8«DARKEST PARTS OF THE FOREST parte 1»

Vi ho messo "I will follow you" (Bring Me The Horizon) nei media, se volete ascoltarla mentre leggete

*

Dal capitolo precedente
Il moro mi aveva detto che avrebbe voluto ricucire i fili e riportare un ordine a tutto, forse ci sta riuscendo.
Squadro ogni volto, imprimendomi quell'attimo nella mente e nel cuore. Tienitelo stretto.
Può l'equilibrio durare per sempre?

No.
Occhi rossi, gialli e arancioni.

*
Lydia
"Qualcuno aprirebbe questa dannatissima porta?".
Stiles sta urlando dal portico di casa McCall, con in mano cinque pizze fumanti il cui profumo attraversa persino i muri.
"Vi prego, salvate la pizza" risponde Liam saltando sul divano e afferrando il telecomando della Playstation che si era portato da casa. Incredibile. È solo un sedicenne che cerca di vivere una vita normale da Beta. Da licantropo.
"Grazie per la considerazione Liam caro" ribatte Stiles battendo ancora sulla porta con le nocche.
Guardo la sua faccia dalla finestra e non posso far altro che scoppiare a ridere.
Giro le chiavi nella serratura e il ragazzo mi si butta addosso, facendomi quasi cadere.
"Scusa, scottano" ride per poi baciarmi la fronte e correre ad appoggiare le scatole calde sul tavolo della sala.
Io rimango per qualche secondo immobile, ma poi mi volto quando Scott sbatte i piedi per terra, mentre scende le scale.

"Passatemi i coltelli" Stiles urla da qualche angolo della cucina; è bello tornare all'ordine, se questa parola si può ancora utilizzare con noi.
"Liam, levati di lì" ride Kira prendendo il telecomando della Playstation dalle mani del Beta, per poi mettersi a giocare al suo posto.
"Agli ordini" sbuffa lui guardando di sottecchi la Kitsune rubargli la partita.
Io inizio a mettere la tovaglia sulla tavola e riempire i bicchieri di coca-cola.
"Siamo sicuri che il piccoletto poi riesca a dormire?" ridacchio appena Liam arriva con le posate.
"Si mamma, riesco" fa l'occhiolino per poi sedersi ed aprire la scatola della sua pizza tanto agognata.
E mi chiedo perché non posso avere questo?

"Levati dai" Liam scalcia contro la coscia di Stiles, che adesso sta occupando la postazione privilegiata del giovane Beta.
"Non la smetterete mai di punzecchiarvi eh?" domando retorica sedendomi ai piedi del divano.
Stiles ridacchia per poi scendere dalla comoda seduta e sdraiarsi vicino a me.
Liam si butta subito in avanti atterrando tra due cuscini "Grazie amico".
Scott e Kira stanno occupando il divano di sinistra, quello con la copertura leggermente rovinata.
"Che film si vede?" domanda Kira stringendosi tra le braccia del ragazzo, che sta fissando i popcorn caldi appena preparati.
Mi volto a sinistra, per vedere il volto di Stiles. So cosa sta per dire, Scott deve avere paura.
"STAR WARS" salta in piedi e si fionda tra i dvd "Ora tu lo guardi mio caro Scott, o ti metto direttamente sulla mia lista di morte".
"Vada per Star Wars" risponde ridendo Scott, arrendendosi al volere del migliore amico.

Succede tutto così in fretta.
Stiamo guardando il momento in cui Luke sta pilotando il Falcon, momento centrale per quanto riguarda Stiles.
Una luce abbagliante implode dalla televisione, ma sembra propagarsi anche verso l'esterno.
Non mi ricordavo questa scena, dopo tutte le volte che avevo riguardato il film con Stiles...
Il vetro della finestra si rompe; la televisione si spegne, come tutto il resto delle prese elettriche.
Kira urla, io mi mordo la lingua per evitare di farlo e rompere l'udito a tutti.

