129) Haneul's PoV

Nel tardo pomeriggio torno a casa quasi correndo e salgo le scale di tutta fretta. Quando apro la porta, mentre riprendo fiato, chiamo il nome di Yoongi. Per via di quel tweet, ho il sentore che non sia più in casa.
«Yoongi! Yoon, dove sei??»
Stavo già per prendere il telefono e chiamarlo, quando la porta della camera da letto si apre e uno Yoongi barcollante ne esce fuori. Presa dalle mille emozioni e paure che si sono appena placate nel vederlo, corro ad abbracciarlo.
«Bentornata Han... Qualcosa non va?» mi chiede con voce ancora palesemente assonnata.
«Prima credo sia meglio che tu ti svegli per bene, poi posso raccontarti tutto. È successo un miracolo, non ci credo!»
Mentre ci separiamo dall'abbraccio, Yoon va a chiudere la porta di casa, che in tutto questo era rimasta spalancata.

«Intendi il tweet dei BTS?»
«Allora l'hai già visto! Non ne sei entusiasta? Forse riuscirai a tornare nel gruppo!!»
«Ero al capanno quando  l'ho letto. Sono tornato a casa immediatamente e ho pianto finché non mi sono addormentato per lo sfinimento.» resto ad ascoltarlo, sorpresa dalle sue parole. Ho paura che sia per colpa mia, ma non mi lascia il tempo di ribattere, che continua il suo discorso. «Con quel tweet, è come se i Bangtan avessero appena firmato le loro dimissioni dall'agenzia, proprio com'è successo a me. Non ho nemmeno il coraggio di contattarli, penso che mi arrabbierei soltanto e rischierei di dire cose che in realtà non penso»
«Ma come, Yoon?! Com'è possibile che accada una cosa del genere alla più grande band emergente del pop coreano??»
«Ti ricordo che hanno licenziato senza scrupoli una delle menti più influenti che sta dietro le loro canzoni. Ormai i BTS contano molto meno di quel che contavano prima».
«Ma poi come mai dovrebbero essere licenziati? Non hanno detto o fatto nulla di illegale o compromettente, alla fine»
«La BigHit controlla tutti i tweet prima che vengano pubblicati. Questo tweet di certo non è passato prima dallo staff, e questo implica che il profilo twitter ufficiale venga definitivamente chiuso. Non so, però, in quanto tempo questo accadrà»
«Sapevo che le agenzie k-pop fossero restrittive, ma fino a questo punto mi sembra esagerato...»
«Lo so, lo sappiamo tutti. Purtroppo, però, almeno per loro è così che funziona. Forse è anche uno dei motivi per cui stavamo diventando famosi, l'avere queste regole ferree. Niente scandali, niente problemi, ma libertà di produzione dei propri brani, ovviamente aiutati da altre persone. Chissà, forse è questa la chiave per il successo»
«Yoon, mi scuso per quel che sto per dire, ma... Tutto questo mi fa schifo»
«Non scusarti. Fai bene a dirlo, è la verità. Tutto questo fa veramente ribrezzo. Il poter anche solo pensare che un'economia si basi sulla mancanza di libertà. Purtroppo, però, il k-pop è tutto così, non ci possiamo fare niente a riguardo»

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