mini-capitolo 11
Dopo che anche i tuoi compagni seppero che stavi bene, vennero tutti a salutarti, anche i tuoi professori.
L'unico che non venne mai fu Asano, da quello che Karasuma ti disse, non voleva venire per i sensi di colpa, e stava semplicemente donando soldi all'ospedale che ti aveva salvato
Finalmente ti avevano lasciata andare, e dopo qualche giorno ti fu permesso di tornare a scuola: avevi però deciso di rimanere nella E.
Tua madre ti accompagnò per tutta la montagna, mentre tu ancora ti abituavi alle stampelle: anche se non avevi più il gesso, stavi ancora facendo riabilitazione, e avevi ancora un paio di cerotti, anche perché i tuoi genitori avevano voluto lasciarli sulle ferite più grandi.
- Mi raccomando! Non ti sforzare tesoro! - ti accarezzò la testa dolcemente, felice vedendoti più in forma.
Tu annuisti sorridendo e notasti una chioma rossa aspettarti all'ingresso, con un sorriso: andasti da lui: - Ciao! - allargasti, se possibile, il tuo sorriso.
Lui ti accarezzò la testa, baciandoti la fronte: - Ciao! -.
Salutaste tua madre, e Karma prese la tua cartella, portandotela fino in classe.
Ti aprì la porta, mentre ti invasero deli palloncini e dei coriandoli di tutti i colori: - BENTORNATA! - era l'urlo dei tuoi compagni, entusiasti di vederti di nuovo con loro.
Tu lì guardasti commossa sorridendo dolcemente, e insieme ai sensei vi metteste a festeggiare, ma non dopo che le tue compagne ti abbracciarono piangendo per la preoccupazione ormai volata via, e tu con loro.
*durante educazione fisica*
Eravate in cortile, tu e Karma seduti sul prato, mentre gli altri facevano i soliti allenamenti con obiettivo l'assassinio.
- E' una bella giornata! - sorridesti contenta
- Hai ragione - il rosso ti osservava, notando ogni più piccolo particolare, mentre si soffermama sul tuo sorriso, e sulla luce dei tuoi occhi, quella di chi ha quasi perso tutto, ed è riuscito a vincere contro le proprie tenebre.
- Credi di partecipare, quando ti riprenderai? - ti chiese il ragazzo, alludendo all'assasinio del polpo giallo.
- Mhhh... non saprei... in fondo non so nulla, al contrario vostro... mi piacerebbe... eppure sono così indietro... - pensasti facendo una piccola smorfia contrariata ai dati di fatto.
Lui prese piano il tuo mento, facendoti girare verso di lui - Ti insegnerò io, cosa un assassino può imparare! - disse sorridendo come al suo solito, avvicinandosi fino a baciarti a lungo, trasmettendoti tutto il suo sostegno: potevi solo chiudere gli occhi, beandoti del momento
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