L'esorcista scrollò le spalle, lanciando sguardi seccati all'orologio sul muro.
« Ma quanto sono in ritardo. » borbottò.
In quell'esatto momento, manco a farlo apposta, il frigorifero si spalancò, e odore di zolfo si diffuse in tutta la cucina.
Diverse figure esili, buie come le notti senza stelle e dalle lunghe corna appuntite, uscirono una ad una dall'elettrodomestico, in fila come paperelle.
La ragazza aggrottò le sopracciglia.
« Ma quanti siete? Quattro o cinque di voi avevo chiesto, sembrate in venti! »
« Non ci capita spesso di uscire...da là. Abbiamo colto l'occasione. » rispose uno dei demonietti indicando con il pollice il frigo ormai chiuso.
Emily sospirò.
« Non importa, non importa. Aiutatemi con quei cartelloni e con la telecamera. Il resto di voi... che assista. »
Detto ciò, ignorando le risatine beffarde di due di quegli inusuali ospiti che si erano prontamente seduti a terra, trascinó una sedia cosí che alle spalle avesse il muro, si schiarí la gola e attese che il... demone cameraman le segnalasse con un cenno che aveva cominciato a riprendere.
Il demone cameraman sollevó il pollice per poi allontanarsi dalla telecamera, e la ragazza si alzò con uno sbadiglio dalla sedia.
« Bene, grazie a chi é stato effettivamente utile. Ora andate pure. » mormorò battendo le mani e riservando un'occhiata torva ai due simpaticoni che avevano sparato battutine e frecciatine irritanti.
« Come, tutto qui? » esclamò il piú alto della coppia, quasi deluso.
Prima che l'esorcista potesse rispondere, un'altra delle entità irruppe con un « Ho trovato delle patatine! Al formaggio! »
Come la mandria impazzita di gnu che calpestò Mufasa, tutti i demoni si riversarono nella stanza subito di fronte, il salotto, litigando su quale film o serie TV dovessero guardare.
« Ma che- SIETE SERI?! » gridó Emily dalla soglia della cucina.
Uno di loro batté la mano sul pavimento, poiché il divano già era stato conquistato dai piú veloci, come a farle segno di unirsi a loro.
Dopo un altro sospiro, la ragazza fece spallucce.
« In fondo, perché no. »
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