«Aspetta, vorresti dire che ieri notte avete...»
«Ma certo che no! Non sono così superficiale, dovresti saperlo» mi trattengo dal non urlare per non attirare l'attenzione delle persone al di fuori della camera.
«Okay, scusa, hai ragione. Allora però intendi che vi siete messi insieme, giusto?»
Faccio un segno di assenso con la testa, accompagnato da un sospiro.

Lui però sorride, «complimenti, sono felice per voi»
«Non so se hai ben capito cosa significhi»
«Stai infrangendo una delle regole del contratto»
«Esatto. Non c'è da esserne felici»
«Hai trovato chi ami e chi ti ama. Questa sì che è una cosa di cui essere felici. Siamo umani, Yoongi. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami e non sarà mai un vero errore l'innamorarsi, non importa cosa ciò comporti»
Io sorrido. Ha ragione, io l'ho sempre pensata così, ma i sensi di colpa verso il gruppo e la carriera mi hanno colpito in pieno e ho perso di vista i miei pensieri per un istante.
«Grazie hyung, mi ha fatto bene parlare con te. Stasera se vuoi ti aiuto a cucinare»
«Accetto volentieri l'aiuto» risponde senza esitare.
Io accenno una risata, l'atmosfera è tornata rilassata e io sono pronto ad affrontare tutto ciò che si scaglierà sulla mia strada dal momento in cui aprirò la porta della camera.

Mi avvio verso quest'ultima, ma prima di aprirla mi giro verso il mio hyung, «grazie per aver trovato del tempo per me, hyung. Ci vediamo davanti ai fornelli» dico prima di uscire definitivamente dalla camera.
Non c'è bisogno che io gli dica di non parlare a nessuno di questa conversazione, perché so già che non lo farebbe mai. Se c'è una qualità che ammiro molto di Seokjin è che sa essere un bravo amico.
E un bravo cuoco.