Che bello mettere intere famiglie in dei Killing Game ~ Dangan

Per la storia "Danganronpa the hell's candles" di TERM0SIFONE-CHAN



GENERE:
Transgender FtM.

Col termine "transgender" si intende una persona che non si identifica nel suo sesso biologico, ma in quello opposto.
Si differenzia da un transessuale perchè un transessuale ha compiuto (o sta copiendo) un percorso per cambiare sesso, operaione compresa.

Con FtM (o F2M) si intende una persona nata femmina che, tuttavia, è un maschio.

Qualcuno mette la transessualità fra i generi non-binari, ma è sbagliato perchè non esce dalla binarietà dei generi e rimane a livello di maschio e femmina, sta semplicemente dall'altra parte*.

NOTA: a lui non piace essere definito trans: è un maschio. Punto.

* "trans" è una parola latina che vuol dire "dall'altra parte" ed è tipiacamente contrapposta alla parola "cis" (= da questa parte).
Si possono trovare come prefissi di molte parole anche in italiano, come"cisalpino" e "transalpino" (ovvero ciò che al di qua e ciò che al di là delle alpi).

NOME:
Nata come Jaqueline, ha sempre preferito farsi chiamare Jacques e da tre anni ha cambiato ufficialmente nome all'anagrafe.

COGNOME:
Jolie

NAZIONALITA':
Belga

ETA':
20

TALENTO:
Ultimate Activist

L'attivismo è un'attività finalizzata a produrre un cambiamento sociale o politico ed è spesso intesa anche come sinonimo di protesta o dissenso. I termini "attivismo" e "attivista" vengono rispettivamente dal francese activisme ed activiste e furono coniate dalla stampa belga nel 1916 con riferimento al movimento Flamingant.

Lui e il suo fidanzato, Claude, lottano per i diritti di un po' tutte le minoranze, ma soprattutto per la cominutà LGBT+.

ASPETTO:
Jacques, per essere un ragazzo, non è particolarmente alto, ma se si considera che è biologicamente una ragazza risulta abbastanza nella media.
Ha dei bellissimi occhi azzurri, tipici dei Jolie (li ha infatti anche Agatha) e i capelli biondi che ha ereditato dalla madre che tiene corti e rigorosamenti spettinati e tagliati male. "Mal coupé" come dice lui.

PRESTAVOLTO:
Aoi Tokura da "Rainy Cocoa"

CARATTERE:
Jacques è un ragazzo che, a prima vista, può sembrare sempre arrabbiato.
E' uno che lotta per ciò che è giusto, quindi è facile vederlo mentre urla per poter essere trattato come ragazzo.
Odia tantissimo quando qualcuno pretende chedebba andare nel bagno delle donne oppure viene messo in dormitori femminili. Lo trova immensamente ingiusto.
Si sente come se gli stessero chiedendo di essere qualcuno che lui non è.
(Se venisse messo in camere femminili, è assicurato che andrebbe a dormire nella stanza di Claude. Non c'è un altro letto? Va beh, dormiranno abbracciati nello stesso letto.)
Inoltre è quasi iperprotettivo nei confronti del suo ragazzo, Claude, e prende sempre le sue difese, anche arrabbiandosi.
E' molto probabile che, nello scoprire del Killing Game, il suo primo pensiero sarebbe per Claude, perchè Jacques è terrorizzato all'idea che Claude possa lasciarlo morendo.
(Preferirebbe essere lasciato per un altro, piuttosto che vedere il suo amato morire.)
(Claude non lolascerebbe mai per un altro. Lo ama troppo.)

Tuttavia, Jacques non è sempre arrabbiato. E' vero che si scalda troppo di tanto in tanto, ma in realtà è un ragazzo molto simpatico e alla mano. E' molto amichevole ed estroverso.
Gli piace passare il tempo con gli altri e parlare o fre qualsiasi altra attività in gruppo.
Ha sempre la battuta pronta ed è sempre pronto a proporre attività di svago.

E' femminista e ritiene che le donne debbano avere gli stessi diritti e le stesse possibilità.
Così come i gay, i trans, i disabili e tutti i "non normali".

Nel suo ipegno sociale, contiamo anche la ricerca: cerca sempre di dare il suo contributo anche per aiutare le raccolte fondi finalizzate a finanziare ricerche mediche per torvare cure a malattie.
Nonostante sia terrorizzato dai medici, la ritiene una cosa importante ed è un tema che gli è caro.
(In realtà se vedesse un medico senza camice sarebbe tranquillo. Come se non sapesse che quello davanti a lui è un medico.)

Siccome durante il giorno è sempre energico e pronto a scaldarsi per lottare contro le ingiustizie e farsi sentire, la sera spesso e volentieri è stanco morto ed è capace di addormentarsi in qualunque appena si rilassa un minuto.
(Tant'è che molte volte Claude ha dovuto portarlo nel letto.)
Di notte non si sveglierebbe neanche se gli si urlasse nelle orecchie. Ha un sonno pesantissimo.

Nella coppia, Jacques è la personalità dominante e quello che prende le iniziative: è raro che sia Claude a baciare Jacques, perchè di solito è il biondo a spingere l'altro contro il muro e ad attaccarsi alle sue labbra con passione.
Gli sta sempre appiccicato.
C'è solo un caso in cui è Claude a prendere l'iniziativa: nel dirsi "ti amo".
Jacques è leggermente tsundere, quindi non riesce a dirlo per primo e, soltamente, quando Claue glielo dice arrossisce come un peperone e risponde a bassa voce.

