contest - tema 3
Ho scritto parecchio per questo Aesthetic, ma in sinstesi la spiegazione è questa
[Immagine 1 - una Geisha nel periodo Edo
Immagine 2 - una Ladra
Immagine 3 - un soldato innamorato di un generale dell'esercito opposto
Immagine 4 - una pianista
Immagine 6 - una scrittrice romantica
Immagine 7 - una sacerdotessa di Atena
Immagine 8 - lo spirito di una donna tradita dalla persona di cui più si fidava.
Immagine 9 - una pittrice impressionista
Immagine 5 - una viaggiatrice che, dopo un lunghissimo viaggio, ha scoperto qualcosa di nuovo]
9 vite
Otto storie, vite persone diverse unite da un'unica vita.
Nessuno l'aveva mai notata, almeno a quanto ne sapeva lei.
Qualcuno arrivava, viveva una vita - comune o non - e spariva.
Otto luoghi, Otto tempi, Nove possibilità.
Immagine 1 - la Geisha
La prima volta che apparve era il periodo edo.
Durante il periodo “Edo” (1603-1868), la parola Geisha si riferiva ad artisti di ogni genere (teatro, poesia, disegno) ma si estendeva anche a persone che lavoravano nei locali privati.
La Geisha sembrò apparire dal nulla, ed allo stesso modo scomparve dopo qualche anno.
"È andata in un posto lontano", dicevano, ma nessuno si sarebbe aspettato che quel posto fosse l'Inghilterra di settecento anni prima.
Immagine 2 - la Ladra
Inghilterra, attorno all'anno mille.
Il proprietario della locanda si svegliò nel pieno della notte. Era già troppo tardi, però: era già fuggita.
Questo fu il primo colpo della Ladra, andato a segno senza intoppi come tutti quelli dei cinque anni successivi. E sarebbero stati di più, se la ladra non avesse fatto il passo più lungo della gamba.
In paese si diceva che fosse l'uomo più ricco d'Inghilterra, secondo solo al Re.
Ovviamente non era così, ma si sa come sono i piccoli paesi: lui era ricco, tanto da poter e dover assumere persone per difendersi dai ladri.
Ma la Ladra sapeva di essere astuta, e pensava di poterlo battere. Lo pensò finché non si ritrovò rinchiusa in una stanza senza finestre con degli uomini che provavano a buttare giù la porta.
Alla fine i cardini cedettero e la porta cadde a terra con un sonoro tonfo, ma della Ladra non c'era nessuna traccia.
Immagine 3 - il Soldato
Sulla Geisha e sulla Ladra ci sono storie e leggende. Sul Soldato, invece, non si dice nulla.
Ma io sono qui per raccontarvi una storia, e non potrei mai tralasciare questa parte.
È difficile collegare questa vita con le altre, visto che è l'unico uomo, ma vi posso dare la mia parola che rientra nello schema.
Era un soldato qualunque, in un'epoca qualunque, in una guerra qualunque e in uno schieramento... no, non qualunque. Era lo schieramento opposto al suo.
Lo conobbe in una taverna, e con la complicità dell'alcol fra i due nacque quella che da fuori poteva sembrare una normale amicizia, ma era in realtà qualcosa di più.
Poi la guerra arrivò, e con la sua spada infuocata provò a recidere il legame fra i due. Gli gettò addosso una corazza ed un elmo, gli piazzò in mano una spada e li spinse sul campo di battaglia, a lottare l'uno contro l'altro.
Al Soldato veniva ordinato di caricare l'esercito nemico. E fra coloro che guidavano la fazione opposta c'era quell'uomo gentile conosciuto alla traverna, che giudava ogni attacco col terrore di imbattersi nel Soldato.
Ogni tanto però il peso nei loro cuori si alleviava per una notte, quando il Soldato abbandonava i suoi compagni e si avvicinava ad una tenda solitaria. E dentro quella tenda nulla era più importante.
Ma quelle notti, che facevano sentire i due in un altro universo, avvenivano pur sempre in questo modo e quella tenda non li separava dalla cruda realtà.
Il Soldato si svegliò al suono delle urla dell'uomo che amava, ucciso da un soldato che li aveva scoperti e seguiti.
