Io AMO gli animali... Tranne i cani... ~ Dangan
Per la storia "The Killing Kart Race" di shish_chan
NOME:
Nibaal
Il significato di questo nome arabo è "frecce".
COGNOME:
al-Qamillari
Il suo cognome significa "il cammelliere".
I nomi arabi sono formati da 5 parti: il kunya, ovvero il nome del figlio primogenito maschio (che Nibaal non ha); l' ism, ovvero il proprio nome; il nasab, ovvero il patronimico, il nome del padre (che possono anche risalire per più di una generazione, ma solitamente questo succede per i nobili); il nisba, ovvero un aggettivo che indica la provenienza; e infine il laqab, ovvero un aggettivo che indica la professione o una particolarità fisica della persona.
I cognomi cominciarono ad essere usati in alcuni paesi arabi solo nel XVIII sec. La cognomizzazione è solitamente del laqab, per cui di solito le persone sono indicate con ism in funzione di nome e laqab in funzione di cognome (che quindi viene trasmesso di generazione in generazione ai figli).
Infatti nella famiglia di Nibaal non sono più cammellieri da diverse generazioni, infatti suo padre ha una normalissima fattoria. Ma il titolo è rimasto come cognome.
Il suo nome completo è Nibaal bint Yusuf al-Alearabi al-Qamillari, ovvero "Nibaal, figlia di Yusuf, l'araba, la cammelliera".
Talvolta, per scherzare (quindi solo quando è riuscita ad aprirsi un po' con gli altri), aggiunge un finto kunya fingendo di essere la madre del suo gatto, che si chiama Namur (nome che significa tigre).
Diventa quindi Umm Namur Nibaal bt. Yusuf al-Alearabi al-Qamillari.
("bt." è l'abbreviazione di "bint".)
Tradotto significa "Madre di Namur, Nibaal, figlia di Yusuf "etc...
Ma anche "Madre della tigre, Nibaal" etc ...
Solitamente viene comunque chiamata "Nibaal al-Qamillari".
NAZIONALITÀ:
Araba
ETÀ:
19
COMPLEANNO E ZODIACO:
01/11 (scorpione)
ALTEZZA:
cm 178
PESO:
Kg 60
ASPETTO:
Nibaal è una ragazza indubbiamente alta e molto magra, probabilmente a causa del fatto che non mangi carne.
Il suo corpo è perfettamente a clessidra, la sua vita è sottile e il suo seno è presente seppur non abbondante. Si può dire che sia nella media.
Il suo incarnato è scuro tipico del Medio Oriente, la sua pelle è liscia e curata e ha molti nei che spiccano sulle sue braccia
Sul suo volto ovale spiccano due grandi occhi color nocciola, labbra carnose e un naso leggermente aquilino e forse un po' troppo grande. Gli zigomi sono alti e le guance non molto carnose.
Ama truccarsi e, per questo motivo, tende a mettere grandi quantità di lucidalabbra, mascara, eyeliner e blush. Ma, per quanto il suo trucco sia abbondante, non si può dire che sia fatto male: Nibaal è molto brava a valorizzare il suo volto con il make-up. Il tipo di trucco che preferisce è indubbiamente lo Smokey, il quale è molto scuro ma senza sembrare un occhio nero.
Infine è importante parlare dei suoi lunghi capelli neri. Tanto lunghi da superare la vita.
Solitamente li lega in una treccia e, in questo modo, non superano il coccige. Tuttavia, se li tiene sciolti o legati solo in una coda arrivano anche al ginocchio. Per lavarsi i capelli e pettinarsi la mattina le ci vuole sempre molto tempo, per questo motivo si lava i capelli ogni sera prima di andare a dormire: in modo che la mattina dopo siano abbastanza ordinati da non richiedere troppo tempo per essere acconciati.
Le sue mani sono belle e perfettamente curate. Le dita sono lunghe e affusolate e il suo tocco è sempre delicato e gentile: il tocco perfetto per accarezzare e tranquillizzare un animale.
PRESTAVOLTO:
Jasmine di "Aladdin"
Img 1: modern ver.
Img 2-6 : anime ver.
Crediti agli artisti.
ABBIGLIAMENTO:
Nonostante le sue origini e la sua religione, Nibaal odia l'idea di doversi coprire.
Lei ama il suo corpo, il suo volto e i suoi capelli. Non pretende di essere la più bella del mondo, ma non trova giusto diversi nascondere. Per questo non porta mai veli (a meno che non sia necessario per qualche motivo religioso o familiare) e non si fa problemi a mostrare un po' di pelle.