Usa linguaggi anche volgari o scurrili, ma non abusa si parolacce e imprecazioni.
Quando ci vuole ci vuole, quindi dirà cosa come "idota", "coglione" o "fottiti", ma solo quando sarà necessario. Non ogni 2x3.

STORIA:
Un poliziotto, che chiameremo Antoine, più di venti anni fa, accompagnò suo fratello maggiore (chiamiamolo Etienne) a comprarsi un vestito in vista delle sue nozze.
In un negozio si occupò di loro una commessa molto gentile e simpatica. E bella.
Si chiamava Sylvie Boyer.
Sylvie fu l'unica commessa capace di convincere il futuro sposo a comprare un completo. Ma sicuramente non si aspettava che quel suo cliente sarebbe stato suo cognato un giorno.
Infatti Antoine le chiese di uscire. Sarà che, con il metrimonio del fratello, c'era amore nell'aria, ma a lui piacque sin da subito Sylvie.
E fu molto felice quando lei accettò il suo invito e ci rimase male quando, dopo il primo appuntamento, scoprì che lei aveva due anni più di lui: temeva che lei potesse perdere interesse, ma non fu così.
Quando, dopo un anno e mezzo di frequentazione, lei rimase incinta, capirono che era il momento giusto per sposarsi.
(Qualche mese dopo il parto, anche la moglie di Etienne rimase incinta.)

Quella che nacque fu una bellissima bambina: aveva i capelli biondi di Sylvie e gli occhi azzurri di Antoine.
La chiamarono Jaqueline.

Jaqueline, per tutta la sua infanzia, si sentì oppressa: spesso le sue compagne le chiedevano di passare del tempo assieme, ma trovava noiosi i giochi delle bambine: avrebbe preferito di gran lunga giocare con i maschi, ma temeva di essere giudicata male.
Si sentiva come se il mondo intero le stesse chiedendo di essere qualcosa che lei non era.

Un'altra cosa che non sopportava erano i suoi lunghi capelli biondi che piacevano a tutti: quando si guardava allo specchio e vedeva il suo volto incorniciato dai quei filamenti d'oro che le ricadevano fino alle spalle... lei non si riconoceva.
Non era il suo riflesso.
Ma a tutti piacevano.

Un giorno, a sette anni, aveva i capelli ordinati in due treccine. Prese di nascosto delle forbici dalla cucina e si chiuse in bagno.
Le tagliò via così come erano e le lasciò nel lavandino.

Quando Sylvie la vide, le chiese cosa fosse successo e la sua risposta fu: -Lo so che ti piacevano, maman... ma io li odiavo.-
Da quel momento, con i suoi capelli tagliati male, iniziò a sentirsi meno oppressa. Non perché i suoi capelli la opprimessero, ma perché dopo aver superato quel primo ostacolo le sembrava di poter superare tutti gli altri.
Cominciò a passare più tempo con i ragazzi e a fare attività che gli piacevano di più.
Cominciò a comportarsi come più le piaceva senza preoccuparsi di non sembrare una perfetta bambina.

Anche perché, dopo qualche anno, si rese conto di non essere una bambina.

Quando aveva 10 anni iniziò ad avere dei dubbi sul suo essere femmina. E più ci pensava, più si rendeva conto che non lo era.
A 11 anni cominciò a parlare di sé al maschile e a chiedere agli altri di chiamarla "Jacques".
Di chiamarlo Jacques.

Durante l'estate i suoi cuginetti che vivevano in Francia, Agatha e Marcel, venivano in vacanza in Belgio e quando quell'estate disse loro di essere un maschio, loro non ne fecero un problema. Anzi Agatha sembrava quasi troppo elettrizzata da questo fatto, ma era perchè era felice che Jacques avesse finalmentre trovato se stesso.
Per Marcel non fu niente di eclatante: era contento che Jacques fosse felice, ma non gli sembrava chissà quale notizia. Però, nonostante ci provasse, ci mise tutta l'estate ad abituarsi al fatto che doveva parlare di lui al maschile e continuava a sbagliare. Jacques non la prese male: sapeva che non era facile abituarsi e poi c'era anche da dire che Marcel, pur essendo molto inteligente, aveva solo 8 anni. (Che cosa cute, camminava ancora all'epoca.)

Purtroppo, intorno ai 12-13 anni, il suo corpo incominciò a cambiare.
Anche questo lo fece stare male, ma Sylvie lo portò da un dottore che gli prescrisse degli ormoni per impedire al suo corpo di cambiare troppo che prende tutt'oggi.

Anche se era maschio però aveva anche delle amiche femmine. Anzi, la sua migliore amica in assoluto era sicuramente Emmanuelle.
La aveva conosciuta alle medie e rimasero migliori amici anche alle superiori. Spesso dicono scherzando di essere "fratelli separati alla nascita" (cosa impossibile visto che Emma è nata tre mesi dopo).

Fu Jacques a conosolarla dopo che lei si lasciò con il suo ragazzo, Louis Moreau. (Un ragazzo di tre anni puù grande che all'epoca aveva 18 anni. Lei ci rimase veramente male.)
(Certo, Jacques le aveva detto che forse sarebbe stato meglio se fosse stata una ragazza a conosolarla, ma lei diceva che non aveva bisogno di una amica qualcunque: voleva il suo migliore amico. Suo fratello separato alla nascita.)

