13°
Capitolo 13.
Autocontrollo.
"Mia cercava di convincere Kepa su qualcosa che nemmeno lei, in fondo, era convinta. Dall'altra parte, Jorginho, faceva una gran fatica a non farsi condizionare dalla gelosia e a rimanere sulla strada giusta."
Chiudo gli occhi nel momento in cui la bocca di Kepa accarezza piano la mia mandibola e subito dopo scende sul mio collo, per poi baciarmi nuovamente le labbra, mentre mi fa sedere sulle sue gambe. Siamo seduti sul divano del mio appartamento da una decina di minuti, a scambiarci baci e carezze, niente di più, e non riesco a rimanere concentrata. La mia mente continua a pensare all'incontro che ho avuto prima con Jorginho, dentro al bagno del locale. Continuo a pensare alle sue parole e al fatto che mi abbia praticamente minacciato di parlare con Kepa.
"Sei assente, se non ti va possiamo smettere eh! Non ti sto chiedendo niente che non vuoi fare, è solo il nostro secondo appuntamento in fin dei conti. Non voglio metterti fretta." le parole del portiere mi riportano con i piedi per terra e aggancio i suoi occhioni che mi stanno osservando con preoccupazione perché pensa di aver fatto qualcosa di sbagliato. È così dolce e premuroso.
"Come? No!" gli sorrido cercando di tranquillizzarlo, non ha fatto assolutamente nulla di sbagliato e non voglio lo pensi "Non sto facendo niente che non mi vada di fare. Mi piace baciarti, starti accanto, altrimenti non lo farei"
Il suo viso si rilassa sentendo la mia risposta e con il dorso della mano mi sfiora appena la guancia destra "Anche a me. E poi mi piace la tua compagnia" per la prima volta in queste due uscite con lui, mi sento in colpa... Sì, mi trovo anche io bene quando stiamo insieme, ma in questo momento sto pensando ad un altro invece che godermi il momento.
Mi obbligo a sorridere e poi faccio combaciare nuovamente le nostre labbra, baciandolo con più passione e meno dolcezza. Lo sento irrigidirsi per un attimo, come se non se lo aspettasse, ma poi ricambia immediatamente con la mia stessa intensità. Lo bacio per dare più veridicità alle mie parole, per fargli capire che con lui mi sento a mio agio.
"Questo deve farti capire che voglio continuare a vederti" lo so, ho rifiutato la proposta di Jorginho di avere una relazione esclusiva, anche se di solo sesso, perché mi sentivo soffocare alla sola idea di accettare una proposta del genere, ma con Kepa è tutto più normale e non mi mette ansia addosso. Tutto viene da sé, non saprei come spiegarlo.
Accarezza dolcemente la mia coscia e sorride, facendomi capire quanto ciò che ha sentito uscire dalla mia bocca gli faccia piacere. "Sono felice di sentirtelo dire." sfiora il mio naso con il suo e poi mi bacia a fior di labbra, mentre io mi costringo a rimanere concentrata su di lui e non pensare più all'italo-brasiliano, a ciò che mi provoca e alla minaccia che mi ha fatto.
Io continuerò a vedere Kepa, non smetterò solo perché lui vorrebbe che lo facessi. Voglio vederlo tornare da me in preda alla gelosia più forte che abbia mai sentito dentro sé, voglio che capisca di aver sbagliato tutto con me, ammettendo le sue colpe. Sono sicura che continuando su questa strada otterrò tutto questo e, sinceramente, non vedo l'ora accada.
*****
Jorginho
Kepa continua a sorridere nella direzione di Mia ogniqualvolta le passa accanto, con una scusa o con un'altra, e lei ammicca verso di lui ogni volta, per poi cercare il mio sguardo come a valutare la mia reazione. Io sento il sangue bollire dal fastidio per tutta la situazione, ma fingo indifferenza per non dargliela vinta. Non scendo ai suoi livelli e deve capirlo.
"Ho una domanda che mi frulla in mente da ieri e tu non mi hai fatto parlare." Mason appare accanto a me, mentre io mi siedo sul pallone, appena finito l'allenamento. Che Dio mi aiuti. "Allora, oggi posso farlo?"
"Se proprio devi..."
Il suo sguardo si illumina, come se fosse un bambino e io l'avessi appena autorizzato a fare qualcosa che gli era sempre stato proibito dai genitori. Non promette nulla di buono. "Perché è passata a Kepa?"
"Perché sento che questa domanda ha un significato nascosto?" ribatto io, osservandolo attentamente come a capire cosa davvero vorrebbe dire "Mason, ti prego... Non sono dell'umore giusto"
"Dai Jorgi, non essere noioso, io voglio aiutarti." il bello è che ne è convinto "Allora, facciamo una lista di possibili motivi. Uno potrebbe essere che lei ha solo 19 anni e tu quasi 30 e questa differenza d'età pesa a letto... Insomma, sai com'è, lei è sicuramente instancabile, potrebbe essere delusa da te"
Gli sferro immediatamente un pugno sul braccio, appena sento le sue parole. Lo sapevo che il discorso avrebbe preso questa strada. "Ho 29 anni, non 70, idiota"
"Lo so, ma che ne so, qualcosa di storto sicuramente le hai fatto. Dai, Jorginho, dimmelo, sono uno dei tuoi amici più cari" cerca di fare un'espressione tenera mentre congiunge le mani a mo' di preghiera. "Voglio aiutarti"
"Il pettegolezzo è nel tuo sangue. Comunque non è nulla di tutto questo, le ho solo chiesto di non vedere altri dal momento che andavamo a letto insieme..." decido di essere sincero, per quanto lui e Kai amino sapere tutto, so che non mi tradirebbero mai e poi mai.