Non riuscì nemmeno a versare una lacrima di dolore o a sfiorare per un'ultima volta il suo volto: il Soldato sparì nel nulla, diretto verso un'altra vita.
Immagine 4 - la Pianista
Quando le sue dita toccavano i tasti a risuonare non erano le note, ma i sentimenti.
A vederla sembrava di un altro mondo. Forse perché non aveva mai vissuto in Francia o nel rinascimento.
O forse solo perché non parlava mai, anche se poteva farlo. Ma apriva bocca solo per cantare di un amore infelice destinato alla rovina.
E un giorno, come era arrivata, sparì.
Suonare e cantare di quell'amore, che prima sembrava darle sollievo, non la aiutava più. Le note non la facevano trovare dal suo amato.
Scrivere, però, sì.
Immagine 6 - la Scrittrice
Visto che cantare quello che provava non le bastava, decise di scriverlo.
A vederla, sembrava che mettere le parole su carta la confortasse.
Non sembrava nemmeno in difficoltà a trovare un tema, lei che viveva nell'epoca dei poeti romantici.
I suoi concittadini non sapevano molto di lei. "È arrivata qui una notte, è scappata dalla Francia" dicevano "è una donna strana, non ha nessuno. Esce di casa solo per andare al mercato" "scrive, scrive tutto il giorno. Se avvicini l'orecchio alla sua porta, senti il ticchettio della macchina".
Un giorno, però, la Scrittrice smise di andare al mercato. Dopo due settimane anche il ticchettio della sua macchina da scrivere cessò.
Il proprietario della casa la andò a cercare, ma alle sue mancate rispose si decise di buttare giù la porta.
Nella casa, però c'era solo il suo libro che ardeva nel camino.
Immagine 7 - la Sacedrotessa
Quando apparve dal nulla davanti al tempio della dea nessuno ebbe dubbi: doveva essere stata mandata da Atena.
Sembrava conoscere poco o nulla della società in cui viveva, e questo rafforzò l'idea delle altre sacerdotesse del tempio, che la istruirono per essere una di loro.
La Sacerdotessa, che al suo arrivo sembrava soffrire, alla fine si abituò a quella vita.
Sembrava intenzionata a restare in quel tempio, a servire la dea, ma la storia aveva altri piani per lei.
Quando i persiani saccheggiarono l'acropoli la Sacerdotessa, accerchiata, non ebbe altra scelta se non gettarsi in mare e sparire di nuovo.
Immagine 8 - lo Spirito
Può una vita essere una morte? I primi - o ultimi - mesi della Spirito non furono rilevanti, infatti, se non negli ultimi istanti quando la persona di cui più si fidava la pugnalò alle spalle, ponendo fine alla sua vita.
Tradito, lo Spirito vagò senza una meta in cerca di pace, di un modo per andare via.
Il suo peregrinare lo condusse in un luogo che aveva già visto, in un'altra vita.
Il luogo in cui il suo cuore era morto a causa di un altro tradimento. Buffo come la storia si ripete.
Lo Spirito cercò invano di incontrare il fantasma del suo amato, ma lui aveva lasciato quel mondo da tempo.
Quella fu l'ultima volta in cui lo Spirito venne avvistato
Immagine 9 - la Pittrice.
Francia, 1879.
La Pittrice, come sempre, apparve dal nulla. Si guardò intorno, pose una tela su un cavalletto e con rapide pennellate fece apparire un paesaggio dal nulla.
Ma il suo soggiorno durò poco, e ci lasciò solo un'opera. A metà della seconda afferrò un coltello e la colpì ripetutamente, con forza, strappando la tela in vari punti fino a che non rimase solo la cornice.
Si era stancata di tutto quel peregrinare, di tutto quel cambiate, del non poter mai restare in un posto perché il destino non glielo permetteva.
Viaggiare fra le epoche era estenuante e doloroso. Meglio viaggiare fra i mondi.
Quella volta avrebbe deciso dove andare, si sarebbe presa la sua identità... no, mi sarei presa la mia identità.
Allo stesso modo in cui avevo lacerato quella tela lacerai quel mondo che tanto mi aveva ferito, e mi avventuri verso qualcosa del tutto nuovo
Immagine 5 - La viaggiatrice.
sailor-viv scusami per il ritardo
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