L'anno dopo, Jacques ed Emma andarono iniseme ad un Gay-Pride.
Jaques aveva già iniziato le sue battaglie per ottenere il rispetto che meritava (visto che c'era sempre qualche simpaticon* pront* a criticare o a decidere al posto suo) nel suo piccolo e al Pride si gasò parecchio: era tutto colorato e aveva fatto un sacco di cartelli e si era anche procurato un megafono (che non si sa mai).

A quel Pride la ragazza incontrò un ragazzo alto con un cappello e si mise a parlare con lui. Lo presentò a Jacques come "Claude. E' il fratello di Louis."
Jacques non si aspettava certo di diventare amico di quel ragazzo, quindi non si preoccupò minimamente e se ne uscì con un "Davvero? E' il fratello di quello stronzo? Senza offesa, eh! Tu sarai sicuramente una persona fantastica..."
Claude si rivelò molto gentile e disse che non doveva preoccuparsi di risultare offensivo, perchè anche lui aveva l'abitudine di dire le peggio cose a proposito dei suoi ex che lo avevano lasciato.

Emma e Claude rimasero a parlare per qualche minuto e poi si salutarono e ognuno andò per la sua strada.

Dopo il Pride, Jacques si rese conto di cosa voleva fare: e voleva farsi sentire non solo localmente.
Iniziò a postare su internet frasi, post e immagini che riguardassero la sua battaglia e a partecipare a più manifestazioni possibili. Iniziò anche a lottare anche per tutti quelli che avevano bisogno di combattere (donne, poveri, altre "razze" e via dicendo) e non solo per la comunità LGBT+, anche se quella rimase sempre la sua battaglia principale.

Tant'è che in molti iniziarono a riconoscerlo e ad ammirarlo. E molti anche a criticarlo.

Tempo dopo incontrò un ragazzo con un cappello che sembrava conoscerlo. Dedusse che fosse uno che lo seguiva su internet, ma l'altro gli disse di essere Claude Moreau e che si erano incontrati al Pride.
"Ah si! Ora mi ricordo. Scusami!"
"Figurati."

Da questo momento in poi, le due storie avranno molti punti di contatto.

Claude gli chiese se potevano parlare e quindi andarono in un bar per discutere.
L'altro ragazzo gli disse di essere molto ammirato dal suo lavoro e che anche lui, nel suo piccolo, cercava di lottare, seppur non così attivamente. Però, colpito dall'impegno di Jacques, aveva deciso di farsi sentire seriamente.
Dopo questo lunghissimo preambolo, gli chiese se potevano diventare collaboratori.
Jacques gli fece notare che sembrava che volesse "saltare" tutta la parte necessaria per farsi conoscere e l'altro ammise che era così. "Per risparmiare tempo."

Beh, alla fine Jacques accettò.
All'inizio erano solo colleghi, ma stando spesso insieme non ci misero molto a diventare amici. (Jacques ci rimase di stucco quando scoprì che il vero nome dell'altro era "Jean-Claude".)
Erano tutti e due molto attivi, anche se molto spesso Claude accusando malori o cose del genere, non si presentava alle manifestazioni o saltava incontri di qualche genere.

Nonostante questo però i due legarono molto e divennero molto affiatati.
Anzi, innamorati.

Jacques non sa quando Claude si è innamorato, ma sa benissimo che lui si è accorto dei suoi sentimenti il giorno in cui Claude gli ha dato un preziosissimo consiglio.
Non si ricorda nemmeno perchè aveva dovuto esibire i suoi documenti, ma Claude notò sul documento di indentità del suo amico un piccolo dettaglio.
Dopo un po' gli fece una domanda e la scena andò più o meno in questo modo:
C: Jaqueline?
J: Eh?
C: E' il tuo nome?
J: Si. Perchè?
C: Pensavo ti chiamassi "Jacques".
J: Non so se te ne sei accorto, ma io sono nato femmina.
C: Si, questo lo so. Ma pensavo che avessi cambiato nome.
J: Già... ma invece non l'ho fatto.
C: E perchè?
J: *alza le spalle*
C: Ti va bene così?
J: Senti! Non mi piace essere chiamato "Jaqueline". Indipendentemente da ciò che c'è scritto sui miei documenti, il mio nome è e sempre sarà Jacques. Sono stato chiaro?
C: Si. Ma non mi sembri contento.
J: Sei fastidioso oggi. Lo sai?
C: *ridacchia* Lo so.
J: Hai finito?
C: Perchè non cambi nome e basta?
J: Perchè dovrei?
C: Perchè, secondo me, saresti più felice.

Non si aspettava di certo che Claude si preoccupasse della sua felicità.
E in realtà dovette ammettere che il ragazzo aveva dannatamente ragione.

Si emozionò come una scolaretta a sentire quelle parole.

E la settimana dopo aveva ufficialmente cambiato nome.

Da allora iniziò a sentirsi a disagio tutte le volte che era con Claude. Era emozionato tutte le volte che dovevano incontrarsi e si distraeva spesso. E tutte le volte che vedeva il sorriso di Claude sentiva le guance andargli a fuoco.
E parlò con Emma di questi sentimenti che aveva iniziato a provare per Claude. Lei iniziò a dire che doveva assolutamente dirglielo perchè loro erano sicuramente fatti l'uno per l'altro (in realtà lei sapeva già che Claude era innamorato di Jacques perchè lui glielo aveva già detto).

