le grafiche orribili e inesistenti ma le ho fatto adesso giusto per non pubblicare qualcosa di troppo incasinato.
so che sono solo 3500 parole ma mi sbrigo a fare la scheda completa, se manca qualcosa di importante non esitare a scrivermi🤚
spero ti stia simpatica, è la prima volta che mi cimento in un estj e uau, sono fighissimi-
sono diventati il mio mbti preferito 😩🛐 (e si, hanno superato anche la supremazia di noi intp, sono cose serie queste)
non vedo l'ora che inizi la storia <33
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