Stiles
Quando le luci si riaccendono, avverto di non essere più in me. Sento il sangue pulsare nelle vene, il cuore battere, il sudore rigarmi la fronte. Ho il fiatone, nonostante non abbia corso.
Mi volto velocemente verso gli altri, sperando che riescano a farmi una spiegazione. Non succede.
Gli occhi di Scott brillano di un rosso accecante, molto più del suo solito color porpora.
Le iridi di Liam sono gialle, un giallo brillante e confuso.
"Stiles" sento Lydia sussurrare, mentre tiene l'amica Kitsune per mano.
Con il respiro corto e le mani sudate mi lancio verso lo specchio più vicino, quello sulla mensola. I miei occhi risplendono di un arancione vivido, contornato da macchie rosse e gialle; le pupille sono nere e piccole.
"Stiles" ripete la biondo fragola, immobile.
Un altro lampo squarcia il cielo, illumina la stanza e poi si spegne.
Quante cose dovrò ancora distruggere?
Sento il mio migliore amico ululare, mentre Liam gli fa eco. Entrambi i lupi mannari iniziano a correre verso la porta d'ingresso, che adesso useranno come via di fuga.
Corri.
"Non scappare Stiles!" grida Lydia sbarrando la porta dalla quale sono evasi i nostri amici.
Corri.
Lo avverti anche tu: devi correre.
"Stiles!" un grido disperato.
Non serve a niente ormai.

Quando entro nel bosco, la nebbia mi avvolge, circondandomi il corpo e penetrandomi negli occhi. Offusca tutto.
Corri.
Ho la sensazione che qualcosa si sia rotto, che la divisone sia ceduta. La divisone di cosa, però?
Il cuore mi martella incessantemente nel petto, mentre le mie gambe corrono per proprio conto. Ormai non riesco più ad avere controllo su di me.
Vedere i miei occhi nuovamente arancioni è stato come ricevere una secchiata di acqua ghiacciata in volto.
Corri.

Lydia
"Dobbiamo inseguirli".
Una voce riecheggia nella mia mente, ma io sto ancora fissando il punto in cui Stiles è corso via.
"Lydia, prendi qualcosa e corriamo da loro!" grida ancora Kira, riportandomi alla realtà.
Riprendendo coscienza, vado velocemente in cucina e afferro da dentro una delle credenze la mazza di Stiles. Lui aveva insistito per nasconderne una a casa di Scott, il che adesso risulta utile.
Kira ha già sfilato dalla vita la sua Katana, pronta a combattere in caso  di necessità.

La foschia dei boschi mi impedisce di vedere dove corro, radici e sassi mi fanno inciampare e le mie ginocchia iniziano ad impregnarsi di sangue.
Sono stanca di dover perdere sempre qualcuno, sono arrabbiata.
Con me, con Stiles, con Allison... Mi tengono e poi mi lasciano.
Una divergenza fra vuoti, come uno spettacolo distrutto.
Quando ormai il mio cuore batte troppo velocemente per poterli fermare, intravedo una luce in lontananza.
Mi fermo ad osservarla, come attirata dal suo potere.
Noto con orrore che non è una semplice luce, anzi, peggio. Sembra che l'aria intorno ad essa su sia spaccata e stia creando crepe sempre più grosse, pronte a disintegrarsi da un momento all'altro.
Intorno alla luce vedo tre sagome familiari: Scott, Liam e Stiles.
Una divergenza fra vuoti, come uno spettacolo distrutto.

*


Spazio autrice?
Mi sento in colpa? Sì.
Scusate tantissimo se non aggiorno da una vita.
Per me scrivere è un modo per sfogarmi, quindi, impedendo di mettere su carta (su telefono in questo caso) ciò che la mia mente pensava, mi sono fatta male.
Chiunque scriva sa cosa intendo.
Inoltre scrivo anche poesie, quindi raddoppio il panico che mi è venuto quando non ho avuto tempo per me.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, aspetto i vostri commenti.
Un abbraccio,
darkwaystofly💕

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