Il biondo decise di provare a dichiararsi, ma non sapeva come fare e, mentre ci pensava, fu Claude a dichiararsi.
J: Eeeeh?
C: Oh. Immagino che sia un rifiuto.
J: Certo che è un rifiuto! Volevo essere io il primo a dichiararmi!
C: Eh?
J: Ora ti metti lì e aspetti che sia io a chiederti di uscire!
*secondi di silenzio dopo*
J: Ecco! Hai rovinato tutto.
C: *ridacchia* Jacques, vuoi uscire con me?

Da allora sono passati tre anni e ancora stanno insieme. Nonostante tutti gli ostacoli che hanno dovuto superare.

Ma per sapere di più andate a vedere la storia di Claude.

PIACE:
• Agatha e Marcel;
• I suoi genitori;
• Claude.

NON PIACE:
• Sua suocera;
• Dover ripetere più volte di non essere una donna;
• Sua suocera;
• Omofobia, Bifobia, Transfobia e tutte le altre.
• Sua suocera.

CURIOSITA':
• Le cause per cui lotta di più, dopo i diritti della comunità LGBT+, sono per la parità dei diritti e contro la violenza sulle donne (perchè è attivamente femminista) e per i diritti e gli aiuti necessari ai disabili (visto che Marcel è paraparetico). E anche altre.
Si occupa inoltre anche di raccolte fondi contro gravi malattie e patologie.

• Anche Agatha e Marcel sono Ultimates, rispetivamente Ul. Detective e Ul. Ineritance Hunter.
Claude, invece, è l'Ultimate Memory.

• Agatha ha preso gli occhi dal padre (lo zio di Jacques), infatti sono come quelli di Jacques; Marcel invece ha gli occhi neri e li ha presi dalla madre.

• Dopo essersi messo con Claude, ha avuto modo di conoscere meglio Louis e ha capito che non è esattamente lo stronzo che credeva che fosse.
Il cognato gli ha dato uno stupido soprannome, J.J., e deve ancora decidere se gli piace o meno.

• E' alto 169 cm. Infatti per baciare Claude deve mettersi sulla punta dei piedi e alzare il mento. Oppure farsi prendere in braccio.

• Il suo colore preferito è il nero.

• Non si è mai operato un po' perchè si va bene anche così e un po' perchè gli metteva ansia la sola idea di andare sotto i ferri.
E dopo quello che è successo a Claude si può dire che Jacques sia ufficialmente iatrofobico, ovvero ha paura di medici e personale sanitario.

• Prende gli ormoni maschili per avere una voce più bassa e curve poco accentualte, ma per sicurezza si fascia anche il petto.

• Nella loro relazione, è indubbiamente Jacques il seme. Anche se fisicamente è una donna (e quindi non potrebbe essere seme) è palesemente la personalità dominante nella coppia.

• Questa è la sua "sorella separata alla nascita", Emmanuelle "Emma" Muller:

(PV: Yoko Amami)

SESSUALITA':
Omosessuale

Jacques è attratto solo da persone di sesso maschile.

OC'S THEME:

https://youtu.be/TL9mTVl0OMY

VOCE:
Megumi Ogata

https://youtu.be/YVjZ9arztck

ᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕᔕ

GENERE:
Maschile

NOME:
Jean-Claude

Non dovete MAI chiamarlo così: lo detesta.
Vuole essere chiamato solamente Claude.

COGNOME:
Moreau

NAZIONALITA':
Belga

ETA':
20

TALENTO:
Ultimate Memory

Avete presente Olive di A.N.T. Farm?
Ecco! Il talento di Claude è quello di ricordarsi letteralmente tutto ciò che gli è successo dai quattro anni in su.
Ha anche degli sporadici ricordi precendenti, ma sono molto pochi. Il suo primo ricordo risale a quando aveva quattro giorni.

ASPETTO:
Claude è un ragazzo alto e molto magro. Ha un naso all'insù, occhi blu e capelli neri.
Il suo colore natruale però sarebbe il rosso, ma già da un po' ha cominciato a tingersi capelli e sopracciglia.

(Questo ragazzo dai capelli rossi è suo fratello Louis.
PV: Ryota Sakuragi)

PRESTAVOLTO:
Keiichi Iwase da "Rainy Cocoa"

CARATTERE:
Claude si mostra come un ragazzo sempre sorridente, ma non è esattamente così.
Sin da quando era piccolo ha sempre saputo che non doveva tenersi la tristezza dentro, quindi non si è mai fatto problemi a piangere. Solo che non ama coinvolgere gli altri nella sua tristezza e sofferenza, per questo motivo si mostra sempre sorridente, indipendentemente da quello che prova e si sfoga quando è solo.
Al massimo se c'è Jacques, perchè non si sente a disagio a piangere o a sfogarsi con lui.

Lo si può trovare molto spesso impegnato a leggere, concentratissimo. In quei momenti, ha un'espressione più che neutrale. A dir poco, apatica.
Quando legge non ama essere interrotto, a meno che a interromperlo non siano le braccia e le labbra di Jacques.

Lo ama tantissimo, esattamente così com'è, e lo ammira.
Proprio perchè lo accetta nei suoi pregi e nei suoi difetti, non gli importa se Jacques non gli dirà mai "ti amo" per primo. Sa che è così anche se non glielo dice.
E lo sa perchè sa che sono felici insieme. Ma anche perchè Jacques è sempre pronto a proteggerlo e a difenderlo e a sostenrlo quando sta male.

Adora quando Jacques si preoccupa per lui, perchè per lui è la prova che Jacques ci tiene davvero.

