Impero Giapponese x America - request
Proposto da: Kistune_Chan
Ship: Impero Giapponese x America
Rating: rosso
Gender: boy x boy
Punto di vista: 1^ persona (Impero Giapponese)
Idea: Impero Giapponese trova America mezzo morto a Pearl Harbor
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L'aria era calda, quasi rovente, sia a causa del clima tropicale, sia per gli incendi che ancora divampavano sui ponti delle navi colate a picco. In più, era diventato difficile da respirare a causa delle enormi colonne di fumo nero che si innalzavano verso il cielo.
Osservai quello scenario ancora per qualche secondo, appoggiato alla fiancata del mio aeroplano, quindi mi misi un pezzo di stoffa sopra al naso e alla bocca per ripararmi dalla cenere e iniziai ad attraversare i resti del porto. Superai un pezzo di passerella crollata e girai intorno ad una lamiera incastrata nella sabbia e mezza fusa, fino ad arrivare vicino ad uno dei giganteschi corazzati che scivolavano lentamente in acqua.
Mi accovacciai accanto ad un'altra maceria e con un ghigno affondai una mano nei capelli della persona che stavo cercando, facendole alzare il viso per poterla osservare.
- Chi non muore si rivede, mh? Non ti aspettavi questa piccola sorpresa, non è vero? - commentai divertito passando il pollice della mano libera sul suo labbro per togliere il sangue e la sporcizia.
America socchiuse gli occhi e si mise a tossire violentemente mentre cercava di prendere aria, era messo veramente male - V-vaffanculo Impero... hai distrutto tutto! Hai ucciso i miei uomini! - riprese a tossire e cercò di sollevarsi, ma le sue gambe erano bloccate sotto un pilastro di metallo e lui era troppo debole anche solo per pensare di liberarsi.
- Purtroppo, tu sei sopravvissuto... anzi, è stata una grande fortuna - sorrisi osservando i suoi sforzi - Perché almeno ho un fantastico trofeo a memoria della mia vittoria -
- C-cosa?! - balbettò spaventato bloccandosi e alzando i suoi occhioni blu su di me, facendomi perdere un battito. Riuscii a riprendermi subito e sollevai il prezzo d'acciaio - Mi hai sentito. Fai il bravo e cercherò di trattarti il meglio possibile -
Si trascinò fuori con un gemito di dolore e, come avevo previsto, provò subito ad alzarsi e andarsene, ma con un semplice calcio sulle gambe crollò a terra boccheggiando. Gli afferrai il viso, strizzandogli le guance con forza - Ti ho detto di fare il bravo America... ti consiglio davvero di non. Farmi. Arrabbiare - ad ogni parola aumentai la forza, mentre lui mugolava disperato e mi afferrava i polsi nella speranza di farmi mollare la presa.
Ignorai i suoi tentativi e lo presi in spalla andando verso il mio aeroplano con un enorme sorriso in volto. Avevo un nuovo giocattolo e la cosa non poteva rendermi più contento.
***
- Signore, è sicuro di volerlo tenere qua? - chiese timidamente uno dei miei sottoposti - Non sarebbe più sicuro rinchiuderlo in uno dei nostri campi di prigionia? -
Lo guardai malissimo e scossi la testa - Lui rimane qui, è il MIO trofeo. Ora andatevene, lo porteranno a breve -
Se ne andarono senza aggiungere altro e dopo poco venne portato nella mia stanza America, incatenato, bendato e con addosso un accappatoio, probabilmente avevano appena finito di lavarlo. Mi guardò malissimo come al solito, senza rivolgermi la parola, dovevo ammettere che la sua cocciutaggine lo rendeva il soldato più stoico che avessi mai incontrato.
- Quindi? Ti sei ripreso? - chiesi ironico accavallando le gambe e osservandolo attentamente.
- Vaffanculo - fu la sua risposta, come sempre - Sono due giorni che mi tieni qua, cosa diavolo hai in mente?! Pensi davvero di potermi portare in giro come un cagnolino?! Hai distrutto la mia flotta, ma non hai conquistato nessun territorio. Sei un arrogante a trattarmi in questo mo... -
Lo zittii mettendogli una mano sulla bocca - Stai calmo, non fare casino - intimai continuando a passare gli occhi sul suo corpo, mi faceva un bell'effetto sapere che sotto non aveva niente a parte le bende sulle ferite. Mi guardò ancora peggio di prima e sapevo che stava per mordermi, così spostai le dita e sorrisi appena - Come ho già detto, ubbidisci e fai il bravo e non ti farò niente -
Si mordicchiò il labbro spaccato leggermente preoccupato - Ubbidire... a che? -
- A tutto quello che ti ordino, ovviamente - mugolai ghignando - Voglio umiliarti... anche perché ti trovo dannatamente carino, cazzo -
Cercò di colpo di alzarsi e uscire dalla stanza, ma io lo afferrai e lo ributtai giù sul divano - Non ci provare uccellino~ non vai da nessuna parte - gli diedi qualche morso sul collo e poi gli afferrai il viso costringendolo a baciarmi mentre infilavo una mano dentro il suo accappatoio - Ormai tu sei mio -
[Il primo meme mi sembrava adatta a questa one-shot (sì, sono dalla parte di America, abbiate pietà) :3]
[P.s. c'è una cosa di cui volevo parlarvi per darmi una specie di "giustificazione"... a volte mi sembra di fare le one-shot troppo corte, ma lo faccio più che altro per poterle pubblicare più spesso e per rendere la lettura più semplice... seguo una ragazza americana e scrive one-shot LUUUUNGHISSIME anche se belle, e a leggerle dopo un po' mi annoio, ho altro da fare eccetera... quindi... restano corte :D]
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