𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐅𝐑𝐈𝐄𝐍𝐃 | 𝐒𝐤𝐞𝐩𝐡𝐚𝐥𝐨 𝐎𝐧𝐞 - 𝐒𝐡𝐨𝐭

"Caro Zak.
   Ti amo."

Due minuti interi a guardare quel semplice bigliettino. Ormai dovrebbe essere nelle mani del destinatario, ma Darryl non riusciva a lasciarlo. Significava perderlo. Perdere il suo migliore amico. Per colpa degli stupidi sentimenti che si erano impossessati di lui. Se solo non gli avesse mai rivolto la parola...

No, Darryl deve farlo. Non dirlo a Zak sarebbe soltanto un peso di troppo nel suo cuore, un peso che non riuscirebbe a sopportare. Sospirò. Si alza e appoggia il bigliettino sulla scrivania del ragazzo. Significava perderlo, sì, ma significava anche smettere di amarlo in segreto. Ed era importante, per Darryl, che non ci fossero segreti tra di loro.

Si asciuga la lacrima che aveva iniziato a scendergli per la guancia. Non sa cosa penserà di lui Zak, ma probabilmente inizierà ad odiarlo dopo poco se non, e Darryl odia pensarlo, subito. "No, non lo farà. Siete amici, Darryl, non ti odierà." Si ripete, ma sa che non resteranno amici per molto. Non è una mezza-cotta adolescenziale, anche perché ormai Darryl è avanti nell'adolescenza, ma è vero e proprio amore. Darryl lo sa, e sa che Zak lo capirà non appena lo guarderà. Si siede sulla sedia davanti alla scrivania e sospira. Non è impaziente, ma allo stesso tempo è estremamente impaziente. Vuole veramente sapere se resteranno amici. Non si illude più, sa che non lo ricambierà. Lo conosce abbastanza bene per dirlo. Sospira. Inizia a cercare il mouse, deve averlo infilato in un cassetto.

Ed è proprio quando apre il cassetto destro della scrivania che lo trova. Un biglietto.

"Caro Darryl,
  Ti amo. Zak."

Ha le spalle contro la porta e la nuca appoggiata a essa. Se non si sbaglia, ormai Darryl ha trovato il biglietto. non vuole entrare, non vuole porre fine alla loro amicizia così. Non si fa illusioni, sa benissimo che Darryl non lo accetterà. Lo conosce abbastanza. Anzi, probabilmente lo odierà. Normale, dopo tutto. Perché non dovrebbe?

Zak si fa coraggio e si sposta da davanti alla porta, poi poggia la mano sulla maniglia e apre la porta. Aveva ragione, Darryl è seduto sulla scrivania con il biglietto in mano. Lo sapeva. Zak si siede sulla sua scrivania, e sopra c'è un biglietto. Lo prende e lo legge. 

"Caro Zak. Ti amo."

Zak arrossisce. Darryl lo ricambia. Dev'essere per forza così, perché gli altri non hanno quella scrittura. non fanno le o così rotonde né le a così squadrate. Dev'essere lui, o la cosa non ha senso. Deve, DEVE essere lui. Gira la testa per guardare Darryl, sulla sua scrivania, ma lui si è già alzato.

«Ti prego, dimmi che non è uno scherzo.» Ha le lacrime agli occhi e sta panicando. Zak si alza e gli si avvicina. Gli appoggia le mani sulle spalle, perché non sa bene come comportarsi. Gli prende il mento e gli alza il viso. «Non è assolutamente uno scherzo.»

Darryl scoppia a piangere, ma sta anche sorridendo. E Zak lo stringe, perché non può farne a meno, non adesso che può farlo, perché sa che non sarà per sempre.

«Ti amo.» sussurra al suo orecchio. 

«Anche io, Zak, anche io ti amo.» risponde Darryl, sempre sussurrando e singhiozzando.

Zak passa un dito sotto gli occhi di Darryl e gli asciuga le lacrime. 

Poi si guardando per qualche secondo. E quando le loro labbra si sfiorano, Zak ricorda tutti i motivi per cui è innamorato di Darryl.

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