E' un ragazzo d'oro. Molto dolcissimo.
E' solo un po' timido e riservato. Un po' silenzioso (a differenza del suo fidanzato chiachierone).
Ma si trova bene con gli altri alla fin fine.
Gli unici motivi per cui potrebbe arrabbiarsi sono: essere interrotto quando legge, essere chiamato "Jean-Claude" e quando la gente discrimina Jacques.
A parte questo, superato il suo muro di timidezza, è un ragazzo meraviglioso: simpatico, gentile e premuroso.

Ricorda tutto e, proprio per questo motivo, è capace di rinfacciare anche cose che nessun altro ricordava.
Per questo motivo può risultare odioso, ma lui non lo fa con cqattiveria: è semplicemente fatto così.
Per questo motivo si pente tutte le volte che, litigando con Jacques, gli capita di fare così e farlo arrabbiare, ma alla fine è felice che facciano pace e che l'altro inizi a scherzarci sopra.

Ma la sua memoria può essere molto utile nei trial.

Per lui Jacques è un'ancora: sarebbe un duro colpo per lui essere lasciato di nuovo.
Per questo motivo è leggermente geloso. Non è di quei ragazzi che impediscono al partner di vedere altra gente o lo/la picchia.
Si fida ciecamente di Jacques, ma mentirebbe se dicesse che non prova un po' di fastidio quando altri ragazzi passano troppo tempo con Jacques.
(Tanto Jacques sta sempre appiccicato a Claude.)

STORIA:
Partiamo col dire che Claude ricorda tutto.
E lui odia la sua memoria.
Molti potrebbero dire che in realtà è utilissima, ma invece è solo causa di problemi. (Metà dei problemi con le sue relazoni sono nati per la sua memoria.)
Ma soprattutto non è bello essere costretti a ricordare tutto. Indipendentemente da ciò che è piacevole ricordare e ciò che non lo è.

E la vita di Claude ha molti momenti che sarebbe meglio no ricordare.

Dei suoi primi quattro anni di vita ha solo pochi sporadici ricordi.
Il primo in assoluto risale a quando aveva quattro giorni e i suoi genitori lo hanno portato a casa per la prima volta e gli hanno presentato suo fratello di 3 anni più grande, Louis.
Dal suo quarto compleanno in poi, invece, ricorda proprio tutto con chiarezza.

Ha dei bellissimi ricordi di suo padre.
Ride tutte le volte che pensa a quella volta in cui, dopo aver inisitito a lungo, Louis è riuscito ad avere una bicicletta. Però non sapeva andarci, allora Emile (loro padre) stava cercando di insegnarglielo. Louis è sempre stato goffo e non è cambiato in questo e per questo motivo cadde facendosi male.
Il padre lo aiutò e, vedendo che il figlio stava cercando di non piangere, gli disse qualcosa che Claude (che li stava guardando) vedrà sempre come un preziosissimo insegnamento.
"Sai? Se devi piangere non devi trattenerti, perchè poi starai male. Se non vuoi che gli altri ti vedano, va bene. Ma quando poi sarai solo piangi senza vergognarti."

All'epoca non potevano immaginare quale fosse il messaggio dietro quelle parole.
Un anno dopo, Emile morì.
La causa del decesso fu un tumore al colon-retto.
E allora capirono, due bambini di 5 e 8 anni, che le parole del padre furono un invito a non tenersi il dolore dentro, perchè presto sarebbe stato insostenibile.

7 anni dopo, ai due capitò di guardare alcune foto dei genitori da giovani.
Louis era chiaramente commosso al ricordo del padre e cercava di non piangere.
Claude, siccome se ne era accorto, gli raccontò di quella volta con la bicicletta e gli ricordò le parole del padre citandolo parola per parola.
Il fratello maggiore rimase piacevolmente sorpreso, perchè anche lui se ne ricordava appenae, lasciando andare le lacrime, disse: "La tua memoria è incredibile, J.C., avevi solo 4 anni... è sorprendente che te ne ricordi ancora."
Infine sorrise e gli scompigliò i capelli rossi.
(Nonostante in famiglia tutti sapessero dell'incredibile memoria di Claude, rimanevano spesso sorpresi di quanto fosse capace di ricordarsi.)

(Louis lo ha sempre chiamato J.C., volendo abbreviare Jean-Claude.)

La madre (il cui nome è Axelle Roche), dopo la morte del marito fu costretta a trovarsi un lavoro. Essendo una semplice casalinga iniziò a fare la colf per altre famiglie.

I due fratelli crebbero senza troppi problemi.
Grazie alla sua memoria di ferro, Claude si ritrovò ad essere sempre il migliore della classe.
Ma a parte questo non c'è molto da dire: lui stesso dice che, nonostante si ricordi tutto come se fosse ieri, non c'è niente di interessante nella sua vita.

Andava a scuola, studiava, leggeva, aiutava la mamma a casa e andava spesso dal medico (per dei controlli preventivi: Axelle temeva che, siccome il marito era morto per un tumore, i figli potessero essere geneticamente predisposti).

A 12 anni comiciò ad avere i primi dubbi della sua sessualità, ma non ne era sicuro (era ancora piccolo, era normale non saperlo ancora con certezza). Lui vedeva i suoi coetanei e, alcuni in particolare, li trovava proprio belli. Ma c'è da dire che, per avere 12-13 anni, quei ragazzini fossero oggettivamente belli, quindi non era abbastanza per dire di essere omo.
Tuttavia, quando aveva 14 anni, si mise con il suo primo ragazzo, Alphonse. Al aveva un anno più di lui e, per Claude, fu la conferma della sua sessualità e fece poi coming-out.

