storia contest (#2)
Sempre del solito contest stiamo parlando, ma l'argomento è nuovo BeaFenice2004
"Forse sono pazzo..." ho nelle mani una manciata di pillole, me le ha procurate un amico...
Che grande amico... Se lo fosse veramente smetterebbe di procurarmi questa merda, mi tremano le mani.
Ero quasi riuscito a disintossicarmi, stavo bene, Russia mi stava accanto, mi amava e supportava, ma perché devo rovinare tutto?
Ancora nulla è perduto, non l'ho ancora ingoiate, ma mi devo liberare di lui, come cazzo faccio?
Comincia a sussurrarmi cattiverie nella testa.
La voce è una, ma le offese che mi vengono rivolte sono molteplici e mi vengono dette in contemporanea.
Ho un malessere diffuso, sento che sto per vomitare, mi sembra di avere la febbre.
Rimetto le pillole nella boccetta di vetro, apro un cassetto, c'è il frammento dello specchio del bagno, che avevo rotto, con un pugno, in preda a una di queste crisi, non so di preciso perché ne ho tenuto un pezzo.
lo prendo e mi ci rifletto, mi metto a piangere.
Perché non posso essere come gli altri? Perché non posso essere felice come gli altri?
Il frammento è molto piccolo, riesce a riflettere solo i miei occhi, quei occhi neri, come il petrolio, che odio con tutto me stesso.
Lo lancio contro il muro, in preda ad uno scatto d'ira, le gambe sono diventate gelatina, mi tremano.
Mi metto a sedere sul letto dietro di me.
Forse è meglio se chiamo Russia, ma abbiamo litigato... non so che fare...
Cerco di fare ordine nei miei pensieri, il cuore batte davvero velocemente.
Alla fine prendo il mio telefono sul comò vicino al letto e gli mando un messaggio, gli dico di venire in fretta perché è urgente, ma non menziono la ricaduta.
Mi accoccolo sul letto in posizione fetale, mentre lo aspetto.
le pillole stanno sulla scrivania, mi chiamano e io sto affogando nelle lacrime, ne ho bisogno.
:-fratellone- la sua voce si fa più nitida nella mia testa, emerge dai sussurri. No è tornato! Singhiozzo, non lo voglio sentire- lascia fare a me !
Pianto le unghie nelle tempie
:-vai via Confederate!- sussurro- io non voglio essere te! Io-io sono più forte!
Sento la sua risata in risposta alle mie parole.
:-forse un tempo...
Premo le unghie sulle tempie.
:-V-vai via!
:-perché dovrei? Tormentarti mi piace così tanto...
Mi alzo barcollando, le pillole sono la mia unica speranza, ne prendo una grossa quantità, mi maledico per quanto sono stupido e le ingoio, senza l'acqua.
Tremo tutto, mi appoggiò delicatamente sul letto.
:-sei proprio stupido- è l'ultima cosa che dice.
Sorrido ancora in preda a lacrime e tremori, mentre i sussurri nella mia testa si affievoliscono fino a sparire.
Non so quanto tempo sia passato, ma ora è arrivato Russia, il mio grande orso, sento i suoi passi, il parquet scricchiola.
aveva ancora le chiavi, ma del resto questa è casa nostra.
Mi chiama, ma io non ho la forza di rispondere, mi sento morire.
Entra in camera nostra e la prima cosa che vede dopo di me sono le pillole, alcune sono sparse sulla scrivania.
Non mi dice nulla, non mi rimprovera, non si preoccupa, però si mette a sedere accanto a me, mi alza il busto e lo appoggia sul suo, poi mi stringe e mi fa carezze sulla testa.
:-Andrà tutto bene!-mi dice, accarezzandomi il capo- Tranquillo...
:-i-io s-sono una delusione, d-dovevo guarire, per te, per mio padre e il resto della mia famiglia!
:-Ame!-mi prende il volto con le mani- tu devi guarire per te! - e mi bacia.
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