11«PIECES»
Vi ho messo "Ancient light" nei media, se volete ascoltarla mentre leggete.
*
Dal capitolo precedente
Lydia
"E tu chi saresti?" domanda diretto Liam mentre si abbassa la maglietta, coprendo gli addominali rimasti visibili a causa dello scompiglio.
"Hazel. Piacere di conoscervi".
"E chi saresti piccoletta?" ribadisce il Beta, ringhiando leggermente.
"Tieni gli artigli a posto gattino. Ho quindici anni, ma sono molto più matura di te, non compatirti più di tanto" ribatte stizzita Hazel, sparpagliando alcune foglie al suolo, con lo stivaletto di pelle marrone scuro.
Poi si gira verso di me, ed è come se la luce della luna riflettesse i suoi raggi nei suoi occhi, che ora brillano leggermente di oro.
Non capisco se splendano a causa del corpo astrale oppure di luce propria.
"Ehi Lydia!" esclama un secondo prima di scagliarsi fra le mie braccia.
In realtà, è lei che abbraccia me. Certo, io non sono altissima, ma per la sua età è molto cresciuta.
"Vi conoscete?" chiede retoricamente Scott mentre indica Hazel e me.
Sugli avambracci ha i segni della lotta avuta precedentemente con Liam, ma non gli fanno male. Anzi, stanno già guarendo.
Rispondo: "Si, è venuta..." ma non riesco a finire la frase perché la morettina mi zittisce.
"Non è necessario, abbiamo altro di cui discutere" conclude sbrigativa Hazel muovendo le mani in aria con grande enfasi.
"Piccoletta, non puoi venire qui e pretendere che seguiamo tutti te" si intromette a quel punto Liam, parecchio irritato dalla mia nuova amica.
Hanno solo due anni di differenza, ma il Beta ha sempre cercato di avere un tono maturo con tutti, persino con Scott.
"Ah no?" ribatte tagliente Hazel.
"No".
"E perché?".
"Ma riesci a stare zitta un secondo?".
"Ma riesci a smettere di crederti superiore per un secondo?".
"Okay ragazzi, tregua" esclama Kira mettendosi fra i due, che si erano avvicinati, pronti forse ad arrivare alle mani.
Non si può mai sapere con due teste calde quali credo siano entrambi.
Clary
Il mio sguardo deve essere rimasto troppo a lungo su di lui, perché il ragazzo sussurra uno "scusami" racimolato e corre a infilarsi una maglietta grigia.
"Entra pure".
Ero andata lì con la necessità di dargli una spiegazione del perché avessi chiamato proprio lui, ma vederlo lì, tranquillo, mi aveva tolto ogni spinta.
"Cosa ti serve?" mi chiede sedendosi sul bordo del letto, ancora sfatto.
Ha i capelli bagnati e impregnati di piccole goccioline d'acqua: li scuote.
"Uhm... Nulla. Volevo solo sapere come stessi" rispondo racimolando la scusa migliore, che si rivela essere anche quella peggiore e, sicuramente, più banale.
"Tutto okay" taglia corto lui.
"Come sei finito qui?".
Non che mi aspetti una risposta. Da come era entrato dal portale, anche lui sembrava essere totalmente ignaro dell'avvenimento.
"Ero nel bosco con i ragazzi... Poi c'è stato un lampo fortissimo. Liam e Scott hanno iniziato ad azzannarsi...".
È confuso. Troppo confuso per mettere assieme i pezzi.
Intreccia le dita delle mani davanti a se, poi tormenta l'indice con l'unghia del pollice.
Anche mia madre era solita farlo, poi aveva notato che si creavano troppe cicatrici e aveva lasciato perdere.
"Jace e gli altri come stanno?" chiede Stiles alzandosi e girando per la camera.
Non riesce a stare fermo, è nervoso.
"Stanno tutti bene. Ti ha trovato Simon, il mio migliore amico" replico stando ferma in piedi, cercando di non intralciare il suo cammino.
"Alto, morettino, maglietta di una non so quale band?" domanda a sua volta, facendo una descrizione perfetta di Simon Lewis.
Annuisco e infilo una mano nella tasca dei jeans.
"La cena è alle 20. Chiamami che ci andiamo insieme. Jace sarà felice di vederti" concludo dirigendomi verso la porta.
Sento i suoi passi veloci raggiungermi. Mi prende la mano, costringendomi a voltarmi.
"Grazie, Clary" dice sorridendo.
Sento il sangue nelle sue vene scorrere, colpa di una runa che, a quanto pare, non si è ancora esaurita.
"Figurati".
Sapeva benissimo che un errore del genere non lo avrebbe dovuto fare.
Sapeva benissimo a cosa sarebbe andato incontro aprendo un portale in quella parte del bosco.
"Will!". Era Lena Martin.
"Cosa stai facendo, torna subito qui!".
Lei gridava, gridava fortissimo.
L'aveva sentita urlare più forte solo quando piantava l'urlo.
"Devo tornare a Idris, Lena. Tessa e Jem sono in pericolo" replicò il ragazzo prendendo la rincorsa per attraversa il portale.
Sapeva. Sapeva tutto. Sapeva che danni avrebbe provocato.
"Non puoi Will, non ora" continuava Lena.
Aveva un vestito di leggero raso, bianco e rosso.
Ai piedi non portava scarpe, era uscita di casa appena aveva avvertito l'allontanamento di Will, nel mezzo della notte.
"Lena, stai indietro" aveva un tono sicuro e lo sguardo raggelante.
"Altrimenti cosa fai?". Lei era ancora più determinata di lui.
Will lanciò in aria la pietra che Tessa gli aveva dato.
"Altrimenti ti cancello".
Lena si buttò a terra. Piantò le mani nel terreno e iniziò a scavare, infilandosi pezzi di terra sotto le unghie, che divennero subito nere.
"Non ti permetterò di farlo. Non ti lascerò andare via da me e condannare questa città".
Lena alzò lo sguardo verso il cielo, che ormai si stava squarciando.
"Ti ho amata, Lena. Ti ho amata davvero. Ma non posso lasciare Tessa e Jem a morire" prese una piccola pausa per avvicinarsi alla giovane Martin "Non posso".
Will allungò la mano e prese il viso di Lena fra le mani. Adorava farlo, toccarla, sentire sotto i polpastrelli la pelle morbida di lei.
Quando lasciò la presa, Lena cadde completamente distesa a terra.
Non aveva avuto il coraggio di cancellarla, ma di addormentarla sì.
Sapeva a cosa stava andando incontro.
Lasciava la donna che amava lì, da sola.
Aveva lasciato i suoi migliori amici lì, da soli.
Avrebbe aperto una voragine, senza suturarla.
Sarebbe stato da solo.
*
Chiedo venia. Questa estate è stata tutta un trambusto e tra malattie, viaggi e cose varie, non ho avuto il tempo di scrivere nulla.
Spero ci sia ancora qualcuno che segue questa storia ahah.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Come sempre lasciatemi nei commenti i vostri pareri e consigli. Non ho controllato quanto ho scritto, quindi scusatemi gli errori.
Vi mando un grande abbraccio.
darkwaystofly🌿
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top