(La madre lo accettò senza problemi, anche se rimase effettivamente sorpresa.
Louis invece ebbe due reazioni: la prima fu "Wow... wow... Mio fratello è gay... CHE FICO!"
La seconda, invece, fu "Beh, J.C., non me lo aspettavo, ma sono felice che tu lo abbia capito: mi basta che tu sia felice." e gli scompigliò i capelli rossi.)

Lui e Al stettero insieme per 4 mesi (e 12 giorni) e si lasciarono dopo una lite.
Non era la loro prima lite (quella era stata dopo 34 giorni), ma per Al fu abbastanza per decidere di rompere.
Questa fu la prima volta che Claude odiò la sua memoria: tutto ciò che era successo, Claude lo ricordava nei minimi dettagli. Per questo capitava che, quando litigavano, Claude rinfacciasse qualcosa che Al aveva fatto e che nemmeno ricordava o a cui non dava più il minimo peso.
Dopo l'ennesima litigata, iniziata come una discussione da nulla, Claude rinfacciò qualcosa in questo modo e Al non ci vide più dalla rabbia.

A: Ecco! Vedi? Fai sempre così!
C: Così come?
A: Mi rinfacci sempre le cose! Anche le più stupide e le più vecchie! Sono stufo di sentirmi sempre accusato per qualsiasi cazzata!
C: Al... mi dispiace...
A: Vaffanculo! Mi hai stufato! Addio, Jean-Claude!

E se ne andò lasciando solo un povero Claude sconvolto.

Però si riprese abbastanza in fretta. E anzi lo superò e 6 mesi dopo si mise con Basile.

Durò anche di meno.

Basile era leggermente geloso, ma non era particolarmente osserssivo e possessivo. Lo lasciava vivere in pace. Dopotutto non avevano nemmeno 15 anni quando si misero insieme.

Stettero insieme 2 mesi. In mezzo ai quali ci fu anche il 15° compleanno di Claude e Basile gli regalò una bellissima cover per cellulare con una loro foto.
Era meravigliosa.
Ed era un monito per ricordare a tutti che "QUESTO RAGAZZO E' IMPEGNATO!"

Un giorno, un mese dopo, Claude lo vide piuttosto pensieroso.
C: Tutto bene?
B: Senti? Ma tu ricordi proprio tutto tutto?
C: Solo ciò che è successo dopo il mio quarto compleanno.
B: Quindi non ho speranze che tu te ne dimentichi...
C: Di cosa?
B: Del tuo ex.
C: Al?
B: Si... Al...
C: Sei geloso?
B: No. Ma mi da fastidio.
C: Non ti preoccupare: dopo il modo in cui è finita, non ho intenzione di tornare da lui.
B: Ma tu ti ricorderai per sempre di lui! E di tutto quello che avete fatto insieme!
C: Si, ma anche di te...
B: Ma come puoi assicuarmi che non pensi più a lui?!?
C: Beh, fidati: perchè non voglio più avere niente a che fare con lui.
B: Ma ci pensi o no?
C: Ovviamente no!
B: Beh, non so se posso fidarmi. Non voglio vivere nel terrore che tu possa pensare ancora a lui.
C: Stai scherzando, vero? Non può essere questo il motivo per cui mi stai lasciando!
B: E invece sono serio, Claude.
C: No! Non lo accetto! Se vuoi lasciarmi, fallo, ma dammi un motivo valido.
B: Non c'è nessun altro motivo, Claude, ho paura della tua memoria.

E così anche questa storia finì.
E per la seconda volta maledì la sua memoria.

La sua terza relazione, per la prima volta, non finì a causa della sua memoria. Ma di un'altra parola con la M.

Circa un mese dopo l'inizo della sua relazione con Guy, Claude iniziò a notare dei terribili cambiamenti nel suo corpo: sangue nelle feci, dolori addominali e altri sintomi sempre peggiori.
Alla visita medica successiva (una di quelle che faceva regolarmente) scoprirono l'origine.

Un tumore al colon-retto.

Aveva 15 anni.

Cominciò varie terapie (fra cui la chemio) e ne parlò con Guy.
Lui decise di restargli vicino. E ne aveva sicuramente tutte le intenzioni.
Ma poi, quando Claude cominciò a perdere i suoi capelli rossi, Guy cominciò ad avere paura: paura di non poterlo sostenere, di non poter essere d'aiuto, di soffrire troppo e di non poter star vicino a Claude.
Ma non lo lasciò.

Fu Claude che, accorgendosi della paura che attanagliava il suo ragazzo, gli disse: "Non ti preoccupare per me. Non rovinare la tua giovinezza per un malato. E' un periodo difficile e non voglio sentirmi travolto anche dal senso di colpa per averti costretto a prenderti cura di me... Vivi la tua vita! ... E, se dovesse succedere il peggio, ti prego, goditela anche per me. Perfavore."

Guy è l'unico dei suoi ex con cui ha ancora un ottimo rapporto amicale.

(Quando Claude cominciò la chemioterapia, in famiglia salì la tensione. Era un periodaccio ed è probabilmente per questo motivo che Louis decise di rompere con Emmanuelle, la sua ragazza dell'epoca.)
(Gli piaceva tanto quando Louis gli scompigliava i capelli...)