"E...?" mi osserva, in attesa che continui a parlare "Quindi perché se la fa con Kepa?"
Sbuffo nervosamente e sposto il mio sguardo su di lei, osservandola mentre si lega i capelli in modo disordinato, prima di iniziare a sistemare la sua attrezzatura nello zaino. Eh Mason, bella domanda. Perché hai preso questa stupida decisione, Mia? "Ha detto che si sentiva soffocare per ciò che le ho chiesto."
Sgrana gli occhi immediatamente, quasi incredulo, poi scuote la testa "Jorgi, non farti mettere i piedi in testa da lei"
"Non mi sto facendo mettere i piedi in testa. Solo che odio stia prendendo in giro Kepa, perché mi ha detto chiaro e tondo in casa mia, quando abbiamo litigato, che si sarebbe messa con uno della squadra." il solo ricordo di quella frase mi fa ancora incazzare "E poi non mi piace l'idea che vada con un mio amico dopo che è stata con me"
"Parlane con Kepa, non merita di essere preso per il culo." la serietà nella voce di Mount mi spiazza un po' "Probabilmente questo ti farà allontanare per sempre da lei, ma l'amicizia con Kepa e il suo bene vengono prima di una donna che ti sta solo facendo impazzire"
Peso le sue parole, rendendomi conto che sta appoggiando la mia idea di raccontare ogni cosa al nostro amico, rovinando così qualsiasi cosa ci sia tra lui e Mia. Probabilmente ci rimarrà male, ma meglio che venga a conoscenza di tutto ora piuttosto che quando si sarà affezionato a lei e alle sue bugie.
Annuisco appena e nello stesso momento Kai si avvicina a noi, osservandoci con aria offesa, mentre si abbassa e si siede sull'erbetta del campo accanto a Mason. "È già la seconda volta che mi sento escluso, non fate che questa cosa diventi un vizio. Di cosa si sta narrando?"
"Posso parlargliene, vero?" la domanda di Mason non mi lascia per nulla meravigliato, anzi, posso dire che ora è tornato in sé, la sua parte comprensiva è durata anche troppo. Gli faccio un gesto affermativo con il capo e lui alza il pollice in aria, come a indicare che è ok, poi presta la sua attenzione a Kai. "Havertz, ho delle notizie bomba"
Alzo gli occhi al cielo sentendoli che iniziano a parlare fittamente e mi alzo, decidendo di lasciarli soli a fare le commari. Non ho proprio voglia di starli a sentire mentre fanno le loro teorie e i loro commenti.
Prendo un respiro profondo, cercando di restare calmo appena il mio sguardo cerca, nuovamente e automaticamente, Mia e la vedo avvicinarsi a Kepa e regalargli una carezza leggera sul braccio.
Mi sento un idiota per i sentimenti contrastanti che sto provando, mi sento un deficiente per non riuscire a togliermi dalla mente una ragazzina così, che non è capace di affrontare un discorso senza fare la stronza e la bambina, mi sento un deficiente perché non dovrei essere geloso e dovrei pensare solamente a difendere il mio amico, ma in realtà sono combattuto dal recarmi a casa di lei, sbatterla al muro e farle capire che nessuno è come me ed è inutile che finga il contrario, perché anche lei lo sa.
Anche questa volta faccio appello a tutto al mio autocontrollo e decido di raggiungere la parte di squadra che è già rientrata negli spogliatoi, iniziando a pensare a un modo per dire a Kepa tutta la verità e sperando che non avere Mia davanti mi aiuti a non pensarla così assiduamente.
Nota: 1:28 ehilà girlz, oggi sono qua un po' prima degli ultimi giorni, felici?
Anyway, all'inizio del capitolo vediamo un Kepa mini che si preoccupa di aver fatto qualcosa di sbagliato, poi vediamo Mia cercare di convincerlo che è tutto ok, mentre nella sua mente pensa all'incontro avvenuto poco prima con Jorgi.
Nella seconda parte del capitolo, abbiamo Mason e Jorgi che chiacchierano, con una versione un po' diversa di Mount, e vediamo che tutti sembrano d'accordo sul mettere Kepa al corrente di tutto. Ovviamente vi ho regalato anche un momento del duo Mason-Kai.
Jorginho, infine, combatte con se stesso, perché non riesce a stare lontano da Mia, nonostante sia tutto maledettamente sbagliato... Ahi, che casino, che ne pensate?
Detto ciò, vi auguro una buonanotte se leggete ora e un buongiorno a chi leggerà domani. Vi amo, Ele 🤍
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