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                         Nicole

La sveglia squilla implacabile.
Il suono familiare de “La notte di San Lorenzo” di Luchè riempie la stanza, interrompendo il mio sonno.
Anche se la tentazione di rimanere sotto le coperte è forte, so che devo alzarmi.
Mi giro verso il comodino e l’orologio sul cellulare segna le sei in punto.

Mi armo di coraggio, scendo dal letto e mi dirigo verso il bagno.
Dopo essermi spogliata, riempio la vasca con acqua calda, qualche goccia di olio aromatico e il mio sapone preferito.
Accendo poi le mie candele profumate al cocco, creando quell’atmosfera di relax che tanto adoro.
Mi immergo nell’acqua, apro la playlist sul cellulare e scelgo Mozart per accompagnare questo momento di pace.

Dopo un’ora di pieno relax, esco dalla vasca e mi asciugo.
Mi siedo davanti allo specchio e inizio a spazzolare i miei lunghi capelli rossi.
Una volta finito, scelgo l’outfit del giorno: una gonna nera corta, una camicetta rossa e tacchi abbinati.
Un filo di mascara, un rossetto rosso acceso ed eccomi pronta per affrontare questa giornata speciale.

Mi chiamo Nicole Sapio e vengo da Potenza, in Basilicata.
Mio padre Luigi è un ingegnere e mia madre Irene è una truccatrice.
Mio fratello Andrea, che frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico, presto si trasferirà a Roma per studiare ingegneria.

A differenza di Andrea, ho deciso di studiare Giurisprudenza, un percorso che ha causato non pochi contrasti in famiglia.
Mio padre sperava che seguissi le sue orme, ma nonostante mesi di discussioni e litigi, alla fine ho avuto la meglio.
Ora sono qui, a un passo dalla laurea, pronta a dimostrare loro che ho fatto la scelta giusta.

A Roma ho conosciuto molte persone, ma tra tutte c’è Lorenzo.
Con lui ho una relazione senza impegno: ci vediamo quando entrambi ne abbiamo voglia, ma, ultimamente, questa situazione inizia a stancarmi.
Lorenzo è un magistrato affermato, un uomo sulla trentina dai capelli neri e gli occhi castani.
Nonostante mi abbia proposto di fare il tirocinio presso il suo ufficio, ho rifiutato.
Voglio costruirmi la mia carriera come avvocato civile e penalista, senza favori.

C’è, però, un segreto che mi tormenta: qualche mese fa, sono andata a letto con Domenico, l’ex di Alice.
Lei sa che Domenico l’ha tradita, ma non ha mai scoperto chi è stata l’altra.
A parte Alice, neanche le altre ragazze lo sanno.
L’unico che conosce questa verità è il mio migliore amico Angelo, fresco di laurea in psicologia.

Oggi è un giorno importante: inizieremo ufficialmente il tirocinio presso lo studio legale di Margot, una delle figure più influenti di Roma.
La prospettiva di questa nuova avventura mi riempie di entusiasmo e, al tempo stesso, di un po’ di ansia.

Dopo essermi vestita, scendo in cucina.
Trovo Zaira già seduta a sorseggiare una spremuta d’arancia.
"Buongiorno" la saluto, ancora assonnata.
"Buongiorno" risponde lei, con un mezzo sorriso.

Poco dopo, arrivano anche Alessandra e Alessia, seguite da Alice.
Dopo una colazione veloce, per me cappuccino e cornetto vuoto, torniamo tutte in camera per prepararci e poi ci ritroviamo in salotto.

Una volta pronte, saliamo in macchina.
Alessia guida e in pochi minuti siamo davanti allo studio legale.
Entriamo nella grande struttura e saliamo al piano indicato dalla segretaria, una giovane donna dai capelli rossi di nome Pamela.
Lei ci accompagna da Margot.

Margot, elegante e autorevole, ci accoglie con un sorriso.
Dopo una breve introduzione, ci informa che ciascuna di noi sarà affidata a uno dei suoi migliori avvocati.
Purtroppo, in quel momento i nostri mentori sono in tribunale, quindi Margot ci invita a pranzo per le presentazioni ufficiali.

Tre ore dopo...

Usciamo dallo studio e ci dirigiamo verso un ristorante poco distante.
Il locale è raffinato, con pareti bianche e panna, tavoli e sedie nere, e un grande lampadario multicolore che domina la sala.
Mi perdo a osservare i dettagli, ma i miei pensieri vengono interrotti dall’arrivo del cameriere.
"Buongiorno, signore" ci accoglie con un sorriso.
"Buongiorno" rispondiamo tutte in coro.

Margot ha prenotato per undici persone e poco dopo, al nostro tavolo, arrivano cinque uomini. Sono i nostri futuri mentori: Cristiano, Dennis, Elia, Kevin e Mattia.
Tutti elegantemente vestiti e chiaramente competenti, trasmettono un mix di carisma e sicurezza.

Margot ci presenta e con un tono autoritario, ordina ai ragazzi di guidarci al meglio durante il tirocinio.
Le sue parole sono chiare: precisione e collaborazione saranno essenziali.

Durante il pranzo – una carbonara squisita che Margot ha ordinato in anticipo – ci scambiamo battute e iniziamo a conoscerci meglio.
Quando il pasto termina, Margot ci ricorda l’appuntamento per l’indomani alle otto in punto.

Torniamo a casa piene di entusiasmo.
Nonostante le mie preoccupazioni personali, non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura.

Vorrei ringraziare CristinaGelsomini per l'aiuto.

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