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«Hey, la doccia è la mia!» urlo appena vedo che in doccia, dopo Seokjin, ci è andato di nascosto Jimin.
«In realtà è anche mia», si intromette Seokjin da dietro di me.
«Si, ma tu la doccia l'hai già fatta. Voglio rilassarmi anch'io dopo quasi dodici ore di prove»
«Abbiamo fatto tutti dodici ore di prove, e poi Tae non mi lascia mai fare la doccia per primo!» urla Jimin da dentro la doccia, poi sporge la tssta dalla tendina pr guardarmi, «e ho anche fatto il doppio del lavoro, dovendoti insegnare come muovere quelle belle gambine, quindi me lo merito». Torna nella doccia e canticchiare felice, sapendo che mi irrita quando qualcuno mi fa notare qualcosa in cui ho bisogno di aiuto.
«Al diavolo, fate tutti quel che volete!», me ne vado, e nel mentre Jimin esce dalla doccia e parla a Seokjin. Credo di aver sentito qualcosa come "secondo te si è arrabbiato tanto?".
Mi chiudo in camera con una piccola luce accesa. Non sono arrabbiato, era solo un momento di nervosismo a causa della stanchezza, che supererò leggendo.
Prendo allora il mio libro, iniziando la mia vorace lettura di quella che si prospettava sin dall'inizio una storia dalla trama importante.
Dopo pochi minuti, però, sento bussare alla porta.
«Chi è?» chiedo, scocciato per essere stato interrotto nella mia lettura.
«Jimin»
«Entra», torno con gli occhi sul libro.
Jimin entra, con il suo tenero sguardo colpevole. «Hyung, scusami se mi sono infiltrato nella doccia della tua stanza»
«Vieni qui» gli ordino, senza staccare gli occhi dal libro.
Jimin si avvicina lentamente al letto, intimorito dal mio tono severo.
«Più vicino», mi sposto leggermente per farlo sedere vicino a me, cosa che lui fa.
Io a quel punto prendo il segnalibro, lo metto dentro al libro e lo richiudo con cura, allungandomi poi rimetterlo sulla scrivania. Solo quando torno seduto composto con Jimin di fianco, allora, mi giro a guardarlo. Lui ha il volto più preoccupato che mai, probabilmente si aspetterà una strigliata da parte mia.
Io, però, gli salto addosso, iniziando a fargli il solletico. Lui scoppia a ridere e sembra non smettere più.
«Hyu.. Hyung, ti prego.. Basta..!» dice tra le risate.
«È la tua punizione per avermi rubato la doccia. In più, beccati tutto il mio sudore!» dico mentre mi strofino perbene sul suo corpo fin troppo pulito.
«Che schifo, hyung! Dovrò farmi un'altra doccia...»
«Almeno ora la vostra sarà libera» rido e smetto di fargli il solletico, «che ti sia di lezione»
«Lo è stato, grazie nonno» dice Jimin sghignazzando mentre sgattaiola fuori dalla camera.
Non penso cambierà mai.
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