Tuttavia tende eccedere in quest'altro senso. I suoi vestiti sono abbastanza semplici e comprendono per la maggior parte jeans e magliette.
Tuttavia le sue maglie (a meno che non faccia freddo) sono molto scollate e scoperte. Infatti tutte le sue magliette le lasciano scoperto almeno l'ombelico e alcune sono poco più che fasce all'altezza del seno. Ovviamente per le stagioni fredde ha anche magliette a maniche lunghe e maglioni.
Solo quando deve tornare a casa in Arabia allora si mette il velo e tutti gli abiti tipici del suo Paese.
Nel suo armadio, le tonalità prevalenti sono l'azzurro, il celeste e il verde acqua. Questi sono in assoluto i suoi colori preferiti.
TALENTO:
Ultimate Animal Whisperer
Quando si parla di sussurratori, quello che è davvero certo è che c'è una grande confusione in proposito. Sussurrare è di per sé un modo di comunicare delicato, dolce e attento alle sensibilità dell'altro. Ad esempio, si sussurra ad un bambino per farlo addormentare, per raccontargli dolcemente una favola. Si sussurra quando non si vuole alzare la voce, per comunicare con l'altra persona qualcosa di intimo e profondo. Allo stesso modo, quando si parla di sussurrare ad un animale, non si può parlare di un approccio addestrativo tradizionale. Si parla di una comunicazione tra uomo ed animale fatta di gesti delicati, di toni sommessi e di una profonda interconnessione, quasi spirituale. È difficile quindi accettare che l'appellativo di sussurratore vengo accostato a professionisti che fanno tutto tranne che sussurrare. Se una persona utilizza la forza o metodi coercitivi per insegnare qualcosa al cane o al cavallo, come si può definire "sussurratore"?
Purtroppo però, oggi molti addestratori si definiscono erroneamente dei "Pet Whisperer" anche se fanno tutt'altro che sussurrare. Per questo bisogna stare molto attenti quando ci si rivolge ad un addestratore: è necessario sapere in anticipo che metodi di lavoro utilizza, per evitare di sottoporre i nostri animali ad inutili stress, che si tradurranno per noi in perdite di tempo e di denaro. Metodi coercitivi come l'uso di collari a strozzo e altri strumenti che causano al cane dolore e fastidio, o l'uso della mera forza, non hanno proprio niente a che vedere con il concetto di sussurrare.
Tuttavia Nibaal è una sussurratrice vera e propria, capace di trovare una connessione con gli animali per farsi capire e obbedire.
VEICOLO:
Aspetto: Il kart di Nibaal è pressappoco normale, almeno come forma. Può non sembrare, ma questa ragazza sa apprezzare anche cose semplici (ma non troppo), per questo motivo il suo modello di kart ha la forma più semplice e standard per questo tipo di mezzo.
Particolare è il colore: è completamente azzurro, tutta la carrozzeria e anche i cerchioni delle gomme. Sulla carrozzeria sono presenti anche delle striature nere che creano una fantasia tigrata.
Il sedile è esattamente al contrario: è nero con delle striature dello stesso azzurro per creare l'effetto tigrato.
Sia sul volante sia sul cofano è presente un cerchio bianco con disegnata sopra in nero l'impronta di un gatto. Si può dire che sia il suo logo.
Maneggevolezza: 97%
Velocità: 79%
Accelerazione: 70%
Fuori pista: 60%
Nibaal sa guidare abbastanza bene, ma è comunque abbastanza impacciata, per questo motivo ha scelto* un kart con maneggevolezza quasi al massimo.
Quel livello così alto è compensato dal basso livello del fuori pista, ma la cosa non la preoccupa più di tanto: se il kart si maneggia bene, se anche finisse fuori pista, dovrebbe riuscire a rientrare senza troppi problemi. Al massimo perderebbe un po' di tempo.
Per velocità e accelerazione, i livelli sono medi, né troppo alti né troppo bassi.
Alla fine si può dire che il suo kart sia abbastanza bilanciato.
*credo che ognuno abbia scelto il suo kart.
CARATTERE:
Nibaal è una persona molto timida e riservata: per lei è molto difficile riuscire ad aprirsi al prossimo o anche solo parlare con altre persone.
E' cresciuta in una fattoria abbastanza isolata, è figlia unica e non è mai andata a scuola (ha sempre studiato a casa), quindi non conosceva bambini con cui parlare e fare amicizia e i suoi amici erano tutti animali da cortile e insetti. Probabilmente è proprio questa la causa della sua timidezza.