Cominciò a portare sempre dei cappelli e si procurò sopracciglia (rosse) e ciglia finte per nascondere la mancanza di peli e capelli e cercare di vivere nel modo migliore che poteva per quanto avrebbe potuto.

Quando aveva 16 anni andò per la prima volta ad un Gay-Pride con Guy (da amici) e lì incontrò Emma con cui si fermò un po' a parlare e lei gli presentò il suo amico Jacques Jolie.
Non si offese quando il biondo offese suo fratello: capiva che, siccome teneva molto ad Emma, fosse arrabbiato. Anche lui aveva parlato malissimo di Al e Basil.

Tempo dopo ritrovò Jacques su internet. Era diventato un attivista e si stava facendo conoscere ad una velocità incredibile.
Era ammirato.

Capì che, nel tempo che gli rimaneva, voleva impegnarsi per gli altri. Forse anche per lasciare un segno del suo passaggio sulla terra.

L'occasione perfetta si palesò precisamente 3 settimane dopo quando, per caso, incontrò Jacques.
(All'inizio sembrava che l'altro non si ricordasse di lui, ma poi lo riconobbe.)

Da questo momento in poi, le due storie avranno molti punti di contatto.

Gli chiese di parlare e gli parlò del suo tentativo di impegarsi per il prossimo. Infine gli offrì una collaborazione.
Jacques gli fece notare che sembrava che volesse "saltare" tutta la parte necessaria per farsi conoscere e l'altro ammise che era così. "Per risparmiare tempo."
(Ma Jacques non poteva sapere che con questa frase Claude i riferisse al fatto di avere il tempo contato.)

Beh, alla fine Jacques accettò.
All'inizio erano solo colleghi, ma stando spesso insieme non ci misero molto a diventare amici.
Anzi, Claude era così colpito dalla passione che Jacques ci metteva nelle sue lotte che, ammirato, si prese una cotta pazzesca. (E questo era strano visto che Jacques aveva il corpo di una donna.)

Erano tutti e due molto attivi, anche se molto spesso Claude accusando malori o cose del genere, non si presentava alle manifestazioni o saltava incontri di qualche genere.
Ovviamente, fra la malattia e le visite e le cure e le terapie, non aveva moltissimo tempo da dedicare all'attivismo, ma cercava di fare il più possibile.

Parlò con Emmanuelle, visto che lei era la migliore amica di Jacques, per sapere se a lui piacesse qualcuno, ma lei rispose che, per quanto ne sapesse lei (e lei di solito sapeva), non c'era nessuno.
Ma tanto quella di Claude era solo una curiosità. Non voleva dichiararsi e rischiare che Jacques ripsondesse di si e costreingerlo a legarsi ad un malato terminale.
(Non gli aveva nemmeno mai parlato della sua malattia.)

Un giornò consigliò a Jacques di cambiare nome ufficialmente, perchè gli sembrava infelice di avere ancora un nome da donna.
Ed era felice nel vedere che, dopo aver fatto questo cambiamento, Jacques fosse davvero felice.

Qualche tempo dopo che Jacuqes era andato all'anagrafe, i medici annunciarono a Claude della sua ripresa: stava guarendo e avevano stimato che, in massimo un anno, avrebbe scofitto il tumore.

Felice come una Pasqua, decise che ne valeva la pena.
Di provare a dichiararsi. Tanto sarebbe guarito! Poteva ricominciare a godersi la vita!
Solo che quando ci provò, Jacques si arrabbiò tantissimo perchè voleva essere lui a dichiararsi.

(Era così felice!)

Lo presentò alla sua famiglia.
Louis era felice che il fratello avesse trovato qualcuno, soprattutto ora che era in via di guarigione. E anzi Jacques gli stava molto simpatico (nonostante l'astio iniziale dovuto al fatto che lui avesse spezzato il cuore alla sua "sorella separata alla nascita"). Alla fine Louis gli diede il soprannome J.J. (Abbreviazione di Jacques Jolie.) (Così ci sono J.C. e J.J.)

Invece Axelle non lo accettò.
Non le diede mai fastidio che il figlio stesse con dei ragazzi, ma probabilmente non le andò giù il fatto che il ragazzo in questione fosse un trans.
(Ancora oggi spera che Claude si rimetta con Guy.)

E, dopo l'odio della suocera, dovettero superare un alro grande ostacolo.

Jacques era andato a casa di Claude, ma era parecchio in anticipo e Claude era ancora in doccia. (Gli aprì Louis.)
Quando uscì dal bagno non si era ancora rimesso ciglia e sopracciglia e ovviamente non aveva nemmeno il cappello.
Jacques andò verso la stanza del suo ragazzo per chiamarlo, ma lo vide mentre usciva dal bagno. Senza peli o capelli.

J: Claude...?

Ovviamente discussero.
Jacques era incavolato perchè non gli aveva detto niente.
Aveva pensato per tutto il tempo che Claude portasse sempre un cappello perchè gli piaceva, non pensava certo che il suo ragazzo avesse un tumore!

J: Perchè non me lo hai detto?
C: *piangendo* Non volevo coinvolgerti. Io... io non pensavo certo che saremmo arrivati a questo punto.
J: Perché stai piangendo? Che uomo sei?
C: Mio padre mi ha insegnato che non devo vergognarmi di piangere se ne ho bisogno. Specie se sono solo.
J: Non sei da solo, idiota.
C: ...non mi vergogno con te...
*silenzio*
J: *imbarazzato* ...idiota...
*altro silenzio*
J: E poi perchè non me lo hai detto?
C: *sorride* Perchè sto guarendo.

