5.

-Ti ho sentito....- si girò il biondo verso di me e con una rapida occhiata i miei occhi caddero su i suoi occhi color rubino.
Degludi a fatica e girai la testa di lato.

- cos'è? All'improvviso anche a te ti compare il quirk? - la sua voce era strozzata dalla rabbia e mi guardava con disprezzo, come faceva sempre.
- Prima quel schifoso di Deku e adesso tu... A chi altro deve comparire il quirk? - lo ignorai del tutto e mi limitai a superarlo.
"come vedo la bomba atomica è rimasto sempre lo stesso"
-POTRESTI NON IGNORARMI ! - urlò, mi girai verso di lui e le parole iniziavano ad uscire dalla mia bocca, mi ero concessa molto tempo fa di non calcolarlo più ma quando è troppo e troppo.
-Finiscila di sputare veleno, Bakugo! Se non ti parlo c'è un perché? E quel perché lo sai perfettamente. - il biondo sentendo le ultime parole si drizzo subito la schiena.
- Ecco penso che ti sia venuto in mente. Per il mio quirk io non ti devo dare nessun spiegazione, detto questo ti saluto, ci si rivede - sali sopra alla mia bicicletta e iniziai a pedalare lasciando il biondo nel bel mezzo della strada.

- Halmeoni! - urlai dalla porta del ristorante a venirmi in contro fu la bassa figura di mia nonna.
- oh... Eccoti qui nipotina mia... Giusto in tempo. - la nonna mi accompagno verso un tavolo e misi all'angolo il mio zaino,subito dopo arrivo con del ramen.
-AWWWW! Che odorino - iniziai a cimentarmi su quel pasto.

-Halmeoni! Era tutto buono - sorrisi alla donna, mi accarezai la pancia segno che mi ero riempita troppo, vidi una chioma marrone venire verso di me, era lo zio.
-Salve nipotina mia - si avvicinò con tanta energia verso di me e mi si schianto subito adosso a me.
- come è andata il primo giorno di scuola? -
- Tutto bene, non mi lamento - feci un sorriso sforzato.
"dovrei lamentarmi soltanto di una cosa... E quella e la bomba atomica"

Lasciato il ristorante andai verso casa erano le 5:30 arrivai in tempo nella mia dimora alle sei di sera.
Entrata in casa vengo a colta da un enorme silenzio, il mio sguardo passa sopra al comodino dell'entrata dove trovai un biglietto probabilmente di mio padre,apri il postit e trovai la scrittura di mio padre.

"Piccola peste, sono a lavoro e come ben sai non riuscirò a vederti per metà settimana. Mi raccomando piccola donna ti affido in mano la casa.
Da :tuo padre il medico"

Alzai gli occhi in cielo e misi il piccolo foglietto sopra al comodino di entrata e mi recai sopra in camera mia,dove da lì in poi sarei rimasta fino a tardi per i compiti.

Quando finii i compiti la mia testa sbircio un po' fuori dalla finestra, il tramonto ormai stava prendendo possesso del cielo e i miei occhi stavano squadrando la finestra della "bomba atomica", la luce era accesa tutto ciò significa che la "bomba atomica" sarà in camera sua.

7:30 pm
In tanto nei corridoi della Yuuei una donna dal cappotto rosso stava camminando rumorosamente con i suoi tacchi, i capelli color rosso caramello risaltavano con il cappotto che aveva adosso. Arrivata a destinazione aprii la porta e davanti a se trovò gli eroi.
- oh... Eccoti... Pensavamo che non venivate - disse il preside.
- Mi avete disturbato per 4 settimane nella mia cara dimora, adesso sono qui cosa volete? - la donna si fece avanti e si squadro le persone intorno a lei.
- Vogliamo aiutarti nel caso della morte di Kim Kyung - Soo , abbiamo saputo che sei sulle tracce del criminale e così vorremo anche noi trovarlo, allora che ne dici? - disse il piccolo direttore dalla bassa statura, la donna si meraviglio.
- È così? -
Gli eroi intorno la guardavano in modo interrogativo,calò il silenzio ma fu rotto di nuovo da quest'ultima.
- Fin a tre anni fa non volevate partecipare alle indagine e adesso arrivate.. E volete partecipare?
Mi dispiace non accetterò. - detto questo si sistemo i capelli e iniziò a camminare verso la porta ma fu fermata di nuovo, ma da un altra persona.
- Lo sai che la figlia di Kim Kyung-Soon fa parte della scuola adesso? - disse il corvino - sai che significa?... - continuo, la rossa si girò - si lo so che significa, visto che non sono riuscita a proteggere il primo figlio mi toccherà proteggere la seconda figlia -  inclino la testa e fece l'occhiolino - Bye Bye, good job! - detto questo se ne andò.
Quando la donna se ne andò via gli eroi si guardarono.
- IO LO SAPEVO CHE QUESTA ERA UNA MOSSA AZZARDATA - urlò Endeavor - NON CI DOVEVAMO PERMETTERE DI FIDARCI - - ENDEAVOR! STA ZITTO - urlò una voce sotto, era best jeans che ormai aveva quasi perso la pazienza per quel uomo.

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