Sembra quasi che esistano due Nibaal: quella allegra quando è con gli animali e quella timida quando è con gli esseri umani.
Mentre con gli animali è una grandissima chiacchierona, con le persone ha difficoltà a parlare: le trema la voce e ripete spesso pause e mormorii durante una conversazione. Ma, seppur con fatica, riesce a conversare e, col tempo e con fatica, potrebbe anche fare amicizia e calmarsi.
Tutto il contrario è se deve parlare davanti ad un pubblico. Alla sola idea le viene una grandissima ansia, insieme a capogiri, nausea e tremiti.
Se dovesse proprio parlare in pubblico (come potrebbe essere in un trial) andrebbe in panico e inizierebbero a fischiarle le orecchie, le batterebbe forte il cuore, inizierebbe a sudare freddo, a respirare affannosamente e le si seccherebbe la gola e le verrebbe una sete insoddisfabile.
Nei trial, infatti, passerebbe la maggior parte del tempo in silenzio e, se avesse qualche idea, probabilmente la terrebbe per sé a meno che non sia necessario parlare. In quel caso probabilmente direbbe cosa pensa ad un'altra persona (meglio se è un amico/a) nell'orecchio. Non lo direbbe esplicitamente perché (specie all'inizio quando ci sono molti altri partecipanti e non li conosce bene) sarebbe come parlare in pubblico e sentirebbe gli stessi sintomi sopraelencati.
Tuttavia, se fossero rimaste poche persone e magari avesse legato con qualcuno, potrebbe parlare con più calma perché sarebbe come una "conversazione fra amici" o comunque non sarebbe come parlare davanti ad un pubblico.
Diciamo che per lei 6 persone sono un pubblico, ma già con 4 persone inizia a sentirsi agitata.
Anche quando non è agitata, Nibaal è un po' impacciata: non è una che inciampa spesso, ma ha una prossima manualità.
Superata la sua timidezza è una ragazza dolce, amorevole, simpatica, sorridente e scherzosa, dalla battuta pronta. Quando parla con gli animali (o con gli "amici") è la gioia fatta a persona.
Nonostante sia vegetariana, non è una di quelle che rompe gli zebedei: lei vive e lascia vivere, quindi mangerà i suoi minestroni senza rompere le balle a chi mangia bistecche alla fiorentina; per questioni religiose, è un po' meno tollerante con chi mangia carne di maiale, ma tiene questi pensieri per sé.
L'unica cosa che pretende è il rispetto dell'animale: quindi vuole che gli altri si assicurino che gli animali che mangiano o quelli da cui vengono altri prodotti (come uova e latticini) abbiano vissuto bene, in allevamenti in cui erano liberi di muoversi e non ingabbiati o ingozzati per farli essere belli grassi. Su questo argomento diventa un po' una "rottura", sostenendo che <<Dovremmo poter mangiare un animale solo dopo averlo rispettato!>>
Ma non si può certo dire che abbia torto.
Quando parla di queste cose si dimentica anche della sua timidezza.
Gli animali la amano, magari non subito, ma tutti alla fine si affezionano a lei. A loro piace la sua voce, tranne quando canta; a lei piace ascoltare la musica a palla con gli auricolari e cantare ciò che ascolta, ma ha una pessima voce e, quando ascolta la musica e inizia a cantare a squarciagola, tutti gli animali nelle vicinanze si allontanano.
Dunque, se sentite versi disumani e satanici e poi vedete stromi di uccelli, insetti e altri animali che fuggono terrorizzati, sapete che Nibaal ha iniziato a cantare a squarciagola.
PIACE:
• Gli animali;
• Gli abiti occidentali;
• La sua fattoria;
• L'azzurro;
• Lo zenzero;
• I finocchi;
• I Queen (la sua canzone preferita è "Don't stop me now").
NON PIACE:
• La carne (oltre ad essere vegetariana, non le piace nemmeno il sapore);
• La gente che maltratta, sfrutta e non rispetta gli animali e i loro habitat naturali;
• I tormentoni estivi spagnoli (non li riesce a sopportare);
• I cani;
• Le carceri per animali (aka gli zoo, ma lei li chiama così perché la parola zoo è solo un eufemismo).
CURIOSITÀ:
• È mussulmana.
• È vegetariana: non mangia carne né pesce. Ma mangia latticini, miele e indossa lana senza problemi. Tuttavia non mangia neanche le uova: lo sa che sono controllate e che non c'è il pulcino, ma non si sa mai.
