My angel
Quel mattino era iniziato decisamente bene. L'aria tiepida, il cielo terso e un coro di passeri che cantavano dall'alba erano di sicuro il motivo per cui quella giornata era così bella, ma forse no.
Proprio non se lo riusciva a spiegare, Robert, perché il suo fratellino, dopo mesi e mesi di apatia e gelido distacco, quel mattino fosse sceso in cucina con un sorriso leggero sulle labbra e avesse detto affettuosamente 'buongiorno' sia a lui sia ad Andrea, non lesinando poi un abbraccio al fratellone. E il maggiore aveva guardato il fidanzato esterrefatto, al che il dolce moretto aveva scrollato le spalle e sorriso a propria volta.
- Che c'è? - aveva detto allora Jade, e Rob era rimasto a boccheggiare per qualche attimo.
- Non so, mi sembri... diverso - aveva replicato il castano, ricevendo in risposta una risata. Una risata. Insomma, una risata vera, allegra, pura, cristallina.
- Sono cresciuto - era stata l'unica cosa che aveva detto Jade, scrollando le spalle e continuando a sorridere. E all'improvviso qualcosa dentro Robert l'aveva fatto raggelare. Non aveva senso.
~~~
Nonostante la reticenza del ragazzo dagli occhi giallo-verdi a instaurare un qualunque rapporto affettivo, la sua amicizia con Peter era più solida di quanto entrambi immaginassero e ammettessero, soprattutto Jade.
In quel momento erano seduti assai vicini su un muretto con come vista l'albero preferito del ragazzo dai capelli ramati, il quale si limitava ad ascoltare le chiacchiere dell'altro aggiungendoci qualche suo sporadico commento.
Come si sentiva? Stranamente bene, leggero, spensierato. Aveva già fatto un passo falso abbassando la guardia, lo sapeva, il dolore era in agguato e la catastrofe con lui, eppure non aveva le forze per sentirsi fragile e vulnerabile. Godersi l'attimo era desiderare troppo?
E poi accadde, e non fece nulla per impedirlo. Le labbra di Peter espirarono fin troppo vicine alle sue, e il suo sguardo violaceo cercò un muto consenso. La sua mano scivolò lentamente fra i capelli ramati di Jade, morbidi come li aveva sempre immaginati, e la sua testa s'inclinò per una migliore angolazione.
Il cuore gli batteva così forte nel petto tanto che gli pareva potesse esplodere da un momento all'altro.
Non rovinare tutto, non rovinare tutto, assolutamente non rovinare tutto!
Lentamente le loro labbra si toccarono, si sfiorarono, si tesero in uno spasmo improvviso le une contro le altre, e Jade non riuscì a crederci. Peter lo stava baciando, le sue labbra non erano morbide e dolci come quelle di Chris, piuttosto... intense, mascoline, e che diamine, Peter lo stava baciando!
Di colpo Jade socchiuse ulteriormente la bocca, e la mano di Peter che era fra i suoi capelli vi affondò delicatamente, stropicciandoglieli e tirandoglieli, mentre la sua lingua sfiorava timidamente il suo labbro inferiore e entrava nella sua bocca senza alcun tentennamento. Al che il ragazzo dagli occhi giallo-verdi socchiuse le palpebre e accettò la danza galante a cui era stato invitato, perdendosi in quel dolce scambio di saliva e calore, calore dato da quella mano che stringeva i suoi capelli con la delicatezza usata per il pelo di un cucciolo.
E sembrava un dannatissimo film e gli mancava il fiato e non voleva assolutamente svegliarsi.
Peter si staccò lentamente, ansimando. Jade aveva ancora la bocca socchiusa come un bocciolo di rosa a primavera, le labbra arrossate per il bacio che gli aveva tolto il fiato, gli occhi incredibilmente grandi e lucidi, le guance deliziosamente imporporate di un rosso acceso e i capelli ramati arruffati come l'avessero appena fatto, e non c'era visione più stupenda.
Come rovinare un momento romantico con un pensiero poco casto...
- Jade... - mormorò, e di colpo i suoi occhi giallo-verdi ebbero uno spasmo, come fosse precipitato da un sogno alla realtà.
- D-devo andare - disse, e si alzò. Peter annuì, mesto, e altro non fece.
Cos'ho sbagliato?
Se davvero non voleva che lo baciasse, perché non l'aveva respinto?
Forse ho esagerato?
Ma era stato lui a socchiudere la bocca...
Gli mancava il fiato, logico che l'ha fatto, idiota.
Perché diavolo si stava facendo tutte quelle paranoie? Jade aveva risposto al suo bacio, quindi non c'era nessunissimo problema.
Però se n'è andato...
Si prese la testa fra le mani e solo in quel momento realizzò.
- Capperi! - esclamò allora, nella sua solitudine immersa nell'unico suono delle foglie che frusciavano.
Ho baciato il mio angelo...!
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