14«VISION»

Dal capitolo precedente
Indossavano una tunica lunga fino a terra, che si muoveva come se nella stanza ci fosse del vento.
Non parlarono, ma le loro parole perforarono la mia mente come tante schegge di vetro.
«Perché avete portato uno come lui? Un Ass...».
Non concluse la frase.
Caddi a terra e sbattei la testa su qualcosa di appuntito.

Stiles
Quando mi ripresi, vidi un ragazzo con dei glitter sfavillanti sugli zigomi.
Sentivo le sue dita premere fra le mie scapole, era un tocco delicato e saldo al tempo stesso.
"Magnus, così dovrebbe andare" sentii Alec asserire.
Quello che era stato chiamato Magnus levò la presa da me, appoggiandomi a terra.
Avevo ancora ai bordi del mio campo visivo delle lucine gialle, ma piano piano stavano sparendo.
"Cos'è successo?".
Questa era Clary, che nel mentre si stava accovacciando vicino a me.
"Come pensavo..." rispose Jem, che non riuscivo a vedere dove fosse situato.
L'unica visuale che avevo era sul cielo azzurro, solcato da qualche nuvola.
"Devi smetterla di fare il bel tenebroso" disse secco Jace rivolto all'ex Fratello Silente.
Quest'ultimo gli lanciò un'occhiata raggelante.
I suoi compagni non si mossero, ma sentivo nel retro della mia mente dei leggeri sussurri.
Mi sembrava di impazzire.
"Alziamo quel peso morto, perfavore" concluse Magnus sfregando si le mani luna sull'altra.
Produssero delle piccole scintille.
Era uno stregone, non c'era alcun dubbio.
Clary mi allungò un braccio e io mi ci avvinghiai, tirandomi su e cercando di non buttare giù lei.
Poi la rossa passò la mano fra i miei capelli, dai quali fuoriuscì un lieve strato di polvere.
E pensare che avevo appena fatto la doccia.
"Jem, dicci tutto perfavore" disse Alec spostandosi vicino allo stregone.
Non conoscevo che tipo di relazione avessero quei due, ma sicuramente era parecchio stretta.
"Mettetevi in cerchio".
Clary prese me e Jace per mano. Anche gli altri si unirono l'un l'altro.
Sembra che ognuno sapesse cosa fare, mentre io mi lasciavo semplicemente trasportare.
Sentivo la testa pulsare, la pelle vibrare.
Mi guardai il braccio: avevo la pelle d'oca.
Perché? Non faceva freddo.
"Magnus, prendi la mia mano" ordinò l'ex Fratello Silente.
Lo stregone fece ciò che gli era stato ordinato, facendosi scappare una scintilla dai capelli, che si muovevano come se fossero tempestati da una corrente magica.
I compagni di Jem si tennero in disparte, l'uno accanto all'altro, mischiandosi fra i vari mantelli grigi.
"Ora voglio che vi concentriate sul centro di questo cerchio, guardando per terra. Si aprirà una sfera, guardatevi attentamente dentro".
Come se qualcuno l'avesse ascoltato, un cerchio azzurro si aprì nel terreno, diventando sempre più grande.
Un alone bianco avvolse le mie scarpe e quelle degli altri, poi la mia mente si spense.
Si accese da qualche altra parte.

Una ragazzina stava correndo in un bosco.
Non era un bosco qualsiasi.
Era a Beacon Hills, lo riconoscevo.
Gettava le braccia ovunque, senza sosta.
Alberi cadevano ai suoi lati, sassi venivano scagliati ovunque.
"Scott!".
Riconobbi la voce di Kira senza doverci riflettere nemmeno un secondo.
"Stiles, non correre!" questa era Lydia.
La ragazza che stava correndo si fermò di colpo.
Una scarica elettrica le percorse tutta la spina dorsale e la costrinse a piegare la testa all'indietro, in modo del tutto innaturale.

Hazel.
Come facevo a sapere il suo nome?
Era come se fosse stato scavato nel mio subconscio.

Altri alberi caddero, ma si fermavano sempre prima di colpirla.
Sentii un ululato in lontananza.
Poi nulla.

Fummo tutti scagliati all'indietro non appena la sfera di appiattì e sparì nel terreno.
L'unico che rimase fermo fu Jem, che non diede il minimo segno di sbilanciamento.
Magnus sostenne Alec mettendomi una mano sulla schiena.
"Cos'è successo? Perché si è interrotta?" chiese Isabel con il fiatone, come se avesse corso.
"Stiles dovrebbe sapere cosa abbiamo visto" rispose Jem, senza realmente disfare il dilemma della rossa.
Tutti puntarono gli occhi su di me, scrutandomi come se fossi stato dietro una vetrina in un museo.
Dissi quel poco che sapevo:"La ragazza si chiama Hazel. Era a Beacon Hills".
Nessuno ebbe il tempo di fiatare o lamentarsi, perché Jem continuò:"Quello che avete visto è successo poco prima che Stiles arrivasse all'Istituto. Chiunque abbia aperto il portale per Beacon Hills, stava cercando Hazel".
Fece una breve pausa per schiarirsi la gola, poi continuò, sempre più autoritario:"Tuttavia, sapeva benissimo che la ragazzina e Stiles non possono stare insieme nello stesso posto. Per questo motivo l'ha portato da questa parte".
Erano troppe informazioni da assimilare tutte insieme. Troppe domande senza risposta.
"Ora devo tornare da Tessa. Vi contatterò in caso di novità".
Clary allungò la mano verso Jem, che la prese e le baciò il palmo.
Fece un cenno a Isabel e Magnus. L'occhiolino a Jace e Alec.
I Fratelli Silenti gli si avvicinarono, circondandolo.
Tempo che battessi le palpebre, erano tutti scomparsi.
"Chi è Hazel?" domandò Clary sfregandosi la mano sul petto.
Jace le si avvicinò, baciandole la testa. Lei si premette contro il suo petto, lasciando che il ragazzo la stringesse.
"Non lo so".
Ed era vero, non lo sapevo.
Non mi spiegavo il perché il suo nome mi avesse martellato la testa fino a comparire netto.
Alec si passò una mano fra i capelli, in modo fin troppo violento.
"Dobbiamo assolutamente chiamare i tuoi amici. Siamo costretti a usare un messaggio di fuoco".
"Cosa vuoi fare?" domandò Isabel interrogando il fratello.
"Portare qui quei licantropi. Oh, anche la banshee".

*
Spazio autrice:
Finalmente sono riuscita ad aggiornare puntuale.
Stiamo arrivando al clue della storia, quindi ci saranno parecchi avvenimenti.
Chi credete sia Hazel?
Qual è il suo rapporto con Stiles?
Fatemelo sapere nei commenti.
Un abbraccio,
darkwaystofly💕

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