L'alba dell'Icosaedro
Stasera vorrei parlarvi di un' altra copertina su cui sto perdendo letteralmente le notti. "L'alba dell'Icosaedro" al dì anche "The rising of Icosaedro". Ho cambiato il titolo in italiano dopo molti ripensamenti... e già lì quanta indecisione. Ormai sapete come sono fatta. Mille dubbi, mille possibilità. Mille strade... Un solito titolo, una sola copertina e una sola storia. Almeno quella è certa :) . La storia abbastanza complicata in realtà. Ci ho perso diversi anni della mia vita per tirarla fuori, è stato un parto lungo. Ne sono molto orgogliosa. Rita Groitgang è uno di quei personaggi che mi dispiace che non siano veri, perché io un paio di domande ce l'avrei da fargliele. Potete dire di tutto su di lei, ma io ne sono letteralmente innamorata. Non c'è nulla da fare e questa è la sua storia: una storia di una donna che combatte per riprendersi quello che gli hanno tolto, rubato. Una vita, un nome, un futuro. Un anima che hanno tentato in tutti i modi di piegare, ma lei è così viva anche nella sua disperazione, così bella nella sua crudeltà, così disarmante nella sua forza e nella sua passionalità. Venendo alla copertina in realtà sono partita da un ambientazione che mi ha folgorato mentre scrivevo questa storia: la Bahn Tower di Berlino.
E al ventesimo piano di questa meraviglia c'è una rispettabile (apparentemente) ditta farmaceutica nel cui consiglio di amministrazione siede un oscuro individuo: Marc Jacobs.
Quest'uomo ha rubato per l'ordine dell'icosaedro, un'organizzazione terroristica, diverse armi biologiche da una base di Najaf (Iraq), tra cui anche una nuova terrificante arma biologica selettiva capace di sterminare un esercito in meno di 24 h. Però ha un piccolo problema: non sa come funziona. Ha bisogno di un test per venderla e chi meglio della donna che l'ha inventata? Rita Groitgang però lavora per il governo americano ed è una stimata ricercatrice. Deve trovare un modo per incastrarla e obbligarla a lavorare per lui. E se Rita accettasse alla fine la sua proposta di lavoro solo per entrare sotto copertura nella sua organizzazione e vendicare la morte di suo marito?
Non sono qui per fare spoiler ma volevo darvi un po' di dettagli per poter capire. La difficoltà di questa copertina è che nasce anni dopo la storia. Quindi non ho solo alcuni determinati aspetti o punti: ho una marea di scenari da Boston all'Iraq a Berlino. L'imbarazzo della scelta. La protagonista è chiara. Ma inserirla nella copertina? Grosso dilemma. Come io mi immagino Rita Groitgang? Vi è mai capitato di pensare quale attrice interpreterebbe questo o quel personaggio in una delle vostre storie? Per me Rita Groitgang sarà sempre e comunque lei: Angelina Jolie, mora in Salt. Non so dirvi perché, ma da quell'immagine non riesco a muovermi di mezzo millimetro. E da qui il dilemma: piazzare o non piazzare Angelina Jolie in copertina. Che sia bella nessuno discute, ma non è forse un po' troppo riconoscibile?
Quindi subito ho abbandonato l'idea e ho puntato sulla Bahn Tower. La prima copertina che ho fatto era questa:
Questa stata la copertina della storia col primo titolo per molto, molto tempo. Mi piaceva allora e mi piace ancora se devo essere sincera. La frase che ho messo in copertina per me è Rita Groitgang. Quindi anche se non c'era come immagine, era lo stesso protagonista.
"La paura non è il peggiore dei mali" - RITA GROITGANG
Forse un po' autoreferenziale mettere una frase del proprio libro in copertina? Forse, ma se togliete quella, al di là di essere una splendida foto questa copertina è vuota e fredda. Quindi in realtà forse parla più di Marc Jacobs che di Rita Groitgang. Lui è freddo, calcolatore, spietato. Rita non lo è affatto.
Cosa inserire per riempire questa copertina?
