Epilogo: Seconda parte
Liberdad, Tijuana, Bassa California, 2018
L'acre sapore del vomito ancora le imperversava i sensi, la gola le bruciava e vacillando si avvicinò alla porta finestra aggrappandosi allo stipite. Si avvicinò alla ringhiera inspirando profondamente l'aria fresca della notte, brividi le formicolarono sulla pelle scoperta mentre cercò di trattenere un altro conato di vomito. La testa le doleva particolarmente dopo l'ultimo mojito. Si voltò dando le spalle alla città puntando lo sguardo verso il tetto e le stelle più in alto, la quiete parve invaderla per un surreale momento mentre flaccide ciocche rosee venivano smosse dalla brezza primaverile. Sentì un rumore provenire da oltre il graticcio di edera e sporse la testa all'indietro oltre il parapetto gettando un'occhiata frastornata. Riconobbe i capelli castani di Chantal e poi riuscì a vedere anche il suo viso pallido e imperlato di sudore, gli occhi iniettati di sangue le si chiudevano per più tempo del dovuto per poi riaprirsi di scatto come reduce da un incubo. Ma l'incubo non era ancora finito, ci era impelagata dentro fino al mento e continuava a sprofondare.
"Sei più intraprendente di quel che pensassi" ridacchiò Lexi facendo ricadere la testa all'indietro sulla città a rovescio, brillante di luci sfocate e suoni lontani.
"Non pensavo fossi ancora viva" mugugnò serrando la mascella, ma lei non poteva risponderle immersa in quella bolla di confusione com'era. Chantal si aggrappò al parapetto, fin troppo basso per una ragazza di quell'altezza. Mugugnò qualcosa, sembrò un gemito di dolore e l'attimo dopo perse l'equilibrio e si accasciò completamente.
"Ma la tua corsa è finita" mormorò Lexi, lo sguardo vacuo mentre i suoi occhi castani si riversarono all'indietro e il suo corpo precipitò nel vuoto.
Lo sguardo prudentemente distolto, chiuse gli occhi deglutendo e si allontanò tornando di nuovo all'interno del locale. Varcata la soglia, una vampata di calore soffocante e vischioso la avvolse, l'odore di alcol ed erba tornò ad avviluppare i suoi sensi. Una fiumana di gente cercò di uscire tutta assieme sul terrazzo, mentre Lexi controcorrente camminava fino a giungere dai suoi amici, il volto ridotto ad una maschera imperturbabile, spento, gelido.
Nessuna acqua è assolutamente limpida, nessuna verità esiste abbastanza.
Il mondo è tale fino a prova contraria.
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