(A questa affermazione, Jacques si sentì più sollevato: non voleva perderlo.)

Qualche tempo dopo, Jacques lo portò a comparasi una parrucca. Ovviamente voleva prenderla rossa come il suo colore naturale di capelli, ma Jacques lo invitò a provarsele anche di altri colori. Tanto per divertirsi.
Se ne provò varie e, quando se ne provò una nera, Jacques sorrise e gli disse: "Sai di essere proprio un fico con i capelli?"
E poi si avvicinò, si alzò sulle punte dei piedi e si avventò sulle sue labbra.
"E moro sei ancora più fico."

Non era intenzione di Jacques costringerlo a prenderla nera (anche se non poteva negare che gli piaceva di più moro), perchè gli piaceva Claude e gli sarebbe piaciuto anche con una parrucca arcobaleno.
Ma, anche guardandosi allo specchio, Claude ammise che quella mora gli stava meglio. Si piaceva di più con i capelli neri.

Per questo comprò quella.
E si prese anche delle sopracciglia finte nere.

Quando aveva 18 anni, gli annunciarono la sua totale guarigione e smise con la chemioterapia.
A 45 giorni dall'annuncio, guardandosi allo specchio, Claude notò una rada peluria bianca sulla sua testa. E dopo circa un mese i capelli cominciarono a crescere normalmente. Erano fragili, un po' più ricci e bianchi, ma erano capelli. E ciglia e sopracciglia e tutti i peli.
Tornò normale in un paio di mesi, anche se rimase bianco per un anno intero e in quel periodo continuò a portare la parrucca.

Quando dopo un anno i capelli e tutto il resto cominciò a tornare rossa gli fece uno strano effetto: erano ormai quattro anni che non si vedeva con il suo colore naturale e si sentì nostalgico. Allo stesso tempo, però, ormai era così abituato a vedersi moro che preferì restarlo: infatti comicniò a tingersi.
(Scelse di rimanere moro anche perchè a Jacques piaceva con i capelli neri, anche se a Jacques piaceva anche rosso.)

Altri ostacoli che dovettero superare furuono gli stessi che spinsero Al e Basil a rompere.
• Anche Jacques si arrabbia tantissimo quando Claude gli rinfaccia le cose, ma poi fanno sempre pace e tutto torna come prima. Solitamente poi ci scherza su.
• Jacques mentirebbe se dicesse di non aver mai avuto le stesse preoccupazioni di Basil. Lo disse pure a Claude.
"In effetti questa cosa mi fa provare sentimenti contrastanti... tuttavia, mi fido di te e so che sei solo mio. *risata* E comunque, a questo punto, preferisco che tu mi lasci per uno dei tuoi ex piuttosto che tu mi lasci perchè non ci sei più."

PIACE:
• Jaques;
• Louis;
• Leggere.

NON PIACE:
• Quando la madre fa la stronza con Jacques;
• Chi mette il vino rosso in frigo (IL BIANCO VA IN FRIGO! IL ROSSO NO!);
• I problemi che nascono dal ricordarsi tutto;
• "Jean-Claude"...

CURIOSITA':
• È mancino.

• A quanto pare sua madre è transofoba.

• E' più uke di un uke arci-uke. Ed è l'unico dotato di ca***...

• Il suo colore preferito è il rosso tiziano, ma gli piace anche il blu.

• E' alto 178 cm.

• E' terrorizzato all'idea di morire ed essere dimenticato.

• Si tinge di nero sia capelli sia sopracciglia.
Nonostante siano già passati due anni dalla fine della terapia, tuttora preferisce usare tinte non aggressive e semitemporenee, perchè vuole evitare di torturarsi i capelli inutilmente. (Solitamente le tinte bio vegetali vengono usate fino a circa 6 mesi dopo la fine della terapia, quindi non le usa più.)
Purtroppo le tinte semiteporenee, durano al massimo una deicina di shampoo, quindi deve rifarsi il colore dopo circa 5 settimane. (Anche perchè comincia anche a vedersi la riscrescita rossa.)

• Louis è miope, ma porta le lenti a contatto rosse. Infatti i suoi occhi sarebbero blu come quelli di J.C., ma non si vede.

• Louis sta studiando medicina per diventare oncologo. E' anche sensato che sia nato questo desiderio.
Anche riguardo a questo Jacques prova sentimenti contrastanti...

• Claude considera Guy il suo migliore amico.

(PV: Subaru Sakamaki)

•Qualche tempo fa, Al e Basile si sono incontrati per caso e adesso stanno insieme.
(Al è il moro; Basile il rosso.)

(PV: Reiji e Laito Sakamaki)

SESSUALITA':
Claude non si definisce nè pansessuale nè panromantico: non gli piace darsi etichette, ma se proprio deve darsi una definizione preferisce dire "omoromantico". Infatti è attratto solo da persone che si identificano nel genere maschile, sia che lo siano anche fisicamente sia che non lo siano, come nel caso di Jacques (che è fisicamente donna, ma non lo è dentro).

OC'S THEME:

https://youtu.be/pGfgcWBsZ5U

VOCE:
Mamoru Miyano

https://youtu.be/VsS-M_34Z7U


Nel vecchio libro c'è un capitolo chiamato "Le famiglie Jolie e Moreau" dove è possibile trovare informazioni anche sui loro genitori.

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