Non indossa mai abiti di pelle o di seta: per quei tessuti è necessario uccidere, mentre per la lana basta solo tosare.
• Namur è sempre con sé: è molto coccoloso e geloso della sua umana e difficilmente si affeziona ad altri umani, molto spesso rompe un po' se ha fame o se Nibaal non lo coccola abbastanza, ma è molto obbediente e fa quello che gli dice (solo) lei, quindi basta che Nibaal gli sussurri "Non ora" e smette di rompere.
{Se fosse possibile, mi piacerebbe che fosse con lei anche durante il KG. Ma se non fosse possibile, me ne farò una ragione. ;)}
SESSUALITÀ:
È bisessuale, ma non lo ammette (anche perché viene da un paese dove l'omosessualità non è ben vista).
RELAZIONI:
Beh, si e no. Tecnicamente Nibaal è disponibile a qualsiasi relazione, ma è anche vero che la sua timidezza e la difficoltà nel parlare con gli altri potrebbero renderle difficile trovare un qualcuno con cui riuscire a instaurare una relazione.
REAZIONI:
• Solitamente Nibaal non si presenta. Vivendo nella costante ansia e timidezza, preferirebbe di gran lunga evitare di parlare con altre persone.
Ma se qualcuno attaccasse bottone con lei, allora, risponderebbe: non è una ragazza maleducata.
Quindi, tenendo lo sguardo basso e balbettando un po', direbbe: "Sa-salve, i-il mio no...me è..."
Poi prenderebbe un bel respiro e direbbe il suo nome completo tutto d'un fiato come se fosse una filastrocca: "...è Nibaal bint Yusuf al-Alearabi al-Qamillari."
Infine deglutirebbe e concluderebbe con: "Nibaal... basta e... e avan...za..."
• Se scoprisse un cadavere, lancerebbe un urlo e inizierebbe a scuoterlo nel tentativo di farlo rinvenire. Lo chiamerebbe e lo pregherebbe di svegliarsi. Invano.
Quando poi capirà che è morto e che, quindi, non si sveglierà, andrà a chiamare gli altri.
In tutto questo cercherà di trattenersi dal piangere. Che ci riesca o meno, dipende dalla situazione.
• Se la vittima fosse una persona cara, farebbe le stesse cose nello stesso ordine.
L'unica differenza è che non riuscirebbe a trattenersi e comincerebbe a piangere.
• Se addirittura fosse innamorata della vittima, non si staccherebbe dal cadavere. Dopo aver scosso per un po' il corpo, scoppierebbe a piangere e lo stringerebbe. L'unico modo per staccarla sarebbe trascinarla via.
Dopodichè probabilmente si chiuderebbe nella sua stanza a chiave e non farebbe entrare nessuno. Uscirebbe solo per il trial.
• Se l'assassino fosse qualcuno a cui tiene, si avvicinerebbe a l*i, l* abbraccerebbe e direbbe, carezzandogli/le il volto: -Sei cadut* in disperazione... non possiamo fartene una colpa....-
Se ne fosse innamorata, però, dopo averlo detto nasconderebbe il viso nell'incavo del suo collo e inizierebbe a piangere.
• Se una persona cara fosse il MM, non riuscirebbe a guardarl* negli occhi.
Riuscirebbe solamente a mormorare frasi sconnesse o confuse come: «No. È vero? Perché? Non è. Farci questo? Perché? Vero. No. Perché? Falso. Deve esserlo. Perché farci questo? Perché farmi questo? Falso.»
• Se una persona cara fosse il Traitor, anche in questo caso non riuscirebbe a guardarlo negli occhi. Si chiuderebbe in sé stessa e comincerebbe a pensare dentro di sé. Solo alla fine direbbe qualcosa come: «Non ti credevo capace...» lo direbbe freddamente e senza guardare la persona interessata.
• Se la vittima fosse qualcuno che odia o che comunque le sta antipatico, si avvicinerebbe al corpo per assicurarsi che sia davvero morto.
Si renderebbe conto di quel sorrisetto che le è spuntato sulle labbra e lo nasconderebbe con la mano.
Si costringerebbe a fingersi triste (dopotutto è morto qualcuno) e andrebbe a chiamare gli altri. Ovviamente non piangerebbe.
• Se l'assassino fosse qualcuno che odia/le sta antipatico; abbasserebbe lo sguardo. Abbassa sempre lo sguardo quando viene scoperto un assassino, quindi non è strano.
Si morderebbe l'interno della guancia per non sorridere.