1) L'icosaedro. Non sapete com'è fatto? Niente paura. Con Wikipedia si rimedia facilmente, ma vi do un aiutino.
E' complicato come immagine. E di certo non dona calore a questa copertina: d'altronde è il nome di una organizzazione terroristica.
2) chimica. Parliamo di armi biologiche. Rita Groitgang è una chimica, si occupa di studiare i virus, di mutarli, di combinarli. La sua arma biologica , denominata l'Angelo vendicatore è davvero inquietante e non passa molto prima che si ricreda sulla opportunità di averla inventata, seppur caldeggiata dal governo. Spoiler a parte ho cominciato a lavorare anche su quest trend e cercare qualche immagine chiara per montare tutto insieme.
il risultato non era perfetto, ma mi ha permesso di capire che l'icosaedro nero non era un gran che. Gli occhi verso il microscopio stavano bene, ma quella riga in mezzo non sono riuscita a farla sparire per quanto sfumassi.
Alla fine dopo molti mal di testa ho provato a uscire con questa copertina:
Nel lavorare sulla copertina ho provato anche a rendere un po' più accattivante il titolo, per vedere se trovavo un modo per attirare di più l'attenzione su questo libro, passato abbastanza inosservato fino a ora, nonostante scambi e concorsi.
Il problema è che io amo talmente tanto Rita Groitgang che non mi spiego perché tutti non ne siano catturati quanto me. Quindi sto provando di tutto per presentarla a più persone possibile e capire se effettivamente piace solo a me o se può avere un futuro questa storia. Io ho un film intero dentro di me, non una copertina. Dentro la mia testa io vedo Angelina che corre e che lotta e che spara e che uccide. Un vero peccato che non esistano le copertine animate ancora. Esistono i book trailer, certo, ma fidatevi: farne uno per un libro del genere non è impresa da poco. Forse un giorno ci proverò, ma comunque non mi può aiutare molto a farlo leggere qui su Wattpad.
Niente da fare, tiepida accoglienza. Allora ho trovato a buttare tutto e ricominciare da capo. Ho provato a concentrarmi sull'Iraq. Forse con esplosivi riuscivo a fare una copertina più calda e che attirasse il pubblico giusto.
Calda era certamente calda, ma l'immagine era un po' sgranate e i colori non mi convincevano.
Sono tornata all'idea precedente, ho preso il coraggio a quattro mani e mi sono detta: metti Rita Groitgang in copertina, costasse quel che costasse. Ne sono nate queste tre copertine:
Nell'ultima Angelina era veramente troppo riconoscibile. La seconda mi sembrava che fosse un po' scura e perdevo i grattacieli, la prima era quella tra le tre che mi convinceva di più, ma l'effetto sfumato era un po' spinto. E c'erano un po' di linea dell'immagine del quaderno con le formule chimiche che davano un po' fastidio. Sono partita da quella e mi sono messa a pensare.
Perché avevo usato questi grattacieli invece della Bahn Tower originale? Non lo ricordo davvero, probabilmente all'epoca semplicemente non avevo trovato l'immagine giusta. Quello che mi piaceva più della prima immaginava era che virava i colori dal bianco a un colore più simile all'alba.
Mentre cercavo un immagine della Bahn Tower è scoccato il colpo di fulmine, con la foto della torre che vi ho messo come prima in alto. Ho preso l'immagine della formula chimica e ho tolto le linee che mi davano fastidio: lavoro lungo e tedioso, ma che ha dato i suoi frutti e alla fine sono contenta del risultato (almeno per stasera).
Quindi rompo gli indugi e vi presento la nuova copertina dell libro "L'alba dell'icosaedro":
Vediamo come va. Solo il tempo mi dirà se piace o no. Nel frattempo se vi ho invogliato un po' ad assaggiare la storia vi lascio il link:
https://www.wattpad.com/story/199401549-l%27alba-dell%27icosaedro
E ricordate:
"La paura non è il peggiore dei mali."
Ok, sono veramente senza speranza, avete ragione! Esiste una sindrome in cui ci si innamora troppo di un proprio personaggio? ^_^
Scrivetela nei commenti se la sapete.
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