VIII

Il giorno tanto atteso da Michele e temuto da Stefano arrivò.
Gli ultimi preparativi si conclusero pochi minuti prima dell'inizio della festa, Stefano era sull'orlo di una crisi di nervi.
Michele cominciò a cercarlo ovunque, ritrovandolo nella sua stanza, rannicchiato nell'angolino accanto al suo letto.
Il più grande sospirò, sedendosi accanto a lui.
"La facciamo finita una volta e per tutte?"
Chiese.
Stefano lo osservò a lungo, chiedendosi se davvero Michele fosse interessato al suo stato d'animo o più alla riuscita della festa.
"Dammi cinque minuti." rispose il più piccolo.
Michele comprese che il ragazzo avesse bisogno di un po' di tempo per prendere coraggio, così lo aspettò alla fine del corridoio.
Quando finalmente lo vide arrivare ne fu sollevato.

🔸

La musica era molto forte, la sala troppo piena di ragazzi e si soffocava dal caldo.
Stefano cercò di sgattaiolare via da quell'ambiente, che dopo due ore già gli dava la nausea.
Poco lontano vide Fiona, che era stata invitata proprio da Michele, così decise di appartarsi con lei, sulle scale dell'Istituto.
"Stefano, non dovresti reagire così."
Disse lei, cercando di farlo ragionare.
"Sono terrorizzato dalla folla, completamente."
Confessò. Aveva il fiatone, anche se non aveva corso per niente.
"Michele ci tiene molto a te, sai? Mi ha detto che vorrebbe proteggerti dagli anni che ti aspettano qui dentro, dice che potrebbero farti del male."
Stefano annuì, erano pressapoco le stesse parole che aveva rivolto a lui, quindi non si stupì più di tanto.

🔸

Stacey ballava senza sosta da ore, Michele era affascinato da lei.
Si era comprata un vestito nuovo per l'occasione, interamente blu notte, aveva perfino messo degli orecchini.
Il ragazzo non sapeva nemmeno che lei avesse i buchi alle orecchie.
Le si accostò e notò che era un po' brilla, aveva gli occhi lucidi e le labbra umide.
Si chiese da dove avesse preso l'alcool visto che era vietato nell'istituto.
Era davvero bellissima e il ragazzo non poté fare a meno di provare attrazione per lei.
Ma in fondo, che c'era di male? Sì erano amici, ma già si erano baciati una volta e non era stato chissà quale dramma, forse stavolta, avrebbero potuto approfondire la conoscenza.
La trascinò via dalla pista, proprio mentre Stefano gli si stava accostando.
Non è il momento sche', pensò Michele.
Lei gli prese una mano e la strinse forte, mentre cercava di tenergli il passo.
Si fermarono all'ingresso dei bagni, dove i muri impedivano gran parte della visuale alla maggior parte dei presenti in sala.
Spinse il corpo di lei contro la parete e la vide sorridere.

Era un misto di alcool e bellezza.
Le scostò alcuni capelli dal viso sottile e poi accostò la sua fronte a quella di lei, che chiuse gli occhi tirando un respiro profondo.
"Che cosa mi stai facendo." chiese lei, senza volere una reale risposta, perché sapeva esattamente cosa provasse Michele in quel momento, visto che era la stessa emozione sua.
Si baciarono intensamente, proprio contro la parete, proprio durante la festa.
Il ragazzo la sentì mugolare contro le sue labbra, mentre lo tratteneva per la vita, quasi impaurita dal fatto che potesse smettere di toccarla.
Sembrava naturale che fossero capitati insieme.
Tutti i loro amici gli ripetevano in continuazione che erano fatti per stare insieme, l'altra metà della mela, la chiamavano e Michele si sentì per la prima volta in accordo con loro.

🔸

Stefano osservò a lungo il suo amico, mentre baciava Stacey senza pudore.
Una strana sensazione gli affiorò alla bocca dello stomaco.
Guardava le mani di Michele sfiorare la ragazza e gli mancò il fiato, non era ancora capace di dare un nome a quella strana sensazione, intanto che non riusciva a smettere di guardare.
Si sentì un intruso nella sua festa, nella loro vita.
Stacey si aggrappava alla vita di Michele e lui le sorrideva sulle labbra, senza staccarle gli occhi di dosso.
Sembrava veramente molto preso da quella piccola creatura piena di femminilità.
D'un tratto ebbe la consapevolezza piena delle sue emozioni.
Quelle immagini intime gli avevano scatenato un tumulto interiore che difficilmente avrebbe potuto ignorare.
Era geloso.
Geloso di Stacey, che poteva stringerlo in quel modo tanto intimo.
Per un attimo pensò di andare lì, dove erano schiacciati contro la parete e prenderli a schiaffi.
Era la sua festa!
L'aria cominciò a mancargli e Fiona gli si accostò immediatamente, vedendolo molto più pallido del solito.
"Stefano, che ti succede?"
Chiese lei, sinceramente preoccupata per lui.
"Niente. Proprio nulla."
Disse sbrigativo.
La Loris puntò lo sguardo nella stessa direzione di Stefano, che mentre parlava con lei non era riuscito a staccare gli occhi da quella scena.
Vide Michele che baciava in modo passionale Stacey.
Si vedeva molto chiaramente che avevano chimica e che erano molto affiatati.
Tornando a guardare Stefano, Fiona si rese conto che lui non era invidioso di un rapporto intimo tra due persone, ma che era proprio geloso di Michele.
Lo guardava come se lo stesse tradendo proprio davanti agli occhi e un sorriso amaro le si dipinse sul volto.
A lei piaceva Stefano, ma lui ormai era consapevolmente gay, peraltro interessato a Michele che non lo sembrava affatto.
Una situazione nella quale erano destinati quasi tutti a soffrire.
"Stefano, se Michele si accorge che li stai guardando ti ammazza, vieni con me."
Lo portò lungo il corridoio, facendogli attraversare l'ala centrale dell'Istituto, abbastanza lontano da non essere uditi da orecchie indiscrete.
"Sputa."
Lo intimò lei, seria in volto.
"Non lo so, ho avuto una sensazione stranissima, orribile."
Confessò, abbassando gli occhi.
"Sappiamo benissimo entrambi cosa hai avuto Ste', tu lo vuoi."
Il ragazzo rise in modo quasi isterico.
"Non accetterò mai una cosa del genere, io non sono gay!"
Urlò.
Fiona si guardò attorno, sperando che nessuno stesse ascoltando.
"Perché? Che c'è di male?"
Chiese sconvolta.
Per quale motivo Stefano non si accettava? Era sempre stato di mentalità aperta.
"Non posso Fiona. Non riesco a capire perché io, non voglio essere gay."
Lo disse con tale disperazione da spingere Fiona ad abbracciarlo.
"Non potrai fingere per sempre." Gli sussurrò all'orecchio, mentre erano ancora stretti l'uno all'altra.
Poi decise di fargli capire cosa lo aspettasse nel caso in cui non si fosse accettato.
Gli prese il volto tra le mani e gli diede un bacio a stampo.
Stefano non mosse un muscolo, apparentemente indifferente.
Quando Fiona lo lasciò andare gli chiese: "Questo è minimamente paragonabile a quello che hai provato mentre guardavi Michele?"
Lo provocò.
E così Stefano ebbe l'ennesima conferma delle sue paure più oscure.

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