• Se fosse accusata ci sono tre possibilità:
1) Ci sono molte persone davanti a lei che le chiedono di difendersi. Che sia innocente o colpevole non cambia.
Comincerebbe a balbettare cose come "no", "non sono stata io", "non c'entro niente", "vi prego, credetemi" e cose così.
Parlerebbe così piano che probabilmente solo le persone più vicine riuscirebbero a sentire ciò che dice.
Proverebbe a difendersi sussurrando qualcosa all'orecchio di qualcuno, ma c'è la possibilità che non le permettano di farlo e le dicano di parlare direttamente. In quel caso allora si accovaccerebbe e cercherebbe di calmarsi, di respirare e... beh, tutto ciò invano.
2) Sono rimaste poche persone oltre a lei ed è innocente.
In quel caso, dopo aver deglutito, comincerebbe a esporre il suo alibi a elencare prove che la scagionino, se ce ne fossero. Altrimenti confesserebbe tranquillamente di non avere prove.
Parlerebbe abbastanza tranquilla, anche se timidamente, a bassa voce e balbettando di tanto in tanto. Ma almeno non si sentirebbe male.
3) Sono rimaste poche persone oltre a lei ed è colpevole.
Si sarà sicuramente preparata un alibi e delle prove che dimostrino la sua fittizia innocenza. Quindi saprà esattamente cosa dire come se fosse un copione.
Si fingerà intimidita, anche se in realtà è sicura di quello che fa. Essendo consapevole di essere esageratamente timida, sa di non potersi dimostrare spavalda e tranquilla quando chiunque altro sarebbe in ansia.
La cosa strana è che il suo solito balbettio... non sarà affatto naturale.
Dopotutto lei non è balbuziente: balbetta quando è nervosa o in ansia; quando non lo è parla normalmente.
Non riuscirebbe a fingere la balbuzie se non le viene spontanea. Ma questo, siccome non ci ha mai provato, non lo sa.
• Se fosse scoperta, nasconderebbe il volto dietro le mani e comincerebbe a piangere.
Direbbe cose come «Mi dispiace. Avevo paura... volevo vivere...» ovviamente parlando a voce molto bassa.
• Per accusare qualcuno, come scritto sopra, spiegherebbe la sua teoria a qualcuno nell'orecchio in modo che possa ripeterla.
Sarebbe una cosa totalmente diversa se fossero rimasti in pochi e avesse imparato a conoscerli: in quel caso la vedrebbe come una conversazione informale, allora riuscirebbe a parlare, seppur timidamente. Infatti le dispiacerebbe non poco dover accusare qualcuno.
• Se ritenesse che l'assassino sia qualcuno a cui tiene, si avvicinerebbe proprio al/la dirett* interessat* e sussurrerebbe: «Sei stato/a tu?»
• Se fosse accusato qualcuno a cui tiene, sussurrerebbe più a se stessa che agli altri: «Non può essere vero...»
• Se fosse accusata la persona che le piace, urlerebbe (si, urlerebbe) un semplice e secco "No!"
Se poi le chiedessero come fa a esserne così sicura ci sono due possibilità: se lo sa, dice a qualcuno le sue motivazioni; se non lo sa, si ammutolisce e abbassa lo sguardo timidamente.
• Se arrivasse ultima in una corsa, sarebbe un po' intristita. Deciderebbe di non vedere nessuno per un po' e, di conseguenza, si chiuderebbe nella sua stanza.
• Se arrivasse prima in una corsa:
• Durante i Freetime, Nibaal si perde in lunghe conversazioni con animali oppure si mette ad ascoltare musica e a cantare a squarciagola.
Se avesse fatto amicizia, le piacerebbe molto passare il tempo con gli amici e parlare a lungo con loro. Diventa una chiacchierona.
• Per dichiararsi... ahahahah certo certo!
'sta qui non riuscirebbe nemmeno a parlare con la persona che le piace, figuriamoci se riesce a dichiararsi! Ahahahah
Al massimo, se incontrasse la persona che le piace, potrebbe balbettare delle parole senza senso e darsela a gambe levate.
VOCE QUANDO PARLA:
Ai Kayano
https://youtu.be/EKWz6cKXg5M
VOCE QUANDO CANTA:
https://youtu.be/BsPTYaCFqI8
Ovviamente sto esagerando. Ma immaginiamo una cosa del genere.
OC's THEME:
"Delilah" dei Queen.
https://youtu.be/yEYRoXWmWYU
Mi sembrava la canzone più adatta, visto che è dedicata a una dei gatti di Federico Mercurio.
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